Cosa sia l'equo compenso penso lo sappiamo un po' tutti: quel balzello aggiunto ai supporti
di archiviazione per "compensare" in un certo qual modo i danni arrecati ad autori ed editori
a causa delle copie pirata di opere soggette a copyright. Normativamente è l'art. 71-septies
e seguenti della legge n. 633/1941: http://www.interlex.....htm#71-septies
Forse non tutti sanno che, però, con un colpo di coda del 30 dicembre, il nostro caro
governo (che una ne fa e cento ne pensa, ma sempre nell'ottica dei mercanti...) ha pensato
bene di fare qualche ritocco, aumentando questi cosiddetti compensi e, udite udite,
specificando che sono dovuti per qualsiasi tipo di dispositivo di archiviazione, compresi
hard-disk, pennette, memory-stick, etc. etc. Che sarà mai? Beh, per un hard-disk di 250
giga, l'equo compenso è di soli 30 ?! In pratica, da ora in poi, un hard-disk
di quelli costerà praticamente il doppio!
Non riesco a capire se questi sono folli, deficienti, ignoranti, lestofanti o tutto
questo messo insieme!
Veramente stiamo sprofondando sempre di più nel ridicolo!
Ora mi chiedo:
- E tutti coloro (e sono tanti) che non usano il pc per ascoltare musica o vedere
film? - E tutti coloro che comprano i CD originali e non fanno copie? Quante volte devono
pagarle queste royalties? - E se io ascolto solo musica di etichette indipendenti, perché devo foraggiare anche
(e soprattutto) le major?
bersaglio!
Qualche link:
Il Sole 24 Ore
Punto Informatico