Porcupine Tree - Arriving Somewhere
#1
Inviato 19 settembre 2006 - 17:40
Un consiglio: tenetevi a debita distanza e comprate altro.
#2
Inviato 19 settembre 2006 - 18:59
cerca di renderci il tread utile ed interessante
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
Song 'e Ondarock - web Radio|
#3
Inviato 19 settembre 2006 - 19:34
Pertanto ho dato spazio solo a qualche parola, perchè in quel momento quello e nient'altro è uscito da me.
Ma cerco di riparare immediatamente.
E' un prodotto formalmente ineccepibile: i pezzi sono eseguiti alla stragrandissima. Perfezione sotto ogni aspetto: esecutiva, grande pulizia sonora, ottima qualità di immagini tra l'altro arricchite da qualche trattamento vintage che rende la visione anche gradevole.
Detto questo è palese un certo distacco emotivo, una evidente mancanza di coinvolgimento, si nota tanto professionismo ma molto poco del talento naturale e della grazia che i nostri sapevano comunicare ai tempi di, e non voglio andare troppo in là con gli anni, Lightbulb Sun.
Guardando questo dvd, i PT sembrano diventati una macchina robotica perfetta, ma molto del loro fascino è andato perduto a favore tra l'altro di un suono pesantissimo, ai limiti del metal prog più scontato. Ed è onestamente un peccato, perchè quello che i Porcupine Tree facevano anni fa era qualcosa con pochissimi confronti degni di nota.
Comuqnue, Gavin Harrison si dimostra un batterista eccezionale tecnicamente, ma ha reso il sound del gruppo compresso, violento, quasi industriale. Steven Wilson preciso, ottimi suoni, grande attenzione a non strafare aiutato anche dalla presenza di un buonissimo chitarrsita d'appoggio, prezioso anche nei controcanti. Colin Edwin fa il suo onesto lavoro al basso, mentre le belle tastiere di Richard Barbieri se ne stanno in un angolino a far spazio alle chitarre e alla batteria.
Non escludo che chi ha conosciuto il gruppo con gli ultimi due albums, possa trovare anche qualche motivo per farsi piacere questo Arriving Somewhere, ma chi li segue da molto prima, come il sottoscritto, credo che farebbe meglio ad investire il suo denaro in altre cose.
#4
Inviato 19 settembre 2006 - 19:59
L'ultimo Deadwing non mi dice granché, il pezzo più gradevole è forse proprio "Arriving Somewhere", ma non si può non notare un eccesso di pulizia formale e un certo distacco emotivo.
Passare a una etichetta di successo ha sicuramente snaturato il suono originario dei Porcupine, che sembrano invece ora orientati ad un sicuramente più redditizio prog-metal melodico.
Mi terrò caro "The Sky Moves Sideaways"....
#5
Inviato 19 settembre 2006 - 20:06
#6
Inviato 20 settembre 2006 - 00:25
#7
Inviato 20 settembre 2006 - 12:39
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Non per essere polemico,ma sto ascoltando proprio adesso"Coma Divine"e,a parte la disamina circa la svolta simil-metal,si potrebbero dire le stesse cose all'incirca....
#8
Inviato 20 settembre 2006 - 16:35
Io invece trovo "Coma Divine" un disco stupendo.
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Non per essere polemico,ma sto ascoltando proprio adesso"Coma Divine"e,a parte la disamina circa la svolta simil-metal,si potrebbero dire le stesse cose all'incirca....
innanzitutto è dal vivo, vale a dire che alcuni effetti ottenuti in fase di produzione non possono essere riprodotti, con tanto di vantaggio per la spontaneità dei brani.
E poi, lo trovo un disco "caldo" e "intimo", nonostante queste parole possano sembrare un nonsense in ambito space-rock.....
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