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Agora


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12 replies to this topic

#1 Perfect

    mainstream Star

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Inviato 03 maggio 2010 - 11:27

a me è piaciuto , non un capolavoro ma sicuramente un'opera dignitosa che propone un approccio storiografico non allineato con la cultura ufficiale .
la recensione invece mi ha un pochino deluso , sembra che il redattore faccia proprie le remore  di quella  parte di critica cattolica indispettita dalla rappresentazione storica dei cristiani  messa in scena nel film .

occhio che così l'intero edificio critico viene affossato  facilmente dal processo di meta-critica. Anche ammesso che l'intento anticlericale del film fosse vero , non si può stroncare il film solo per questo ... altrimenti tanto vale fare pubblicare la recensione direttamente  da Famiglia Cristina .


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#2 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 03 maggio 2010 - 11:32

a me è piaciuto , non un capolavoro ma sicuramente un'opera dignitosa che propone un approccio storiografico non allineato con la cultura ufficiale .
la recensione invece mi ha un pochino deluso , sembra che il redattore faccia proprie le remore  di quella  parte di critica cattolica indispettita dalla rappresentazione storica dei cristiani  messa in scena nel film .

occhio che così l'intero edificio critico viene affossato  facilmente dal processo di meta-critica. Anche ammesso che l'intento anticlericale del film fosse vero , non si può stroncare il film solo per questo ... altrimenti tanto vale fare pubblicare la recensione direttamente  da Famiglia Cristina .



Ma se ho scritto "onore a chi osa"! O_O
Senza contare che Bunuel è uno dei miei registi preferiti: lui si che sapeva essere anticlericale.
La tesi di "Agora" è esposta senza sfumature, ed è questo il problema.
Senza contare gli altri limiti che mi sembra di aver messo in evidenza. ::)
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#3 Perfect

    mainstream Star

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Inviato 03 maggio 2010 - 11:37


La tesi di "Agora" è esposta senza sfumature, ed è questo il problema.


sicuro sia un problema ?
insomma, pretendi che il film debba essere politacal correct altrimenti fa schifo ?
in questo caso non posso che fare notare il votone dato ad Apocalypto

Senza contare gli altri limiti che mi sembra di aver messo in evidenza. ::)


le scenografie e la ricostruzione storica ?
penso che hai toppato  perché sono abbastanza valide : un misto di CG con scenografie reali ( e questo non guasta mai in un'epoca di abuso del digitale non ancora totalmente realistico al 100% )  ....  sembra una scusa buttata li per affossare il film
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#4 Perfect

    mainstream Star

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Inviato 03 maggio 2010 - 11:42

oops.... prima che lo scriva qualcun'altro

NESSUNO PUO' SAPERE QUANTO FOSSERO VIOLENTI I CRISTIANI !

ecco, scusate ma non ho resistito  asd asd
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#5 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 03 maggio 2010 - 11:44



La tesi di "Agora" è esposta senza sfumature, ed è questo il problema.


sicuro sia un problema ?
insomma, pretendi che il film debba essere politacal correct altrimenti fa schifo ?
in questo caso non posso che fare notare il votone dato ad Apocalypto

Senza contare gli altri limiti che mi sembra di aver messo in evidenza. ::)


le scenografie e la ricostruzione storica ?
penso che hai toppato  perché sono abbastanza valide : un misto di CG con scenografie reali ( e questo non guasta mai in un'epoca di abuso del digitale non ancora totalmente realistico al 100% )  ....  sembra una scusa buttata li per affossare il film


Che abbia esagerato può darsi: d'altra parte non è che il film mi abbia disgustato (potevo e potrei metterci anche mezzo punto in più).
Però sottolineavo anche la caratterizzazione approssimativa (soprattutto dei personaggi secondari: i due ragazzi che si "contendono" Ipazia non hanno davvero spessore, dai) e i molti momenti didattici esposti in maniera tutt'altro che appassionante. Tutto opinabile, certo, ma mi premeva sottolineare che tutto ciò non c'entra Nulla con le recensioni di Famiglia Cristiana e dei cattolici, anche perchè non è una questione che mi tocca particolarmente.
Del politically correct me ne frego altamente e poi "Apocalypto" mi fa quasi schifo. asd
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#6 Perfect

    mainstream Star

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Inviato 03 maggio 2010 - 12:49

ho notato pure io una caratterizzazione dei personaggi da serial televisivo ma non mi ha annoiato ; alla fine  quello che ho più apprezzato è stato il processo di inversione delle parti fra indiani e cowboy , i cristiani che fanno i cattivi . Se il film si pone questo obiettivo usare dei cani che recitano un canovaccio mal scritto non è un problema , potrei farti un paragone con Salò di Pasolini : attori che sembrano presi dalla strada e privi di spessore .(anche se  qualitativamente i due film  sono ad anni luce di distanza )




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#7 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 23 maggio 2010 - 17:27

Dignitoso film con spirito didascalico.
Il film poggia su due punti: il femminile e la libertà. Il tema del femminile è subito esposto dallo sguardo attraverso cui tutto il lungometraggio è proposto ossia quello dello schiavo maschio che guarda/concupisce Ipazia che fin da subito è oggetto, non soggetto; il tema della libertà è invece variamente trattato senza una vera partigianeria, ma anch'esso, sin da subito, è problematizzato dalla disuguaglianza sociale che è il vero snodo di tutta la vicenda.
Non c'è infatti spiegazione ultima alla storia dell'uomo, come a questa piccola storia, se non la disuguaglianza sociale che porta al "successo" del cristianesimo in Alessandria, che porta alla fuga dello schiavo, schiacciato nel suo ruolo di schiavo dalla stessa Ipazia.
Certo le notizie su Ipazia non sono molte, ma qualcosa c'è e lo sceneggiatore lavora e romanza per porre la sua figura come emblema: donna, scienziata che anche nel suo mondo è una eccezione, lei è in cattedra, ma i suoi allievi sono tutti maschi, ma soprattutto cultrice del sapere in senso lato, sembra storicamente senza nessun interesse oltre i suoi studi, non una eroina fuori dalla sua storia, mai, infatti, mette in discussione il sistema di caste in cui vive, si scontra con l'avvento di una nuova religione. In questo il film è onesto, tutte le religioni sono descritte quali illiberali, intolleranti, strumentali al potere, non è il cristianesimo il lupo cattivo, semmai lo è di più il monoteismo, ma comunque anche i pagani non fanno una bella figura. Dall'altra parte c'è il sapere, quindi la scuola, quindi lo studio, quindi la capacità di mettere sempre in discussioni quel che si sa, ciò in cui si crede (fondamentali quelle due frasi dette alla fine del film) e anche qui il film mi pare onesto, anche gli studiosi prendono decisioni non sagge e illiberali, anche gli studenti non imparano quanto dovuto, in fondo l??unico che si pone dei dubbi ( a parte Ipazia e lei solo per alcune cose) è proprio lo schiavo.
Film doveroso, film da far vedere a scuola perché comunque nel rovesciare i ruoli fra buoni e cattivi in effetti non è mai davvero a una sola dimensione.
Il film è girato bene, ma non ha un gran ritmo, è più descrittivo che narrativo. La scena della distruzione della biblioteca è comunque forte, rimanda Truffaut in modo evidente.

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#8 Maldon

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Inviato 04 giugno 2010 - 01:39

Una pellicola che, pur avendo il grande merito di aver cacciato dalle segrete della Storia questo scomodo personaggio - e non è merito di poco conto -, non ha saputo elevarsi oltre un discreto ??sandalone?, con una prospettiva che denuncia l??origine atea del pensiero di Amenàbar. Perché non è affatto vero che Agorà sia un film anti-cristiano, come pure è stato scritto; a ben vederlo è piuttosto un film anti-religioso. Il cileno è tutto orientato a dare una visione unidimensionale di tutte le religioni, viste come un focolaio di intolleranze.
Il ??900, per restare alla nostra epoca, è lì a dimostrare che regimi che si sono affermati con prospettiva anti-religiosa non sono stati meno sanguinari, meno intolleranti, meno violenti. Insomma, come al solito il cinema sa proporsi come volano privilegiato di storie eretiche ma non sempre riesce a regalare una visione altrettanto eretica. Il fatto che si parli di Ipazia è comunque un buon segno. Fino a qualche mese fa era facilissimo nominare il nome di Ipazia e vedere negli occhi dell??interlocutore un vuoto metafisico.
Quindi è opportuno che si veda questo film, che si conosca, anche perché l??epoca di Ipazia è quanto mai simile ai nostri tempi.

Da rilevare, tuttavia, che Amenàbar ha subìto pressioni vaticane, su questo non ho alcun dubbio. Tagliando il feroce assalto dei parabolani agli ebrei, durante lo shabbat, la visione della reazione altrettanto feroce dei giudei a danno dei cristiani diventa sproporzionata.
Si prende poi due libertà sospette: quella di mettere nelle mani dei pagani armi - assolutamente implausibile, data la legge dell'epoca - per giustificare la reazione cristiana; e l'assoluta gratuità nel delineare il profilo di Sinesio, affatto diverso come documentano le fonti, a partire dalle lettere dello stesso vescovo di Tolemaide.
Sembra abbastanza chiaro il motivo: mostrare come uno dei migliori discepoli di Ipazia sia infine caduto ai piedi della nuova religione.
Una religione feroce - i monaci parabolani -, ma anche illuminata - Sinesio.
Stucchevoli le reiterate immagini "google-earth-like", e quasi comica l'impostazione registica per introdurre il vegliardo che ricorda Aristarco di Samo. Più convincente Ipazia nei panni di Keplero in gonnella.
Nella versione italiana si perde la notazione linguistica che mette sulla bocca dei pagani un accento oxfordiano, mentre i cristiani sembrano la versione ante litteram degli attuali extracomunitari.
In definitiva, un grande soggetto per un regista che ha saputo far meglio in passato.

saluti
krisis
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[4.48 Psychosis]
«Omaggio a Sarah Kane. Le corde vocali di Staples diventano marmo su cui scivolano le parole della drammaturga britannica. Il mood Velvet Underground aleggia su questo brano...
è il miglior momento di Waiting for the Moon.»
Maldon

#9 satyajit

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Inviato 31 luglio 2010 - 12:06

Peggior film dell'anno, per ora. (Tra quelli che ho visto, ovviamente). Amenabar è indegno del cinema europeo, vada a Hollywood e riprenda a fare film di genere. (Ora insultatemi: questa frase l'ho scritta apposta  asd).
Felicissimo però di aver rivisto Homayoun Ershadi, indimenticato protagonista de Il sapore della ciliegia  :-*.
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#10 Perfect

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Inviato 31 luglio 2010 - 14:58

continuo a leggere commenti negativi e avendo rivisto la pellicola recentemente non me ne capacito . posso ipotizzare sia una reazione ad un'opera minore che sfigura paragonata al resto del repertorio del regista ma non conoscendo altri film di Alejandro Amenába non posso esserne certo.
in alternativa rimane il complotto clerico-cattolico contro la pellicola  asd asd

è un film abbastanza descrittivo , storiografico , ci sono alcune inesattezze nella scenografia come ad esempio il tempio spacciato per la grande biblioteca di Alessandria che andò invece bruciata durante le guerre di Giulio Cesare ... oppure anche la morte di Ipazia che è abbastanza romanzata ma su questo evento rimangono molte ombre . Però per il resto è abbastanza coerente storiograficamente .... insomma, che cosa vi aspettavate da un film storico ?

alcuni commenti fatti sopra poi sono assurdi , google Earth è entrato di fatto nella quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo e se il regista ne rielabora la visuale prospettica  nelle scene iniziali del film non c'è nulla di sbagliato .... più che altro chi critica questa scelta sembra incapace di accettare l'evolversi del mondo moderno .

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#11 Marguati

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Inviato 31 luglio 2010 - 15:24

alcuni commenti fatti sopra poi sono assurdi , google Earth è entrato di fatto nella quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo e se il regista ne rielabora la visuale prospettica  nelle scene iniziali del film non c'è nulla di sbagliato .... più che altro chi critica questa scelta sembra incapace di accettare l'evolversi del mondo moderno .

Amenabar deve aver visto Crank  :-*
A me il film è piaciuto comunque
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#12 tiresia

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Inviato 02 agosto 2010 - 07:01

Mah, il peggiore della stagione mi sembra un po' esagerato. Teone è imparruccato un po' troppo, sfiora il ridicolo, il film fa l'effetto di una puntatona di Ulisse, ma lo trovo, nonostante tutto, dignitoso.
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#13 Maldon

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Inviato 23 ottobre 2010 - 14:02

continuo a leggere commenti negativi e avendo rivisto la pellicola recentemente non me ne capacito . posso ipotizzare sia una reazione ad un'opera minore che sfigura paragonata al resto del repertorio del regista ma non conoscendo altri film di Alejandro Amenába non posso esserne certo.
in alternativa rimane il complotto clerico-cattolico contro la pellicola  asd asd

è un film abbastanza descrittivo , storiografico , ci sono alcune inesattezze nella scenografia come ad esempio il tempio spacciato per la grande biblioteca di Alessandria che andò invece bruciata durante le guerre di Giulio Cesare ... oppure anche la morte di Ipazia che è abbastanza romanzata ma su questo evento rimangono molte ombre . Però per il resto è abbastanza coerente storiograficamente .... insomma, che cosa vi aspettavate da un film storico ?

alcuni commenti fatti sopra poi sono assurdi , google Earth è entrato di fatto nella quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo e se il regista ne rielabora la visuale prospettica  nelle scene iniziali del film non c'è nulla di sbagliato .... più che altro chi critica questa scelta sembra incapace di accettare l'evolversi del mondo moderno .


Non è detto che tutti debbano capirne di cinema,
nessuno ti accusa per questo.
Solo, evita di scrivere sciocchezze.
Se denuncio quella prospettiva non è certo perché sia un seguace di Cirillo.
Si tratta di decidere se ami le mini-serie tv alla "I pilastri della terra"
ovvero il cinema alla Malick. E, soprattutto, se si ha bene in testa cos'è il cinema e cos'è la televisione. Sta tutta qua la differenza.
Quanto alla Storia, poi, vedi di documentarti meglio.
Quella bruciata inavvertitamente da Cesare (un danno collaterale si potrebbe definire) si trovava vicino al porto (accanto al celebre Museion).
Quel tempio che vedi nel film è il Serapeo, e accoglieva la seconda biblioteca.
Tutto ampiamente documentato.
Sono altre le inesattezze storiche del film.

saluti
krisis

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[4.48 Psychosis]
«Omaggio a Sarah Kane. Le corde vocali di Staples diventano marmo su cui scivolano le parole della drammaturga britannica. Il mood Velvet Underground aleggia su questo brano...
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