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Fuori Orario (Programma RAI)


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51 replies to this topic

#51 Signor Armando

    Groupie

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Inviato 20 aprile 2021 - 21:45

"Perché l'uomo è una merda?"

 

"Siamo davvero pietosi!"

 

"Signor Giordano, lei è un mostro?

 Sì, sono repellente.

 Repe...?

 Repellente!!! Faccio schifo ai vermi!

 Grazie

 Prego

 Buonasera

 Buonasera"

 


  • 2

"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#52 simon

    Scaruffiano

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  • 12822 Messaggi:

Inviato 24 ottobre 2021 - 08:05

che il buon Ghezzi ci regala. 
 

 

Fuori Orario è stato il programma più importante della televisione italiana degli anni ottante e novanta, quando RAI TRE era veramente qualche cosa di unico e di incommensurabile con quanto avevamo visto precedentemente.

 

Per quanto mi riguarda arrivai prestissimo a questa esperienza sensoriale estrema, fu un dramma psichico inesauribile. All'epoca Ghezzi era ancora un essere umano non piegato dalla crudeltà del dolore fisico dunque aveva con se una volontà di ferro, oltre che una discutibile intelligenza e una indomita e giustamente celebrata creatività.

 

Per quale motivo le menti umane alla fine degli Anni Ottanta si erano aperte così tanto? da un lato esse stavano intuendo o forse vivendo in prima persona la grande rivoluzione informatica e quella sociale (il cyber punk era stato teorizzato proprio in quell'epoca) ma non avevano il potere di immaginare una rivoluzione globale così mostruosa come la pan-informazione a tratti distorsiva di Internet.

 

Eravamo umani, l'unica possibilità per i mezzo abbienti era quello di registrare in due parti l'intera nottata, ovviamente in VHS.. guardare e riguardare questi film veramente demolitori e cercare informazioni in biblioteca: ovvero esisteva ancora l'etica dello sbattersi, del muoversi, del corpo fisico e dei corpi sociali.

 

RAI TRE all'epoca aveva capito che fare cultura era una cosa improponibile, in quanto grazie a Dio si era posta la sacrosanta domanda: che cosa significa fare cultura in televisione? abbassavano da una parte le pretese intellettuali per creare l'apogeo dell'informazione italiana, sia da un punto di vista squisitamente giornalistico (Tele Kabul) che sopra pragmatico: la televisione, i programmi d'informazione erano un muro radioattivo contro le mafie, contro il craxismo dilagante, contro la distorsione mostruosa dei precetti liberalisti di HAYEK atta da personaggi inqualificabili e banali come Margaret Thatcher.. era l'onniscienza dell'ancora-presente-a se stesso del marxismo occidentale.

 

Ghezzi a differenza di quanto si poteva credere all'ora si era completamente distaccato dalla congerie politica da parlamentino, e aveva promosso la promessa messianica di una politica dell'arte totale. Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare decine di ore di DELEUZE e GUATTARI, immergerci dentro la grande cassa tonante del cinema di SYBERBERG, STRAUB, TARR, REITZ,BRESSANE.. e produrre una delle pagine più epiche di sempre: CINICO TV l'apoteosi del negativo proprio dell'esistenzialismo più classico.. un Sartre, il primo Sartre si sarebbe masturbato fino all'impazzimento guardando questa definitiva impossibilità da parte dell'uomo di "essere Dio".


  • 3

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 





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