Un Disco Del Mese (Forse) Bello: Leon Vynehall - Nothing Is Still (2018 - Ninja Tune)
#1
Inviato 24 settembre 2018 - 21:24
non mi è chiaro come capirlo ma ho cercato e c'è un post di Claudio che lo dichiara disco del mese
veloce perché devo ancora sentirlo bene: l'etichetta è la Ninja Tune e il riferimento interno (alla stessa) più scontato, come metodo da confrontare, mi pare Amon Tobin con la sua elettronica jazzata e poliedrica ma è un nome pesante da chiamare in causa perché vero genio, vedremo se sarà possibile; house, ambient, downtempo i generi che sono punti di appoggio per poi spaziare e dare una visione molto raffinata degli elementi base, proprio come il musicista brasiliano prima citato ----- Leon perfezionista e rifinitore meticoloso nei continui taglia&cuci, in impeccabile equilibrio tra squarci sperimentali e composizioni classiche, tra staticità e movimento, date queste premesse non mi stupisce che sia un produttore (come vedo sulla scheda) anche se troppa forma potrebbe stufarmi, vabbeh leggete la recensione che è sicuramente più chiara dei miei timori/deliri
#2
Inviato 24 settembre 2018 - 22:29
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#3
Inviato 24 settembre 2018 - 22:38
Per me uno dei capi dell'anno
infatti avevo cercato e lo avevi citato solo tu, e claudio per "lavoro" nella newsletter
strano perché la rece risulta del 01/07 e il disco potrebbe essere un super hype in grado di coinvolgere quasi tutto il forum
#4
Inviato 24 settembre 2018 - 23:37
Lo sto ascoltando con estrema attenzione, che cosa devo dirti? Il paragone con il genio brasiliano ci sta. In questo lavoro trovo un grandissimo eclettismo, anche nell'uso orchestrale.
A tratti riesce a raggiungere momenti epici, quelli che mi sono sempre piaciuti descriviamoli pure come post ambient con pathos, ma sempre e comunque con una certa voglia di processarli.
Tra mille virgolette e con le debite distanze: potrebbe essere un HEX per il nuovo millennio, comunque un paragone molto impegnativo: Disco davvero molto buono.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#5
Inviato 25 settembre 2018 - 18:56
daje. Allora ci sei, De Pupis
#6
Inviato 26 settembre 2018 - 11:57
Per me uno dei capi dell'anno
infatti avevo cercato e lo avevi citato solo tu, e claudio per "lavoro" nella newsletter
strano perché la rece risulta del 01/07 e il disco potrebbe essere un super hype in grado di coinvolgere quasi tutto il forum
In realtà l'avevo citato anch'io qualche giorno fa (fra i possibili album della mia classy del 2018) ma scrivendo Wynehall
Non l'ho ascoltato molte volte (e la prima volta è stata perchè "visto che è album del mese ma non lo caga nessuno, sentiamo come è") ma mi sta piacendo molto.
Sono ancora nella fase "mi godo quello che sento, senza pensare alle somiglianze, alle influenze" e probabilmente mi mancano anche gli strumenti anche per comprenderlo a pieno ma per me il giudizio è molto positivo.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#7
Inviato 27 settembre 2018 - 09:37
Nothing Is Still” è una delle più intense, calde ed emozionanti dediche mai messe in musica. Tra nostalgia e fantasia, un disco perfetto per accompagnare il placido scorrere delle giornate estive.
Voto :7.5
#9
Inviato 02 maggio 2021 - 13:33
Che sia uscito il disco elettronico WTF dell'anno?
Ha momenti post-club ma solo in testa, è elettronica poco tunz ma ha molto ritmo, impiega filigrane ambient ma poi riluccica di techno e IDM cervellotica, pare avere una cura compositiva particolare ma alla fine disorienta come un collage. Non so ancora se mi piace davvero o se è solo un gran casino accalappia-orecchie. Di certo ha un sacco di spunti perlomeno interessanti, è il disco che Ben Frost prova a fare da anni ma che proprio non gli riesce.
#10
Inviato 03 maggio 2021 - 16:39
Update 1: è un discone.
Ecce! Ego! - vischiosità noir-r&b, tipo roba della Fade To Mind ma in chiave strumentale, tra stridori sintetici e sgommate sul bagnato.
In>Pin - intermezzo di un minuto appena, voce maschile che parla sopra effetti shock-industrial usciti dritti dritti da Sheffield.
Mothra - una sorta di IDM in accelerazione ma dal beat tech-house che prende piede tipo macchinario su tastieroni alla Barker.
Alichea Vella Amor - un misterioso collage di jazz polveroso, tra filamenti di ottoni e Laurel Halo di Dust. Splendida.
Snakeskin ∞ Has-Been - partenza post-club sibilante, poi diventa techno farcita di ogni ben d'Iddio e 15 secondi finali piano-lounge.
Worm (& Closer & Coser) - tastiere a tocchi di burro, riverberi e sample ostinati, tipo big beat senza i big beat.
An Exhale - micro-techno registrata dentro una lattina dei pelati, estremamente emotiva nonostante le urla di pterodattilo alla Arca.
Dumbo - giro di pista in una discoteca per transessuali disforici. Come se i Faka si facessero il trucco a ritmo di Chance Of Rain.
Farewell! Magnus Gabbro - ruggente nebbione ambient-gaze che stride come l'arrivo in porto di una nave fantasma.
All I See Is You, Velvet Brown - nuovi liquidi e sfuggenti tocchi jazz a chiudere il tutto come fosse stato un sogno acido.
#11
Inviato 04 maggio 2021 - 00:14
ecco sua perfezione stilistica Leo Vynehall
Update 1: è un discone.Ecce! Ego! - vischiosità noir-r&b, tipo roba della Fade To Mind ma in chiave strumentale, tra stridori sintetici e sgommate sul bagnato.In>Pin - intermezzo di un minuto appena, voce maschile che parla sopra effetti shock-industrial usciti dritti dritti da Sheffield.Mothra - una sorta di IDM in accelerazione ma dal beat tech-house che prende piede tipo macchinario su tastieroni alla Barker.Alichea Vella Amor - un misterioso collage di jazz polveroso, tra filamenti di ottoni e Laurel Halo di Dust. Splendida.Snakeskin ∞ Has-Been - partenza post-club sibilante, poi diventa techno farcita di ogni ben d'Iddio e 15 secondi finali piano-lounge.Worm (& Closer & Coser) - tastiere a tocchi di burro, riverberi e sample ostinati, tipo big beat senza i big beat.An Exhale - micro-techno registrata dentro una lattina dei pelati, estremamente emotiva nonostante le urla di pterodattilo alla Arca.Dumbo - giro di pista in una discoteca per transessuali disforici. Come se i Faka si facessero il trucco a ritmo di Chance Of Rain.Farewell! Magnus Gabbro - ruggente nebbione ambient-gaze che stride come l'arrivo in porto di una nave fantasma.All I See Is You, Velvet Brown - nuovi liquidi e sfuggenti tocchi jazz a chiudere il tutto come fosse stato un sogno acido.
#12
Inviato 04 maggio 2021 - 08:15
Alichea Vella Amor - un misterioso collage di jazz polveroso, tra filamenti di ottoni e Laurel Halo di Dust. Splendida.
Per ora evidenzio solo questa, perchè è veramente un brano colossale.
Sul resto un po' di pazienza ma l'impressione è molto positiva anche per me. Meno coerente e conciso del precedente (che aveva pure il concept dietro), sicuramente più vario e imprevedibile, ma sempre livelli altissimi.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#13
Inviato 04 maggio 2021 - 12:50
Rispetto a Nothing Is Still questo è come il disco di un altro artista - e già quello lì era diversissimo rispetto al precedente Rojus (Designed To Dance). Lui insomma rimane insondabile - forse è un compositore, forse un Dj, forse un sound designer, o nessuna delle tre. Eppure mi piace, forse proprio per queste (non)caratteristiche.
RECE!RECE!RECE!RECE!RECE!RECE!RECE!
Arriva (ma non la faccio io).
#14
Inviato 05 maggio 2021 - 12:30
Eccovela, a firma Karagiannis: Leon Vynehall - Rare, Forever :: Le Recensioni di OndaRock
#15
Inviato 05 maggio 2021 - 16:39
#16
Inviato 06 maggio 2021 - 10:37
è talmente bravo nel cambiare stile che i pezzi più brutti (comunque stupendi) sono quelli dove si focalizza su un numero limitato di idee, ad esempio Snakeskin Has Been, senza volere approfondire troppo l'elettronica totale
frustate industrial-techno, ambient minacciosa, di nuovo ambient questa volta ai limiti della new age, house allegrotta, funziona tutto senza forzature nel processo di amalgama (si dice, mi pare)
un altro 10 e lode e un altro VERO disco del mese
#17
Inviato 06 maggio 2021 - 13:55
Per me questo è un pezzo della madonna. Che fenomeno!
#18
Inviato 06 maggio 2021 - 22:06
Album bellissimo, ascoltato subito dopo il precedente si nota il cambio di direzione di cui scriveva Duck: omogeneo ed atmosferico il precedente, eterogeneo ed ecclettico questo. Disco dell'anno per me! (ho ascoltato solo questo però edit: ah no pure quello dei black country ma si vede che l'ho trovato così anonimo da avrelo rimosso dalla memoria )
#20
Inviato 07 maggio 2021 - 16:07
Tu intanto ascolta il disco di Khalab & M'berra Ensemble, così siamo pari
#21
Inviato 07 maggio 2021 - 17:13
e se ti dico che piace anche a me?è talmente bravo nel cambiare stile che i pezzi più brutti (comunque stupendi) sono quelli dove si focalizza su un numero limitato di idee, ad esempio Snakeskin Has Been, senza volere approfondire troppo l'elettronica totale
frustate industrial-techno, ambient minacciosa, di nuovo ambient questa volta ai limiti della new age, house allegrotta, funziona tutto senza forzature nel processo di amalgama (si dice, mi pare)
un altro 10 e lode e un altro VERO disco del mese
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#22
Inviato 29 maggio 2021 - 12:21
Il what's in my bag casalingo di Leon aiuta un attimo a capire come mai Rare, Forever sia uscito fuori così
23 Skidoo - Seven Songs (LP)
Phillip Fullwood & Winston McKenzie - Words In Dub (LP)
Echo & The Bunnymen - Ocean Rain (LP)
Pépé Bradock - 4/Intrusion (12")
Madlib - Shades Of Blue (LP)
Various Artists - I Am The Center: Private Issue New Age Music In America, 1950-1990 (CD)
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