Difficile giudicare questo film.
Parte alla stragrande, fra tantissimi rimandi e citazioni varie (si passa tranquillamente dal vecchio al nuovo, dall'alto al "basso"), in particolar modo il film ricorda - soprautto nella prima parte - in maniera forse fin troppo palese e scoperta quello Shutter Island di Scorsesiana memoria, e non mi riferisco solo a soggetto e atmosfere (vedasi alla voce casting e recitazione).
Lato tecnico inoppugnabile (aldilà di qualsiasi giudizio, sto film ha aluni momenti e sequenze che restano impressi, sfido a dire il contrario), tematiche - secondo me - fondamentali e nemmeno troppo trite, poste all'interno di un soggetto che invece abusato lo è eccome, ma che è per l'appunto maniera perfettamente funzionale alla storia che si vuole raccontare e a come Verbinski sceglie di metterla in scena.
Questo fino a un certo punto, perchè come sappiamo, poi arrivano quegli ultimi 20 minuti lì e quel (doppio) finale lì...
Ora, posto che io non ho riscontrato chissà quali problemi di ritmo, durata e reiterazione degli eventi che in molti hanno denunciato (sicuramente si poteva un pò asciguare per carità, ma la cosa non mi ha dato noie, questo perchè per buona parte il film ti coinvolge a tal punto da sbatterti in prima persona all'interno di quei corridoi e quei luoghi asettici, come nella migliore tradizione del genere), devo dire di far parte della schiera di quelli che hanno mal digerito la piega che il film - o per meglio dire la sceneggiatura - prende nell'ultima parte.
No, lì per lì non c'è lo fatta a mandar giù quella deriva alla Hammer (peraltro condita da pessimi effetti digitali), ma che in soldoni ricorda più qualche vecchio B-movie tardo/gotico; non dopo tutto quel popò di roba accumulata fino a quel momento, quella tensione così ben costruita, quella messa in scena cos' rigorosa, quelle inquadrature kubrickiane, ecc..., sicchè l'effetto "whathefuck!!" sul volto è stato inevitabile.
C'è però una cosa da dire, a cui ho pensato dopo la visione: quasi tutti hanno letto la deriva horror/fantasy finale come uno sminchiamento totale del film e del senso dello stesso, mentre io a freddo, ho pensato che quantomeno, a livello macro alla fin fine torna tutto; certo il corpus tematico ne esce probabilmente un pò "slavato", andando a perdere efficacia rispetto alle aspettative che uno si crea durante la visione (e difatti non mi è piaciuto), però ecco, ritengo che il problema della porzione finale di questo film non sia poi tanto la presunta presa di culo allo spettatore, quanto proprio l'accettazione di un twist di genere e tono così netto e tranchant (bencè ampiamente suggerito durante la visione in realtà, anche su questo se ne potrebbe discutere), con tutto l'eccesso e il kitsch che ne consegue...
Dunque trattasi di un film fallito? Di un film che crolla sotto il peso delle sue stesse ambizioni malriposte? Che implode su se stesso esattamente come il castello/centro benessere sul finale in un atto quasi meta-cinematografico?
Forse si, probabilmente vorrò riverderlo un altra volta, ma, complici i tempi di magra non lo so, con Hollywood - raramente così anemica - che fra un pò andrà a remakizzare il matrimonio di mio cugino, io a un film così, nonostante tutto, non riesco a volergli male...