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Departures


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14 replies to this topic

#1 verdoux

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Inviato 08 marzo 2010 - 13:26

Di Yôjirô Takita
C??era una volta il caro estinto, un film che faceva umorismo sulle onoranze funebri che sono sempre e ovunque obiettivamente ridicole, solo che uno si fermi un attimo a rifletterci sopra e talvolta capita. Capita meno di frequente invece che si rifletta sugli addetti ai lavori, che fanno quel mestiere come un altro qualsiasi, mestiere che qualcuno deve pur fare anche se scomodo e non gratificante; immedesimandoci  diciamo pure ci che fa un po?? di ribrezzo, almeno fino quando non ci si abitua, ma ci si abitua tutto e pensandoci bene esistono mestieri ben peggiori del becchino, basti pensare per esempio a quello che fa la polizia scientifica, che però è nobilitata da questo aggettivo, appunto scientifica, che implica professionalità e capacità.
Per fare il becchino basta invece uno stato di necessità, il bisogno di un lavoro e di uno stipendio, ed è il caso di Daigo, il protagonista di questo film, che all??inizio ne è stomacato, se ne vergogna e lo nasconde perfino alla moglie ed alle persone più care, fino a quando non si abitua e lo affronta con impegno e professionalità, si potrebbe quasi dire con passione.
Nella prima parte il film alterna umorismo nero e sentimento ed emerge una bella storia di amore tra Daigo e Mika, la moglie, il loro è un bellissimo rapporto fino a quando non si guasta quando lei scopre la vera professione del marito, non tanto per quello che è, ma per la mancanza di fiducia e sincerità da lui mostrata nei suoi confronti, per non averle raccontato la verità.
Dopo una breve crisi il rapporto si ricompone, lei attende un figlio che accetta con gioia, e così grazie alla morte potrà nascerà una nuova vita, l??apologo funziona e se il film finisse qui, sarebbe un bel film.
Invece ce ne è ancora, vengono introdotti ulteriori elementi, il padre, la madre i segreti di famiglia, (che palle!), i complessi e le frustrazioni che ne derivano, la memoria rimossa, tutti elementi che appesantiscono il film, che perde la leggerezza iniziale della black commedy aggraziata, che perde sincerità ed innocenza per avventurarsi su strade tortuose e da questo punto in poi non mi piace più e mi prende anche un po?? a noia.

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#2 nicholas_angel

    mainstream Star

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Inviato 01 aprile 2010 - 16:22

Io l'ho trovato semplicemente B E L L I S S I M O.  Sarà che la visione di un ciliegio e di uno che suona il violoncello sopra una collina mi fanno impazzire, poi mi è stato difficile non emozionarmi soprattutto a quel finale ...
Bravi gli attori a partire dal protagonista che per la sua goffaggine e simpatia sembra un John Cusack orientale - e intelligente- e il 'principale', in cui Daigo riconosce una guida, se non addirittura un padre.
Un altro film sulla complessità dei rapporti umani e sulla morte dopo l'ultimo Pixar. Per chi ama il cinema giapponese, non si puo' perdere.

Il cambio di generi da black comedy a dramma non mi ha dato fastidio:per me è stato più traumatica l'inversione da melò a film d'avventura nel film di Docter (che comunque rimane la miglior pellicola d'animazione dell'anno scorso)
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#3 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 11 aprile 2010 - 15:41

http://www.ondacinem...departures.html

ma alla fine in quante sale è uscito, 2?
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#4 Guest_Oyuki_*

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Inviato 11 aprile 2010 - 15:45

Mezza, direi.

Edit: a parte l'ironia e il sarcasmo, è uscito in sole 28 sale. Una miseria.
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#5 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

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Inviato 18 aprile 2010 - 18:35

un film meraviglioso.
completo, elegante, simpatico e molto commovente.
Mi ha ricordato molto La Strada verso Casa di Yimou, come percorso e sviluppo. E anche come uso della musica, veramente una parte integrante del film che riesce a insinuarsi perfettamente, dando ulteriormente corpo al film.
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http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/

la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta

Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#6 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 19 aprile 2010 - 08:39

Il film è molto toccante e a tratti anche bello, ma tende a molta retorica, in questo caso la stilizzazione tutta giapponese la stempera un po??, non oso pensare cosa ne sarebbe venuto fuori ambientato in italia.
Il tema centrale mi sembra che sia il ritorno a casa, il recupero della memoria e di una dimensione più a misura d??uomo: in fondo il protagonista viene via da Tokio e dai suoi grattacieli, viene via dall??idea di una vita sempre in giro per il mondo (causa della sua assenza al funerale della madre) in cui le dimensioni del vivere sono abnormi (il costo del violoncello) e ritorna in un paesino invaso dagli elementi naturali, in cui la vita procede  a ritmi sostenibili e in cui ancora ci sono riti che il tempo non cancella. C??è tutto un moltiplicarsi di figure paterne e materne sostitutive, dalla signora del bagno pubblico, mi sembra che incarni l??anima del giappone antico, al suo capo al lavoro. E poi c??è il lavoro, decisamente fuori dagli schemi, ma che ha bisogno di tatto, delicatezza, precisione, amore in definitiva (d??altronde il capo inizia il suo lavoro di tanatoesteta come ultimo atto d??amore verso la moglie). E come tutti i lavori è un modo per rimettere ordine nel mondo, eliminare la confusione e lo scompiglio e ridare quiete, ordine appunto, leggibilità.

Non mi è dispiaciuta la commistione fra comico e drammatico, ma nel finale questa linea narrativa si perde totalmente. Ci sono due climax emotivi a mio parere, la morte della donna del bagno pubblico e la morte del padre di lui, troppi, uno dietro l??altro quasi, eccessivo.

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#7 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

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Inviato 19 aprile 2010 - 22:28

Non mi è dispiaciuta la commistione fra comico e drammatico, ma nel finale questa linea narrativa si perde totalmente. Ci sono due climax emotivi a mio parere, la morte della donna del bagno pubblico e la morte del padre di lui, troppi, uno dietro l??altro quasi, eccessivo.


è vero.. la morte di lei me l'aspettavo (ma mi aspettavo proprio di godere di quel momento, artisticamente parlando). Del padre, boh, non me l'aspettavo e in effetti ero ancora troppo concentrato sulla morte di lei.

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#8 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 20 aprile 2010 - 17:45

Vedibilissimo. Peccato solo che tocchi molti temi importanti senza avere il coraggio di esplorarli in profondità e affiancandoli ad altri ampiamente risaputi.
Avrei seguito volentieri la vincenda anche dal punto di vista di Mika, bel personaggio alquanto enigmatico.
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#9 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

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Inviato 20 aprile 2010 - 17:52

Vedibilissimo. Peccato solo che tocchi molti temi importanti senza avere il coraggio di esplorarli in profondità e affiancandoli ad altri ampiamente risaputi.
Avrei seguito volentieri la vincenda anche dal punto di vista di Mika, bel personaggio alquanto enigmatico.


invece secondo me li esplora in maniera molto tipica.
Ci sono un sacco di simbolismi che noi non capiamo...

ad esempio ci sono parti in cui la nostra mentalità "aperta (???)" sobbalza quando vede un'altra mentalità aperta-ma-bizzarra, come quella giapponese, ripudiare un lavoro come la preparazione del cadavere...
Giusto quello che ha detto takemitsu: c'è questo bipolarismo fra lo sporco del cadavere e il pulito della sua apparenza, lo sporco dei propri peccati che vengono lavati nel sentou.
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#10 bowman

    Groupie

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Inviato 14 ottobre 2010 - 09:20

In genere le riflessioni sulla morte non m??interessano perché io sono attratto dai fenomeni di nicchia ed invece la morte è un fenomeno di massa, di largo consumo, oserei dire commerciale. I morti sono molto più numerosi dei vivi, quindi a me interessano le riflessioni sulla vita, appunto, in quanto fenomeno di nicchia. Il film ??Departures? (che ho visto scandalosamente solo ieri dopo mesi che è nelle sale), non parla della morte, cioè di quello che è al di là della vita ma del saluto, l??ultimo saluto, che i vivi danno ai morti. La cultura occidentale ha nei ??Sepolcri? di Ugo Foscolo una delle riflessioni più raffinate e lucide sul rapporto ??sentimentale? che lega i vivi ai morti, questo film si pone, temporalmente, un passo indietro, non indaga cioè il rapporto tra i vivi e i morti, una volta che quest??ultimi siano stati seppelliti, ma approfondisce il momento prima della deposizione nella bara della salma. Noi cattolici vestiamo il cadavere con un abito scuro, cosiddetto ??da morto?, quindi collochiamo il corpo sul letto del defunto per l??ultimo saluto di familiari e amici. In Giappone invece ci sono delle figure (tanatoesteti ?? ma ho scoperto esistono anche in Italia) che si occupano di preparare il corpo del defunto prima di deporlo nella bara per la cremazione. La preparazione consiste nell?? ??abbellire? i morti prima del  loro ultimo viaggio, truccandoli, detergendoli, vestendoli, durante una cerimonia che si celebra di fronte ai parenti dell??estinto.
Il film documenta questo rituale giapponese inserendolo in una cornice narrativa semplice e delicata che permette di affrontare tanti e svariati temi, apparentemente sconnessi, come quello della bellezza, della difficoltà di trovare un lavoro (anche in Giappone), del rapporto con le proprie passioni, dei pregiudizi, della separazione dei figli dai propri genitori, dell??esigenza di vivere legami affettivi. A legare tutti questi temi è tutto ciò che viene prima della morte: la vita. Ecco, Departures, in modo pulito, elegante, semplice, sentito, mai accademico e pedante, con un livello di astrazione concettuale efficacemente reso attraverso le immagini, ci presenta, senza scadere in patetismi e facili sentimentalismi (e la storia ha tutte le caratteristiche per cadere nel tranello del facile sentimentalismo), il rituale giapponese della preparazione delle salme per parlarci della vita.
Io ho scandalosamente recuperato il film dopo tanti mesi che è nelle sale, chi vive in città dove è ancora in sala e non l??ha ancora visto, non sia più scandaloso di me.
Voto: 9

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#11 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 14 ottobre 2010 - 12:55

bah io di accademismo e di sentimentalismo ne ho visto parecchio. come ho già detto non è un brutto film, però vederci il capolavoro mi pare esagerato.

se ti sono piaciuti i contenuti, allora ti suggerisco di vederti un paio di episodi di Six feet under che sugli stessi temi ha scavato molto più a fondo e senza autoindulgenza.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#12 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 19 dicembre 2010 - 10:37

Irrinunciabile.
Avete visto altri film di questo regista? Come sono?
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Abortisti non si nasce, si diventa. Se ti fanno nascere. (Clericetti)

#13 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 23 dicembre 2010 - 00:17

Film dell'anno.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#14 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 06 gennaio 2011 - 20:57

Avrei seguito volentieri la vincenda anche dal punto di vista di Mika, bel personaggio alquanto enigmatico.


Personaggio terribile, c'è una scena in cui esce di casa in mezzo ai fiori sospirando e sorridendo... mi si è cariato un dente.
Film (sopravvalutato) dell'anno.

P.S. avete regole particolari per gli spoiler?
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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#15 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 06 gennaio 2011 - 22:18

P.S. avete regole particolari per gli spoiler


Seleziona la parte spoilerosa del messaggio, vai su cambia colore (poco sopra) e scegli beige (o anche giallo).
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