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La Poetica Umbratile Di Enrico Montesano


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#1 simon

    Scaruffiano

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Inviato 21 luglio 2021 - 19:33

Secondo il mio punto di vista, Enrico Montesano è stato il più grande genio della scena umoristica italiana: parlo di scena umoristica in quanto scissa tra il piccolo schermo e il grande schermo di cui è stato sicuramente uno dei più problematici conduttori tra virgolette dell'uno con l'altro.

 

Enrico ormai si vede raramente, ha 76 portati splendidamente va a allo Stadio a vedere la sua LAZIO, ai tempi di ZEMAN farneticava idee umanitarie che assolutamente condividiamo come la filantropia e la volontà come media etica e allo stesso tempo stava per ritornare in televisione.. un ultimo atto che i Costanzo definirono deflagranti atti di pura esposizione di materia grigia.

 

Ma questo non vuole essere un TOPIC intellettuale o ironico o para intellettuale etc. etc. in fondo Enrico è stato quello che è stato ovvero un grande tradizionalista del cinema e per questo motivo lo paragoniamo alla bontà liceale di BUD SPENCER per fare un esempio o alla comicità atomistica di un Ezio Greggio per dirne un altro, insomma il Nostro non ha mai voluto dimostrare al mondo una sua superiorità intellettiva, un suo credo politico anche se era tesserato con il PCI, semplicemente è stato il conduttore di nuovo con le virgolette di un cinema discreto, soft e soprattutto che legava il cuore delle famiglie con la Settima Arte.

 

Se iniziassimo a scrivere di SING SING in chiava estetica faremmo la figura degli idioti incartapecoriti con la pelle tesa alla G.B. Vico pure essendo stato quest'ultimo un umanoide pensante e strepitosamente intelligente nel fluirsi del pensiero suo.

 

Se A.B. (Alberto Sordi) ha portato una sanissima mediocrità alla sua corruzione morale, ovvero lanciandola, amplificandola, espandendola all'infinito in una sorta di scuola sociale del vivere para borghese o borghese TOUT COURT, il MONTESANO assieme ai pochi artisti che ho citato sono stati l'emblema della dignità della corporazione media, enti senza sovrastrutture filosofiche, costrutti per far divertire la massa che ciancicava POP CORN e si muoveva scompostamente sulla seggiolina del cinema parrocchiale emettendo sonorità sgradevoli.. insomma l'anti-inferno AMARCORD del Fellini.

 

Ho iniziato a seguirlo nella sua fase più etica, quel I DUE CARABINIERI assieme a un Verdone astrale che non voleva dirci niente di particolare, ma riportarci al cinema per ridere, per mingere discretamente dopo aver sbattuto contro mille gambe incrociate e fumi molesti.. certo c'era anche BOLDI, è impossibile dimenticarlo, ma per Massimo il discorso è molto diverso, Massimo è stato un genio eclettico sottovalutato dalla critica imperialista, sopravvalutato da quella immaterialista grazie alla sua spontanea adesione a problematiche antropologiche e meta cinematografiche, penso al PROTAGONISMO rigido e maliziosamente scabro del capolavoro assoluto FESTIVAL.

 

FANTASTICO 9 (ci riferiamo all'opulenza magna della televisione di stato ai suoi massimi picchi di capitalismo socialista post democratico craxista) ci ha offerto anche se eravamo piccoli e idioti delle grandi emozioni, un succedersi di figure che cangiavano posizione ideologica in un aforisma, in una battuta fuori tono che CI sembrava assolutamente angosciante-problematica in quanto il nostro ego trascendentale aveva individuato in Enrico MONTESANO una figura fissa, quasi simbolica, sicuramente non irrazionale: il valore axiologico rimaneva intatto nevvero, ma dal punto di vista psichico questa trasmissione riusciva a farci oscillare, facendoci conoscere forse per la prima volta la differenza tra il BENE e il MALE.

 

 

Dunque in che consiste la poetica umbratile di E.M.? nell'esserci sempre e continuamente come un viaggio in treno senza fermate intermedie che dava sicurezza e faceva pensare il pensiero comune della maggioranza in piccoli cenni di valutazione etica, ricordandoci ed è questo l'importante che siamo solamente degli atomi che compongono e si relazionano tra loro per formare un campo tra campi gravitazionali che sono direttive fondanti il MICROCOSMO del vivente.

 

.. l'incupimento della satira in prima serata con il sodale Verdone

 

 

 

.. il MONTESANO affrescato precedentemente, quello buono imperialmente distante da ogni concettosità astratta

 

 

per questa bellissima pellicola non possiamo tirar fuori il coniglio dal cilindro parlando di affiancamento estetico con il primo Monicelli o con il Lattuada più periferico, ma sono dei momenti chiave per capire la percezione sensoriale media degli anni ottanta da parte dell'italiano assolutamente medio, assolutamente devoto e assolutamente estraneo alla parola avanguardia.

 

Per il comunista MONTESANO vale la pena riaprire il bussolotto degli appunti e trascrivere una breve poesia di un genio, ovvero quello del PASTERNAK, in una fortunata PRIMAVERA 

 

Primavera, io vengo dalla via, dove il pioppo è stupito,
dove la lontananza sbigottisce, dove la casa teme di crollare,
dove l'aria è azzurra come il fagottino della biancheria
di colui che è dimesso dall'ospedale!

Dove la sera è vuota come un racconto interrotto,
lasciato da una stella senza continuazione
per rendere perplessi mille occhi tumultuosi,
insondabili e privi di espressione.

 

 

IN questo freddo minimalismo troviamo il segreto di una poetica umbratile, quella di Enrico Montesano.

 

 


  • 5

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 





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