vero che non c'è una idea originale e tutto rimanda a qualcos'altro, ma difficilmente besson passerà alla storia come un regista
di contenuti. è un esteta e un rielaboratore di forme. qui mastica e risputa l'action bessoniano, il film di supereroi, gli anime, tree of life, 2001, limitless, il cyberpunk... e forse si potrebbe continuare. ma per capire come sappia comunque creare qualcosa di originale basta confrontare il suo lucy con limitless, il film a cui più platealmente ha "scippato" l'idea di fondo: tanto il film con bradley cooper è un anonimo ed anodino prodotto, tanto il coevo film con scarlett johansson è personale e stimolante
nella buona e nella cattiva sorte, besson infatti non si accontenta mai di girare soltanto un film di genere, e tra tutti i rischi che si prende forse questo è il più gratuito. ci sono momenti in cui si ricorda che la parola "auteur" in pratica l'hanno inventata i suoi compatrioti e allora deve mettersi a fare il trombone. se però c'è qualcuno a cui l'etichetta di "vulgar auterist" calza a pennello è proprio lui. perché di certo non gira i film per la gloria o per qualche festival, questo lucy nella fattispecie è stato un incredibile successo commerciale, ed è riuscito ad esserlo senza sacrificare nulla della propria carica provocatoria alle convenzioni di (purtroppo) tanto cinema commerciale
eccessivo come al solito, con uno sprezzo del ridicolo ammetto ammirevole, weirdissimo, è un meta-action o action postmoderno che flirta con la videoarte. besson resta l'unico europeo in grado di girare sequenze d'azione che non sfigurano al confronto con gli omologhi americani (ovviamente a parità di budget). fa dell'estetica, della pura estetica, il suo punto di forza e il suo maggiore interesse. chiedersi alla fine se il film sia una cazzata o meno ha ben poco senso se si tengono in considerazioni parametri classici come la storia, la logica e la coerenza interna, ecc
comparto attori: gran lavoro della johansson, la progressiva disumanizzazione del suo personaggio va di pari passo con una de-eroticizzazione meccanica; il personaggio di choi ricorda invece un po' quello di oldman in leon; morgan freeman fa invece in pratica se stesso quando fa divulgazione scientifica per discovery
insomma mi sono divertito. il miglior besson da un po' di tempo a questa parte, soprattutto di tutta quella merdaccia che ultimamente produce