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'ndrangheta e la sua espansione al Nord


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77 replies to this topic

#1 tabache

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Posted 14 July 2010 - 13:39 PM

Con il termine 'Ndràngheta ['ndraŋgeta], [n̩'draŋgəta] (o Famiglia Montalbano, Onorata società, la Santa e Picciotteria) si indica la criminalità organizzata calabrese. La 'Ndrangheta si è sviluppata a partire da organizzazioni criminali operanti nella provincia di Reggio Calabria, dove oggi è fortemente radicata, anche se il potere mafioso è in forte espansione nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone e Cosenza.

Oggi la 'Ndrangheta è considerata la più pericolosa organizzazione criminale in Italia, ma è anche una delle più potenti al mondo, con una diffusione della presenza anche all'estero (dal Canada ad altri paesi europei meta dell'emigrazione calabrese).


tratto Da wikipedia.

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Ho aperto il thread approfittando per gli incredibili video usciti oggi in cui vengono filmati tutti i capi in riunione:

    * La riunione al santuario di Polsi
    * Le contrattazioni
    * La formula di affiliazione
    * Il resoconto della riunione

il 31 ottobre 2009, una trentina di boss e di luogotenenenti della â??ndrangheta lombarda nominano Pasquale Zappia come referente degli affari in Nord Italia delle cosche calabresi.



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#2 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Posted 14 July 2010 - 14:22 PM

fino a pochi giorni fa si leggeva che la 'ndrangheta, tra le organizzazioni criminali italiane, fosse la più impenetrabile, ora sembra essersi trasformata nel groviera dei cartoni animati... ???

ciao.
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#3 nino#

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Posted 14 July 2010 - 14:26 PM

Spero li prendano tutti! Ma soprattutto spero che poi li tengano dentro! >:(

Una lettura che vi sento di consigliarvi è quella del blog (in passato
ripetutamente censurato) di un nostro coraggiosissimo concittadino:
Antonino Monteleone.
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VINDICA TE TIBI

#4 Embryo

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Posted 14 July 2010 - 14:48 PM

Credo abbiano colpito al cuore solo la parte folkloristica dell'organizzazione. Quella delle riunioni nei santuari, dei riti esoterici, degli ottantenni che decidono di vita e di morte vivendo nascosti in case diroccate con attorno solo galline e maiali. Gente che semina il terrore a livello locale, che magari gestisce il pizzo nei paesini, o lo spaccio al dettaglio.
Temo, però, che la vera 'ndrangheta viaggi a livelli molto più alti. Infiltrandosi nei consigli di amministrazione, nella gestione della cosa pubblica, negli affari internazionali. D'altra parte, non credo che un Oppedisano - non se avete avuto modo di vedere il personaggio, nei vari servizi - sia una figura in grado di infiltrarsi in modo capillare negli appalti pubblici o di comprare mezza Germania.
A mio parere, esiste un'organizzazione molto più intoccabile, proprio perché non compromessa da questi riti simbolici esoterico-criminali. Né conosciuta a livello di casellari giudiziari. Colletti bianchi e cravatte ben distribuiti, chissà dove. E non è detto che la scomparsa o il ridimensionamento della componente calabrese sia un male, dal loro punto di vista.
Comunque sia, per questa feccia, sarebbe il caso di riaprire le carceri in mezzo al mare, come ha giustamente suggerito Gratteri.
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nobody knows if it really happened

At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#5 tabache

    Enciclopedista

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Posted 14 July 2010 - 14:51 PM

Credo abbiano colpito al cuore solo la parte folkloristica dell'organizzazione.

...

A mio parere, esiste un'organizzazione molto più intoccabile, proprio perché non compromessa da questi riti simbolici esoterico-criminali. Né conosciuta a livello di casellari giudiziari. Colletti bianchi e cravatte ben distribuiti, chissà dove.


é quello che penso anche io.
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#6 geeno

    Pussy Malanga

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Posted 14 July 2010 - 15:27 PM

Secondo me sono due facce della stessa medaglia, il cuore dell'organizzazione rimane ancorato ai riti di iniziazione, ai legami di sangue e a quella che avete definito parte folkloristica (sminuendone la portata, secondo me) perché questi aspetti sono quelli che permettono ai boss di avere uomini fidati e più "presentabili" da infiltrare nel mondo della finanza e della politica.

D'altronde è così che opera Cosa nostra e il fatto più saliente di questa indagine mi sembra che sia il fatto che è venuto fuori che la 'ndrangheta è in realtà più simile nella propria organizzazione interna alla mafia di quanto fino ad oggi si credeva. Non si tratta proprio per un cazzo di cosche locali slegate fra loro ma di una società segreta piramidale e fortemente strutturata e quindi più pericolosa, un po' come i Casalesi che si distinguono dalle altre famiglie camorristiche proprio per questo motivo.

Comunque a memoria non ricordo altre intercettazioni (video e audio) che siano riuscite a carpire conversazioni così chiare sulle regole e la struttura interna di organizzazioni mafiose (fortuna loro che li hanno presi altrimenti non avrebbero fatto una bella fine  asd)
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#7 Embryo

    Enciclopedista

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Posted 14 July 2010 - 16:16 PM

Secondo me sono due facce della stessa medaglia, il cuore dell'organizzazione rimane ancorato ai riti di iniziazione, ai legami di sangue e a quella che avete definito parte folkloristica (sminuendone la portata, secondo me) perché questi aspetti sono quelli che permettono ai boss di avere uomini fidati e più "presentabili" da infiltrare nel mondo della finanza e della politica.


Nell'usare l'aggettivo "folkloristico", non avevo la minima intenzione di sminuire alcunché, te lo assicuro. L'ho usato per sottolineare la caratteristica "popolare" di quella componente mafiosa. Proprio per evidenziare il legame con il territorio e le tradizioni. Si tratta pur sempre di gente che dispensa vita e morte con la stessa facilità con cui potremmo metterci a parlare di dischi.
Detto ciò, molte altre persone, con maggiore influenza sulle vicissitudini economiche e strutturali dell'organizzazione, sono tutt'ora a piede libero, e per molto lo saranno. Proprio perché non partecipano alle riunioni in questo o quel santuario, non portano addosso i segni dei riti di iniziazione, non hanno compromissioni legate alla microcriminalità locale.
Ecco, tenete presenti queste parole, pensando, per esempio, alla legge sullo scudo fiscale. Su un'organizzazione del genere, ha più effetto la perdita di trecento ottantenni o la possibilità di chiudere il cerchio del riciclaggio attraverso canali insondabili e insospettabili?
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#8 geeno

    Pussy Malanga

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Posted 14 July 2010 - 16:37 PM

Quello che dici è vero ma ci tenevo a puntualizzare un altro aspetto.

Spesso si sente dire (con riferimento al famoso "terzo livello" di Buscetta) che la "vera" mafia è un'altra, sta nei palazzi, indossa giacca e cravatta etc...

Ecco, c'è un grande equivoco. Cosa Nostra e la 'Ndrangheta (per la Camorra il discorso è un po' diverso) sono società segrete con regole e riti abbastanza rigidi. O ne fai parte (sei affiliato) o no, non ci sono mezze vie. La mafia ha sempre usato la politica, non è mai stata usata da essa e questo è un punto cruciale per comprenderla.

Ecco perché dicevo di non sottovalutare i riti di iniziazione, il santino bruciato, la coppola e queste cose che ci potrebbero sembrare addirittura ridicole, se non fossero tragiche.

Certo, ci sono uomini d'onore che si destreggiano meglio tra i consigli d'amministrazione e i colletti bianchi che tra masserie e lupare ma non commettiamo l'errore di considerarli "altro", fanno parte della stessa organizzazione del vecchio boss ottantenne, anzi con tutta probabilità da lui prendono ordini e nel suo nome agiscono. Non a caso dalle intercettazioni di questa inchiesta vengono fuori cose molto chiare come "il Crimine è di tutti e di nessuno", le ramificazioni che le famiglie calabresi hanno a Milano, in Germania o in Canada rispondono direttamente ai capi che magari se ne stanno in Calabria a fare le riunioni nei santuari o a pungere le dita dei nuovi affiliati.

La mafia si fida solo di chi ne fa parte e nel caso particolare delle cosche calabresi i criteri per entrare sono molto rigidi, spesso legati a relazioni parentali e di sangue. Tutti gli altri, siano essi politici, finanzieri o imprenditori sono considerati "alleati" da usare per i propri scopi ma cosa distinti da loro (il nome Cosa Nostra è esemplificativo di questo eh). Guarda, a riprova di ciò ho trovato una citazione dal sito di Rep: Chi non fa parte dell'organizzazione viene definito "contrasto". Ma quelli a metà strada, quelli che un giorno potrebbero tradire - i funzionari infedeli, le talpe, i favoreggiatori - quelli sono tutti "contrasti onorati". La 'Ndrangheta ne ha tanti al suo soldo. Nel suo regno e nelle "colonie" di cinque continenti
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#9 ouspen

    mainstream Star

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Posted 14 July 2010 - 17:05 PM

Quello che dici è vero ma ci tenevo a puntualizzare un altro aspetto.

Spesso si sente dire (con riferimento al famoso "terzo livello" di Buscetta) che la "vera" mafia è un'altra, sta nei palazzi, indossa giacca e cravatta etc...

Ecco, c'è un grande equivoco. Cosa Nostra e la 'Ndrangheta (per la Camorra il discorso è un po' diverso) sono società segrete con regole e riti abbastanza rigidi. O ne fai parte (sei affiliato) o no, non ci sono mezze vie. La mafia ha sempre usato la politica, non è mai stata usata da essa e questo è un punto cruciale per comprenderla.

Ecco perché dicevo di non sottovalutare i riti di iniziazione, il santino bruciato, la coppola e queste cose che ci potrebbero sembrare addirittura ridicole, se non fossero tragiche.

Certo, ci sono uomini d'onore che si destreggiano meglio tra i consigli d'amministrazione e i colletti bianchi che tra masserie e lupare ma non commettiamo l'errore di considerarli "altro", fanno parte della stessa organizzazione del vecchio boss ottantenne, anzi con tutta probabilità da lui prendono ordini e nel suo nome agiscono. Non a caso dalle intercettazioni di questa inchiesta vengono fuori cose molto chiare come "il Crimine è di tutti e di nessuno", le ramificazioni che le famiglie calabresi hanno a Milano, in Germania o in Canada rispondono direttamente ai capi che magari se ne stanno in Calabria a fare le riunioni nei santuari o a pungere le dita dei nuovi affiliati.

La mafia si fida solo di chi ne fa parte e nel caso particolare delle cosche calabresi i criteri per entrare sono molto rigidi, spesso legati a relazioni parentali e di sangue. Tutti gli altri, siano essi politici, finanzieri o imprenditori sono considerati "alleati" da usare per i propri scopi ma cosa distinti da loro (il nome Cosa Nostra è esemplificativo di questo eh). Guarda, a riprova di ciò ho trovato una citazione dal sito di Rep: Chi non fa parte dell'organizzazione viene definito "contrasto". Ma quelli a metà strada, quelli che un giorno potrebbero tradire - i funzionari infedeli, le talpe, i favoreggiatori - quelli sono tutti "contrasti onorati". La 'Ndrangheta ne ha tanti al suo soldo. Nel suo regno e nelle "colonie" di cinque continenti


bravissimo.
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#10 geeno

    Pussy Malanga

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Posted 14 July 2010 - 17:09 PM


bravissimo.


http://www.youtube.c...h?v=IOFMoNe_EYU
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#11 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Posted 14 July 2010 - 19:49 PM

di preciso cosa significa 'ndrangheta? grazie.

saluti.
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#12 Embryo

    Enciclopedista

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Posted 14 July 2010 - 21:15 PM

Si dice derivi dal greco andrangathia, il cui significato è una via di mezzo tra coraggio, rettitudine e valorosità. Gli affiliati, secondo il loro surreale codice d'onore, si ritengono depositari e portatori di simili virtù.
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#13 sheikyerbouti

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Posted 15 July 2010 - 05:20 AM

Si dice derivi dal greco andrangathia, il cui significato è una via di mezzo tra coraggio, rettitudine e valorosità. Gli affiliati, secondo il loro surreale codice d'onore, si ritengono depositari e portatori di simili virtù.


grazie... roba da non credere...

ciao.
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#14 tabache

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Posted 15 July 2010 - 07:45 AM


Quello che dici è vero ma ci tenevo a puntualizzare un altro aspetto.

Spesso si sente dire (con riferimento al famoso "terzo livello" di Buscetta) che la "vera" mafia è un'altra, sta nei palazzi, indossa giacca e cravatta etc...

Ecco, c'è un grande equivoco. Cosa Nostra e la 'Ndrangheta (per la Camorra il discorso è un po' diverso) sono società segrete con regole e riti abbastanza rigidi. O ne fai parte (sei affiliato) o no, non ci sono mezze vie. La mafia ha sempre usato la politica, non è mai stata usata da essa e questo è un punto cruciale per comprenderla.

Ecco perché dicevo di non sottovalutare i riti di iniziazione, il santino bruciato, la coppola e queste cose che ci potrebbero sembrare addirittura ridicole, se non fossero tragiche.

Certo, ci sono uomini d'onore che si destreggiano meglio tra i consigli d'amministrazione e i colletti bianchi che tra masserie e lupare ma non commettiamo l'errore di considerarli "altro", fanno parte della stessa organizzazione del vecchio boss ottantenne, anzi con tutta probabilità da lui prendono ordini e nel suo nome agiscono. Non a caso dalle intercettazioni di questa inchiesta vengono fuori cose molto chiare come "il Crimine è di tutti e di nessuno", le ramificazioni che le famiglie calabresi hanno a Milano, in Germania o in Canada rispondono direttamente ai capi che magari se ne stanno in Calabria a fare le riunioni nei santuari o a pungere le dita dei nuovi affiliati.

La mafia si fida solo di chi ne fa parte e nel caso particolare delle cosche calabresi i criteri per entrare sono molto rigidi, spesso legati a relazioni parentali e di sangue. Tutti gli altri, siano essi politici, finanzieri o imprenditori sono considerati "alleati" da usare per i propri scopi ma cosa distinti da loro (il nome Cosa Nostra è esemplificativo di questo eh). Guarda, a riprova di ciò ho trovato una citazione dal sito di Rep: Chi non fa parte dell'organizzazione viene definito "contrasto". Ma quelli a metà strada, quelli che un giorno potrebbero tradire - i funzionari infedeli, le talpe, i favoreggiatori - quelli sono tutti "contrasti onorati". La 'Ndrangheta ne ha tanti al suo soldo. Nel suo regno e nelle "colonie" di cinque continenti


bravissimo.


Il fatto è che se anche fai fuori il 90% della base, ma ci rimangono sempre dei colletti bianchi sparsi per le varie istituzioni e non solo, poi questa base si riorganizza sempre come è già successo più volte. Io l''ndrangheta  è quella che conosco meno delle 3 organizzazioni mafiose, ma non credo che cambi la questione anche per questa.

Consiglio vivamente la lettura del libro scritto dal magistrato Scarpinato nel 2008, "Il ritorno del Principe":
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#15 geeno

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Posted 15 July 2010 - 08:08 AM



Il fatto è che se anche fai fuori il 90% della base, ma ci rimangono sempre dei colletti bianchi sparsi per le varie istituzioni e non solo, poi questa base si riorganizza sempre come è già successo più volte.


Certo il problema è quello, che c'è sempre qualcuno che scalpita per prendere il posto di chi viene ammazzato/arrestato. Finché in certe aree del sud ai giovani converrà seguire la criminalità organizzata piuttosto che fare altro, la vedo dura.

Il mio discorso però era mirato a non considerare i colletti bianchi mafiosi* come una cosa altra dai mafiosi con la coppola o addirittura a ipotizzare l'esistenza di una "vera" organizzazione mafiosa dietro a quella che conosciamo. Di società segrete composte da psicopatici ne abbiamo già una, basta e avanza.


* colletti bianchi mafiosi che non sono i boss eh, ma servono ai boss per riciclare i proventi dei traffici di droga e armi, insomma diciamo che non hanno problemi di liquidità. Da quello che si è capito di questo blitz non hanno fatto fuori la "base", ma i vertici o almeno parte di essi; che poi questi cercheranno di riorganizzarsi è ovvio.
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#16 Scoff

    Roadie

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Posted 15 July 2010 - 10:08 AM

Ed ecco a voi carlo Chiriaco capo del ASL di Pavia,

"Uno degli uomini più influenti della sanità lombarda" era parte integrante della 'ndrangheta trapiantata al nord. Il suo nome è Carlo Chiriaco, classe 1950, di Reggio Calabria. Qualche problema con la giustizia l'ha avuto e alla vigilia di Natale dell'anno scorso, senza sapere di avere il telefono sotto controllo, racconta: "Il primo processo l'ho avuto a 19 anni per tentato omicidio... comunque la legge è incredibile... quando tu fai una cosa puoi star certo che ti assolvono, se non la commetti rischi di essere condannato. Quella roba lì è vero che gli abbiamo sparato (bestemmia) � vero che gli abbiamo sparato non per ammazzarlo, però è anche vero che l'abbiamo mandato all'ospedale. Sono stato assolto per non aver commesso il fatto. Dopodiché io sono un angioletto... Io sono veramente un miracolato, sono stato in mezzo a tanti di quei casini".
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#17 Jeffrey Lee

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Posted 15 July 2010 - 10:45 AM

Qui a Milano la presenza della n'drangheta è, se possibile, palpabile quasi come a Reggio Calabria. Hanno mezza città, e probabilmente la mia è un'approssimazione per difetto.
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You’ll be there. You’re the type. Who else would defend my right to be lonely?


#18 geeno

    Pussy Malanga

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Posted 15 July 2010 - 11:31 AM

Qui a Milano la presenza della n'drangheta è, se possibile, palpabile quasi come a Reggio Calabria. Hanno mezza città, e probabilmente la mia è un'approssimazione per difetto.


Infatti una delle scoperte di questa indagine è l'esistenza di una locale chiamata proprio "La Lombardia" (quella del video al circolo Falcone-Borsellino) talmente ben radicata e organizzata da avere ad un certo punto addirittura velleità autonomiste rispetto alle famiglie calabresi.

Velleità subito represse naturalmente, facendo fuori l'ex capo della sezione lombarda.
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#19 ouspen

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Posted 15 July 2010 - 12:00 PM


Il fatto è che se anche fai fuori il 90% della base, ma ci rimangono sempre dei colletti bianchi sparsi per le varie istituzioni e non solo, poi questa base si riorganizza sempre come è già successo più volte. Io l''ndrangheta  è quella che conosco meno delle 3 organizzazioni mafiose, ma non credo che cambi la questione anche per questa.


se fai fuori il 90% della "base" fai fuori il 90% dell'organizzazione. il problema è che si riorganizzano, il posto del boss arrestato viene occupato da qualcun altro (figlio, fratello, cognato, genero) e via di questo passo. l'errore è quello di considerare la mafia borghese (i colletti bianchi) come la vera  mafia che manovra e dirige tutta la baracca, separata dagli 'ndranghetisti con la lupara e la parlata dialettale che si limiterebbero a prestare servizi su commissione. la mafia è fatta di cerimonie di affiliazione, giuramenti, santini, regolamenti interni, radicamento nel territorio. sono aspetti antropologici da non sottovalutare.
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#20 Notker

    Scaruffiano

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Posted 15 July 2010 - 12:26 PM

io trovo incredibile che molti giornalisti, politici, imprenditori e cittadini, si meraviglino OGGI che le organizzazioni mafiose, nate nel sud, siano presenti e in maniera capillare anche nel tessuto economico-politico del settentrione.
probabilmente capita ciò perché LE mafiE, per ragioni di semplice opportunità, hanno esportato al nord solo la cosiddetta "mafia dei colletti bianchi" e mai hanno tentato (così sembra) di militarizzare il territorio come nel sud; e ciò non perché i cittadini del nord si rivolterebbero (l'omertà non ha confini) ma semplicemente perché per far soldi hanno bisogno di contesti "tranquilli" e "discreti".
in Lombardia, come sanno un po' tutti gli addetti ai lavori, le imprese di movimento terra sono tutte della mafia calabrese o ricondubile a essa.
i lavori della TAV Milano-Torino, come quelli della SATAP (nuova A4 Mi-To) sono stati eseguiti facendo ricorso a subappalti verso imprese riconducibili alla 'ndrangheta.
il clan Zagaria, dei casalesi, a Milano ha fatto una serie di operazioni immobiliari.
la mafia siciliana è approdata a Milano qualche decennio fa e ad oggi non è ancora ben chiaro il ruolo svolto dai corleonesi nello sviluppo industriale lombardo.
oggi la mappa del radicamento mafioso nel nord Italia è abbastanza nota: il Piemonte è in mano alla mafia siciliana, con ramificazioni anche in Liguria; la Lombardia è in mano ai calabresi; l'Emilia, il Veneto e parte della Toscana sono in mano ai napoletani/casertani.
in che misura non si sa... ma ci sono e da tempo.

è per questo che nel passato, proprio su questo forum, spesso mi sono incazzato con gli utenti del nord che NON volevano accettare questo stato di cose che, certamente, è a loro non congeniale ma con il quale devono fare i conti.
siamo davvero così convinti che la "militarizzazione" del territorio sia impossibile nel nord?
io so che alle porte di Milano c'è un paesello, Buccinasco, dove alcune "famiglie" calabresi si sono talmente radicate che lo stesso sindaco (non so se ancora in carica), lombardo, ha parlato di "un pezzo d'Aspromonte" (usi e costumi compresi) radicato alle porte della capitale morale, industriale e finanziaria d'Italia.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#21 tabache

    Enciclopedista

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Posted 15 July 2010 - 12:58 PM

hanno esportato al nord solo la cosiddetta "mafia dei colletti bianchi" e mai hanno tentato (così sembra) di militarizzare il territorio come nel sud; e ciò non perché i cittadini del nord si rivolterebbero (l'omertà non ha confini)

...

siamo davvero così convinti che la "militarizzazione" del territorio sia impossibile nel nord?

...


c'è da dire che al nord le persone hanno una cultura diversa. Come diceva un anno fa Sonia Alfano ad una conferenza a Forlì, la cosa buona del Nord è che il livello di indignazione verso sistemi mafiosi è molto più alto, non accetterebbero assolutamente il pizzo.

Certo che anche qui in Romagna la cementificazione è spregiudicata, frutto di parecchi soldi riciclati dalle mafie. Ultimamente hanno arrestato qualche ndranghetista o camorrista su richiesta di magistrati di Napoli.
I comuni mi sembrano ancora non consci del problema. Non adottano abbastanza verifiche sugli appalti. A loro basta che le carte siano in regola e basta. Ma non si chiedono da dove arrivano tutte queste ditte (non locali) con un fiume di soldi.
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#22 nino#

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Posted 15 July 2010 - 13:03 PM

Qui a Milano la presenza della n'drangheta è, se possibile, palpabile quasi come a Reggio Calabria. Hanno mezza città, e probabilmente la mia è un'approssimazione per difetto.


Comunque (premetto che non si tratta di nascondere la testa sotto la sabbia,
ma di esprimere una situazione reale...), qui a Reggio non è che la ndrangheta
sia poi così palpabile! E' anche per questo motivo che è così infida, proprio
perché sa celarsi sotto un velo di normalità. E' più facile avere a che fare
col bullo imbecille che si atteggia da mafioso (e che in fondo è un mentecatto),
che non con il vero malvivente... Per il resto, poi, quello che si sa (o si
pensa di sapere) è quasi sempre affidato al "sentito dire...".

Ma, naturalmente, io non sono un imprenditore! Penso che per loro la cosa
sia ben più palpabile...
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#23 geeno

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Posted 15 July 2010 - 13:05 PM

Mah, io penso che alle cosche non convenga cercare di militarizzare il nord o le altre zone in cui sono infiltrati, fanno talmente tanti soldi con gli appalti e la droga, non hanno bisogno di un secondo aspromonte.

Quando ci hanno provato, a Duisburg, hanno sollevato un polverone che alla fine ha portato loro solo danno e visibilità sgradita.
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#24 sheikyerbouti

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Posted 15 July 2010 - 13:07 PM

io trovo incredibile che molti giornalisti, politici, imprenditori e cittadini, si meraviglino OGGI che le organizzazioni mafiose, nate nel sud, siano presenti e in maniera capillare anche nel tessuto economico-politico del settentrione.
probabilmente capita ciò perché LE mafiE, per ragioni di semplice opportunità, hanno esportato al nord solo la cosiddetta "mafia dei colletti bianchi" e mai hanno tentato (così sembra) di militarizzare il territorio come nel sud; e ciò non perché i cittadini del nord si rivolterebbero (l'omertà non ha confini) ma semplicemente perché per far soldi hanno bisogno di contesti "tranquilli" e "discreti".
in Lombardia, come sanno un po' tutti gli addetti ai lavori, le imprese di movimento terra sono tutte della mafia calabrese o ricondubile a essa.
i lavori della TAV Milano-Torino, come quelli della SATAP (nuova A4 Mi-To) sono stati eseguiti facendo ricorso a subappalti verso imprese riconducibili alla 'ndrangheta.
il clan Zagaria, dei casalesi, a Milano ha fatto una serie di operazioni immobiliari.
la mafia siciliana è approdata a Milano qualche decennio fa e ad oggi non è ancora ben chiaro il ruolo svolto dai corleonesi nello sviluppo industriale lombardo.
oggi la mappa del radicamento mafioso nel nord Italia è abbastanza nota: il Piemonte è in mano alla mafia siciliana, con ramificazioni anche in Liguria; la Lombardia è in mano ai calabresi; l'Emilia, il Veneto e parte della Toscana sono in mano ai napoletani/casertani.
in che misura non si sa... ma ci sono e da tempo.

è per questo che nel passato, proprio su questo forum, spesso mi sono incazzato con gli utenti del nord che NON volevano accettare questo stato di cose che, certamente, è a loro non congeniale ma con il quale devono fare i conti.
siamo davvero così convinti che la "militarizzazione" del territorio sia impossibile nel nord?
io so che alle porte di Milano c'è un paesello, Buccinasco, dove alcune "famiglie" calabresi si sono talmente radicate che lo stesso sindaco (non so se ancora in carica), lombardo, ha parlato di "un pezzo d'Aspromonte" (usi e costumi compresi) radicato alle porte della capitale morale, industriale e finanziaria d'Italia.


quello che hai scritto è sacrosanto ma ti dimentichi una cosa: il nefasto ruolo che il confino ha avuto nell'insediamento delle mafie qui al nord.
chi amministrava la giustizia negli anni '50/'60 pensava che sradicando il delinquente dal proprio contesto socio-familiar-cultural-tribale smettesse d'incanto di delinquere. tutti i paesi dell'hinterland milanese dove sono avvenuti gli arresti degli scorsi giorni sono sempre stati luoghi storici di confino per mafiosi e 'ndranghetisti.
purtroppo la distanza geografica, anche considerevole, non impedisce alla gentaglia di arrecare danno al prossimo...

ciao.
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#25 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Posted 15 July 2010 - 13:11 PM

c'è da dire che al nord le persone hanno una cultura diversa. Come diceva un anno fa Sonia Alfano ad una conferenza a Forlì, la cosa buona del Nord è che il livello di indignazione verso sistemi mafiosi è molto più alto, non accetterebbero assolutamente il pizzo.


dalle dichiarazioni di ilda boccassini durante la conferenza stampa dell'altro giorno la situazione sarebbe ben diversa: non sono state riscontrate denunce in merito, ma forse ho capito male.

ciao.
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#26 tabache

    Enciclopedista

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Posted 15 July 2010 - 13:15 PM

c'è da dire che al nord le persone hanno una cultura diversa. Come diceva un anno fa Sonia Alfano ad una conferenza a Forlì, la cosa buona del Nord è che il livello di indignazione verso sistemi mafiosi è molto più alto, non accetterebbero assolutamente il pizzo.


dalle dichiarazioni di ilda boccassini durante la conferenza stampa dell'altro giorno la situazione sarebbe ben diversa: non sono state riscontrate denunce in merito, ma forse ho capito male.

ciao.


ma scusa si era instaurato un sistema di "pizzo"? no perchè io parlavo di quello, non di appalti o spaccio di droga.
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#27 KissRelish

    redattore Ondagossip 2000

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Posted 15 July 2010 - 13:20 PM

Ma, naturalmente, io non sono un imprenditore! Penso che per loro la cosa
sia ben più palpabile...

beh per loro è sicuramente palpabilissima, noi ce ne accorgiamo solo quando a qualcuno bruciano l'auto o gli mettono la bomba nel negozio (cosa neanche tanto rara) ma immagina quello che può significare per un commerciante essere continuamente sottoposto a richieste...

Poi a Reggio te ne accorgi poco perchè è una città, ma gente che ci va per lavoro mi ha detto che in certi paesini della provincia ci sta addirittura uno di guardia che controlla chi entra in paese e ti chiede "chi sei e che sei venuto a fare", roba che manco nei film sulla sicilia del primo novecento  :-X
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Laura Amiga Putana Napole.

#28 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Posted 15 July 2010 - 13:27 PM


c'è da dire che al nord le persone hanno una cultura diversa. Come diceva un anno fa Sonia Alfano ad una conferenza a Forlì, la cosa buona del Nord è che il livello di indignazione verso sistemi mafiosi è molto più alto, non accetterebbero assolutamente il pizzo.


dalle dichiarazioni di ilda boccassini durante la conferenza stampa dell'altro giorno la situazione sarebbe ben diversa: non sono state riscontrate denunce in merito, ma forse ho capito male.

ciao.

ma scusa si era instaurato un sistema di "pizzo"? no perchè io parlavo di quello, non di appalti o spaccio di droga.


probabilmente ho capito male io pensando che la boccassini si riferisse a tutto il sistema criminale della 'ndrangheta mentre forse parlava solo degli appalti.
è ben vero che se un'impresa edile viene "caldamente consigliata" di usare tizio per l'acquisto dei mattoni, caio per quello del cemento e sempronio per lo smaltimento delle macerie credo si possa parlare di pizzo...

ciao.
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#29 nino#

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Posted 15 July 2010 - 13:37 PM


Ma, naturalmente, io non sono un imprenditore! Penso che per loro la cosa
sia ben più palpabile...

beh per loro è sicuramente palpabilissima, noi ce ne accorgiamo solo quando a qualcuno bruciano l'auto o gli mettono la bomba nel negozio (cosa neanche tanto rara) ma immagina quello che può significare per un commerciante essere continuamente sottoposto a richieste...

Poi a Reggio te ne accorgi poco perchè è una città, ma gente che ci va per lavoro mi ha detto che in certi paesini della provincia ci sta addirittura uno di guardia che controlla chi entra in paese e ti chiede "chi sei e che sei venuto a fare", roba che manco nei film sulla sicilia del primo novecento  :-X


Vabbe', questa è una mezza leggenda. Io ho lavorato nella Piana per oltre
dieci anni e questa cosa si diceva di una contrada semi-sconosciuta di un
paesino; tra l'altro, nel riferirla, usavano sempre il passato...

Si, per il fatto degli attentati intimidatori devo convenire, ma non credo
succeda solo da noi... Basterebbe che tutti gliimprenditori si coalizzassero
e dicessero: "da ora in poi non paga più nessuno. E ora che fate, ci bruciate
tutti?"...
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#30 KissRelish

    redattore Ondagossip 2000

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Posted 15 July 2010 - 13:40 PM

Vabbe', questa è una mezza leggenda. Io ho lavorato nella Piana per oltre
dieci anni e questa cosa si diceva di una contrada semi-sconosciuta di un
paesino; tra l'altro, nel riferirla, usavano sempre il passato...

eh beh, meglio così, in effetti è molto folcloristico come racconto  asd

Comunque mi ricordo che ci son stati periodi in cui reggio sembrava veramente una città sotto assedio, ci fu un periodo negli anni 90 in cui era pieno di militari a ogni angolo di strada (il motivo preciso non lo so perchè ero ragazzina però mi ricordo che aveva a che fare vagamente con cose di ndrangheta), e anche all'inizio dell'anno quando han messo la bomba alla procura tirava un'aria pesantissima che la tensione la tagliavi col coltello. C'erano forze di polizia ovunque e li vedevi belli nervosetti  O_O
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#31 KissRelish

    redattore Ondagossip 2000

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Posted 15 July 2010 - 13:42 PM

Basterebbe che tutti gliimprenditori si coalizzassero
e dicessero: "da ora in poi non paga più nessuno. E ora che fate, ci bruciate
tutti?"...

a Palermo l'hanno fatto, in effetti  ;)
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#32 ouspen

    mainstream Star

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Posted 15 July 2010 - 13:46 PM


Comunque mi ricordo che ci son stati periodi in cui reggio sembrava veramente una città sotto assedio, ci fu un periodo negli anni 90 in cui era pieno di militari a ogni angolo di strada (il motivo preciso non lo so perchè ero ragazzina però mi ricordo che aveva a che fare vagamente con cose di ndrangheta), e anche all'inizio dell'anno quando han messo la bomba alla procura tirava un'aria pesantissima che la tensione la tagliavi col coltello. C'erano forze di polizia ovunque e li vedevi belli nervosetti  O_O


forse dopo l'omicidio di Antonino Scopelliti.
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#33 Jeffrey Lee

    Non parlate mai agli sconosciuti

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Posted 15 July 2010 - 13:46 PM


Ma, naturalmente, io non sono un imprenditore! Penso che per loro la cosa
sia ben più palpabile...

beh per loro è sicuramente palpabilissima, noi ce ne accorgiamo solo quando a qualcuno bruciano l'auto o gli mettono la bomba nel negozio (cosa neanche tanto rara) ma immagina quello che può significare per un commerciante essere continuamente sottoposto a richieste...

Poi a Reggio te ne accorgi poco perchè è una città, ma gente che ci va per lavoro mi ha detto che in certi paesini della provincia ci sta addirittura uno di guardia che controlla chi entra in paese e ti chiede "chi sei e che sei venuto a fare", roba che manco nei film sulla sicilia del primo novecento  :-X


sì esatto, nel lustro abbondante che ho passato a Reggio da ragazzino più che nella n'drangheta vera e propria ho avuto modo di imbattermi spesso e volentieri in una mentalità rassegnata nella maggioranza della gente onesta allo strapotere delle ndrine, genitori di amici a cui avevano bruciato il negozio diverse volte (ricordo che spesso e volentieri sentivo i boati da casa), per non parlare delle trasferte calcistiche nei paesini dell'interno, in cui avevi davvero paura per il clima che si respirava.
Poi mio padre col lavoro che faceva me ne ha raccontati di aneddoti.. Una volta si decide per una gita in Aspromonte, precisamente a Santo Stefano, meta un'osteria celebre per l'ottimo sugo di crapa. Arrivati al locale siamo stati gentilmente ma fermamente sfanculati dal proprietario perchè "il locale era pieno". C'era solo un tavolo occupato, in fondo, da una mezza dozzina di persone.
Il paese, come molti dell'interno, mi ha ricordato quei villaggi abbandonati dei film western.
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#34 Jeffrey Lee

    Non parlate mai agli sconosciuti

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Posted 15 July 2010 - 13:51 PM


Vabbe', questa è una mezza leggenda. Io ho lavorato nella Piana per oltre
dieci anni e questa cosa si diceva di una contrada semi-sconosciuta di un
paesino; tra l'altro, nel riferirla, usavano sempre il passato...

eh beh, meglio così, in effetti è molto folcloristico come racconto  asd

Comunque mi ricordo che ci son stati periodi in cui reggio sembrava veramente una città sotto assedio, ci fu un periodo negli anni 90 in cui era pieno di militari a ogni angolo di strada (il motivo preciso non lo so perchè ero ragazzina però mi ricordo che aveva a che fare vagamente con cose di ndrangheta), e anche all'inizio dell'anno quando han messo la bomba alla procura tirava un'aria pesantissima che la tensione la tagliavi col coltello. C'erano forze di polizia ovunque e li vedevi belli nervosetti  O_O


era il periodo appena successivo alla tregua tra le cosche dopo la seconda guerra, terminata nel 1991 (l'anno dopo ci siamo trasferiti a Reggio, l'atmosfera era ancora pesantissima). Mandarono l'esercito dopo l'omicidio Scopelliti, come giustamente ricorda ouspen.
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#35 Notker

    Scaruffiano

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Posted 15 July 2010 - 13:53 PM


hanno esportato al nord solo la cosiddetta "mafia dei colletti bianchi" e mai hanno tentato (così sembra) di militarizzare il territorio come nel sud; e ciò non perché i cittadini del nord si rivolterebbero (l'omertà non ha confini)

...

siamo davvero così convinti che la "militarizzazione" del territorio sia impossibile nel nord?

...


c'è da dire che al nord le persone hanno una cultura diversa. Come diceva un anno fa Sonia Alfano ad una conferenza a Forlì, la cosa buona del Nord è che il livello di indignazione verso sistemi mafiosi è molto più alto, non accetterebbero assolutamente il pizzo.

Certo che anche qui in Romagna la cementificazione è spregiudicata, frutto di parecchi soldi riciclati dalle mafie. Ultimamente hanno arrestato qualche ndranghetista o camorrista su richiesta di magistrati di Napoli.
I comuni mi sembrano ancora non consci del problema. Non adottano abbastanza verifiche sugli appalti. A loro basta che le carte siano in regola e basta. Ma non si chiedono da dove arrivano tutte queste ditte (non locali) con un fiume di soldi.


ma guarda che sono i mafiosi a ritenere non conveniente la militarizzazione del territorio.
certo che i cittadini del nord hanno una loro "storia" e un loro modo di rapportarsi con i "prepotenti" ma una volta che certi meccanismi si mettono in moto, poi scatta l'istinto di sopravvivenza... e quando anche il tessuto sociale è macchiato dalla mafia, allora sopravvivenza significa (anche) omertà.

quello che hai scritto è sacrosanto ma ti dimentichi una cosa: il nefasto ruolo che il confino ha avuto nell'insediamento delle mafie qui al nord.
chi amministrava la giustizia negli anni '50/'60 pensava che sradicando il delinquente dal proprio contesto socio-familiar-cultural-tribale smettesse d'incanto di delinquere. tutti i paesi dell'hinterland milanese dove sono avvenuti gli arresti degli scorsi giorni sono sempre stati luoghi storici di confino per mafiosi e 'ndranghetisti.
purtroppo la distanza geografica, anche considerevole, non impedisce alla gentaglia di arrecare danno al prossimo...

ciao.


questo fa parte della "genesi" del fenomeno mafioso al nord.
mentre quel fenomeno è stato endocrino al sud, nel senso che s'è sviluppato per precisi fatti storici locali, al nord s'è impiantata da relativamente poco (son passati comunque 50 anni da quando Liggio "conquistò" Milano).
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#36 Notker

    Scaruffiano

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Posted 15 July 2010 - 14:33 PM

Blu notte: la mafia al nord
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#37 Embryo

    Enciclopedista

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Posted 15 July 2010 - 14:59 PM

Mah, io penso che alle cosche non convenga cercare di militarizzare il nord o le altre zone in cui sono infiltrati, fanno talmente tanti soldi con gli appalti e la droga, non hanno bisogno di un secondo aspromonte.

Quando ci hanno provato, a Duisburg, hanno sollevato un polverone che alla fine ha portato loro solo danno e visibilità sgradita.


La strage di Duisburg non fu un tentativo di "militarizzare" le zone controllate dalla 'ndrangheta in Germania. Semplicemente, si trattò di uno dei tanti episodi di sangue - l'ultimo e il più cruento - della faida, ormai tristemente famosa, scoppiata tra le famiglie Nirta-Strangio e Pelle-Vottari negli anni novanta, partita da uno scherzo di carnevale. Niente a che vedere con questioni di economia criminale: sfruttarono l'opportunità di continuare la rappresaglia, relativamente indisturbati, oltre i confini.
Per il resto, l'attività dell'organizzazione in Germania consiste nel fagocitare un esercizio commerciale dopo l'altro, acquistando immobili su immobili, fino a controllare l'economia di interi quartieri, o di intere città, come nel caso di Duisburg. Naturalmente, l'opinione pubblica ebbe contezza del lavoro certosino dei "colletti bianchi" solo dopo i sei morti ammazzati. Gratteri, dal canto suo, ripete certe cose da anni e anni.
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nobody knows if it really happened

At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#38 Embryo

    Enciclopedista

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Posted 15 July 2010 - 15:06 PM


Ma, naturalmente, io non sono un imprenditore! Penso che per loro la cosa
sia ben più palpabile...

noi ce ne accorgiamo solo quando a qualcuno bruciano l'auto o gli mettono la bomba nel negozio (cosa neanche tanto rara)


Ormai è cronaca quotidiana. Ogni notte "prendono fuoco" diverse auto ed esercizi commerciali. Una routine davvero triste.
� successo anche ad Antonino Monteleone, un ragazzo a dir poco coraggioso, che ha fatto del giornalismo d'inchiesta una ragione di vita. Il suo blog, peraltro già citato da aschenaz ad inizio discussione, deve aver raggiunto più di un nervo scoperto.
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La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#39 geeno

    Pussy Malanga

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Posted 15 July 2010 - 15:13 PM


Mah, io penso che alle cosche non convenga cercare di militarizzare il nord o le altre zone in cui sono infiltrati, fanno talmente tanti soldi con gli appalti e la droga, non hanno bisogno di un secondo aspromonte.

Quando ci hanno provato, a Duisburg, hanno sollevato un polverone che alla fine ha portato loro solo danno e visibilità sgradita.


La strage di Duisburg non fu un tentativo di "militarizzare" le zone controllate dalla 'ndrangheta in Germania. Semplicemente, si trattò di uno dei tanti episodi di sangue - l'ultimo e il più cruento - della faida, ormai tristemente famosa, scoppiata tra le famiglie Nirta-Strangio e Pelle-Vottari negli anni novanta, partita da uno scherzo di carnevale. Niente a che vedere con questioni di economia criminale: sfruttarono l'opportunità di continuare la rappresaglia, relativamente indisturbati, oltre i confini.
Per il resto, l'attività dell'organizzazione in Germania consiste nel fagocitare un esercizio commerciale dopo l'altro, acquistando immobili su immobili, fino a controllare l'economia di interi quartieri, o di intere città, come nel caso di Duisburg. Naturalmente, l'opinione pubblica ebbe contezza del lavoro certosino dei "colletti bianchi" solo dopo i sei morti ammazzati. Gratteri, dal canto suo, ripete certe cose da anni e anni.


Hai ragione l'esempio non era proprio pertinentissimo, ma il succo del discorso non cambia.

Comunque ciò che a me sembra importante dei fatti degli ultimi giorni non è tanto l'infiltrazione dei clan calabresi al nord e in Germania (tutte cose che bene o male si sapevano già) ma la scoperta della struttura organizzativa interna della 'ndrangheta, apparentemente mutuata da Cosa Nostra quasi nella sua interezza.

E' una svolta epocale, se verrà utilizzata a dovere nelle inchieste future, perché da anni ormai si ripeteva a pappagallo che le diverse 'ndrine agivano slegate fra loro, che quella calabrese era una mafia orizzontale etc... insomma cose che facevano a pugni con l'altrettanto celebre ritornello, che voleva la 'ndrangheta protagonista assoluta del traffico di cocaina negli ultimi 20 anni.
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#40 Notker

    Scaruffiano

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Posted 15 July 2010 - 15:20 PM

Comunque ciò che a me sembra importante dei fatti degli ultimi giorni non è tanto l'infiltrazione dei clan calabresi al nord e in Germania (tutte cose che bene o male si sapevano già) ma la scoperta della struttura organizzativa interna della 'ndrangheta, apparentemente mutuata da Cosa Nostra quasi nella sua interezza.



è vero... anch'io sono rimasto molto sorpreso dell'esistenza di una sorta di "cupola" della 'ndrangheta.
infatti, da sempre si dice che la 'ndrangheta ha una struttura prettamente "familiare", con cosche coincidenti con determinate genealogie; in più, molti esperti affermavano che proprio questa "duttilità" era la chiave per spiegare il "successo planetario" della mafia calabrese.
invece, oggi scopriamo che un struttura trasversale alle 'ndrine esiste... è il segno del fatto che c'è ancora tanto da indagare e scoprire, intorno a quest'organizzazione criminale.
una cosa è certa: guardando anche alla vicenda dei casalesi in Campania, la storia dei corleonesi ha fatto scuola ben oltre i confini di Cosa Nostra.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#41 Embryo

    Enciclopedista

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Posted 15 July 2010 - 15:24 PM

Chiaro. L'unica differenza, a mio parere non di poco conto, è data dalla composizione delle cosche. I legami di sangue, nella 'ndrangheta, sono molto più forti e frequenti, rispetto alla struttura della malavita siciliana.
La lotta alla mafia siciliana è continuamente foraggiata dalle rivelazioni dei pentiti. Molte delle cose che sappiamo, su struttura e atti criminali, arrivano dalle deposizioni dei collaboratori di giustizia.
Nel caso della 'ndrangheta, e questa operazione ne è un esempio, gli inquirenti hanno dovuto praticamente fare da soli. Del resto, è quasi impossibile che un figlio o un padre si "tradiscano" a vicenda.
Piuttosto, alcune intercettazioni sono davvero inquietanti: uno dei personaggi fermati fa tranquillamente riferimento ad informatori appartenenti a ROS e servizi segreti. Addirittura, parla di collaborazioni "gratuite", trattandosi di gente già molto ben retribuita dallo Stato. Ad un certo punto, hanno avuto la certezza di essere filmati e intercettati, conoscendo anche il contenuto dei nastri.
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At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#42 geeno

    Pussy Malanga

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Posted 15 July 2010 - 15:25 PM

Giudiziaramente questo è un punto fondamentale, perché in teoria permette di incriminare i boss delle famiglie per quasi tutti i crimini percui vengono arrestati gli affiliati.

Negli USA Cosa nostra è stata decimata proprio con l'entrata in vigore delle leggi RICO (anti-racketeering), praticamente l'equivalente dell'associazione per delinquere di stampo mafioso.

Certo, se poi i boss riescono a rimanere latitanti per decine di anni a 10 metri da casa...

Embryo, a forza di stare addosso alle cosche e a furia di arresti (e magari anche con l'aiuto di qualche faida interna) le famiglie sranno costrette ad allentare i criteri per l'affiliazione, perché avranno troppo bisogno di manovalanza e a lungo andare questo processo gli si ritorcerà contro, almeno parzialmente. E' esattamente ciò che è avvenuto a Cosa Nostra, soprattutto quella americana.
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#43 Lynn

    Utente della Napoli peggiore

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Posted 15 July 2010 - 19:03 PM

c'è da dire che al nord le persone hanno una cultura diversa. Come diceva un anno fa Sonia Alfano ad una conferenza a Forlì, la cosa buona del Nord è che il livello di indignazione verso sistemi mafiosi è molto più alto

mah questo è da verificare
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chiamm’m terron e po’ vrimm chi esc che cosc san a cà ddint

#44 arancino

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Posted 15 July 2010 - 19:16 PM

Parlo per esperienza personale ovviamente, ma io in 6 anni che abito al nord, non ho mai sentito dire da nessuno "la mafia è utile, tiene alla larga la microcriminalità ecc...", tranne da una mia ex collega di lavoro, calabrese. In Sicilia invece l'ho sentita dire almeno 3-4 volte. Troppe.
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#45 nino#

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Posted 15 July 2010 - 20:31 PM

Parlo per esperienza personale ovviamente, ma io in 6 anni che abito al nord, non ho mai sentito dire da nessuno "la mafia è utile, tiene alla larga la microcriminalità ecc...", tranne da una mia ex collega di lavoro, calabrese. In Sicilia invece l'ho sentita dire almeno 3-4 volte. Troppe.


Io invece questa affermazione l'ho sentita solo una volta a Palermo, ma la cosa grave è che
veniva da un poliziotto!  :-X

Vero eh?! Ero a Palermo per un corso e andai a cena con alcuni colleghi. Uno di loro si
portò dietro un paio di amici poliziotti. Inevitabilmente si finì col parlare di mafia ed,
ad un certo punto, uno di loro se ne uscì con... "ma voi avete idea la mafia a quanta gente
dà da mangiare?"... Rimanemmo letteralmente senza parole.
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#46 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Posted 15 July 2010 - 20:43 PM

Chiaro. L'unica differenza, a mio parere non di poco conto, è data dalla composizione delle cosche. I legami di sangue, nella 'ndrangheta, sono molto più forti e frequenti, rispetto alla struttura della malavita siciliana.
La lotta alla mafia siciliana è continuamente foraggiata dalle rivelazioni dei pentiti. Molte delle cose che sappiamo, su struttura e atti criminali, arrivano dalle deposizioni dei collaboratori di giustizia.
Nel caso della 'ndrangheta, e questa operazione ne è un esempio, gli inquirenti hanno dovuto praticamente fare da soli. Del resto, è quasi impossibile che un figlio o un padre si "tradiscano" a vicenda.


Si tratta esattamente delle stesse cose che mi ha detto un mio amico calabrese.

:(
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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#47 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Posted 16 July 2010 - 07:05 AM

Rifiuti pericolosi e amici politici
«Lo devono votare, se no sparo»

Un testimone: eternit e amianto per riempire i cantieri pubblici



buona lettura.
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#48 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Posted 16 July 2010 - 10:36 AM

«Io boss? Fin da giovane fingo di esserlo»
La difesa del direttore sanitario arrestato a Pavia: morbosamente affascinato



la faccia come il culo...

buona lettura.
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#49 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Posted 19 July 2010 - 08:12 AM

I padrini della â??ndrangheta incassano i voti
nel silenzio assordante della politica lombarda

Dopo il maxi blitz del 13 luglio, nessun esponente politico ha ancora preso una posizione netta.
A oggi sono 15 i dirigenti di partito sospettati di legami con i clan



buona lettura.
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#50 tabache

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Posted 19 July 2010 - 11:28 AM

Inchiesta del Fatto Quotidiano:
milano calibro 'ndragheta

allucinante  :o
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