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Emerson, Lake & Palmer


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156 replies to this topic

#51 woody

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Inviato 27 settembre 2006 - 12:43

Frequentare i forum è divertente, perché apre universi sconosciuti.
Sugli ELP avevo letto di tutto, nel bene, ma soprattutto nel male.  Ma che Palmer non fosse un grago alla batteria è la prima volta che lo sento sostenere.
Lo dico senza ironia, credetemi.


Perchè parli coi puristi del prog, addirittura in un sito prog ho letto che Emerson era  uno dei pochi che non si è mai venduto a musica leggera e commerciale, tipo il pop o il jazz(!!). Addirittura in quel sito dicevano che alcuni si buttavano sul jazz perchè da vecchi non ce la facevano più a suonare cose difficili come il prog.
A me Palmer non è mai piaciuto ma non essendo un batterista non posso sapere se in effetti lui fosse un mostro di tecnica come si dice negli ambienti prog.
Posso solo dire che una volta lessi una breve analisi di un batterista jazz italiano (mi sembra Roberto Gatto ma non ne sono sicuro) in cui spiegava che Palmer non era poi tutto questo fenomeno, usava soprattutto dei trucchetti per impressionare la gente (le insegne luminose attirano gli allocchi, cantava qualcuno) e non faceva niente di così complesso (anche in Blue Rondo a la Turk il tempo veniva semplificato perchè altrimenti era troppo difficile per loro da eseguire, e Blue Rondo era stato composto e suonato senza problemi 10 anni prima; questo per dire che alla fine se fossero dei draghi non dovrebbero ricorrere a queste semplificazioni).
Poi oltretutto Palmer affermò che Mingus manco sapeva suonare il contrabbasso! Come si può dargli credito?
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#52 beppecozza

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:38

A me Palmer non è mai piaciuto ma non essendo un batterista non posso sapere se in effetti lui fosse un mostro di tecnica come si dice negli ambienti prog.


Lungi da me difendere Palmer...ma sinceramente sia quello in bene che dicono negli ambienti prog che in male altri batteristi lasciano il tempo che trovano.
Palmer era dotato di una grandissima tecnica di base e, strano a dirsi, era più un cesellatore che un picchiaduro: i trucchetti li usano tutti i batteristi ma Palmer aveva mutuato moltissimo dal jazz, in particolare da Gene Krupa e Buddy Rich, ossia i doppi colpi accentuati con la cassa in ottavi o la tecnica di colpire il charleston con punta e fondo della bacchetta facendola capovolgere rapidamente...altro esempio in Tank dove la tecnica di doppi colpi sui piatti èdi chiara estrazione jazzistica, come le spazzole in "The Barbarian" e "Take A Pebble".
Quanto a Palmer che critica Mingus può anche essere, ma mi sembra assai strano...fonte?



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#53 woody

    Classic Rocker

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Inviato 27 settembre 2006 - 17:46


A me Palmer non è mai piaciuto ma non essendo un batterista non posso sapere se in effetti lui fosse un mostro di tecnica come si dice negli ambienti prog.


Lungi da me difendere Palmer...ma sinceramente sia quello in bene che dicono negli ambienti prog che in male altri batteristi lasciano il tempo che trovano.
Palmer era dotato di una grandissima tecnica di base e, strano a dirsi, era più un cesellatore che un picchiaduro: i trucchetti li usano tutti i batteristi ma Palmer aveva mutuato moltissimo dal jazz, in particolare da Gene Krupa e Buddy Rich, ossia i doppi colpi accentuati con la cassa in ottavi o la tecnica di colpire il charleston con punta e fondo della bacchetta facendola capovolgere rapidamente...altro esempio in Tank dove la tecnica di doppi colpi sui piatti èdi chiara estrazione jazzistica, come le spazzole in "The Barbarian" e "Take A Pebble".
Quanto a Palmer che critica Mingus può anche essere, ma mi sembra assai strano...fonte?


Si ma a criticare Palmer non era l' ultimo arrivato che poteva anche essere invidioso o un batterista punk che in quel caso uno poteva pensare che sto benedetto batterista facesse il discorso della volpe con l' uva, quello che lo criticava era appunto Roberto Gatto (non mi ricordo di preciso se era lui, ma mi ricordo solo che era uno dei più grandi batteristi viventi italiani in campo jazz, per questo sono quasi convinto che a spiegare la tecnica di palmer fosse Gatto), insomma era uno che la batteria la suona di Palmer senza se e senza ma.
Poi come me la spieghi la semplificazione di Blue Rondo a la Turk (rifatta da Emerson mi sembra si chiama semplicemente Rondò)? Se fosse questo mostro (sia lui che Emerson) perchè avrebbero dovuto semplificare il tempo (ti cito anche la fonte che in questo caso è Franco fabbri nel libro "L' ascolto Tabù", Fabbri oltre che chitarrista degli Stormy Six è uno dei più importanti musicologi italiani di musica popular.
Per quanto riguarda il giudizio su Mingus la fonte è il libro di Lester Bangs, ovvio che non è che non mi piace Palmer per questo, era solo che volevo raccontare questo aneddoto perchè mi ha stupito non poco!
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#54 beppecozza

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Inviato 27 settembre 2006 - 18:15

Se è solo per questo Giulio Capiozzo, altro batterista jazz, ne parlava benissimo, Ma ti posso dire che i batteristi di estrazione jazz che passano al rock sono sempre stati malvisti dai batteristi jazz puri...a Billy Cobham gliene hanno dette di tutti i colori.
Ed anche Fabbri, scusami se lo dico apertamente, sarà anche un musicologo eccelso ma ogni tanto fa la pipì fuori dal vaso, e non è la prima volta...Rondò (che non è di Elp ma è nel primo album dei Nice (The Thoughts Of Emerlist Davjack - Immediate Records, 1967) non è Blue Rondò a la Turk di Mozart semplificato,o perlomeno non solo perchè è mescolato a contrappunti bachiani. Tutte le trasposizioniclassiche nel jazz e nel rock sono "semplificate". Che pretende Fabbri? L'esecuzione integrale e filologica?
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#55 prostata

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Inviato 27 settembre 2006 - 18:40

A me Trilogy piace tantissimo, è di grande atmosfera, lo metto quando mi faccio il bagno. Bello anche Tarkus. Mi piace anche il bistratto disco dei "3" (OK, i testi non saranno il massimo...)
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#56 piblokto

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Inviato 27 settembre 2006 - 19:49

Non mi ricordo Palmer negli ELP come un batterista particolarmente creativo. Era veloce, faceva le sue belle rullate (il ché non significa tecnica), ma non sono mai riuscito a ricordarlo per un suo stile particolare.

Insomma, tra lui e Bruford, ad esempio, mi sembra che ci sia una differenza abissale in termini di idee e di esecuzione musicale.
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#57 Hypnotherapist

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Inviato 27 settembre 2006 - 21:08

Non mi ricordo Palmer negli ELP come un batterista particolarmente creativo. Era veloce, faceva le sue belle rullate (il ché non significa tecnica), ma non sono mai riuscito a ricordarlo per un suo stile particolare.

Insomma, tra lui e Bruford, ad esempio, mi sembra che ci sia una differenza abissale in termini di idee e di esecuzione musicale.


quoto. senza considerare Palmer una ciofeca, direi che ci sono decine di batteristi più creativi.

tutto sommato il leader degli ELP è sempre stato Emerson, il che racchiude in sè pregi e difetti del gruppo.
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#58 madadayo

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Inviato 27 settembre 2006 - 21:54

Un altro che secondo me si è bruciato una promettente carriera è Greg Lake ,semplicemente stupendo coi King Crimson , che si fa stritolare dal protagonismo di Emerson lasciandogli solo le briciole.....
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#59 woody

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Inviato 27 settembre 2006 - 23:11

Tutte le trasposizioniclassiche nel jazz e nel rock sono "semplificate". Che pretende Fabbri? L'esecuzione integrale e filologica?


Fabbri la confrontava con la versione di Dave Brubeck del disco Time Out del 1959.
Keith Emerson si è ispirato a quel disco li quando ha fatto la sua Rondò e comunque quel disco li è stato di ispirazione a molti musicisti del progressive per l'uso dei tempi(Fabbri oltre al disco cita come altra bibbia dei gruppi prog un libro di Bartok di cui non ricordo il titolo).
Poi il brano è stato riproposto live anche dagli ELP e nel libro parlava del brano fatto con Palmer. Se non ci credi che l' abbian fatta anche ELP qui c'è il video del brano http://www.youtube.c...h?v=DYIrxijbC5M
Fabbri comunque non dava giudizi in merito, analizzava solo il fatto che quella fatta dagli ELP era stata semplificata altrimenti non sarebbero riusciti ad eseguirla.
Quindi concludendo Carl Palmer è più veloce di Ringo Starr e poi c' aveva i gong giganteschi, questo lo ammetto, però concedimi la libertà di dire che non è Dio!
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#60 wago

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Inviato 27 settembre 2006 - 23:33

Blue Rondò a la Turk di Mozart


Fabbri si riferiva al "Blue Rondò à la Turk" di Dave Brub... oh, l'ha gia' scritto il buon Frith (o ex-Frith).
In ogni caso, non credo sia indicativa la semplificazione del metro: quello di Brubeck e' un 5/4 nemmeno particolarmente complesso, gli stessi ELP avrebbero fatto brani con metri molto piu' incasinati in seguito. Penso che il cambio di tempo sia stato voluto piu' che altro per rendere piu' "rock" il pezzo, perche' farlo nel tempo originale non avrebbe portato problemi esecutivi sostanziali.
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#61 beppecozza

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Inviato 28 settembre 2006 - 07:10

Concludendo...ha ragione wago. E per concludere davvero so benissimo che Rondò l'hanno fatto anche Elp, all'isola di Wight per l'esattezza il 29 agosto 1970 e molte volte all'inizio della loro carriera, e so anche che Palmer non era dio, fra l'altro neppure uno dei miei batteristi preferiti, ma neppure da sottovalutare. Quanto a Fabbri come musicologo dovrebbe sapere che il "Rondò alla Turca" (cui Brubeck si era ispirato), in pratica l'ultimo movimento della Piano Sonata No. 11 in A major, K. 331, non è un brano per pianoforte particolarmente difficile e che Emerson, pur attribuendogli tuttii limiti del caso, avrebbe eseguito ed eseguirebbe senza nessuna difficoltà.
Doppia ragione a wago quindi...
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#62 woody

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Inviato 28 settembre 2006 - 12:39

Allora, dopo la correzione di wago sono andato a riprendere il libro di Fabbri.
A parte il fatto che mi fa incazzare a bestia che te ti metti a criticarlo senza aver letto i suoi libri e che se li leggessi capiresti con quanta passione e con quale accuratezza analizza la musica, ma magari ti soffermeresti sul fatto che non definisce Emerson un Dio. Ma vabbè soprassediamo.

Fabbri dice a pag 86 del libro "L' Ascolto Tabù":
[...] non è di scarsa importanza il fatto che una delle fonti principali per i metri composti nel progressive rock sia l' album di Dave Brubeck Time Out, un lp di jazz che divenne un must fra i tastieristi e i batteristi virtuosi in Inghilterra (e in Europa), fra il 67 e il 68, specialmente per il brano iniziale in 9/8 (divisi 2+2+2+3), Blue Rondo a la Turk, cher divenne semplicemente Rondo per i Nice di Emerson (sebbene Emerson in quella registrazione facesse quadrare il metro, portandolo da quei 9/8 asimmetrici a un ben più regolare 12/8!)[...].

Quindi avevo ragione al 50%, il brano in questione non era fatto dagli ELP ma dai Nice, però sul fatto che sia semplificato avevo ragione io, a meno che tu non dai per scontato che Fabbri sia un cialtrone, ma ti consiglio di leggerti qualcsa di suo prima di parlare ancora a vanvera grazie.
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#63 Guest_Julian_*

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Inviato 28 settembre 2006 - 14:02

Io non mi permetto di criticare l'autore perchè non lo conosco....a quanto ne so comunque, Fabbri ha ragione nel senso che il tempo in 9/8 è per l'appunto dispari e quindi asimmetrico ed irregolare rispetto ai tempi pari.
Detto questo, aggiungo che trovo però piuttosto sterile una discussione volta a dimostrare la maggiore o minore abilità di questo o quel musicista, anche in considerazione del fatto che il problema di Emerson non stava certo nella sua scarsa abilità strumentale.

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#64 wago

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Inviato 28 settembre 2006 - 14:08

Ho detto una bestialata pure io, perche' il brano che avevo in mente era "Take Five", ovviamente in 5/4, e in effetti non particolarmente difficile.
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#65 bluefunk72

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Inviato 28 settembre 2006 - 14:15

Sono sempre rimasto stupito da quanto sia "naturale" il 5/4 di "Take Five". Quel pezzo "gira" che è una bellezza, tanto che non sembra nemmeno dispari.

P.S. un po' fuori tema, ma volevo dirlo, proseguite pure su ELP (per il momento sono poco avezzo al prog, ma ho intenzione di recuperare e grazie per i preziosi consigli di ascolto).
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#66 beppecozza

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Inviato 28 settembre 2006 - 14:23

Allora, dopo la correzione di wago sono andato a riprendere il libro di Fabbri.
A parte il fatto che mi fa incazzare a bestia che te ti metti a criticarlo senza aver letto i suoi libri e che se li leggessi capiresti con quanta passione e con quale accuratezza analizza la musica, ma magari ti soffermeresti sul fatto che non definisce Emerson un Dio. Ma vabbè soprassediamo.

Fabbri dice a pag 86 del libro "L' Ascolto Tabù":
[...] non è di scarsa importanza il fatto che una delle fonti principali per i metri composti nel progressive rock sia l' album di Dave Brubeck Time Out, un lp di jazz che divenne un must fra i tastieristi e i batteristi virtuosi in Inghilterra (e in Europa), fra il 67 e il 68, specialmente per il brano iniziale in 9/8 (divisi 2+2+2+3), Blue Rondo a la Turk, cher divenne semplicemente Rondo per i Nice di Emerson (sebbene Emerson in quella registrazione facesse quadrare il metro, portandolo da quei 9/8 asimmetrici a un ben più regolare 12/8!)[...].

Quindi avevo ragione al 50%, il brano in questione non era fatto dagli ELP ma dai Nice, però sul fatto che sia semplificato avevo ragione io, a meno che tu non dai per scontato che Fabbri sia un cialtrone, ma ti consiglio di leggerti qualcsa di suo prima di parlare ancora a vanvera grazie.


A parte che non capisco il motivo di portare avanti pubblicamente una discussione fra me e te...visto che siamo qui...

A me invece fa incazzare a bestia il fatto che tu dica che io non ho letto fabbri, mentre l'ho letto eccome, ed è proprio per questo che dico che ogni tanto eccede nei giudizi.
Può anche analizzare ed applicare tutta la passione che vuoi ma non puoi far credere al lettore quello che vuoi tu. Per inciso io non ho pensato che Fabbri sia un cialtrone, ma avendo letto libri di musica più di quanto tu pensi (ne ho almeno cinquanta) riesco a distinguere i divulgatori (dei quali ho massimo rispetto", dai demolitori criptati come Fabbri che instillano ogni tanto il tarlo del dubbio...
E Fabbri gioca infatti le sue carte partendo dal brano di Brubeck e facendo credere con quel "ben più regolare" Emerson sia passato da un 9/8 ad un 12/8 perchè non era in grado di eseguilo, mentre è solo una semplificazione a beneficio di chi ascolta, perchè in fase esecutiva un pianista di media levatura è in grado eseguire senza difficoltà entrambe le misure.
Infine: non mai detto che Emerson sia un dio (non ho mai mitizzato in un musicista quante note suon al secondo) ma, avendo studiato pianoforte per otto anni prima di dover smettere per cause di forza maggiore ti posso dire in tutta sincerità che se avessi 1/20 della tecnica di Emerson (che ho visto suonare anche il piano acustico, e lì non si bara) sarei un pianista coi controfiocchi.
Quindi: Emerson sarà anche il presuntuoso dei musicisti, anche un po' antipatico e sicuramente non certo una cima dal punto di vista compositivo, ma criticare la sua tecnica pianistica è, ripeto, farla fuori dal vaso per farsi notare.

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#67 beppecozza

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Inviato 28 settembre 2006 - 14:41

Il tutto era partito da questo stralcio di post, in cui si mette proprio in dubbio la capacità strumentale.

... in cui spiegava che Palmer non era poi tutto questo fenomeno, usava soprattutto dei trucchetti per impressionare la gente (le insegne luminose attirano gli allocchi, cantava qualcuno) e non faceva niente di così complesso (anche in Blue Rondo a la Turk il tempo veniva semplificato perchè altrimenti era troppo difficile per loro da eseguire, e Blue Rondo era stato composto e suonato senza problemi 10 anni prima; questo per dire che alla fine se fossero dei draghi non dovrebbero ricorrere a queste semplificazioni).


Concordo che il problema non è affatto lì, perchè se qualcosa va imputato ai tre non è la capacità strumentale. Anche la polemica sull'istrionismo di Emerson o sui trucchetti di  Palmer mi sembra proprio gratuita...Girolamo Frescobaldi (1583-1643) virtuoso del clavicembalo e dell'organo, nei concerti amava stupire suonando con le mani dietro la schiena...niente di nuovo quindi.
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#68 woody

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Inviato 28 settembre 2006 - 17:09

Guardate io non giudico un musicista dalla tecnica, un terzo dei miei dischi preferiti sono suonati da gente che non ha certo passato nottate a studiare le scale.
Il punto è che a me non piacciono gli ELP, o meglio mi piacciono alcuni brani, mi piace anche la succitata rilettura di Blue Rondo a la Turk, perlomeno la versione live che ho linkato prima, ma molte delle cose che hanno fatto (diciamo un buon 80%) sono semplicemente di cattivo gusto.
Il fatto è che mi da noia che quando si parla di loro sembra che siano dei musicisti ineguagliabili, roba da mettersi le mani nei capelli per quello che fanno. Magari è anche brutto il fatto, come facevano notare altri prima di me, che vengano giudicati male a priori senza nemmeno ascoltarli. Io cercavo solo di dire che non è che siano questi mostri di bravura, A parte che secondo me il rock non è questo, ci sono stati molti musicisti dotati di tecnica che hanno fatto capolavori, ma non è certo la tecnica quello di cui ha bisogno il rock, mentre è necessaria se suoni jazz o classica.

Per inciso io non ho pensato che Fabbri sia un cialtrone, ma avendo letto libri di musica più di quanto tu pensi (ne ho almeno cinquanta) riesco a distinguere i divulgatori (dei quali ho massimo rispetto", dai demolitori criptati come Fabbri che instillano ogni tanto il tarlo del dubbio...
E Fabbri gioca infatti le sue carte partendo dal brano di Brubeck e facendo credere con quel "ben più regolare" Emerson sia passato da un 9/8 ad un 12/8 perchè non era in grado di eseguilo, mentre è solo una semplificazione a beneficio di chi ascolta, perchè in fase esecutiva un pianista di media levatura è in grado eseguire senza difficoltà entrambe le misure.


Guarda partiamo da dei presupposti ben diversi. Se leggo di musica e uno mi insinua dei dubbi (un dubbio potrebbe anche farmi rivalutare un gruppo che avevo giudicato frettolosamente) non può essere a mio avviso altro che una cosa positiva. Quando leggo di musica non cerco certo conferme alle mie certezze, altrimenti i gusti rimangono anche piuttosto statici. Poi se sei uno come Lester Bangs, per me puoi dare anche del coglione a Zappa (uno dei mei miti personali), come in effetti accade nel suo libro, ma io continuo a reputarlo uno dei migliori nel suo campo.
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#69 beppecozza

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:18

Il punto è che a me non piacciono gli ELP


E questo si era capito, ma ho anche il dubbio che tu legga i post degli altri con un po' di superficialità e molta sufficienza: perchè alla fine della fiera io non dico cose molto diverse dalle tue.
Riassunto: Emerson e Palmer non sono dei fenomeni, ma neppure dei musicanti da strapazzo come qualcuno vuole far credere.

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#70 Guest_Julian_*

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:21

ma non è certo la tecnica quello di cui ha bisogno il rock, mentre è necessaria se suoni jazz o classica.


Questa mi sembra una generalizzazione un pò forzata. Vero che in linea di principio il rock è una musica più diretta, immediata, emotiva, una musica in cui il contenuto riveste un ruolo fondamentale, però non credo che da ciò si possa dedurre una regola generale ("nel rock non serve la tecnica"). Anche perchè occorre sempre distinguere fra tecnica esecutiva e tecnica compositiva..molti gruppi rock hanno scritto pezzi bellissimi e ricercati dal punto di vista formale-compositivo etc.... che non richiedevano particolari abilità in fase esecutiva. Un nome per tutti? I Beatles..
senza esagerare posso dire che i miei amici che suonano la chitarra al conservatorio sono più dotati di tutti e 4 i Beatles messi insieme dal punto di vista strumentale...però "Yesterday" o "A day in the life" l'hanno scritta i Fab Four, mica altri. Quindi, chi è "più tecnico"?
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#71 Roger

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:25

Nel caso e solo nel caso che questo tuo ultimo post, Beppecozza, si riferisca al sottoscritto, vorrei farti notare che non è bello accusare qualcun altro di superificalità, quando ti ritrovi a dire che si sia definito musicisti da strapazzo i musicisti facenti parte il fantastico trio EL&P. La mia critica sul drummer Carl Palmer va intesa come e soprattutto paragone con gli altri batteristi di quel movimento, il progressive rock, di cui i nostri hanno contribuito ad accrescerne la diffusione. Non è uno sprovveduto Carl Palmer, ma rispetto ad un Bill Bruford, ad un Phil Collins, ad uno Steve Jansen, o anche a quei batteristi nominati molti post fa, che non sono prog drummers, il nostro Carl ne esce con un bel 5 in pagella soprattutto per creatività e stile. Non ho parole dolci  solo per lui...anche Alan White non è mai stato sto gran genio, anche perchè chi sedeva prima di lui su quello sgabello...
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#72 wago

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:30

Alan White non è mai stato sto gran genio, anche perchè chi sedeva prima di lui su quello sgabello...


Anche se va detto che, probabilmente grazie a Moraz, con Alan White gli Yes hanno fatto il disco piu' jazzistico della loro carriera, Relayer. Forse era piu' adatto a Bruford? Pero' intanto l'han fatto con White :)
Ovvio, poi, che tra i due non sussistono paragoni, basta sentire l'interplay Moraz/Bruford nei dischi realizzati in coppia.
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#73 Roger

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:34


Anche se va detto che, probabilmente grazie a Moraz, con Alan White gli Yes hanno fatto il disco piu' jazzistico della loro carriera, Relayer.


...nonchè uno dei più barbosi e patetici del progressive rock tutto...
superato solo da Tales from topographic ocean in quanto a inconcludenza.
Ovviamente secondo me eh...
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#74 Roger

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:39

Soltanto adesso mi giunge una improbabile argomentazione, su quanto un batterista di buona personalità possa anche lasciare il segno sebbene non in possesso di grandissima tecnica. Un esempio su tutti: Nick Mason, scarso come pochi tecnicamente, ma abilissimo a comprendere la natura stilistica della sua band e a lasciare un segno indelebile col suo mezzo tempo sul ride.   
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#75 beppecozza

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:41

Nel caso e solo nel caso che questo tuo ultimo post, Beppecozza, si riferisca al sottoscritto, vorrei farti notare che non è bello accusare qualcun altro di superificalità...


....se leggevi con attenzione il mio ultimo post avresti capito che non mi riferivo a te, ed infatti quotavo parte di un altro intervento.
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#76 wago

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:42

Io trovo "Relayer" un disco eccellente, e' il mio preferito degli Yes dopo "Close to the Edge". Molto piu' compiuto di "Fragile", che al di la' di un paio di brani mi e' sempre sembrato deboluccio. Molto piu' anche del "Yes Album", ancora ingenuo. La marcia indietro rispetto alla verbosita' di "Tales from Topographic Oceans" e' evidente, e non capisco bene perche' bollarlo di inconcludenza, visto che appunto mi sembra assolutamente compiuto. Ma poi... butti via "Relayer" per ripescare "Going for the One"?
Comunque siamo OT :)
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#77 Roger

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:44

Ok siamo OT, ma lasciami dire che un brano come "Awaken" vale ben oltre il contenuto di "Relayer" e "Tales from" messi insieme.

Di Relayer salvo solo Soon. 
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#78 woody

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Inviato 29 settembre 2006 - 10:03


ma non è certo la tecnica quello di cui ha bisogno il rock, mentre è necessaria se suoni jazz o classica.


Questa mi sembra una generalizzazione un pò forzata. Vero che in linea di principio il rock è una musica più diretta, immediata, emotiva, una musica in cui il contenuto riveste un ruolo fondamentale, però non credo che da ciò si possa dedurre una regola generale ("nel rock non serve la tecnica"). Anche perchè occorre sempre distinguere fra tecnica esecutiva e tecnica compositiva..molti gruppi rock hanno scritto pezzi bellissimi e ricercati dal punto di vista formale-compositivo etc.... che non richiedevano particolari abilità in fase esecutiva. Un nome per tutti? I Beatles..
senza esagerare posso dire che i miei amici che suonano la chitarra al conservatorio sono più dotati di tutti e 4 i Beatles messi insieme dal punto di vista strumentale...però "Yesterday" o "A day in the life" l'hanno scritta i Fab Four, mica altri. Quindi, chi è "più tecnico"?


Io parlavo di tecnica "esecutiva", di solito quando uno ha buone idee si dice che è un buon compositore non che ha una buona tecnica compositiva, quindi davo per scontato quello che hai scritto te. Sinceramente alla domanda chi è più tecnico io risponderei i tuoi amici del conservatorio, perchè quando si parla di tecnica io di solito intendo quella esecutiva, strumentale, ma in realtà non ti so dire se il mio sia il modo giusto di vedere la questione o se andrebbe specificato ogni volta come hai fatto te.
Poi avevo anche sottolineato che comunque nel rock ci sono stati musicisti che hanno abbinato a una buona tecnica delle buone idee e ovviamente musicisti come i Beatles che nonostante non fossero certo dei virtuosi hanno pubblicato diversi capolavori. Diciamo che contano le idee e conta se riesci a dar loro una forma appropriata con le tue capacità di strumentista.

E questo si era capito, ma ho anche il dubbio che tu legga i post degli altri con un po' di superficialità e molta sufficienza: perchè alla fine della fiera io non dico cose molto diverse dalle tue.
Riassunto: Emerson e Palmer non sono dei fenomeni, ma neppure dei musicanti da strapazzo come qualcuno vuole far credere.


Ok sono superficiale e sufficiente, però, e con questo concludo, eri te pochi post fa che dicevi che è la prima volta che senti dire che Palmer "non è un drago", mentre ora mi dici: "Emerson e Palmer non sono dei fenomeni, ma neppure dei musicanti da strapazzo come qualcuno vuole far credere". Ne io ne Fabbri abbiamo scritto che sono musicanti da strapazzo, ho solo scritto che non sono questi mostri che qualcuno crede e ho portato l' esempio della semplificazione, la quale semplificazione per me non costituisce un reato grave (e probabilmente non lo è nemmeno per Fabbri che di certo alla chitarra non era Al Di Meola), ma te alla parola "semplificazione" hai gridato allo scandalo, non capendo che io non volevo dimostrare quando Palmer fosse da disprezzare, ma solo che in fondo era un batterista con una tecnica sopra la media per gli standard rock, ma non un virtuoso che suonava ad occhi chiusi qualsiasi cosa.
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#79 RogerCrimson

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Inviato 29 settembre 2006 - 10:18


Ok sono superficiale e sufficiente, però, e con questo concludo, eri te pochi post fa che dicevi che è la prima volta che senti dire che Palmer "non è un drago", mentre ora mi dici: "Emerson e Palmer non sono dei fenomeni, ma neppure dei musicanti da strapazzo come qualcuno vuole far credere".



Non l'aveva affermato lui, l'avevo affermato io. Abbiamo nick simili e veniamo confusi spesso, ma non non siamo la stessa persona, anzi non ci conosciamo neppure.

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#80 woody

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Inviato 29 settembre 2006 - 10:53



Ok sono superficiale e sufficiente, però, e con questo concludo, eri te pochi post fa che dicevi che è la prima volta che senti dire che Palmer "non è un drago", mentre ora mi dici: "Emerson e Palmer non sono dei fenomeni, ma neppure dei musicanti da strapazzo come qualcuno vuole far credere".



Non l'aveva affermato lui, l'avevo affermato io. Abbiamo nick simili e veniamo confusi spesso, ma non non siamo la stessa persona, anzi non ci conosciamo neppure.


Cazzo avete anche nick diversi, lui si chiama beppecozza!
L' equivoco è nato perchè io ho risposto a un tuo post e lui ha risposto al mio.
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#81 bluefunk72

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Inviato 29 settembre 2006 - 11:56

Appena finito di ascoltare Tarkus. Da profano del prog: pirotecnici e tecnicamente ineccepibili (Emerson in particolare è davvero mostruoso), sicuramente fantasiosi, ma anche terribilmente pomposi e, in fin dei conti, un po' inconcludenti. Sicuramente però è musica che necessita di più ascolti (il brano omonimo in particolare, così ricco che ti perdi subito).
Se l'idea alla base dell'album era di stupire e di "spaccare" (in senso buono), allora ci sono riusciti! Però "spaccano" anche un po' i maroni... ;)

P.S. Palmer suona decisamente troppe "note" :o, accenta tutto e non lascia spazio a Lake (grande, nell'incastrare basso e voce), il quale perciò sembra che "segua" meramente quello che fa la batteria. In effetti la nota stilistica che mi piace meno è proprio la sovrabbondanza di unisoni basso-batteria e una scarsa attenzione per i contrappunti ritmici...e ho l'impressione che la responsabilità sia di Palmer.     
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#82 piblokto

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Inviato 29 settembre 2006 - 12:28

Peraltro, a distanza di anni, i brani forse più graditi dalla maggior parte della gente (me incluso) sono proprio le ballate morbide di Lake (Lucky Man, Take a Pebble, From the Beginning....).

Piuttosto paradossale, considerando che lo stile preponderante della loro carriera non è stato certo quello!
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#83 Guest_Sir Psycho Sexy_*

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Inviato 29 settembre 2006 - 13:08

esattamente, ci stavo pensando anche io qualche tempo fa.
Sono sempre le ballate ad avere maggior riscontro, sia in pubblicità, sia tra la popolazione in generale, sarà perchè sono più facili, ma hai centrato in pieno,
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#84 beppecozza

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Inviato 29 settembre 2006 - 13:23

P.S. Palmer suona decisamente troppe "note" :o, accenta tutto e non lascia spazio a Lake (grande, nell'incastrare basso e voce), il quale perciò sembra che "segua" meramente quello che fa la batteria. In effetti la nota stilistica che mi piace meno è proprio la sovrabbondanza di unisoni basso-batteria e una scarsa attenzione per i contrappunti ritmici...e ho l'impressione che la responsabilità sia di Palmer.       


Ed infatti una delle "accuse" che si possono muovere a Palmer è proprio quella di suonare a volte più di quanto effettivamente serviva...ad esempio usava quattro tom per "chiudere" la rullata, un giochetto che alla lunga risulta stucchevole. Per quanto riguarda la scarsa attenzione ai contrappunti ritmici e la presunta scarsa propensione ai tempi dispari  secondo alcuni la responsabilità era più di Emerson, il quale prediligeva invece tempi più "quadrati".
Palmer in effetti amava moltissimo accentare, come del resto Buddy Rich, il suo batterista preferito, che era criticato (con i dovuti distiguo) da critici e colleghi proprio per lo stesso motivo.
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#85 bluefunk72

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Inviato 29 settembre 2006 - 14:29

Per quanto riguarda la scarsa attenzione ai contrappunti ritmici e la presunta scarsa propensione ai tempi dispari  secondo alcuni la responsabilità era più di Emerson, il quale prediligeva invece tempi più "quadrati".


Si però bisogna distinguere tra tempi ("quadrati" o meno) e contrappunto (o incastro) ritmico. Sulla prima questione non entro (non ne ho parlato e come ho detto non sono così informato su ELP). A proposito della seconda questione, l'impressione, almeno da un primo ascolto, è che gran parte della responsabilità ce l'abbia Palmer.
Ma, a proposito di queste cose, visto che non lo so ed è una cosa importante, vi chiedo: chi scriveva i pezzi? Emerson? Oppure ognuno sviluppava la sua parte?

   
Palmer in effetti amava moltissimo accentare, come del resto Buddy Rich, il suo batterista preferito, che era criticato (con i dovuti distiguo) da critici e colleghi proprio per lo stesso motivo.


...soprattutto bassisti secondo me :D
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#86 RogerCrimson

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Inviato 30 settembre 2006 - 23:38

Ma, a proposito di queste cose, visto che non lo so ed è una cosa importante, vi chiedo: chi scriveva i pezzi? Emerson? Oppure ognuno sviluppava la sua parte?


Li scriveva al 55% Emerson e al 40% Lake, più o meno. Spesso erano co-firmati. Ma forse sono stato largo a favore di Lake.
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#87 tarkus

    pivello

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Inviato 02 ottobre 2006 - 07:00

A dispetto del mio nick, non sono uno sfegatato degli ELP, ma possiedo tutti i loro album.
Quoto le considerazioni di molti di voi.
Gli ELP non sono da considerarsi dei capostipiti del Prog, ma semplicemente si sono trovati al momento giusto al posto giusto, riespetto ad altri che invece volevano fare il prog(crimson,genesis,van der graaf,...).
In ogni caso hanno crealizzato degli album di ottima fattura con alcune vere chicche.
Io preferisco Brain Salad Surgery e Tarkus.
Trilogy e' un po' confezionato ma con ottimi spunti.
Il primo va da considerarsi un album di scoperta (per Lake e Palmer) e di sfogo per Emerson.
Almeno io la penso cosi.

Giusto per la cronaca Carl Palmer in tour porta sempre la suite Tarkus e Toccata. e sembra che Brai Salad non gli sia mai piaciuto molto.

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#88 il mistico

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Inviato 29 giugno 2012 - 13:04

mi piacciono molto l'album d'esordio e trilogy che contiene questo splendido pezzo quasi acustico, ancora oggi godibilissimo


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#89 ArchieFisher

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Inviato 29 giugno 2012 - 15:33

Grande mistico!

P.S. From the beginning un tempo era uno dei miei cavalli di battaglia
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Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#90 il mistico

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Inviato 29 giugno 2012 - 15:46

P.S. From the beginning un tempo era uno dei miei cavalli di battaglia


ed ora non lo è più?

un album che non riesco ad apprezzare è tarkus ?_? (forse perchè ce l'ho in cassetta)
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#91 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 29 giugno 2012 - 18:31

Ebbene sì, è da un bel po' che non la suono (ma ora che mi è ritornata in mente lo farò quanto prima).
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#92 totem

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Inviato 29 giugno 2012 - 18:54

un album che non riesco ad apprezzare è tarkus ?_? (forse perchè ce l'ho in cassetta)

Forse il mio preferito... Aquatarkus, il pezzo finale della suite, è da brividi. Oltre l'assolo immenso c'è anche la linea di basso che è essenziale ma perfetta e le due batterie che si sovrappongono con un ritmo da marcia...

Fantastica questa esecuzione di emerson al moogfest (inizia a 1 minuto e 33 secondi, prima c'è Bob Moog che presenta)
Purtroppo però non è completa
http://www.youtube.com/watch?v=O6y1htz6jGE
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#93 interface

    Matteo Meda

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Inviato 29 giugno 2012 - 19:01

Beh, pure per me Trilogy è il più bello, specie grazie a "The Endless Enigma" che quasi nessuno cita mai. Tarkus il più prog, il primo lo conosco meno ma anche Lucky Man se non erro ai tempi fece il suo botto! In ogni caso mi rivedo nella critica che spesso viene fatta loro, quella di essere artigiani e che questa loro natura si traduca in un sound spesso freddo, dove gli arrangiamenti contano fino ad un certo punto mentre l'overdose tecnica, sia compositiva che esecutiva, pare essere il fine primo e quasi unico, oltre ad una certa, fissa volontà di rifarsi anche troppo ai canoni della musica classica, aspetto tipico del prog ma in nessuno così accentuato quanto in loro (nemmeno nei Nice, forse...).
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comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?


#94 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 15 dicembre 2015 - 17:04

uno dei vertici del prog romantico

lacrime


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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#95 woody

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Inviato 12 marzo 2016 - 10:59

Morto Keith Emerson, pare sia suicidio ancora non confermato.

Qui non gode di troppa stima ma a me comunque dispiace. Non deve essere stato facile per un esibizionista come lui, dopo i fasti di fine anni 60 e la prima metà dei 70, farsi più o meno 40 anni di oblio, dimenticato dai più, odiati da molti e apprezzati solo nel ristretto circolo di fan prog.


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#96 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 12 marzo 2016 - 13:08

Ma vaffanculo ti distrai un paio di giorni e se ne va il più grande tastierista prog di sempre. Anno funesto
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#97 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 12 marzo 2016 - 13:18

Il suo mestiere con i Nice è stato immenso, poi con gli ELP ha voluto andare oltre, ma secondo me si è ingolfato proprio come strumentista

 

lo ricordo con questa, un pezzo che mette in luce il suo aspetto giocoso che in quel periodo faceva a gara con i Soft Machinepiù pazzi di Ayers e Allen

 


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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

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#98 The Careless Whisper

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Inviato 12 marzo 2016 - 13:23

Morto Keith Emerson, pare sia suicidio ancora non confermato.

Qui non gode di troppa stima ma a me comunque dispiace. Non deve essere stato facile per un esibizionista come lui, dopo i fasti di fine anni 60 e la prima metà dei 70, farsi più o meno 40 anni di oblio, dimenticato dai più, odiati da molti e apprezzati solo nel ristretto circolo di fan prog.

 

Beh, calo si ma oblio direi di no, non stiamo mica parlando di una meteora sparita dalla circolazione...negli anni '80 ha fatto la soundtrack di diversi film di Argento oltre a Emerson, Lake e Powell, la reunion con Palmer e Lake negli anni '90 che ebbe grosso successo mondiale...s'è fatto molti più soldi e pienone lui come tastierista ancorato ai '70 che un Peter Hammill (che invece ha esplorato molto con gettito annuale di album), per dire. Poi per "trascinamento" aveva molti fan in ambito prog-metal (non conosco prog-metallaro che non abbia almeno un disco di ELP, preferitissimi ai Genesis - troppo melensi - ai King Crimson - troppo cerebrali - e agli Yes - troppo feliciotti).

 

Il suicidio pare sia motivato da una malattia che gli impediva di suonare, con prognosi peggiorativa.


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"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

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"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#99 woody

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Inviato 12 marzo 2016 - 13:59

 

Morto Keith Emerson, pare sia suicidio ancora non confermato.

Qui non gode di troppa stima ma a me comunque dispiace. Non deve essere stato facile per un esibizionista come lui, dopo i fasti di fine anni 60 e la prima metà dei 70, farsi più o meno 40 anni di oblio, dimenticato dai più, odiati da molti e apprezzati solo nel ristretto circolo di fan prog.

 

Beh, calo si ma oblio direi di no, non stiamo mica parlando di una meteora sparita dalla circolazione...negli anni '80 ha fatto la soundtrack di diversi film di Argento oltre a Emerson, Lake e Powell, la reunion con Palmer e Lake negli anni '90 che ebbe grosso successo mondiale...s'è fatto molti più soldi e pienone lui come tastierista ancorato ai '70 che un Peter Hammill (che invece ha esplorato molto con gettito annuale di album), per dire. Poi per "trascinamento" aveva molti fan in ambito prog-metal (non conosco prog-metallaro che non abbia almeno un disco di ELP, preferitissimi ai Genesis - troppo melensi - ai King Crimson - troppo cerebrali - e agli Yes - troppo feliciotti).

 

Il suicidio pare sia motivato da una malattia che gli impediva di suonare, con prognosi peggiorativa.

 

Si una colonna sonora per Inferno di Dario Argento che più o meno tutti schifano (a me non fa proprio schifo ma comunque niente di che e anche il film non mi pare proprio riuscito, ma questo ovviamente non è colpa sua) e una per un film di Lucio Fulci di metà anni 80, quando ormai il cinema di genere in Italia era in ampio declino, non l'ho visto ma ho paura che sia una specie di Flashdance low budget virato horror. Insomma non siamo dalle parti di Vangelis per Blade Runner!

Le reunion sono proprio quello che intendo io per oblio artistico (e anche un po' mediatico), torni sui palchi dopo 10, 20, 30 anni per rifare esattamente le cose che ti hanno portato al successo, con un po' di panza in più e un po' di velocità in meno. Tutto il contrario di un Hammill o dei VDGG, che dal ritorno dei Van Der Graaf sulle scene hanno già inciso quattro dischi e Hammill solista una quarantina (sempre lontano dai riflettori, ma d'altronde anche a inizio anni 70 non erano certo tipi da classifica), questo intendo io per un artista sempre vivo e degno di interesse.

Ad esempio un Bob Dylan, sicuramente viene ricordato per le sue cose fatte a inizio carriera, ma è rimasto un artista vitale fino ad oggi e se parli con un suo fan probabilmente ti saprà citare vari dischi degni di essere ascoltati usciti dagli '80 in poi (lo stesso dicasi per un Lou Reed, un McCartney o un Fripp).

Emerson è ricordato quasi esclusivamente per la sua creatura EL&P, anche se parli con un suo fan probabilmente avrà a malapena sentito la roba solista.
Poi con questo non voglio sminuire ciò che di buono ha fatto a inizio carriera, però mi è sempre un po' dispiaciuto che questi tizi (includici anche il buon Lake) non siano riusciti a combinare più niente finita l'epoca d'oro del prog.


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#100 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 12 marzo 2016 - 14:02

Il suo mestiere con i Nice è stato immenso, poi con gli ELP ha voluto andare oltre, ma secondo me si è ingolfato proprio come strumentista

 

lo ricordo con questa, un pezzo che mette in luce il suo aspetto giocoso che in quel periodo faceva a gara con i Soft Machinepiù pazzi di Ayers e Allen

 

 

Bravo, anch'io l'ho sempre apprezzato più nei Nice che negli ELP (gruppo che ho sempre fatto una gran fatica ad ascoltare, nonostante in adolescenza ingurgitassi tonnellate di prog), e questo in particolare è un pezzo proprio bello bello.


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Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends




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