Feu! Chatterton - Palais D'argile [Caroline Records, 2021]
#1
Inviato 04 aprile 2021 - 14:46
I Feu! Chatterton sono una band parigina che arrivano con questo Palais d'argile (prodotto da Arnaud Rebotini) al terzo album.
Il disco è un percorso sulle montagne russe.
Chanson francese ad ispirare ogni traccia, per derivare un po' verso l'indietronica (Cantique), un po' verso gli LCD Soundsystem (Écran total).
E tanti, tantissimi richiami ai Radiohead di In Rainbows e The King of Limbs (stupenda la coda di L'homme qui vient).
Testi impegnati e mai banali, tra riadattamenti di poemi (Yeats), l'influenza della tecnologia e i diritti civili.
Continui crescendo emozionali.
E in questo grandi meriti al cantato enfatizzato di Arthur Teboul, mai esagerato.
Splendido.
http://youtu.be/BBrmKhrLLsY
#2
Inviato 04 aprile 2021 - 15:01
L'avevo visto su rym e già mi stuzzicava, dopo questa descrizione gli do sicuro un ascolto.
"I think I just feel how everyone feels, which is I have three or four really great folk albums in me."
"Small critically acclaimed movies about lesbians learning how to recycle"
#3
Inviato 04 aprile 2021 - 15:08
Io tutti 'sti richiami ai Radiohead non l'ho sentiti francamente, credo che la gente lo vada ripetendo solo perché, a quanto ho capito, l'ha detto Fantano (ora pure sulla musica francese si mette a fare i danni? ).
Buon disco ma troppo, troppo lungo e non abbastanza variegato in rapporto alla mole, disperde un sacco le idee. Un parallelo più azzeccato mi sembrano i 1975, con cui condividono ambizione e purtroppo tendenza a strafare. Bravi ma devono decisamente asciugarsi.
p.s. Il cantante quando va su con la tonalità ricorda un sacco Bono degli U2.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#4
Inviato 04 aprile 2021 - 15:17
Buon disco ma troppo, troppo lungo e non abbastanza variegato in rapporto alla mole, disperde un sacco le idee. Un parallelo più azzeccato mi sembrano i 1975, con cui condividono ambizione e purtroppo tendenza a strafare. Bravi ma devono decisamente asciugarsi.
Verissimo, tanti filler soprattutto nella parte centrale. 70 minuti di musica non tutti necessari.
Per quanto riguarda il paragone con i Radiohead: non tanto nei pezzi, ma le chitarre di Libre e L'homme qui vient sono Greenwoodissime.
#5
Inviato 05 aprile 2021 - 11:59
Quello precedente, L'oiseleur, era discreto, uno-due pezzi belli ma con troppi riempitivi, devo ascoltarlo questo. Ma il nome del gruppo ha a che fare col disco (ottimo) di Bashung del '94?
PS La copertina mi ricorda Shrink dei Notwist
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#6
Inviato 05 aprile 2021 - 12:03
Ma il nome del gruppo ha a che fare col disco (ottimo) di Bashung del '94?
Vengono dalla stessa fonte:
https://fr.wikipedia...omas_Chatterton
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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
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#7
Inviato 05 aprile 2021 - 17:38
Quello precedente, L'oiseleur, era discreto, uno-due pezzi belli ma con troppi riempitivi, devo ascoltarlo questo.
PS La copertina mi ricorda Shrink dei Notwist
Come ha detto anche gozer vale più o meno pure per questo. Ma essendo molto lungo di bei pezzi ce ne sono tanti: Un Monde Nouveau, Cristaux Liquides, Libre, L'Homme Qui Vient, Laissons Filer.
Sui Notwist qualche rimando ce lo vedo anche musicalmente.
#8
Inviato 18 dicembre 2021 - 22:46
Grande disco, non conosco nient'altro di loro...però questo è veramente un disco notevole.
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
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