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MOZZARELLA BLU, RICOTTA ROSSA la politica e il cibo


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#1 xtc

    Gianfranco Marmoro

  • Redattore OndaRock
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Inviato 28 luglio 2010 - 11:25

DOPO la mozzarella blu ecco la ricotta rossa, se FORZA ITALIA è oramai un nugolo di politici mosci (MOZZARELLE APPUNTO) il PD è oramai un partito ricotta, che sia un chiaro messaggio politico? ?, allora adesso cosa ci attende  il BURRO VIOLA (COME DI PIETRO OGNI VOLTA CHE NOMINA bERLUSCONI), IL FORMAGGINO ROSSO (come il storace e il suo partito sanguinario) O LA BURRATA COLOR ORO (IN OMAGGIO ALLA PUGLIA DI NICKY VENDOLA)  asd asd
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#2 Incidente

    Feudo

  • Redattore OndaRock
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  • LocationBerlin

Inviato 28 luglio 2010 - 11:36

Una vasta operazione di polizia giudiziaria è stata portata a termine questa mattina dalle aliquote "Guardia Costiera" e "Polizia di Stato", nucleo di polizia ambientale, in servizio presso lo Procura della Repubblica di Torre Annunziata (NA). L'operazione, denominata "Triangolo delle Bermuda", cha ha visto l'impiego di diverse unità della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, agli ordini del comandante Demetrio Antonio Raffa, ha portato all'arresto di tre persone, oltre al sequestrato di un fondo agricolo di circa due ettari. Sequestrati, infine, anche quattro autocarri ed un mezzo agricolo.

Oltre un anno di indagini, condotte nell'ambito di tre comuni del vesuviano, e precisamente Boscoreale, Poggiomarino e Striano, hanno permesso di accertare l'esistenza di una vera e propria associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, che attraverso sistematiche illecite procedure, faceva "scomparire" tonnellate di rifiuti speciali, anche pericolosi, mediante il tombamento e l'interramento degli stessi in fondi agricoli (circa 20.000 mq,), con conseguente avvelenamento della falda acquifera sottostante, dei pozzi adibiti per lo captazione delle acque di falda destinate ad uso irriguo-agricolo, oltre che delle coltivazioni (ortaggi - verdure), destinate al consumo umano diretto, essendo i comuni interessati (Poggiomarino- Boscoreale) prevalentemente vocati all'agricoltura.

In particolare, si è avuto modo di verificare come le aziende coinvolte effettuavano un imponente ed illecito traffico di "rifiuti speciali e pericolosi", che prevedeva come destinazione finale lo smaltimento a mezzo tombamento ed interramento in terreni agricoli anche coltivati (ortaggi - verdure - nocciole etc.). Con il sistema architettato, i rifiuti pericolosi venivano "mescolati" di volta in volta con ingenti quantitativi di altri rifiuti speciali provenienti dalla lavorazione dei prodotti delle aziende ortofrutticole coinvolte, per poi finire interrati nei terreni del vesuviano, in agro dei Comuni di Poggiomarino e Boscoreale.

I rifiuti che di volta in volta venivano caricati sui camion, erano così trasportati presso un fondo agricolo accuratamente chiuso e recintato; con mezzi meccanici poi erano staiti realizzati degli enormi canaloni che scavati a giorno, erano destinati a raccogliere i carichi di rifiuti che in essi venivano sversati e, a mano a mano che i canaloni si riempivano, questi venivano interrati e ne venivano realizzati parallelamente degli altri.

Per accertare e reprimere questi illeciti, gli uomini del Nucleo di Polizia Ambientale composto dagli specialisti della Guardia Costiera e della Polizia di Stato in servizio presso lo Procura dello Repubblica di Torre Annunziata hanno dovuto far ricorso ad una complessa attività investigativa, svolta anche con l'ausilio di apparecchiature tecnologiche. Infatti, gli elementi a carico degli indagati sono

stati acquisiti mediante riprese ed immagini di quanto accadeva, mediante un sofisticato sistema di videoriprese multiplo, con microcamere collocate in punti strategici, ma anche con servizi di osservazione, controllo e pedinamento, riscontri documentali, sopralluoghi, che hanno permesso di accertare che sono state smaltite illecitamente, nell'ultimo anno, oltre 6000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, tra cui amianto, olii esausti, vernici, diluenti, solventi, nonchè rifiuti speciali non pericolosi, come scarti vegetali. Plastica e pneumatici fuori uso.

Già nel mese di ottobre 2009, lo polizia giudiziaria aveva arrestato in flagranza di reato e, contestualmente, sequestrato i mezzi utilizzati, un soggetto dedito allo smaltimento illecito dei rifiuti mediante lo "spandimento" di rifiuti liquidi, tra cui fanghi delle fosse settiche su vari terreni agricoli dei Comuni di Poggiomarino e Striano. Nel mese di marzo 2010, inoltre, sempre nel corso della stessa indagine, altri due soggetti sorpresi in flagranza di reato all'atto di sversare rifiuti speciali su terreni agricoli dei Comuni di Poggiomarino e Boscoreale, sono stati denunciati all' Autorità Giudiziaria, con contestuale sequestro dei mezzi utilizzati.

L'operazione "Triangolo delle Bermuda" ha visto l'impiego di circa 30 uomini e 10 radiomobili della Guardia Costiera e della Polizia di Stato, ed è in linea con lo politica della "tolleranza zero" in materia di illeciti ambientali perseguita dal Dott. Diego Marmo, capo della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, dal Procuratore Aggiunto Dott. Raffele Marino, e dalle forze di polizia operanti.

Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere sono state quindi emesse a carico di Tommaso Guadagno, titolare dell'azienda "Guadagno Lavorazione e trasformazione di prodotti ortofrutticoli" sita in Poggiomarino alla Via Fornillo; Pasquale Guadagno, proprietario del fondo agricolo, e collaboratore dell'azienda di famiglia "Guadagno Tommaso" da Poggiomarino; Vincenzo Manzo, di Terzigno, collaboratore dell'azienda "Guadagno Tommaso,Lavorazione e trasformazione di prodotti ortofrutticoli" da Poggiomarino.


P.S. Poggiomarino è il mio paese.
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