
Sonate per pianoforte di Beethoven, interpretazioni
#1
Inviato 25 novembre 2009 - 13:38
#2
Inviato 25 novembre 2009 - 14:30
Io mi sento di confermare l'integrale eseguita da Wilhelm Kempff, grandissimo pianista non solo su Beethoven (mi riferisco in particolare ai Piano Works di Schumann).
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#3
Inviato 25 novembre 2009 - 14:59
#4
Inviato 25 novembre 2009 - 16:58







#5
Inviato 25 novembre 2009 - 17:00
Per il resto, direi che avete citato pressoché il meglio che esista in discografia.
Come al solito, faccio presente che anche le incisioni di Pollini sono da annoverare tra le grandi; anzi, la sua "Appassionata" credo abbia davvero pochi, pochissimi rivali.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#6
Inviato 25 novembre 2009 - 17:10

fiera, severa, rigorosa, passionale, magnifica!
peccato che l'integrale edito da Hungaroton costi uno sproposito....
#7
Inviato 25 novembre 2009 - 17:14
Come al solito, faccio presente che anche le incisioni di Pollini sono da annoverare tra le grandi; anzi, la sua "Appassionata" credo abbia davvero pochi, pochissimi rivali.
Esatto. Anche il celeberrimo doppio "The Late Sonatas"

è un lavoro mostruoso. Sono composizioni molto difficili (anche da ascoltare - specialmente la "Hammerklavier", un nome un perché) ma direi che qui Pollini dà una delle sue prove migliori. Alla faccia di chi lo accusa di "accademismo".
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#8
Inviato 25 novembre 2009 - 17:29

:-* :-*
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
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