Mi sento di sposare in pieno le parole di Branford Marsalis su Robert Glasper, tratte da un'intervista uscita lo scorso anno.
Qual'è invece il vostro parere?Siete d'accordo anche voi con quanto detto da Marsalis?
Inviato 29 aprile 2020 - 08:34
Mi sento di sposare in pieno le parole di Branford Marsalis su Robert Glasper, tratte da un'intervista uscita lo scorso anno.
Qual'è invece il vostro parere?Siete d'accordo anche voi con quanto detto da Marsalis?
Inviato 29 aprile 2020 - 17:36
Wynton o Brandford (Glasper cita il fratello)?
You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm
Inviato 30 aprile 2020 - 08:15
Wynton o Brandford (Glasper cita il fratello)?
Errore mio correggo subito, si tratta di Branford.
Inviato 01 maggio 2020 - 10:06
Inviato 01 maggio 2020 - 16:53
Personalmente trovo che buona parte del successo di Glasper lo si deve ai musicisti di cui si è circondato, lui rimane un ottimo musicista, ma dal punto di vista strettamente jazz non è il fenomeno che molti vogliono far credere.
Inviato 01 maggio 2020 - 19:31
Per capirci, questo per me è ciò che gli riesce meglio (e in cui è il capo assoluto):
Inviato 02 maggio 2020 - 11:44
Inviato 02 maggio 2020 - 12:16
Sì non male,la maniera giusta per riprendere pezzi altrui (odio il concetto di cover fotocopia)
Dai contornarsi di musicisti che arricchiscono il discorso non è un spregio per il leader....anzi.
Pensa per esempio a John Zorn è un ottimo sassofonista,ma senza la sua progettualità e individualità dei collaboratori bsarebbe molto meno interessante.
Ho linkato il video di una cover non tanto per dire che reinterpretare brani altrui è la cosa che gli viene meglio, ma perché credo che il progetto Experiment sia quello dove riesce ad essere più originale. Questo live del 2016 (con una formazione che adesso non vede più gli stessi musicisti) è un buon esempio di quello in cui Glasper ritengo sia il migliore in circolazione, un artista crossover della black music a 360°:
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