Visto che c'è il seguito di Blade Runner (io di cinema non capisco niente, sfrutto solo l'occasione in modo bieco), magari a qualcuno vien voglia di leggersi Dick o di discuterne, come si fa ogni tanto anche nella nostra tana di cosa state leggendo.
Prima di entrare nella mastodontica produzione, qualche punto sulla vita per inquadrare il personaggio:
- diversi matrimoni, alcuni con donne normali, altri (specialmente uno) con donne molto meno normali;
- tantissima paranoia e complotti: Nixon, i servizi segreti, i gruppi cristiani segreti, i satelliti e i messaggi in codice;
- comunità hippy e sbandati vari, ma pochissima droga;
- in compenso, tanti psicofarmaci, finirà anche in un centro di recupero;
- qualche ambizione (sostenuta dalla seconda moglie) di diventare scrittore serio;
- ha avuto un'esperienza mistica che, a quanto pare, gli ha permesso di scoprire la malattia del suo terzo figlio e di salvarlo;
- dopo di quello, una vita a scrivere e analizzare quanto successo;
- è morto nel 1982, a 54 anni.
A me non piace parlare troppo di influenza nè in musica nè qua, ci saranno sicuramente altri più competenti e appassionati di me sulla fantascienza pre-post-PhilipDick (e anche Attilio Lombardo). Ormai penso che comunque faccia parte, anche grazie alle numerose trasposizioni per il cinema di romanzi e racconti, dell'immaginario collettivo. Non a caso, siamo ancora dietro con Blade Runner.
Piuttosto, qualcosa sulla produzione:
- 44 (!) romanzi, di cui 7-8 di letteratura seria, senza quindi alieni, robot e tanti simpatici mezzi fantascientifici. Di questi tentativi (non troppo fruttuosi economicamente) io non ne ho letti molti, ma Confessioni di un artista di merda, che è un po' al limite col resto della sua produzione, è uno dei miei preferiti;
- un'ottantina di racconti, alcuni con trame che saranno poi riprese e allargate, disponibili in 4 volumi. Io preferisco quelli del periodo centrale, tra metà '50 e inizio '60;
- alcuni lavori molto famosi: Ma gli androidi sognano pecore elettriche?(Blade Runner insomma, con un po' di misticismo in più), La svastica sul sole (i nazisti hanno vinto la guerra), Ubik (un delirio, fate prima voi a leggerlo che io a spiegarvelo), Un oscuro scrutare (un infiltrato in un gruppo di tossici perde progressivamente la sua identità);
- altri riconosciuti ma un po' meno famosi, come Le tre stimmate di Palmer Eldritch (le droghe, l'universo e tutto quanto), Noi marziani (le colonie su Marte, l'autismo e tutto quanto), la trilogia di VALIS (la religione cristiana, l'anima e tutto quanto);
- alcuni temi: l'intelligenza articiale, l'identità e l'empatia, le droghe e la percezione della realtà, qualche guizzo sui mondi post-apocalittici ma poca roba (soprattutto Tempo fuori di sesto), le vere verità e gli strani personaggi che la partecipiscono (La penultima verità), qualche alieno ogni tanto, o innocuo o pericoloso oltre ogni limite.
- con una produzione così vasta, tanti romanzi minori e racconti dimenticabili, ma fa parte del mondo di Dick e forse pure del suo fascino. Qualcosa di veramente brutto non l'ho mai trovato, salvo forse qualche racconto delle origini, anche se non ho letto proprio tutto.