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Woody Allen


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178 replies to this topic

#1 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 27 marzo 2007 - 18:58

E' la prima volta che scrivo in questa sezione del forum, anche perchè non sono un grande conoscitore di cinema.
Volevo farmi un po' di cultura su Woody Allen (non ho visto praticamente nulla di lui), ma la sua filmografia è TROPPO grande e non so da dove iniziare.
Dato che voi siete esperti, avete qualche consiglio?

Grazie in anticipo.
  • 0
Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#2 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 27 marzo 2007 - 19:05

Prima di tutto, benvenuto nella sezione cinema.

Io direi che puoi vederti questi film per cominciare (più o meno uno per decade, diciamo):

- Prendi i soldi e scappa (del primo periodo di Allen è il migliore, oltre ad essere uno dei più belli in generale)

- Io & Annie, per me il suo capolavoro, uno dei miei film preferiti

- Manhattan (un atto di amore verso la sua città, un vero gioiello della filmografia alleniana)

- Crimini e misfatti

- Zelig (forse un pò troppo cerebrale, costruito...ma comunque un grande film)

- La dea dell'amore (deliziosa riflessione sulla vita e sul caso)

- Match Point (di cui esiste una discussione abbastanza approfondita nel forum), il migliore Allen degli ultimi anni.

Buona visione! ;)


  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#3 woody

    Classic Rocker

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Inviato 27 marzo 2007 - 19:16

Prima di tutto, benvenuto nella sezione cinema.

Io direi che puoi vederti questi film per cominciare (più o meno uno per decade, diciamo):

- Prendi i soldi e scappa (del primo periodo di Allen è il migliore, oltre ad essere uno dei più belli in generale)

- Io & Annie, per me il suo capolavoro, uno dei miei film preferiti

- Manhattan (un atto di amore verso la sua città, un vero gioiello della filmografia alleniana)

- Crimini e misfatti

- Zelig (forse un pò troppo cerebrale, costruito...ma comunque un grande film)

- La dea dell'amore (deliziosa riflessione sulla vita e sul caso)

- Match Point (di cui esiste una discussione abbastanza approfondita nel forum), il migliore Allen degli ultimi anni.

Buona visione! ;)



A parte che quelli da lui indicati che sono tutti belli io aggiungerei:

Amore e Guerra, dell' Allen comico per me il più divertente

Provaci Ancora Sam, scritto e interpretato da Allen ma diretto da un altro, un altro dei film più divertenti del regista. Se sei un imbranato con le donne questo fa al caso tuo.

Del periodo di mezzo non può mancare Hannah e le sue Sorelle, uno dei migliori Allen di sempre, supportato da un ottimo cast.

Molto buoni a mio avviso il malinconico Broadway Danny Rose e l' intricato Mariti e Mogli.

Fra gli ultimi aggiungerei di sicuro Harry A Pezzi, divertente e abbastanza folle e Accordi e Disaccordi, visto che siamo su Ondarock non si può non consigliare un film che para di un chitarrista che sviene quando vede Django Reinhardt con uno Sean Penn in stato di grazia.

Ovvio che te ne abbiamo già detti troppi, però in effetti sono tutti buoni e ottimi film.
Fossi in te partirei da Io e Annie o Manhattan o Hannah e le sue Sorelle, poi almeno uno del primo periodo comico (per intendersi il periodo comico finisce quando Allen gira Io e Annie) è obbligatorio. L' ultimo Allen non avrà sfornato capolavori ma rimane spesso piacevole e capace di strappare diverse risate.
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#4 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 27 marzo 2007 - 19:23

Broadway Danny Rose in effetti non è male e poi Mia Farrow è bravissima. Ha un difetto: finisce troppo frettolosamente.

Solo non l'ho inserito perchè secondo me, per avvicinarsi ad Allen, sono meglio altri.  :)
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#5 Guest_vegeta_*

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Inviato 27 marzo 2007 - 19:48

E' la prima volta che scrivo in questa sezione del forum, anche perchè non sono un grande conoscitore di cinema.
Volevo farmi un po' di cultura su Woody Allen (non ho visto praticamente nulla di lui), ma la sua filmografia è TROPPO grande e non so da dove iniziare.
Dato che voi siete esperti, avete qualche consiglio?

Grazie in anticipo.


Allen è uno dei miei registi preferiti, quindi è arduo per me consigliarti pochi titoli...ci provo:

"Io & Annie": il suo film più bello. Romanticismo e amarezza, grandi battute, grandi idee...senza ancora il vizio dell'autocompiacimento o della maniera.

"Manhattan": il suo film manifesto. La formula è la stessa di "Io & Annie", ma qui forse ancora più divertente, e fotografata in uno splendente bianco e nero.

"Broadway Danny Rose": Elogio del perdente, sempre tra umorismo e amarezza. Una storia d'amore e spettacolo molto toccante, e raccontata con un tocco molto lieve, in punta di piedi.

"Crimini e misfatti": commedia e tragedia, divisi da una linea molto sottile. Cinico, intelligentissimo, forse l'apice del pessimismo Alleniano.

"Anything Else": molto sottovalutato, è l'ideale prosecuzione di "Io & Annie", però con un tocco di follia e cinsmo in più. Con una memorabile galleria di personaggi schizzati, capitanati da Allen stesso...scrittore che vuole "armarsi".

"Match Point": Un film importante per il regista, che tocca i temi a lui più cari (colpa e giustizia, adulterio e lotta di classe) ma non attraverso i meccanismi della commedia, ma quelli di un giallo serratissimo (e con un grande cast).


Questi per me sono i fondamentali, ma se ti va recupera pure "Zelig", "Radio Days", "La Rosa Purpurea Del Cairo", "Accordi & Disaccordi" e "Melinda & Melinda".

ps: non so perchè, ma "Ombre e Nebbia" mi ha sempre lasciato freddino...



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#6 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 27 marzo 2007 - 19:58


ps: non so perchè, ma "Ombre e Nebbia" mi ha sempre lasciato freddino...


anche a me.
Sto cercando di vedermi gli ultimi film di Allen che mi mancano.
Alice,Radio Days,Un'altra donna,fondamentalmente;me li devo sparare a giorni.

Mi pare che nessuno abbia nominato Misterioso omicidio a Manhattan.Una commedia che mi fa pisciare nel pannolone ogni volta.Fantastico.
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#7 Homer

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Inviato 27 marzo 2007 - 20:00

"Broadway Danny Rose": Elogio del perdente, sempre tra umorismo e amarezza. Una storia d'amore e spettacolo molto toccante, e raccontata con un tocco molto lieve, in punta di piedi.


Divertente, malinconico (Allen in fondo lo è molto spesso nelle sue commedie) e con una grande prova di Mia Farrow. Ripeto, ha un solo difetto: finisce troppo frettolosamente.

"Match Point": Un film importante per il regista, che tocca i temi a lui più cari (colpa e giustizia, adulterio e lotta di classe) ma non attraverso i meccanismi della commedia, ma quelli di un giallo serratissimo (e con un grande cast).


Ho trovato questo film veramente coraggioso, perchè Allen -pur restando fedele alle sue idee (oltre ai temi citati da te, aggiungo il potere del caso, di cui siamo tutti in balia), a 70 anni ha cambiato registro ed ha colpito benissimo nel segno. Un pugno nello stomaco.

"Zelig"


Un grande film, che pur nella sua breve durata (70 minuti scarsi) affronta molti temi (etici, sociali, riflessioni sulla vita), anche se può apparire un pò troppo cerebrale, costruito. Lavoro incredibile nella fotografia da parte di Gordon Willis.

ps: non so perchè, ma "Ombre e Nebbia" mi ha sempre lasciato freddino...


Ti dirò che un pò ha deluso anche me. L'ho trovato poco convincente nel finale ed in generale un film con una buona idea di fondo, ma non sviluppata come avrebbe meritato. Eppure M, la piece teatrale da cui è tratto (scritta da Allen stesso quando era giovane), è davvero bella.

P.S.: Secondo me Io & Annie è molto più divertente di Manhattan.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#8 Flight

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Inviato 27 marzo 2007 - 20:57

Ti dirò che un pò ha deluso anche me. L'ho trovato poco convincente nel finale ed in generale un film con una buona idea di fondo, ma non sviluppata come avrebbe meritato. Eppure M, la piece teatrale da cui è tratto (scritta da Allen stesso quando era giovane), è davvero bella.


vero, la stesura su carta è decisamente più paradossale e surreale; appartenente al primo Allen, quello di Bananas e Sleeper ed Everything you wanted to know about sex..., scritto in effetti nei primi anni '70.
Ombre e Nebbia come disse una volta Gagà poteva essere un capolavoro, è divertente, molto ambizioso e alla fine sa di irrisolto.
Meglio, di quel periodo, Mariti e Mogli.

Manhattan sarà meno divertente di Annie Hall ma è commovente e sublime in ogni dialogo, movimento di cinepresa, idea di scenografia, commento musicale, montaggio.

Come è stato definito, Manhattan è uno dei più grandi film americani anni settanta. E dunque, di tutto il cinema americano.


p.s.- ma non c'era già un topic su Allen?
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fabio

#9 Nekokuma

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Inviato 27 marzo 2007 - 21:09

io ho ultimamente rivisto Commedia sexy in una notte di mezza estate e sebbene sia sicuramente uno degli Allen secondari l'ho trovato veramente delizioso, forte di personaggi divertentissimi, belle femmine, con un intreccio amoroso da cinema d'altri tempi supportato da una grande sceneggiatura.
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#10 Guest_Oyuki_*

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Inviato 27 marzo 2007 - 21:13

p.s.- ma non c'era già un topic su Allen?


Anche io ero convinta ci fosse un topic generico su di lui, invece no. Probabilmente ce lo siamo persi saltando da una versione all'altra del forum.  :)
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#11 Homer

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Inviato 27 marzo 2007 - 21:37

vero, la stesura su carta è decisamente più paradossale e surreale; appartenente al primo Allen, quello di Bananas e Sleeper ed Everything you wanted to know about sex..., scritto in effetti nei primi anni '70.
Ombre e Nebbia come disse una volta Gagà poteva essere un capolavoro, è divertente, molto ambizioso e alla fine sa di irrisolto.


Esatto: la stesura originale era decisamente più surreale ed è questo che più mi affascinava; inoltre me lo immaginavo, quando lo leggevo, più frenetico. E poi il finale lasciava un pò di amaro in bocca...Nel film invece l'idea di fondo è sviluppata male, o meglio è sivluppata poco ed il finale mi pare un pò appiccicato. Peccato.

Manhattan sarà meno divertente di Annie Hall ma è commovente e sublime in ogni dialogo, movimento di cinepresa, idea di scenografia, commento musicale, montaggio
Come è stato definito, Manhattan è uno dei più grandi film americani anni settanta. E dunque, di tutto il cinema americano.


Non vorrei essere frainteso. A me Manhattan piace molto (anche se il mio preferito di Allen resta sicuramente Io & Annie): un film commovente, come dici giustamente tu, un atto di amore verso New York (i primi minuti, sulle note di Gershwin sono fantastici), con uno splendido bianco e nero (la scena all'alba sotto al ponte è una delle immagini più belle secondo me). Un'opera immersa, in simbiosi con quella città.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#12 Tom

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Inviato 27 marzo 2007 - 22:35

Copio, incollo e commento uno schemino che mi ero fatto tempo fa... scusate la megalomania:

- Ciao Pussycat commediola sceneggiata da Allen, che esordisce come attore in un ruolo secondario - oggi è stata dimenticata ma ai tempi fu un successo incredibile - si sorride, ma è significativo che Allen pretendesse che il suo nome fosse cacellato dai credits come autore della sceneggiatura, tanto era stata stravolta. 
- What's Up, Tiger Lily? Allen prende un film giapponese d'azione di serie C e rimontandolo e doppiandolo lo trasforma in una commedia surreale e pop. Visto secoli fa me lo ricordo divertente.
- Casino Royale Dopo il successo di "Ciao Pussycat" Allen è una tale star che si può permettere di accettare il ruolo di cattivo in un film di James Bond, ma scrivendosi da solo i dialoghi del suo personaggio costringe la produzione a trasfomare il film in una parodia. Bislacco a dir poco.
- Don't Drink the Water tratto da una sua commedia. Mai visto. Allen girera' un remake negli anni '90.
Per la TV Allen fa altre cose:
- Hot Dog Show del sabato mattina della NBC (battute, animazione, gag) Tra il 1970 e 1971 Allen è tra gli autori e interpreti principali
- Men of Crisis: The Harvey Wallinger Story cortometraggio TV (fiction, materiale d'archivio su Nixon e Agnew)

- Prendi i soldi e scappa esordio con un piccolo capolavoro: c'è già tutto Allen.
- Bananas Più sgangheato e anarchico del precedennte, riprende la comicità dei Fratelli Marx e anticipa il demenziale anni '80.
- Provaci ancora Sam non diretto da lui, ma assolutamente un film suo. Anche per la presenza di un'adorabile Diane Keaton l'ho sempre visto come il primo capitolo di una trilogia comprendente "Io e Annie" e "Manhattan"...
- Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere visto una volta sola e male, non lo posso giudicare.     
- Il dormiglione non gode di grandissima fama, ma mi ha sempre fatto ribaltare dal ridere (Allen/robot contro il budino/mostro è da leggenda).
- Amore e guerra l'ultimo film comico è una parodia della grande  letteratura russa. Per me è un capolavoro, ma sono di parte (adoro la letteratura russa e l'Allen comico).
- Il Prestanome altro film non diretto da lui ma perfettamente iscrivibile nella sua filmografia. a tutt'oggi il suo film più esplicitamente politico (e forse per questo non direttamente firmato).
- Io & Annie commedia inclassificabile, intimista, surreale, malinconica. Sono del partito di "Manahattan", ma è comunque un capolavoro.
- Interiors dramma bergmaniano, dove per la prima volta Allen non recita. Per anni considerato un reperto alieno, va sicuramente rivalutato anche alla luce di "Match Point".
- Manhattan ho già usato tre volte la parola capolavoro, ma tocca ripetersi. Il film di Allen che preferisco... il sorriso finale di Mariel Hemingway non si dimentica.
- Stardust Memories il suo "8 e 1/2"... spiazzante. 
- Una commedia sexy in una notte di mezza estate una commedia molto divertente e volutamente leggera.
- Zelig Geniale falso-documentario, primo di una serie impressionante di cinque film praticamente perfetti.
- Broadway Danny Rose uno dei suoi film più personali, toccanti e divertenti. Chapliniano.
- The Purple Rose of Cairo ancora più toccante del precedente, anche se molto più malinconico. Dopo il film chapliniano il film keatoniano?
- Hannah e le sue sorelle in miracoloso equilibrio tra commedia e dramma. Cecoviano e bellissimo.
- Radio Days il suo Amarcord. In apparenza leggero e frivolo, trovo che sia uno dei suoi film più commoventi.
- Settembre molto drammatico. Fin troppo, è il primo film della sua carriera che non mi ha convinto del tutto.
- Un'altra donna un altro film drammatico, più convincente del precedente, ma non tra i miei preferiti.
- Oedipus Wrecks episodio del film "New York Stories", carno ma niente di che. Considerato che negli altri episodi Scorsese va un po' di maniera e che Coppola è imbarazzante, direi che è una delle più cocenti delusioni della storia del cinema.
- Crimini e misfatti agghiacciante parabola bressoniana sulla banalità del male e sulla non esistenza di dio. Ma ci sono pure dele gag incredibilmente divertenti (il racconto della "molestia" che subisce la sorella di Allen è esilerante).
- Alice forse l'unico suo film che non mi piace quasi del tutto. Noiosetto e con un'atmosfera magica che non viene assolutamente sfruttata. Poi, per carità, anche il peggior Allen ha sempre dei buoni motivi per essere visto.
- Ombre e nebbia omaggio ortodosso al cinema espressionista degli anni '20 e '30, finale spiazzante compreso, come si usava allora.
- Mariti e mogli forse il suo film più siceramente amaro e autobiografico. Verrebbe da dire che è il suo grande film malato.
- Misterioso omicidio a Manhattan  affascinante e divertentissimo giallo rosa, con cui Allen torna quasi alle sue origini comiche. Uno dei suoi più sottovalutati.
- Pallottole su Broadway forse il film che chiude la parte migliore della sua carriera. Una nerissima, per quanto divertente, parabola sullo spettacolo. 
- Don't Drink the Water film TV, remake della versione degli anni '60. Questa volta Allen dirige e partecipa come attore, ma è altrettanto inedito in Italia. 
- La dea dell'amore tremendamente divertente... il "nuovo" Allen comincia qui: un alternarsi di film fatti con il pilota automatico, in stato di grazia o volgarmente liberatori (come questo).
- Tutti dicono I love you uno di quelli "in automatico".
- Harry a pezzi uno dei suoi ultimi migliori. Allen si leva parecchi sassolini dalle scarpe e fa anche parecchio ridire.
- Celebrity rivisto nell'epoca dei reality, forse un film molto meno ovvio e  moralista di quel che era sembrato ai tempi. E poi c'è Charlize Theron che indossa "quel" vestitino...
- Accordi e disaccordi uno di quelli "in stato di grazia": splendido. Stupisce che sia l'unico film dedicato esplicitamente al jazz che abbia girato fino ad oggi.
- Criminali da strapazzo commedia divertente ma superficiale? Forse. Ma molti sceneggiatori e registi che vanno per la maggiore, dovrebbero studiarsela per bene per imparare come si sceneggia, dirige, dialoga e recita una commedia. Avercene...
- The Curse of the Jade Scorpion divertente anche se molto meno riuscito del precedente,
- Hollywood Ending l'idea di partenza è geniale, ma forse non sfruttata in pieno. Vale come attestato di estreanità di Allen per il cinema odierno.
- Anything Else la vena acida de "La dea dell'amore" e "Harry a pezzi" rivisitata per l'America post 11 settembre. Crescerà con gli anni?
- Melinda and Melinda non ancora visto, purtroppo.
- Match Point aspetto un passaggio televisivo o di affittare il DVD per rivederlo e giudicarlo meglio (quasi tutti i film di Allen li apprezzo meglio ad una seconda visione), in questo momento sono per l'ottimo film, ma capolavoro mancato per alcune sbavature nella sceneggiatura.
- Scoop non ancora visto.

Altri film:
- 'Z' la formica Allen doppia una formica fatta a sua imagine e somiglianza. A me è piaciuto parecchio.
- Storie di amori e infedeltà commediola così così, diverte solo se si è disposti a divertirsi al paradosso del newyorkese Allen che fa l'uomo medio  californiano. 
- Ho solo fatto a pezzi mia moglie che ci fa Allen in un filmetto come questo? E' l'unico film che ha a che vedere con lui che non sono riuscito a vedere per intero (mi sono addormentato).

Uff...  :-X


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#13 Flight

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Inviato 27 marzo 2007 - 23:06

io ho ultimamente rivisto Commedia sexy in una notte di mezza estate e sebbene sia sicuramente uno degli Allen secondari l'ho trovato veramente delizioso, forte di personaggi divertentissimi, belle femmine, con un intreccio amoroso da cinema d'altri tempi supportato da una grande sceneggiatura.


sì, l'avrò visto dozzine di volte, uno dei primi Allen deliziosamente autoreferenziali, che incrocia le storie di un filosofo empirico, un agente di borsa scienziato, un medico seduttore e i loro balletti di coppia.
Dialoghi da maestro della commedia e imprevedibili risvolti concertati dal regista fino al 'fantastico' compromesso del finale.

una parentesi rustica per un Allen da sempre in lite con la terra d'Arcadia..come un costringersi, a voler negare di fronte al suo pubblico la propria fobia..


Nel film invece l'idea di fondo è sviluppata male, o meglio è sivluppata poco ed il finale mi pare un pò appiccicato. Peccato.


resta comunque un film piacevolissimo, con un vero esercito di attori hollywoodiani in parti stravaganti, il film è al solito scolpito da una fotografia incantevole e da qualche dialogo o gag straordinaria.


- Ciao Pussycat (...) si sorride, ma è significativo che Allen pretendesse che il suo nome fosse cacellato dai credits come autore della sceneggiatura, tanto era stata stravolta. 


a me ha sempre divertito. Acerbo ma già c'è il suo passo. Il crescendo del finale è ben poco alleniano, più iscrivibile a commedie proto-demenziali che deragliano in orge sul modello 'Questo pazzo pazzo pazzo mondo'.


- Provaci ancora Sam non diretto da lui, ma assolutamente un film suo. Anche per la presenza di un'adorabile Diane Keaton l'ho sempre visto come il primo capitolo di una trilogia comprendente "Io e Annie" e "Manhattan"...


Il regista è uno dei più grandi della commedia USA anni '70: Herbert Ross, autore anche di altri capolavori come i Ragazzi Irresistibili e California Suite.
Nel '77 Ross contenderà l'Oscar ad Allen per il miglior film con Goodbye amore mio -delizioso! Richard Dreyfuss migliore attore-

- Amore e guerra l'ultimo film comico è una parodia della grande  letteratura russa. Per me è un capolavoro, ma sono di parte (adoro la letteratura russa e l'Allen comico).


premiato in Europa, a Berlino, Orso d'argento.
Evidentemente anche qualcun altro, e prima, si era accorto della grandezza di Allen.

- Il Prestanome altro film non diretto da lui ma perfettamente iscrivibile nella sua filmografia. a tutt'oggi il suo film più esplicitamente politico (e forse per questo non direttamente firmato).



per me The Front è poco alleniano. Al di fuori del carattere che interpreta Allen, quintessenza dei suoi personaggi, questo film narra con oggettività e con ben poca speranza 'artistica' come andarono le cose per molti artisti e lavoratori nel periodo del maccartismo. Il regista, Martin Ritt e diversi attori sono stati in lista nera, la presenza di Allen allora divo in ascesa, è una delle poche concessioni, suona come un atto pienamente solidale.

- Interiors dramma bergmaniano, dove per la prima volta Allen non recita. Per anni considerato un reperto alieno, va sicuramente rivalutato anche alla luce di "Match Point".



per me è un film bellissimo.
L'anno dopo 'Io ed Annie' Allen spiazza tutti con questo cupo e sapido ritratto all'europea, corale e analitico. Cast di attori *eccelsi*, Interiors ha in sè i germi delle tantissime opere del regista che verranno.


- Pallottole su Broadway forse il film che chiude la parte migliore della sua carriera. Una nerissima, per quanto divertente, parabola sullo spettacolo. 



al solito, quoto. Lo vidi al cinema, ennesima mirabile sceneggiatura e inconsueto concerto di caratteri e culture a confronto, il regista immagina un possibile dialogo oltre i luoghi comuni e ranghi sociali, a prescindere dalla scelta a sovrintendere, del Fato.



- Storie di amori e infedeltà commediola così così, diverte solo se si è disposti a divertirsi al paradosso del newyorkese Allen che fa l'uomo medio  californiano. 


sì, il ruolo per Allen è un vero spasso masochista, il regista è Paul Mazursky, quello di Bob Ted Carol Alice, Una donna tutta sola, insomma ha scritto pagine davvero migliori.
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fabio

#14 Homer

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Inviato 28 marzo 2007 - 07:41

resta comunque un film piacevolissimo, con un vero esercito di attori hollywoodiani in parti stravaganti, il film è al solito scolpito da una fotografia incantevole e da qualche dialogo o gag straordinaria.


Sicuramente ottima la fotografia, divertente in alcune scene, a tratti surreale...ma secondo me poteva molto di più che divertente, poteva essere un grande film (viste le premesse su carta).
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#15 LM

    Sono un uomo non sono un fake.

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Inviato 28 marzo 2007 - 08:19

Sembra che domani notte alle 2.30 (cioè dopodomani mattina) su Raiuno facciano Harry a Pezzi.
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#16 Guest_vegeta_*

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Inviato 28 marzo 2007 - 10:29

- Casino Royale Dopo il successo di "Ciao Pussycat" Allen è una tale star che si può permettere di accettare il ruolo di cattivo in un film di James Bond, ma scrivendosi da solo i dialoghi del suo personaggio costringe la produzione a trasfomare il film in una parodia. Bislacco a dir poco.


Già...bruttino forte. Nonostante il super cast mi ha annoiato già dopo i primi 10 minuti.
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#17 Guest_spacemen_*

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Inviato 28 marzo 2007 - 13:06

I miei preferiti ,e a mio parere inmprescindibili,ma non saprei sceglierne uno:
Il dormiglione
Amore e guerra
Io e Annie
Manhattan
Zelig
La rosa purpurea del Cairo
Hannah e le sue sorelle
Crimini e misfatti
Pallottole su Broadway
Match Point
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#18 Tom

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Inviato 28 marzo 2007 - 15:00

per me The Front è poco alleniano. Al di fuori del carattere che interpreta Allen, quintessenza dei suoi personaggi, questo film narra con oggettività e con ben poca speranza 'artistica' come andarono le cose per molti artisti e lavoratori nel periodo del maccartismo. Il regista, Martin Ritt ('Lo Spaccone') e diversi attori sono stati in lista nera, la presenza di Allen allora divo in ascesa, è una delle poche concessioni, suona come un atto pienamente solidale.


Indubbiamente, a differenza di PROVACI ANCORA SAM, se lo avesse anche diretto e sceneggiato sarebbe stato un film molto diverso. Ma si inserisce benissimo lo stesso nella filmografia alleniana, anche perchè a quei tempi, secondo me, Allen non si sarebbe mai esposto su un tema di quel tipo come autore completo.
Infatti negli anni '70 Allen si affidava prudentemente ad altri registi quando si trattava di mettere in scena personaggi "scottanti" (in PROVACI ANCORA SAM di fatto si propone come nuovo mito cinematografico al pari di un Bogart, in THE FRONT affronta un tema politico allora ancora tabù in America).
Vedendo film come HARRY A PEZZI e ANYTHING ELSE, direi che oggi quella prudenza gli è fortunataente passata.   

PS Il regista dello SPACCONE è il grande Robert Rossen.
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#19 Flight

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Inviato 29 marzo 2007 - 10:33


Vedendo film come HARRY A PEZZI e ANYTHING ELSE, direi che oggi quella prudenza gli è fortunataente passata.   

PS Il regista dello SPACCONE è il grande Robert Rossen.



ho corretto, volevo fare lo spaccone con la mia memoria e non ci sono riuscito!
Interessante la riflessione sull'affidarsi ad altri registi, non ci avevo pensato e in effetti mi ero sempre chiesto come mai Allen Play it again Sam non se lo fosse girato da solo; avevo sempre pensato a motivi di opportunità (era davvero limitrofa l'uscita del film a episodi sul sesso e di Sleeper).

Un'altra riflessione piuttosto urgente potrebbe svilupparsi intorno al 'come' e 'quanto' le estetiche del cinema recente, diciamo dei decenni '90-'00 cambi, riplasmi la poetica di un cineasta navigato (Scorsese, Allen, Coppola..), e quanto di proprio essi riescano a far sopravvivere.
Se periodici aggiornamenti ci sono da sempre (si pensi a Kubrick o Bunuel che dal muto arriva al colore continuando a fare autentica arte), Allen è uno di quei creatori che per me ha risentito delle differenti, recenti estetiche, anche comportamentali, omologandosi (il cinismo e l'antipatia dei personaggi di "Match Point" farei fatica ad attribuirli a lui) ma senza comunque rinnegarsi.

Di Anything Else per me l'autentica sorpresa è il personaggio che Allen si ritaglia, e qualche geniale riflessione a parte, il resto l'ho già dimenticato. Condivido di Harry a Pezzi il tuo entusiasmo, in effetti ad Allen basta variare qualche carta in tavola, per quanto vincente essa sia, per continuare a sorprendere e anche a spiazzare.

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fabio

#20 Tom

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Inviato 29 marzo 2007 - 11:17


Interessante la riflessione sull'affidarsi ad altri registi, non ci avevo pensato e in effetti mi ero sempre chiesto come mai Allen Play it again Sam non se lo fosse girato da solo; avevo sempre pensato a motivi di opportunità (era davvero limitrofa l'uscita del film a episodi sul sesso e di Sleeper).


Può anche essere che sia semplicemente questo, la mia è solo una toeria (leggiucchiata da qualche parte, tra l'altro).   

Per quanto riguarda l'Allen degli ultimi anni, sono in parte d'accordo con te.
Indubbiamente il suo cinema ha perso fascino e quella sapienza cristallina che ha avuto il suo apice negli anni '80.
Gran parte di questa lieve decadenza è dovuta secondo me alla sua super-produzione, ma al pari di un Frank Zappa questa incontinenza va presa come un dato di fatto, Allen è anche questo: ogni due o tre film "medi" riesce a tirar fuori un nuovo classico... non è per niente scontato che facendo meno film la qualità aumenterebbe. D'altronde i suoi idoli sono i registi/artigiani degli anni '20 e '30, gente capace di dirigere anche 3 - 4 film all'anno. 
Con la scomparsa di Altman, ormai desaparecidos i vari Coppola, Cimino, Penn trovo però che Allen sia l'unico della sua generazione con Scorsese a fare ancora un cinema vivo e interessante. L'unico ad offrire una cifra stilistica inconfondibile anche nei suoi film meno riusciti.
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#21 Guest_pAggIoni_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 11:51

trovo però che Allen sia l'unico della sua generazione a fare ancora un cinema vivo e interessante. L'unico ad offrire una cifra stilistica inconfondibile anche nei suoi film meno riusciti.


Bhe,dai,non vederla così nera.Giusto un nome,Clint Eastwood...
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#22 Tom

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Inviato 29 marzo 2007 - 12:26

Beh sì, ma parlavo degli autori simbolo della New Hollywood, Eastwood si è affermato un po' più tardi.
A ben pensarci Eastwood e Allen hanno molti punto di contatto sia come registi che come attori, entrambi sono due "simboli" di precise tipologie americane. Chi l'avrebbe mai detto...?
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#23 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 14:35

trovo però che Allen sia l'unico della sua generazione a fare ancora un cinema vivo e interessante. L'unico ad offrire una cifra stilistica inconfondibile anche nei suoi film meno riusciti.


Non è l'unico, ma è rimasto uno dei pochi. Quelle da te evidenziate sono qualità invidiabili in un autore, che rendono appunto necessaria la visione anche di film "minori" del regista (tipo "Scoop" per citare una cosa recente).
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#24 Homer

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Inviato 29 marzo 2007 - 14:44

Vero.
Scoop è un film leggero, divertente, disimpegnato ma con alcune grandi battute (forse tra le migliori scritte dal regista): lo stile di Allen è comunque sempre riconoscibile.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#25 Guest_vegeta_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 14:49

Vero.
Scoop è un film leggero, divertente, disimpegnato ma con alcune grandi battute (forse tra le migliori scritte dal regista): lo stile di Allen è comunque sempre riconoscibile.


Vero. A parte che una solo battuta di Allen fa più ridere di tutto Borat, il lato interessante del film è che è il rovesciamento in commedia di "Match point". Pensateci bene, perchè temi e situazioni sono presocchè gli stessi...

Quella della coesistenza di tragedia e commedia è una tesi che Allen persegue da tempo ("Melinda & Melinda" ne è l'esposizione più completa forse) con grande convinzione, e che rende un film, magari non riuscitissimo, come "Scoop", perfettamente allineato nella sua Opera, e quindi degno d'essere visto.
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#26 Notker

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Inviato 29 marzo 2007 - 15:17

- Prendi i soldi e scappa divertentissimo e geniale.
- Bananas non mi ha mai catturato.
- Io & Annie grande film.
- Manhattan capolavoro indiscusso.
- Zelig la genialità di Allen al suo
- Hannah e le sue sorelle bello.
- Radio Days film riuscitissimo
- Un'altra donna così così
- Ombre e nebbia Allen e Brecht a braccetto, con Mabuse dietro l'angolo. forse troppo istrionico
- Mariti e mogli finzione cinematografica e vita reale che si confondono. all'epoca fu spiazzante.
- Tutti dicono I love you ismpatico musical alleniano
- Match Point Allen che mette a fuoco la sua filosofia del delitto perfetto.
- Scoop non mi ha sorpreso.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#27 LM

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Inviato 10 ottobre 2007 - 16:05

Ho visto che è uscito nelle librerie il quarto libro di Woody Allen.
C'è qualcuno di voi che ne ha letto almeno uno ed è buono a darmi un giudizio?

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#28 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 10 ottobre 2007 - 19:11

Io ho i primi tre (famosi?) libri pubblicati in un cofanetto da Bompiani e sono decisamente surreali e divertenti: Citarsi addosso (1972), Saperla lunga (1966), Effetti collaterali. Il primo dei tre che ho elencato contiene il bellissimo testo teatrale breve M, da cui Allen ha tratto poi Ombre e nebbia, ma con risultati inferiori rispetto al testo (occasione persa, davvero peccato secondo me). Sul quarto libro, da poco pubblicato, non so dirti però molto.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#29 Flight

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Inviato 12 ottobre 2007 - 14:15

Il primo dei tre che ho elencato contiene il bellissimo testo teatrale breve M, da cui Allen ha tratto poi Ombre e nebbia, ma con risultati inferiori rispetto al testo (occasione persa, davvero peccato secondo me).


ci ho pensato tante volte anch'io, la conclusione che ho tratto è che averlo filmato nel '92 ossia a vent'anni dallo script, gli ha comportato un adeguamento, un cambio stilistico non previsto.
Insomma, Allen il proprio omaggio ad "M" di Lang avrebbe dovuto girarlo all'epoca della stesura del soggetto vale a dire primi '70, tra Sleeper e Love and Death, sarebbe stato perfetto, a ben vedere si assimila completamente allo spirito di questi film, ricco com'è di paradossale, di comico, di gag, di senso improbabile.

Allen ha recentemente dichiarato la propria ispirazione tragica, da sempre, e si riconosce anche nel periodo comico, tuttavia da dopo Interiors si avverte una sorta di non ritorno, una maturità sennata, come un freno, un compromesso ricorrente tra commedia e tragedia.
M ripeto, per come si presenta su Citarsi addosso, è decisamente più prossimo a cosa e come andava figurando nei primi anni settanta.
Il miglior compromesso tra le diverse età alleniane degli anni '90, in questo senso, rimane Manhattan Murder Mystery, e poi, La dea dell'amore.
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fabio

#30 1015saturdaynight

    Groupie

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Inviato 18 ottobre 2007 - 18:31

io adoro woody....uno dei piu' geniali registi americani.....purtroppo su di lui hanno speculato per la relazione con la sua figlia adottiva poi sua moglie...il sig tom spiega tutto quello che devi saper...
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#31 mauro

    pivello

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Inviato 18 ottobre 2007 - 18:48

Prendi i soldi e scappa...Manhattan...Io & Annie...

Pensare che tutto questo Allen non lo faceva per vivere. Avrebbe potuto benissimo arricchirsi organizzando visite guidate al mento di Kirk Douglas... ;D
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#32 Flight

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Inviato 18 ottobre 2007 - 19:45

purtroppo su di lui hanno speculato per la relazione con la sua figlia adottiva poi sua moglie...il sig tom spiega tutto quello che devi saper...



ricordo, era il periodo di 'Mariti e Mogli' ('92) che tra l'altro curiosamente trattava di relazioni tempestose, divorzi, riappacificazioni, certo non di vendette, addii al vetriolo, accuse di pedofilia, riti voodoo, minacce di morte (!).

Ci furono una sequela di accuse peraltro completamente infondate, da parte dei media, piuttosto schierata, da come ricordo, a favore di Mia Farrow.
Curioso e sintomatico, come Allen ironizzasse di continuo sulle fisse della moglie, percepibili almeno a partire da Hannah e le Sue Sorelle, al punto da far sclerare il secondo marito (nel film) una 'passiva aggressiva', perfetta in se stessa, senza bisogno del prossimo al punto da vanificare ogni presenza attorno a sè; e allo stesso tempo paradossalmente ossessionata dall' 'avere figli', adottivi e propri, dal circondarsi di gente, mettendo a nudo la propria fragilità.

Allen le dedicò però anche intensi, commoventi ritratti femminili, tra idealizzazione e verosimiglianza, di cui la Farrow dovrebbe esser grata, come in Zelig, La rosa purpurea del cairo, Un'altra donna, Alice.

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fabio

#33 Guest_runciter_*

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Inviato 19 ottobre 2007 - 09:35

Ci furono una sequela di accuse peraltro completamente infondate


sei sicuro che le accuse fossero infondate? io no.
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#34 Homer

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Inviato 19 ottobre 2007 - 11:37

Ed in ogni caso, da sempre penso che un conto è l'uomo e la sua vita personale, un conto è lo scrittore, il regista, il poeta, l'artista in senso più ampio.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#35 Guest_runciter_*

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Inviato 19 ottobre 2007 - 15:36

e ok, ma oltre alla parola dell'uno contro quella dell'altra, cosa abbiamo? Nessuno dei figli ha avanzato alcunchè contro Allen, il quale ha ammesso una relazione con Soon-Yi durante il matrimonio con la Farrow, ma come è risaputo è divenuta poi sua moglie, che d'altronde ha sempre difeso lui.


boh, magari sbaglio ma ricordo di aver letto che woody non può avvicinarsi a qualcuno dei suoi figli, e comunque il fatto che poi abbia sposato soon-yi non è che cambia molto le cose, a mio modo di vedere: la conosceva da quando lei era una bambina, era la figlia adottiva di sua moglie, hanno cominciato ad avere un rapporto quantomeno strano quando lei aveva ancora tredici anni o giù di lì... il fatto che lei lo difenda non mi sembra molto significativo, in tutto questo, dal momento che sono sposati, e soprattutto considerando il grande potere piscologico che woody allen ha su di lei, essendo stato per lei anche una figura paterna, per un certo periodo.
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#36 Madame Antypirine

    pivello

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Inviato 21 ottobre 2007 - 17:37

ne sono venuti fuori talmente tanti che sei da capo con la scelta ! asd ma con allen è un po' così, non è facile fermarsi a 2 0 3 film...

comunque per iniziare quoto anch'io per manhattan e io annie, due film imprescindibili.

tra quelli "minori" ti consoglio la rosa purpurea del cairo, una bellissima riflessione sul cinema delle origini e sul rapporto tra reltà e finzione, e il già citato provaci ancora sam... stupenda la scena in cui un improbabile allen in versione bogart ripropone il monologo di casablanca! è vero che non dirige lui, ma è comunque un film tratto da un suo testo teatrale


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#37 Tom

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Inviato 04 febbraio 2008 - 10:33

Ieri finalmente ho visto MELINDA E MELINDA.
Non capisco come un film così sia sottovalutato anche da molti alleniani! Certo è la solita roba alla Allen, ma in forma lucida e brillante come da molti anni non la si vedeva. Radha Mitchell è sexi, bravissima e molto più alleniana della Johansson; peccato non sia diventata lei la nuova musa del regista. Will Ferrell, che altrove considero un attore mediocre, è la miglior "controfigura" dell'Allen attore che abbia mai visto, riesce a non scadere nell'imitazione e, anzi, in alcune scene riesce a dare un tocco di umanità in più allo stereotipo del nevrotico balbettante; probabilmente sarebbe un ottimo attore drammatico.

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#38 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 febbraio 2008 - 10:52

Ieri finalmente ho visto MELINDA E MELINDA.
Non capisco come un film così sia sottovalutato anche da molti alleniani!

Will Ferrell, che altrove considero un attore mediocre, è la miglior "controfigura" dell'Allen attore che abbia mai visto, probabilmente sarebbe un ottimo attore drammatico.


pure per me è ottimo, molto sottovalutato, così come il bellissimo "Anything Else".

Ferrell per me è eccezionale sia nel registro comico-demenziale che in quello drammatico (recupera "Vero come la Finzione"  ;))
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#39 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 04 febbraio 2008 - 10:56

E di quello nuovo che dite?
Io vado in settimana sicuramente.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#40 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 febbraio 2008 - 11:00

E di quello nuovo che dite?
Io vado in settimana sicuramente.


io vado stasera. Credo l'abbia visto Jules
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#41 terminator

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Inviato 04 febbraio 2008 - 11:06

Ho visto che è uscito nelle librerie il quarto libro di Woody Allen.
C'è qualcuno di voi che ne ha letto almeno uno ed è buono a darmi un giudizio?

io ho letto effetti collaterali e ora mi sto godendo a piccoli morsi (per prolungare il piacere) il quarto...

puro genio comico, ha una scrittura varia e affascinante... insomma... è woody...
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#42 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 11:55


E di quello nuovo che dite?
Io vado in settimana sicuramente.


io vado stasera. Credo l'abbia visto Jules


Sì, lo so, ma volevo anche vedere se si apriva un nuovo topic oppure (cosa più ragionevole) se ne parlava direttamente qui.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#43 Flight

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Inviato 04 febbraio 2008 - 14:27


Ho visto che è uscito nelle librerie il quarto libro di Woody Allen.
C'è qualcuno di voi che ne ha letto almeno uno ed è buono a darmi un giudizio?

io ho letto effetti collaterali e ora mi sto godendo a piccoli morsi (per prolungare il piacere) il quarto...

puro genio comico, ha una scrittura varia e affascinante... insomma... è woody...


Appunto...premesso che i libri-raccolta di Allen sono da intendersi come prevalentemente comici/surreali e quasi mai improntati su registri drammatico-bergmaniani di certe sue opere successive, ripondo in merito ai primi tre, aspettando magari che l'ultimo esca in economica :)

Li presi assieme, più di 10 anni fa raccolti dalla Bompiani in un cofanetto a 30 mila lire..
Il primo, Saperla Lunga (Getting Even) (con prefazione di U. Eco) raccoglie sketch, situazioni o brevi racconti risalenti al periodo pre-filmico da comico e inserzionista (Allen li mandava a riviste e quotidiani), sino agli inizi da regista e attore (1966-71), quindi è un libro più improntato su comicità slapstick paradossali e fulminanti, alla Marx Brothers.

I successivi fino a Effetti Collaterali, pur mantenendo il senso di improbabilità e il vignettismo dei film fino ad "Amore e Guerra" (ripresi poi in parte, da Zelig e altri), raccolgono veri e propri racconti, spezzoni di sceneggiature poi divenute soggetti filmici ("M" diventa "Ombre e Nebbia", ecc..).
Quindi sta al lettore scegliere quale formato preferisce..

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fabio

#44 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 04 febbraio 2008 - 17:02


E di quello nuovo che dite?
Io vado in settimana sicuramente.


io vado stasera. Credo l'abbia visto Jules


Ne ho parlato in privato con Homer, discreto film...continuo a ritenere tutta ciò che fa Allen da dieci anni a questa parte nettamente inferiore (per acume intellettuale, per capacità narrativa) alla filmografia alleniana 1975-1985, però bisogna anche smetterla di fare i nostalgici e aspettarsi che un grande autore rifaccia sempre se stesso...e nella dimensione londinese Woody ha trovato una buona terza età..
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#45 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 04 febbraio 2008 - 17:18

Una buonissima terza età! Anzi, secondo me è riuscito anche a reinventarsi e per uno di 70 anni, con quasi 40 film alle spalle, è una cosa quantomeno ammirevole.
Non mi aspetto nulla dal nuovo Sogni e delitti (ma Cassandra's Dream faceva schifo?), anche se sono uno di quelli a cui Match Point era piaciuto parecchio (pur non essendo un film rivoluzionario in sè stesso e men che meno nella filmografia alleniana).
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#46 ergen

    Roadie

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Inviato 04 febbraio 2008 - 19:33

Sogni e delitti


dio, ma c'è quello zarraccio di colin farrell?!?!
arrrgh!
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#47 Tom

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Inviato 04 febbraio 2008 - 19:38

Dato che ho rispolverato la discussione, ecco anche alcune recenti rivisioni e revisioni di suoi film:

What's Up, Tiger Lily?
Allen prende un film giapponese d'azione di serie C e rimontandolo e doppiandolo lo trasforma in una commedia surreale e pop. Me lo ricordavo divertente, ma rivisto mi è sembrato uno scherzo tirato veramente troppo, troppo per le lunghe. Noiosetto.

Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere
Questo invece (che quasi non ricordavo) mi è piaciuto tantissimo. Alcune gag davvero esileranti e probabilmente il film più raffinato e visivamente complesso di Allen.

Incredbile l'episodio "italiano", con inquadrature psichedeliche e "pop", non ad imitazione di Antonioni, ma ad imitazione degli imitatori di Antonioni ;). Tra l'altro nell'originale Woody RECITA IN ITALIANO (e basta solo quelo per ridere), per cui anche chi non conosce l'inglese può constare l'imbecille censura del doppiaggio italiano, con interi dialoghi stravolti. Un esempio per tutti: Allen sta parlando ad un prete dei suoi problemi sessuali: nel doppiaggio italiano il prete bonariamente prende le distanze dall'argomento, mente nell'originale (che, ripeto, è in italiano pure quello) il prete è scazzato e prodigo di consigli da "intenditore". >:( 
     
Il dormiglione
Questo forse l'ho visto troppe volte e mi si è un po' usurato. Insomma mi ha un po' deluso. Resta sembra godibile e simpatico, ma forse non è troppo ingiusto che generalmente sia considearto un Allen minore.

Amore e guerra
Lo consideravo un capolavoro e continuo a consideralo come tale.

The Purple Rose of Cairo
Idem come sopra.

Hollywood Ending
La prima volta mi aveva un po' deluso. La seconda mi è piaciuto molto. Probabilmente non va fatto l'errore di concentrarsi sulle gag del regista cieco, che a ben vedere non sono il centro del film. E' una commedia sofisticata con più di un risvolto amaro, che mi ha ricordato alcune cose del miglior Blake Edwards degli anni '80.
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#48 Homer

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Inviato 04 febbraio 2008 - 19:50

Hollywood Ending
La prima volta mi aveva un po' deluso. La seconda mi è piaciuto molto. Probabilmente non va fatto l'errore di concentrarsi sulle gag del regista cieco, che a ben vedere non sono il centro del film. E' una commedia sofisticata con più di un risvolto amaro, che mi ha ricordato alcune cose del miglior Blake Edwards degli anni '80.


Qualche lungaggine di troppo non fa comunque stonare questa (bella) commediana alleniana, che -come sottolinei giustamente anche tu- ha un tono amaro, soprattutto nei confronti del cinema, quello hollywoodiano (dove anche un regista cieco può fare un film) e -perchè no- anche quello europeo (gli unici ad apprezzare alla fine il film sono i francesi). Diciamo che -più che far ridere- il personaggio del regista cieco è decisamente emblematico.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#49 RandolphCarter

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Inviato 05 febbraio 2008 - 15:02

Non mi aspetto nulla dal nuovo Sogni e delitti (ma Cassandra's Dream faceva schifo?), anche se sono uno di quelli a cui Match Point era piaciuto parecchio (pur non essendo un film rivoluzionario in sè stesso e men che meno nella filmografia alleniana).


Non è rivoluzionario neanche Sogni e Delitti; tuttavia mi è piaciuto molto e mi ha terribilmente coinvolto (al punto che per una buona mezzora mi sono "dimenticato" di essere al cinema, salvo poi riemergere dal trance), probabilmente per gli stessi motivi che mi hanno fatto apprezzare Match Point.
Nulla di straordinario nella storia, ma è un film che, come il predecessore, rasenta la perfezione formale.

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The sound of something important disappearing.

#50 chien andalusia

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Inviato 05 febbraio 2008 - 15:18


Non mi aspetto nulla dal nuovo Sogni e delitti (ma Cassandra's Dream faceva schifo?), anche se sono uno di quelli a cui Match Point era piaciuto parecchio (pur non essendo un film rivoluzionario in sè stesso e men che meno nella filmografia alleniana).


Non è rivoluzionario neanche Sogni e Delitti; tuttavia mi è piaciuto molto e mi ha terribilmente coinvolto (al punto che per una buona mezzora mi sono "dimenticato" di essere al cinema, salvo poi riemergere dal trance), probabilmente per gli stessi motivi che mi hanno fatto apprezzare Match Point.
Nulla di straordinario nella storia, ma è un film che, come il predecessore, rasenta la perfezione formale.


Allen è uno che cerca di girare il più in fretta possibile per correre a vedere le partite di basket.Non è noto per essere uno che la perfezione la ricerca in maniera spasmodica, ma per trovarla spontaneamente.
E questo la dice lunga su quanto la sua perfezione formale abbia un tocco e uno stile che renderebbe ammaliante qualsiasi canovaccio.
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