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poesia


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85 replies to this topic

#1 gatto

    aspirante indie

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Inviato 04 giugno 2007 - 14:39

ciao ragazzi sono nuovo..mi sto appasionando ultimamente alla poesia..piu' ne leggo piu' mi viene voglia di saperne ancora di piu'.probabilmente le cose he mi attraggono della poesia in generale sono il senso di musicalita',il ritmo ma anche il "mistero" di queste composizioni che spesso vengono dall'inconscio(non sono un esperto non pigliatemi in giro).i miei poeti preferiti sono rimbaud,ungaretti petrarca e garcia lorca..datemi qualche consiglio di libri di autori che non siano loro.mi fareste un gran piacere,grazie
  • 0

#2 ms88

    Roadie

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Inviato 04 giugno 2007 - 16:46

io ne conosco solo una (diotima), ma ti consiglio di avvicinarti a holderlin, un poeta romantico che a me piace enormemente
  • 0
"Dal sublime al ridicolo non vi e' che un passo"
Napoleone Bonaparte

VISITATE IL MIO FANTASTICO BLOG: http://esaini582.blogspot.com

#3 iancurtis80

    mainstream Star

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Inviato 04 giugno 2007 - 19:02

Non è una domanda da persona sana di mente  :-\ . Coasa vuoi che ti risponda: Baudelaire, Mallarmè, Verlaine puntavano molto sulla musicalità, ma l'elemco potrebbe farsi follemente lungo. Ciao ciao  :P .
«De la musique avant toute chose»
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#4 Guest_*Otherside*_*

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Inviato 12 giugno 2007 - 19:31

Amo profondamente la poesia.
Mmmmmmm... per iniziare ti consiglio Baudelaire, ovviamente! Ti piacerà sicuramente! So che è ovvio ma di lui leggi anzitutto "I fiori del male" .
Poi ti consiglio Montale. La sua prima raccolta "ossi di seppia" è tra le più belle.

Ungaretti è il mio preferito ma lo hai già citato...

Se ti piacciono le poesie d'amore vai tranquillo con Catullo.
O con Saffo, di cui però non so dirti il nome di opere intere in quanto a noi sono arrivate solo alcune sue composizioni...

Magari troverai inutile questo mio consiglio, ma le poesie di Leopardi e Foscolo possono esserti di grandissimo aiuto per carpire "segreti di tutta la poesia.

Sempre sul classico, potresti dare una lettura a "Myricae" di Pascoli.

Per ora non mi viene in mente nient'altro, ma per consigli o spiegazioni o qualsiasi altra cosa sono disponibile per soddisfare la tua curiosità... sempre se posso esserti d'aiuto XD
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#5 Guest_Mia_*

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Inviato 12 giugno 2007 - 22:17

Io ho sempre avuto un rapporto pessimo con la poesia. A parte pochissime eccezioni (Montale e Leopardi) raramente riesco ad appassionarmi alla lettura di una poesia. Spesso ho difficoltà a capire cosa vuole dire il poeta. E' una forma d'arte troppo libera, troppo personale, e quindi spesso troppo difficile da comprendere fino in fondo. Mi sembra di leggere e non capire davvero, come se dietro le parole che leggo ci siano universi che mi sfuggono e che non potrò mai afferrare. Frustrante.
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#6 Joey

    Classic Rocker

  • Redattore OndaRock
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Inviato 13 giugno 2007 - 22:54

io ne conosco solo una (diotima), ma ti consiglio di avvicinarti a holderlin, un poeta romantico che a me piace enormemente


ma su che basi ti piace enormemente se dici di conoscerne solo una?  ???

se ti piace quella poesia, allora leggiti "Iperione" in cui viene proprio ripresa quella poesia, dato che uno dei protagonisti è Diotima (è un romanzo epistolare, ma con uno stile poetico).

ovviamente, il consiglio è esteso anche all'autore del thread.
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#7 ms88

    Roadie

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Inviato 14 giugno 2007 - 16:55

però devi ammettere che diotima è veramente eccezionale!
  • 0
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Napoleone Bonaparte

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#8 Guest_lassigue:bendthaus_*

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Inviato 14 giugno 2007 - 22:17

Io ho sempre avuto un rapporto pessimo con la poesia. A parte pochissime eccezioni (Montale e Leopardi) raramente riesco ad appassionarmi alla lettura di una poesia. Spesso ho difficoltà a capire cosa vuole dire il poeta. E' una forma d'arte troppo libera, troppo personale, e quindi spesso troppo difficile da comprendere fino in fondo. Mi sembra di leggere e non capire davvero, come se dietro le parole che leggo ci siano universi che mi sfuggono e che non potrò mai afferrare. Frustrante.


mia posso dedicarti una poesia che ho scritto mentre ero in bagno?
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#9 Guest_Hùbert_*

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Inviato 14 giugno 2007 - 22:48


Io ho sempre avuto un rapporto pessimo con la poesia. A parte pochissime eccezioni (Montale e Leopardi) raramente riesco ad appassionarmi alla lettura di una poesia. Spesso ho difficoltà a capire cosa vuole dire il poeta. E' una forma d'arte troppo libera, troppo personale, e quindi spesso troppo difficile da comprendere fino in fondo. Mi sembra di leggere e non capire davvero, come se dietro le parole che leggo ci siano universi che mi sfuggono e che non potrò mai afferrare. Frustrante.


mia posso dedicarti una poesia che ho scritto mentre ero in bagno?


non ti sei ancora stancato?


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#10 Guest_*Otherside*_*

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Inviato 17 giugno 2007 - 15:32

allora gatto, mi piacerebbe sapere come procede il tuo viaggio nel mondo della poesia e se i nostri consigli ti sono stati utili.
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#11 miki1111

    pivello

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Inviato 17 giugno 2007 - 18:31

il grandissimo Fosco Maraini- la gnosi delle fanfole.

il suo libro e' stato ristampapato, corredato da un cd in cui le sue poesie sono state musicate. fantastique  :-*
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#12 Guest_*Otherside*_*

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Inviato 20 giugno 2007 - 21:06

il grandissimo Fosco Maraini- la gnosi delle fanfole.

il suo libro e' stato ristampapato, corredato da un cd in cui le sue poesie sono state musicate. fantastique  :-*


Sinceramente non mi sembra una cosa adatta per chi sta facendo primi approcci con la poesia.

Non prendere queste mie parole per una critica o un rimprovero  :P
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#13 bax84

    pivello

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Inviato 22 giugno 2007 - 08:43

E' da un po' che non scrivo su questo forum, ma non potevo resistere ad un topic del genere!

Beh, innanzitutto condivido i tuoi amori: Garcìa Lorca è meraviglioso, Ungaretti ha una potenza strabiliante e Rimbaud...è forse il poeta per antonomasia. Petrarca non l'ho mai frequentato a causa di vecchie ruggini in terza superiore.

I consigli che ti posso dare sono naturalmente parziali, comunque:

Un poeta molto diverso da quelli che hai nominato, ma secondo me creatore di una poetica veramente forte, è Umberto Saba. Spero che ti sappia quattro acche di psicanalisi per capirlo, ma è semplice (quindi lo consiglio anche a Mia) e ti lascia molto, anche a livello umano. Tutte le sue poesie le trovi nel "Canzoniere".

Tutt'altra cosa, e qui è necessaria un po' di preparazione in più, è Pasolini. "Le ceneri di Gramsci" o "Poesia in forma di rosa" sono veramente quel tipo di poesia che ti agita dentro e ti esalta l'anima. Lui ha uno stile particolarissimo, molto carico e attentissimo comunque a metrica e musicalità del verso.

Poi, vabbè, sarebbe superfluo ma devo nominare Dante anche solo perchè nessuno lo ha ancora fatto. Un bel canto della Divina Commedia ogni sera prima di andare a dormire favorisce il sistema circolatorio!

Ma da quello che mi sembra di capire a te piace più la poesia lirica che quella civile, e allora vai con il romanticismo, che sia italiano (Leopardi e Foscolo), tedesco (Holderlin), francese (Baudelaire) o inglese (Coleridge, Keats e Shelley).

Buna lettura e tienici aggiornati!
Ciao ciao
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#14 Guest_*Otherside*_*

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Inviato 23 giugno 2007 - 13:06

Credo che i "Poeti Maledetti" ti piaceranno  :)
Quindi vai con Rimbaud, Baudelaire, Verlaine...
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#15 sibylvain

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Inviato 23 giugno 2007 - 17:18

Ti avrei detto "i fiori del male" ma mi hanno preceduto per cui ti dico Beckett, credo che ci sia scritto solo "poesie" nel libro ma devi cercare quella dove c'è "Cascando".
Non è roba facile da capire ma è carica di significati e terribilmente bella.
In alternativa "songs of experience" di Blake. ;)

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#16 DONBRIZIO

    Roadie

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Inviato 23 giugno 2007 - 18:32

Certo non è facile... Ma le immagini create sono incredibili, come soli abbaglianti oscurati da tenebre improvvise a loro volta risquarciate da lampi di luce... Sto parlando di "Vision and Prayer" di Dylan Thomas... Se sei tra i pochi italiani che capisce l'inglese, devi leggerla in lingua originale... Io che non ho mai studiato inglese l'ho letta in lingua originale... E pur non capendone un tubo (in realtà sì perche avevo la traduzione a fianco), mi ha colpito la solenne musicalità delle parole in rima... Incredibile... Scelgono da sole il ritmo, lento e solenne, con cui essere lette... E poi la forma delle poesie, prima a rombo e poi a clessidra... La vita che nasce e che muore già nella forma della scrittura, che accompagna le parole... Poi "Zitella" di Silvya Plath... "I ragazzi che si amano" di Prevert... I versi di Sandro Penna... Come non citare poi "Ode alla vita" di Pablo Neruda... Preferisco citare singole poesie, piuttosto che raccolte che se non si ha una passione specifica possono lasciare a boca asciutta...
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#17 Kien

    pivello

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Inviato 27 giugno 2007 - 05:45

Ciao, sono un grande appassionato di poesia e divorandone antologie su antologie ho avuto modo di conoscere moltissimi poeti che in Italia non godono di molta fama.

Ho letto che il tuo approccio con la poesia è abbastanza recente ma visto i poeti che apprezzi sei partito col piede giusto, a parte Rimbaud che io ritengo molto sopravvalutato e destinato ad avere vita breve tra le letture di un appassionato di poesia.
Io ti consiglio tutta la poesia del novecento, soprattutto quella che ha gridato il dolore e la caducità umana durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Tra le varie letture, non solo di questo periodo, ti consiglio :
Montale - ossi di seppia
Edgar Lee Master - Antologia di Spoon River ( se ti piace De André magari ascoltando Non al Denaro, Non all'Amore nè al cielo, le cui canzoni sono liberamente tratte da poesie di quest'opera)

Nazim Hikmet, grandissimo poeta turco

Ezra Pound

Umberto Saba

William Butler Yeats

Il già citato Dylan Thomas

Charles Bukowski che anche in poesia non se la cavava niente male

Vicente Aleixandre, grandissimo poeta spagnolo che visse isolato gran parte della propria vita

Andrea Zanzotto, uno dei più grandi poeti italiani viventi.

Questi sono solo alcuni nomi :)



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#18 poetarainer

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Inviato 27 giugno 2007 - 07:32

Prova con Dylan Thomas poeta gallese..Poesia immaginifica come non mai ;D
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#19 DONBRIZIO

    Roadie

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Inviato 17 luglio 2007 - 21:34

In questo momento sto leggendo "Il Corvo e tutte le poesie" di Edgar Allan Poe... Veramente spettacolare, tutta la raccolta, poesie d'amore e di morte, a volte visionarie o ermetiche ma mai troppo, sempre crepuscorali e chiaroscurali... E sempre bellissime... Avevo letto qualche suo racconto, ma non credevo avesse scritto poesie così sublimi...
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#20 lippa

    Little Miss Sunshine

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Inviato 30 luglio 2007 - 17:20

Un libro su tutti per me sacro "55 poesie", lui si chiama Costantinos Kavafis , nato ad Alessandria d'Egitto nel 1863, se posso permettermi consiglio la lettura con testo a fronte in greco, ci sono delle parole dei termini che come ben sappiamo hanno più colore e senso nella natura lessicale in sui sono stati cantati."la città", "Per quanto sta in te", "Ritorna", "Monotonia" sono le più belle poesie credo all'interno di questo splendido libro. Le leggo da sempre e tutte le volte scopro piccoli angoli inaspettati.
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Alla fine tutte le cose devono rimanere così come sono e sono sempre state: quelle grandi riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai raffinati e tutte le cose rare, agli esseri rari.
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male



Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey

#21 PhoenixInFlames

    aspirante indie

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Inviato 31 luglio 2007 - 13:50


Andrea Zanzotto, uno dei più grandi poeti italiani viventi.






sei un intenditore  ;) "al mondo" è la cosa più incredibile che mi sia capitata sotto gli occhi da petrarca ad oggi.
Anche Clemente Rebora è un grandissimo: la tensione dell'uomo verso l'alto e la frustrazione dell'incapacità di arrivarci espressi ai massimi livelli.

e non mi citate Ungaretti per favore,che il neofita strappa il libro e si dà all'ippica.
  • 0

#22 Kien

    pivello

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Inviato 01 agosto 2007 - 20:19



Andrea Zanzotto, uno dei più grandi poeti italiani viventi.






sei un intenditore  ;) "al mondo" è la cosa più incredibile che mi sia capitata sotto gli occhi da petrarca ad oggi.
Anche Clemente Rebora è un grandissimo: la tensione dell'uomo verso l'alto e la frustrazione dell'incapacità di arrivarci espressi ai massimi livelli.

e non mi citate Ungaretti per favore,che il neofita strappa il libro e si dà all'ippica.

No, sacrilegio!
Personalmente ritengo che la poesia di Ungaretti sia imprescindibile sia per il neofita che per l'appassionato di poesia. Io lo adoro anche se a dire il vero amo quasi tutto della poesia moderna e contemporanea. :)
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#23 Guest_Strix78_*

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Inviato 02 agosto 2007 - 00:07

Beh scusate ma cè anche di meglio di Zanzotto nella poesia italian del novecento, vi consiglio Mario Luzi, è tutto da leggere, in particolare le sue prime raccolte raggruppate sotto il titolo "Il giusto della vita",
le due sillogi "Avvento notturno" e "Quaderno gotico" sono stupende... poi altri poeti da leggere sono senz'altro Piero Bigongiari, Alfonso Gatto e Salvatore Quasimodo (la prima fase più propriamente ermetica), tra le poetesse vi consiglio Maria Luisa Spaziani (la volpe di Montale), in particolare "Le acque del Sabato" e l'intera opera di Amelia Rosselli, morta suicida nel febbraio del 1996... per inciso si è suicidata lo stesso giorno di Sylvia Plath, che vi consiglio pure insieme al marito Ted Hughes, la Mondadori ha pubblicato entrambi in traduzione italiana...
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#24 Hank Chinaski

    aspirante indie

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Inviato 02 agosto 2007 - 10:01

La mia poesia italiana del novecento preferita potrebbe essere Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese.
  • 0

#25 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

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Inviato 02 agosto 2007 - 11:13

Beh scusate ma cè anche di meglio di Zanzotto nella poesia italian del novecento, vi consiglio Mario Luzi, è tutto da leggere, in particolare le sue prime raccolte raggruppate sotto il titolo "Il giusto della vita", le due sillogi "Avvento notturno" e "Quaderno gotico" sono stupende...


Questo l'ho studiato pochi mesi fa e ne sono rimasto estremamente colpito... è da un po' che ho in programma di andarmi a comprare qualcosa di suo, ora che me l'hai fatto tornare in mente mi sa che provvederò.
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#26 Rez

    Groupie

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Inviato 02 agosto 2007 - 11:24

La mia poesia italiana del novecento preferita potrebbe essere Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese.


Da te mi sarei aspettato una celebrazione di "Laborintus" ...

"Perché tu, Elle, eri il mio corpo ..."

Comunque un nome imprescindibile per la varietá di contenuti e di forme metriche é Fernando Pessoa con tutti i suoi eteronimi (Alberto Caeiro, Ricardo Reis, Alexander Search ...)
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#27 Guest_Strix78_*

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Inviato 02 agosto 2007 - 13:52


Beh scusate ma cè anche di meglio di Zanzotto nella poesia italian del novecento, vi consiglio Mario Luzi, è tutto da leggere, in particolare le sue prime raccolte raggruppate sotto il titolo "Il giusto della vita", le due sillogi "Avvento notturno" e "Quaderno gotico" sono stupende...


Questo l'ho studiato pochi mesi fa e ne sono rimasto estremamente colpito... è da un po' che ho in programma di andarmi a comprare qualcosa di suo, ora che me l'hai fatto tornare in mente mi sa che provvederò.



Vedi che la Mondadori ha pubblicato il meridiano con la sua opera completa, costa però cinquanta euro, c'è tuttavia un'edizione completa della sua opera in versione piu economica (Garzanti). L'opera omnia pubblicata da Mondadori non comprende le raccolte apparse dopo il 1998 che ti consiglio caldamente di leggere e che sono state pubblicate da Garzanti ti do i titoli:

Sotto specie umana
Dottrina dell'estremo principiante

Mario Luzi è riconosciuto attualmente e soprattutto fuori dall'Italia come il nostro maggiore poeta del Novecento, a mio avviso superiore a Montale resisterà nel tempo molto più di Zanzotto, questo perchè era uno spirito estremamente piu europeo imbevuto di letteratura francese, che insegnò per tutta la vita. Se poi ti piacera Luzi ti consiglierei altri autori dell'area dell'ermetismo fiorentino: Piero Bigongiari e Alfonso Gatto (anche se questi era calabrese), lo stesso Quasimodo funse da modello per gli ermetici fiorentini. Affine alla poesia luziana è poi la poesia dei due maggiori poeti francesi contemporanei Yves Bonnefoy (troverai alcune sue raccolte inversione bilignue pubblicate da Einaudi) e PHilippe Jaccottet (di cui non so se troverai qualcosa in italiano). Leggi e poi fammi sapere ok? ciao  ;)
  • 0

#28 Panfilo Maria Lippi

    Classic Rocker

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Inviato 02 agosto 2007 - 14:33

Alfonso Gatto (anche se questi era calabrese)


Qui mi spiace ma mi tocca correggerti :P: Alfonso Gatto è di Salerno, lo so perchè è praticamente l'unico artista uscito dalla mia ridente cittadina insieme ad i Neri per caso :-[

Comunque grazie mille per i consigli, nonappena passo in libreria vedo un po' quello che trovo, darò soprattutto un'occhiata per l'opera omnia della Garzanti.
  • 0

#29 Guest_Strix78_*

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Inviato 02 agosto 2007 - 16:30


Alfonso Gatto (anche se questi era calabrese)


Qui mi spiace ma mi tocca correggerti :P: Alfonso Gatto è di Salerno, lo so perchè è praticamente l'unico artista uscito dalla mia ridente cittadina insieme ad i Neri per caso :-[

Comunque grazie mille per i consigli, nonappena passo in libreria vedo un po' quello che trovo, darò soprattutto un'occhiata per l'opera omnia della Garzanti.


Scusami hai ragione... mi confondevo con Lorenzo Calogero che è appunto un poeta calabrese... comunque siamo li  ;), beh... sarà uscito solo lui da Salerno ma è senz'altro uno dei maggiori poeti italiani del secolo scorso, io ho letto le prime raccolte, Isola, Morto ai paesi e la Memoria felice, quelle che più erano influenzate dall'immaginario e dallo stile dell'ermetismo fiorentino...comunque poi fammi sapere se ti è piaciuto Luzi... anzi ora posto una sua poesia  :-*

Scende, acquiginosa
domenica aprilina,
sull'erba dei suoi prati,
piove soprai i suoi rami,
cola nelle sue gore.
Impara presto
quella sua
antica musica
la pioggia, la riesuma dalle ere
pluviali una sua fonda memoria,
le aeree e acquatili cisterne
dei pianeti ne sono
archivio e testimonio.
Scende, la sentiamo
che s'accorda
a quella sempiterna norma.
Siamo nella pioggia,
tra cielo e terra
cala in se stesso,frana
dentro la sua continuità
il mondo; ci scorre
intorno, sotto specie
di materia, no,
d'immateriale mutamento
la clessidra.
Tempo e pioggia,
tempoe profusione
di mondo a se medesimo. Ci assorbe
in sè o ci dissolve
quell'afflusso di vita
alla vita che risorge?
Che n'è di noi, siamo chiamati o esclusi
dalla rigenerazione
dell'aria, degli elementi?


DA "SOTTO SPECIE UMANA", 1999.
  • 0

#30 Kien

    pivello

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Inviato 02 agosto 2007 - 16:41

Beh scusate ma cè anche di meglio di Zanzotto nella poesia italian del novecento, vi consiglio Mario Luzi, è tutto da leggere, in particolare le sue prime raccolte raggruppate sotto il titolo "Il giusto della vita",
le due sillogi "Avvento notturno" e "Quaderno gotico" sono stupende... poi altri poeti da leggere sono senz'altro Piero Bigongiari, Alfonso Gatto e Salvatore Quasimodo (la prima fase più propriamente ermetica), tra le poetesse vi consiglio Maria Luisa Spaziani (la volpe di Montale), in particolare "Le acque del Sabato" e l'intera opera di Amelia Rosselli, morta suicida nel febbraio del 1996... per inciso si è suicidata lo stesso giorno di Sylvia Plath, che vi consiglio pure insieme al marito Ted Hughes, la Mondadori ha pubblicato entrambi in traduzione italiana...



Tutto ciò è opinabile, in quanto anche in poesia i gusti son gusti!
Per esempio Quasimodo è ritenuto da molti un poeta sopravvalutato e lo stesso Montale commentò così la notizia del Nobel conferito al poeta siciliano : " A caval donato non si guarda in bocca".
Io personalmente ho amato moltissimo la sua poesia, ma qualche volta la trovo un po' manierista e profondamente legata all'esperienza poetica di Montale ed Ungaretti in primis.
Insomma, qualche volta la trovo poco spontanea ed artificiosa  :-\
Luzi invece l'ho letto poco, dovrei approfondire prima di esprimere giudizi anche se ciò che ho letto non mi ha appassionato e coinvolto.
Zanzotto invece secondo me ha il grande merito di aver cercato di distanziarsi dall'ermetismo cercando nuove vie d'espressione poetica, stessa cosa per quanto riguarda Edoardo Sanguineti o Elio Pagliarani e altri poeti misconosciuti che hanno percorso una strada più sperimentale e d'avanguardia.
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#31 Guest_Strix78_*

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Inviato 02 agosto 2007 - 18:45


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Tutto ciò è opinabile, in quanto anche in poesia i gusti son gusti!
Per esempio Quasimodo è ritenuto da molti un poeta sopravvalutato e lo stesso Montale commentò così la notizia del Nobel conferito al poeta siciliano : " A caval donato non si guarda in bocca".
Io personalmente ho amato moltissimo la sua poesia, ma qualche volta la trovo un po' manierista e profondamente legata all'esperienza poetica di Montale ed Ungaretti in primis.
Insomma, qualche volta la trovo poco spontanea ed artificiosa  :-\
Luzi invece l'ho letto poco, dovrei approfondire prima di esprimere giudizi anche se ciò che ho letto non mi ha appassionato e coinvolto.
Zanzotto invece secondo me ha il grande merito di aver cercato di distanziarsi dall'ermetismo cercando nuove vie d'espressione poetica, stessa cosa per quanto riguarda Edoardo Sanguineti o Elio Pagliarani e altri poeti misconosciuti che hanno percorso una strada più sperimentale e d'avanguardia.
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E perchè dovrebbe essere spontanea? L'artificio di per se stesso non è certo un male... pensa alle opere d'avanguardia, pensa al surrealismo... quante volte alcune associazioni erano studiate a tavolino? Per caso il petel inventato da Zanzotto è spontaneo? Non è forse il trionfo dell'artificio? Relativamente a Quasimodo ti dico che la critica straniera lo ha sempre apprezzato e profondamente compreso, il problema è piuttosto il provincialismo e la chiusura che ha caratterizzato certa critica in Italia...troppo interessata a questioni formali e linguistiche, e poco incline ad analisi più profonde di ordine mitico-simbolico. scusami ma sto parlando da addetto ai lavori e so a cosa mi riferisco. Poi che i gusti sono gusti questo è chiaro... ;D
  • 0

#32 PhoenixInFlames

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Inviato 04 agosto 2007 - 17:17

[quote author=Strix78 link=topic=3721.msg166841#msg166841 date=1186078848]

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E perchè dovrebbe essere spontanea? L'artificio di per se stesso non è certo un male... pensa alle opere d'avanguardia, pensa al surrealismo... quante volte alcune associazioni erano studiate a tavolino? Per caso il petel inventato da Zanzotto è spontaneo? Non è forse il trionfo dell'artificio? Relativamente a Quasimodo ti dico che la critica straniera lo ha sempre apprezzato e profondamente compreso, il problema è piuttosto il provincialismo e la chiusura che ha caratterizzato certa critica in Italia...troppo interessata a questioni formali e linguistiche, e poco incline ad analisi più profonde di ordine mitico-simbolico. scusami ma sto parlando da addetto ai lavori e so a cosa mi riferisco. Poi che i gusti sono gusti questo è chiaro... ;D
[/quote]

anche tu futuro professore di italiano?  ;D

anche a me l'aspetto stilistico-linguistico interessa relativamente,ma men che meno l'aspetto simbolico. o almeno,gli esiti poetici italiani dell'otto-novecento da questo punto di vista mi lasciano spesso indifferente. preferisco invece la linea filosofico-allegorica.
in questo caso è la diversa sensibilità di ognuno di noi a influenzare l'approccio alle diverse correnti e opere poetiche e non solo.
  • 0

#33 stalker

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Inviato 04 agosto 2007 - 18:06

consiglio a tutti un giovane poeta italiano che adoro: Stefano Lorefice
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#34 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 08 agosto 2007 - 08:36

Io posso consigliarti francois villon, primo maudit, rumi, poeta mistico persiano e gli haiku di basho.
Noto inoltre che nessuno ha citato i classici per cui ti consiglierei anche una buona antologia di lirici greci, che se sei in grado di apprezzarli in originale sono esperienza imprescindibile, buona lettura!
  • 0
Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#35 Josef_Knecht

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Inviato 14 agosto 2007 - 09:23

Io ho sempre avuto un rapporto pessimo con la poesia. A parte pochissime eccezioni (Montale e Leopardi) raramente riesco ad appassionarmi alla lettura di una poesia. Spesso ho difficoltà a capire cosa vuole dire il poeta. E' una forma d'arte troppo libera, troppo personale, e quindi spesso troppo difficile da comprendere fino in fondo. Mi sembra di leggere e non capire davvero, come se dietro le parole che leggo ci siano universi che mi sfuggono e che non potrò mai afferrare. Frustrante.


Per carità non sei obbligata a farti piacere la poesia, ma già l'approccio alla lettura è sbagliato, che deriva purtroppo dalla scuola: quando leggi una poesia, non pensare mai a cosa voleva dire l'autore, ma a cosa la poesia ti sta comunicando in quel preciso istante, perchè una poesia non ha mai un solo punto di vista.

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#36 Josef_Knecht

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Inviato 14 agosto 2007 - 09:27

Altri poeti del 900 che consiglio di leggere (soprattutto a chi prova a cimentarsi con la scrittura poetica) sono:

Cattafi
Erba
Bacchini
Krumm

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#37 lippa

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Inviato 25 settembre 2007 - 08:36

La mia poesia italiana del novecento preferita potrebbe essere Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese.

Sono assolutamente d'accordo con te. Per intensità verità e per come riesce a disegnare il tratto del dolore e del silenzio..

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Alla fine tutte le cose devono rimanere così come sono e sono sempre state: quelle grandi riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai raffinati e tutte le cose rare, agli esseri rari.
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male



Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey

#38 gatto

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Inviato 28 settembre 2007 - 13:46

grazie a tutti mi avete fatto conoscere dei libri e dei poeti veramente fantastici.ora nessuno di voi sa dirmi qualcosa sulla poesia beat?
  • 0

#39 Pickpocket

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Inviato 28 settembre 2007 - 14:47

Nessuno potrà dirti quanto ti dirà la lettura dell'Urlo, di Allen Gingberg. Più che un manifesto o un caposaldo, direi essenza e manifestazione al contempo della poesia beat.
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#40 arvic

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Inviato 13 ottobre 2007 - 21:07

Svogliato, in canotta, con birrozzo e rutto libero, pronto a vedermi la partita contro la georgia, sono passato per la pagina del corriere (orrenda, nella nuova versione) e vado a fare un salto da quel saccente di Severgnini.
Ebbene, per dimostrare che come sempre aveva ragione lui, ha postato l'infinto di Leopardi: sono rimasto di stucco dalla forza visionaria di quella poesia, scritta da un Leopardi 20enne: è praticamente fantascienza, una specie di Interstellar Overdrive della poesia. Sapete dove si possa trovare un commento degno di questo nome in rete? (degno di questo nome significa NON questo)
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#41 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 14 ottobre 2007 - 00:56

ciao ragazzi sono nuovo..mi sto appasionando ultimamente alla poesia..piu' ne leggo piu' mi viene voglia di saperne ancora di piu'.probabilmente le cose he mi attraggono della poesia in generale sono il senso di musicalita',il ritmo ma anche il "mistero" di queste composizioni che spesso vengono dall'inconscio(non sono un esperto non pigliatemi in giro).i miei poeti preferiti sono rimbaud,ungaretti petrarca e garcia lorca..datemi qualche consiglio di libri di autori che non siano loro.mi fareste un gran piacere,grazie


caro gatto,
invece di leggere,perche'non inizi a scriverne,di poesie?forse dal tuo inconscio possono emergere dei magnifici versi.sul senso di musicalita',sul ritmo ti consiglio di leggere e ascoltare dapprima edoardo sanguineti e poi passa a pierre boulez.
ma segui il mio consiglio:prendi carta e penna e inizia a scrivere.
in bocca al lupo
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#42 FoiNaCruz

    pivello

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Inviato 15 ottobre 2007 - 17:44

Se ami la musicalità nella poesia ti consiglio The Rime Of The Ancient Mariner di Coleridge. Io da un po' di tempo leggo con piacere Jack Kerouac, ma non so se è consigliabile per uno che ha iniziato da poco a leggere poesie. Ti consiglio anche di leggere qualche poeta giapponese, tipo Kobayashi Issa.
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#43 arvic

    Classic Rocker

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Inviato 16 ottobre 2007 - 00:11

Se ami la musicalità nella poesia ti consiglio The Rime Of The Ancient Mariner di Coleridge. Io da un po' di tempo leggo con piacere Jack Kerouac, ma non so se è consigliabile per uno che ha iniziato da poco a leggere poesie. Ti consiglio anche di leggere qualche poeta giapponese, tipo Kobayashi Issa.


Grazie mille, di questi conosco solo quella di Coleridge, mentre Kerouac ho sempre avuto un di paura a leggerlo, timore di rimanerne deluso.
In ogni caso non è solo questione di musicalità:

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno
,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare

Cazzo!
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#44 lippa

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Inviato 18 ottobre 2007 - 14:14

(dai Notturni)

La chimera

Non so se tra rocce il tuo pallido
Viso mâ??apparve, o sorriso
Di lontananze ignote
Fosti, la china eburnea
Fronte fulgente o giovine                         
Suora de la Gioconda:
O delle primavere
Spente, per i tuoi mitici pallori
O Regina o Regina adolescente:
Ma per il tuo ignoto poema                   
Di voluttà e di dolore
Musica fanciulla esangue,
Segnato di linea di sangue
Nel cerchio delle labbra sinuose,
Regina de la melodia:                             
Ma per il vergine capo
Reclino, io poeta notturno
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Io per il tuo dolce mistero
Io per il tuo divenir taciturno.                 
Non so se la fiamma pallida
Fu dei capelli il vivente
Segno del suo pallore,
Non so se fu un dolce vapore,
Dolce sul mio dolore,                             
Sorriso di un volto notturno:
Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
E lâ??immobilità dei firmamenti
E i gonfii rivi che vanno piangenti
E lâ??ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.

Dino Campana.

Capolavoro di immagini e musica in versi.
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Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
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#45 Homer

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Inviato 04 novembre 2007 - 10:22

Senza aver letto tutte le risposte alla tua richiesta iniziale, mi sento di consigliarti:

- Baudelaire (il mio poeta preferito)

- Hikmet (alcune sue poesie d'amore, nella loro semplicità, sono bellissime; a volte secondo me è troppo criptico)

- Montale (ci sono alcune poesie che sono a dir poco meravigliose; una che di solito non si studia è Piccolo testamento)

- Kavafis (semplicità e forte sensibilità classica; la sua poesia su Ulisse è una delle composizioni più belle sul mitico viaggiatore, assieme ai versi danteschi)

- I lirici greci (li ricordo dal liceo e ne rimasi allora folgorato) 

- Catullo

- Orazio (per lui e per Catullo forse vale lo stesso discorso: andrebbero letti, almeno una volta, in lingua originale, come forse anche i lirici greci; ma possiedono comunque una sensibilità, una forza espressiva, un'intensità a cui molti poeti contemporanei e moderni devono molto)

- Pascoli (non è in genere molto amato dagli studenti e dai giovani in generale, è come Manzoni forse più un autore della "maturità", ma la poesia Alexandros è bellissima)

- Leopardi (tema della mia tesina di maturità, amato all'epoca anche per la classica fase di pessimismo adolescenziale che si attraversa e che ha trovato pieno compimento in questo autore; amo le sue poesie).

- Shakespeare (mi riferisco al teatro in particolare, perchè ciò che scrive è soprtattutto poesia; ed in questo senso, allora, bisogna leggere almeno una tragedia greca)
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#46 gatto

    aspirante indie

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Inviato 04 novembre 2007 - 10:39


ciao ragazzi sono nuovo..mi sto appasionando ultimamente alla poesia..piu' ne leggo piu' mi viene voglia di saperne ancora di piu'.probabilmente le cose he mi attraggono della poesia in generale sono il senso di musicalita',il ritmo ma anche il "mistero" di queste composizioni che spesso vengono dall'inconscio(non sono un esperto non pigliatemi in giro).i miei poeti preferiti sono rimbaud,ungaretti petrarca e garcia lorca..datemi qualche consiglio di libri di autori che non siano loro.mi fareste un gran piacere,grazie


caro gatto,
invece di leggere,perche'non inizi a scriverne,di poesie?forse dal tuo inconscio possono emergere dei magnifici versi.sul senso di musicalita',sul ritmo ti consiglio di leggere e ascoltare dapprima edoardo sanguineti e poi passa a pierre boulez.
ma segui il mio consiglio:prendi carta e penna e inizia a scrivere.
in bocca al lupo


grazie del consiglio pero' e gia da un bel po di tempo  che cerco di scrivere e se anche sono tutte stronzate quelle che escono dalla mia penna devo dire che e' una cosa molto terapeutica,che ti libera,ti svuota..e' come suonare  il proprio strumento musicale.cmq il tuo consiglio ottimo e' da girare a tutti nel forum
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#47 Guest_Glory days_*

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Inviato 26 novembre 2007 - 19:32

...ho dedicato questo ultimo periodo alla riscoperta, alla lettura dei classici della poesia italiana...da Petrarca e il suo Canzoniere, raccolta di sonetti e canzoni perfettamente e meravigliosamente cesellati in immagini e in parole limpide, a Foscolo con Le Grazie e I sepolcri, poesia accesa di ardore umano e civile, dal verso sapiente, dalla ricerca della Bellezza. Leopardi e i grandi temi filosofici che sollevano i suoi Canti...il nulla, il dolore, il vuoto, la rimembranza. Manzoni, che amo molto, verso e lingua puri e ricchi di sfumature, pieni di musicalità, vibranti di intensità negli Inni sacri, epici nel riflettere sul destino delle vicende umane nelle odi civili.
In tema con gli studi universitari ho scoperto l'immenso Paul Celan...la poesia che, contro il monito di Adorno, canta il segreto e gli abissi degli orrori della memoria della Shoah.
Da tempo vorrei dedicarmi a poeti francesi come Verlaine, Rimbaud, Valery, Mallarme. E altri ancora come Holderlin, Rilke, Trakl.
Nella Poesia il linguaggio incarna la sua vera essenza.
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#48 Ronald Regaz

    ritardato mentale

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Inviato 16 dicembre 2007 - 14:56

caro gatto,
invece di leggere,perche'non inizi a scriverne,di poesie?forse dal tuo inconscio possono emergere dei magnifici versi.sul senso di musicalita',sul ritmo ti consiglio di leggere e ascoltare dapprima edoardo sanguineti e poi passa a pierre boulez.
ma segui il mio consiglio:prendi carta e penna e inizia a scrivere.
in bocca al lupo


caro Carmelo, io seguo un po' il forum anche se per profonda ignoranza non scrivo quasi mai, e so che tu sei un individuo Kulturale (nella miglior accezione possibile!) se ce n'è uno. per questo vorrei capire il motivo di questo consiglio, che di primo acchito mi lascia molto perplesso. infatti, la gente che scrive poesia senza leggerne (cioè: senza averne letta abbastanza da avere un background solido) è una delle principali piaghe d'Italia, pari solo all'evasione fiscale e ai reality show...
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#49 lippa

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Inviato 16 dicembre 2007 - 15:58

caro Carmelo, io seguo un po' il forum anche se per profonda ignoranza non scrivo quasi mai, e so che tu sei un individuo Kulturale (nella miglior accezione possibile!) se ce n'è uno. per questo vorrei capire il motivo di questo consiglio, che di primo acchito mi lascia molto perplesso. infatti, la gente che scrive poesia senza leggerne (cioè: senza averne letta abbastanza da avere un background solido) è una delle principali piaghe d'Italia, pari solo all'evasione fiscale e ai reality show...

Se posso dire non è sempre vero che per scrivere una poesia o un racconto ci sia necessariamente bisogno di avere un "solido background"..diversamente trovo che sia molto più grave non conoscere le regole della sintassi italiana o la grammatica..ho sempre pensato che la poesia sia prima di tutto un'esternazione di uno stato emotivo (per me personalmente mai allegro) o la voglia/necessità di fissare un pensiero sulla carta per dargli ancora più forma..insomma è una questione d'animo: quanto esso è più sensibile e attento a raccogliere ciò che gira intorno e ciò che lo abita tanto più sarà semplice dar vita ad una poesia..ovvio che poi se parliamo di metrica, rime baciate o meno, figure retoriche, allegorie, assonanze etc etc ovvio che un pò di preparazione è necessaria (non parliamo appunto della metrica cosa abbastanza complessa). Per me insomma la questione non per forza deve ricadere sulla preparazione culturale di un individuo..ma quanto esso sia in grado di percepire se stesso e gli altri. Per dirne una: ti è mai capitato di ascoltare un pezzo di musica, uno qualsiasi che ti ha fatto venir su delle parole, dei pensieri o degli stati d'animo? anche quella per me è poesia.
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J. D. Salinger, Franny e Zooey

#50 sottosuolo

    pivello

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Inviato 16 dicembre 2007 - 16:12

A volte mi viene da pensare alla poesia come ad una specie di trasposizione sonora del movimento interiore, come una versione linguistica del suono/non-suono che produciamo scavando dentro noi stessi e cercando. O semplicemente osservandoci, contemplando il nostro cercare e facendolo confluire nella musica di un verso.
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