Quelli che ne parlano tanto bene se ne meriterebbero uno come cognato, lì sì che ci sarebbe da ridere.
Una ragazza del mio paese, per un periodo della mia compagnia, ne ha sposato uno una decina di anni orsono. Pochi mesi dopo la vidi in centro con il bimbo a chiedere l'elemosina, in pochi anni ha sfornato non so quanti figli senza ovviamente emanciparsi o lavorare. Basta farsi un giro in centro a Padova per rendersi conto che di zingare che chiedono sistematicamente l'elemosina ce ne sono per ogni fascia di età; dalle bambine alla vecchia che sembra centenaria sotto i portici davanti al duomo.
Ecco, la cultura maschilista e violenta che negli ultimi sessantanni abbiamo cercato con enorme difficoltà di cacciare dalla porta devo farla rientrare dalla finestra perché di mezzo ci sono le vittime del capitalismo e del razzismo.
A Udine non c'è nemmeno un grosso problema campi, sono sempre quelli da decenni e per me si possono considerare stanziali. Ma basta leggere quotidianamente il giornale per rendersi conto di cosa molti di loro vivono, sempre gli stessi cognomi e sempre le solite facce legati sempre ai soliti reati (furti in appartamento, furti di rame, furti nei negozi etc.). Poi ci si può trincerare dietro le belle parole e gli alibi storici ma la realtà questa è.
gli episodi sono, per loro natura, fenomeni saltuari e che, come tali, non dovrebbero MAI portare a generalizzare determinati aspetti, soprattutto quelli negativi e infamanti.
anche io mal sopporto l'etnia rom, l'ho sempre scritto qua dentro e non mi vergogno a dirlo pubblicamente... ma non mi sognerei mai di augurare il peggio a una motitudine di persone che, ovviamente, non sono fatti con lo stampino.
per 20 e passa anni ho frequentato Napoli, soprattutto i quartieri popolari (Forcella, 167, Pallonetto, Fuorigrotta, Soccavo) e, nonostante la "mala nominata", MAI e sottolineo MAI la mia macchina è stata toccata, graffiata o menomessa, neanche per sbaglio e nonostante i parcheggi sempre oltre il limite della legalità.
ho vissuto poi per circa 2 anni a Quarto Oggiaro e, nonostante la pessima fama, MAI nessuno, MAI mi ha toccato l'auto o bucato le gomme o strappato l'antenna.
ok, non c'entrano i rom col mio racconto ma giusto per dire che spesso la cattiva fama è fuorviante.
invece i rom c'entrano spesso col mio lavoro; tra le tante, gestisco un'opera pubblica ne pressi di Gallarate.
spessissimo si verificavano atti di vandalismo, ttipo strappavano i pannelli fotovoltaici, spaccavano la telecamera, fregavano i chiusini di ghisa, per non parlare del motocross e dei fuoristrada che danneggiavano... lì tutti mi dicevano che erno gli "zingari" che non so dove erano accampati... all'inizio ci avevo creduto (perchè non avrei dovuto, visto che parlavo con i residenti?)... poi un giorno vengo a sapere che quei rom erano stati sgombrati da dove erano e gli avevano fatto un campo attrezzato proprio vicino a quell'opera pubblica.
"ma porco cazzo!" pensai io... ora dovrò costruire il muro di Berlino!
così feci erigere dei terrapieni per impedire, almeno, l'ingresso abusivo dei mezzi... qualche giorno dopo, un mio collaboratore fu chiamato dal capo dell'accampamento e gli disse: "perchè avete alzato il terreno? se avete timore che qualcuno entra, ditemelo che controlliamo noi"... detto fatto... da allora mi vigilano l'area e, fina a oggi, non s'è verificato più nulla!
hanno voluto qualcosa in cambio? NO! me lo fanno gratis... l'unica cosa che mi hanno chiesto è stata "ma poi ogni tanto pulite?".
ecco i rom cattivoni...