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Blackkklansman (Lee, 2018)


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25 replies to this topic

#1 Conato

    Roadie

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Inviato 03 ottobre 2018 - 09:35

Sono i primi anni ’70, un periodo di grandi sconvolgimenti sociali mentre negli Stati Uniti infuria la lotta per i diritti civili. Ron Stallworth (John David Washington) è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs, ma il suo arrivo è accolto con scetticismo ed ostilità dai membri di tutte le sezioni del dipartimento. Imperterrito, Stallworth decide di farsi un nome e di fare la differenza nella sua comunità. Si imbarca quindi in una missione molto pericolosa: infiltrarsi nel Ku Klux Klan ed esporne i crimini. Fingendosi un estremista razzista, Stallworth contatta il gruppo e presto penetra all’interno della sua cerchia più ristretta. Coltiva anche una relazione con il Gran Maestro del Klan, David Duke (Topher Grace), che elogia l’impegno di Ron ai fini del progresso dell’America Bianca. Man mano che l’indagine sotto copertura procede, diventando sempre più complessa, il collega di Stallworth, Flip Zimmerman (Adam Driver), partecipa insieme a Ron agli incontri privati con membri del gruppo razzista, vendendo così a conoscenza dei dettagli di un complotto mortale. Stallworth e Zimmerman fanno squadra e uniscono gli sforzi per riuscire a distruggere l’organizzazione il cui vero obiettivo è modificare la propria retorica violenta per ottenere il consenso della massa.

 

blackkklansman_locandina.jpg

 

http://www.ondacinem...kkklansman.html


  • 0
Ogni uomo nella culla
succia e sbava il suo dito
ogni uomo seppellito
è il cane del suo nulla

#2 PDeVo

    Classic Rocker

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Inviato 07 ottobre 2018 - 10:18

Ho visto questo film in italiano
...
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#3 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 07 ottobre 2018 - 11:20

Va be' come volevi doppiarlo, non era mica facile?


  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#4 Tom

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Inviato 07 ottobre 2018 - 11:42

Dopo secoli finalmente un film di Lee che mi ispira, ma guardando il trailer non capisco proprio perche' sia sia incamponito con questo stile patinatissimo. Rompe i coglioni a Tarantino e poi sembra volergli fare continuamente il verso, ma come uno di quegli imitatori che lo fraintendono. In questo caso lo stile sembra sposarsi meglio al tipo di storia, ma tipo anche qui si vede roba come la tipa che sembra una Barbie black panther e boh...


  • 0

#5 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 07 ottobre 2018 - 12:41

Va be' come volevi doppiarlo, non era mica facile?

 

infatti non andava doppiato asd ma è un discorso inutile, lo so.

A me era piaciuto anche "Chi-raq" che andò direttamente in streaming, ma questo è sicuramente più solido ed equilibrato (nonostante le solite didascalie di Lee).


  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#6 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 07 ottobre 2018 - 13:07

Per me è uno dei migliori di Lee, addirittura, lo metterei al pari di He got game, ma a proposito di 

 

"Chi-raq" che andò direttamente in streaming

 

 

per caso in questo Blackkklansman qualcuno ha notato un certo proliferare di primi piani? Mi sembrava una cosa un po' televisiva ma comunque la regia è tutt'altro che sciatta.


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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

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Un vero nome.


#7 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 07 ottobre 2018 - 13:11

Per me è uno dei migliori di Lee, addirittura, lo metterei al pari di He got game, ma a proposito di 

 

"Chi-raq" che andò direttamente in streaming

 

 

per caso in questo Blackkklansman qualcuno ha notato un certo proliferare di primi piani? Mi sembrava una cosa un po' televisiva ma comunque la regia è tutt'altro che sciatta.

 

boh, non mi è parso che ce ne fossero più della media, rispetto alle regie del cinema contemporaneo. sicuramente, essendo essenzialmente una commedia, predilige i piani ravvicinati.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#8 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 07 ottobre 2018 - 14:29

Son curioso di vedere come un negro sia riuscito a infiltrarsi nel Klan. Tratto da una storia vera, mah, frase abusata ormai ashd .


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L'amour physique
Est sans issue

#9 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 07 ottobre 2018 - 19:22

Eugenio: ma quale frase vuoi che abbiano abusato se è tratto dal libro scritto dal poliziotto infiltrato stesso?

boh, non mi è parso che ce ne fossero più della media, rispetto alle regie del cinema contemporaneo. sicuramente, essendo essenzialmente una commedia, predilige i piani ravvicinati.

Impressione mia sicuramente. Mi è giusto tornata in mente per questa cosa di Chi-raq solo per lo streaming, allora ho pensato un po' a uno stile televisivo. Che poi non è per forza un difetto.
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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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#10 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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  • Location...riverrun

Inviato 08 ottobre 2018 - 20:52

Mbih mboh mbah, sorellina dixit "me lo aspettavo più fico", nonché "questa è la canzone che mi hai fatto sentire tu ["Lucky Man" degli ELP che manco ascolto, ndL].
Capisco e approvo l'intenzione ma in alcuni aspetti l'ho trovato poco riuscito o un po' troppo facile o gratuito.
Poi per carità, bel film che farebbe comunque un certo effetto a certa gente seppure non lo trovo il film da far vedere ai ragazzini né per educarli né per gasarli, ma boh, non ho ancora fatto cineforum per ragazzini e se ci pensassi più a lungo di quanto mi serve per scrivere un post su OR, potrei cambiare idea.

Doppiaggio, dice Cirro. Mah, la traduzione peggio del doppiaggio, e temo sarebbe uguale fosse scritta, che fastidio. Voglio Sandor a giustificare certe scelte con la sua clemenza catechistica
  • -1

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#11 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 08 ottobre 2018 - 21:55

Mah, la traduzione peggio del doppiaggio, e temo sarebbe uguale fosse scritta, che fastidio. Voglio Sandor a giustificare certe scelte con la sua clemenza catechistica

 

Sandor mi ha lasciato la delega per la riunione di condominio: mi ha lasciato scritto nero su bianco che vuole l'ascensore e che vuole una difesa strenua della traduzione come pratica etica, e che quindi pur di portare il dibattito su certi lidi posso difendere tutto. :) 

 

il film da far vedere ai ragazzini né per educarli né per gasarli

 

In realtà è tipo la prima volta che trovo ragazzini al cinema ed erano obiettivamente gasati, però per questa tua tirata da realismo socialista stavo cercando su youtube un film della DDR con Stalin attore che fa il contadino sorridente ma non lo trovo. Ovviamente film da me visto con layer di ironia pari a molti, seppur pari.


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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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Un vero nome.


#12 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 08 ottobre 2018 - 23:01

è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs, ma il suo arrivo è accolto con scetticismo ed ostilità dai membri di tutte le sezioni del dipartimento. Imperterrito, Stallworth decide di farsi un nome e di fare la differenza nella sua comunità.


Ho immediatamente pensato a:

BlackandwhiteHandyEkaltadeta-max-1mb.gif

tumblr_mtbbxyFPGu1r7xfjuo2_250.gif
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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#13 Fox la testa parlante

    Mr. Alphabet says

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  • LocationOn the stairs with my feet in the air

Inviato 11 ottobre 2018 - 08:29

Per me non male. Non un film a tesi, ma sicuramente un'opera che non fa nulla per nascondere la sua natura esplicitamente politica, senza affidarsi alla sottigliezza dello spettatore, che si trova pronta e impacchettata la sua razione di indignazione civile con un vistoso fiocco colorato. E d'altra parte visti i tempi che corrono non è il caso di andare troppo per il sottile.

 

Ciò premesso, e al netto di una certa faciloneria negli sviluppi narrativi (riscattata comunque da un prefinale angosciante e da un finale cronachistico che sono due discreti pugni nello stomaco), il film mi ha intrigato sotto due aspetti:

 

1 - L'efficacia del dialogo con il presente: la patina vintage evocata dalla fotografia, dai costumi e da espedienti come l'utilizzo delle inquadrature multiple durante le telefonate, si intreccia con i continui e ficcanti riferimenti al presente, generando una fertile sensazione di straniamento, che non può non farci pensare al paradosso per cui conflitti sociali e razziali che inconsciamente siamo portati a ritenere semplicemente passati, quasi folkloristici, sono invece tuttora vivi e pulsanti. Il finale fa deflagrare qualsiasi presa di distanza, riportando davanti ai nostri occhi la scomoda verità.

 

2 - L'efficacia del dialogo con il medium cinematografò: mi piace che il crescendo finale sia orchestrato con un montaggio alternato che chiama in causa esplicitamente Nascita di una nazione (e David Wark Griffith), da un lato citato da Harry Belafonte mentre racconta un agghiacciante episodio di cronaca, dall'altro entusiasticamente proiettato al raduno del Ku Klux Klan. Diciamo che in questo sfoggio di cinema rizomatico ho visto una meritoria volontà di riappropriazione del potere della settima arte, battezzata nella sua forma moderna da un pellicola inneggiante all'odio razziale e alla supremazia bianca e ora sequestrata e votata a una causa migliore.

 

(Ah, messo in guardia dai vostri commenti sono andato a vederlo in lingua originale)


  • 3

"Give me all your money just to cover you
Cover you in honey"

 

(Don't be afraid

There's no marmalade)


#14 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 11 ottobre 2018 - 11:08

Visto doppiato, e, per quel che ho sentito nel film, si dovrebbe vedere in originale e saperne apprezzare le sfumature. Perché il film di Lee, che mi è piaciuto molto, è una bella cavalcata dentro l'identità negra, dal concetto di bellezza e dall'orgoglio per la bellezza negra (il pezzo più bello, l'insieme dei visi che compongono l'inquadratura su sfondo nero, tutti fiori che sbocciano sullo schermo, tanti, molteplici e diversi, un inno al non conformismo), al gergo, all'inflessione "dialettale" (è una forzatura, lo so) al centro di una delle famose telefonate al capo del Klan, all'andatura, ai vestiti (che sono le nostre divise urbane), alla capigliatura. Il discorso del film è molto più ampio, c'è in mezzo le istituzioni che si aprono, c'è il tema del razzismo, ovviamente, il sessismo, il tema del potere, ma gran parte del fascino del film è questa danza dentro l'identità negra. Non a caso il negro chiama l'ebreo al recupero della sua identità, quella che può essere facilmente schermata, ma mai del tutto precisiamo, e che comunque, se nascosta, diventa una resa nel campo di battaglia che purtroppo è ancora aperto. E tutte le identità portate con orgoglio sono un'unica grande alleanza (i tre agenti sono diversi e uguali).
IL film è piacevole, divertente, un filo lungo forse, ma sempre centrato, con un impianto che fa del razzista quasi una macchietta relegata in una storia ormai passata per poi schiaffeggiare lo spettatore con la politica che ne parla la stessa lingua ora e qui, oggi.



Dovrebbe essere proiettato in tutte le scuole di questa povera nazione.
  • 0

#15 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 15 ottobre 2018 - 22:47

A me non è piaciuto granché.


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#16 ucca

    CRM

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Inviato 22 ottobre 2018 - 10:34

Nemmeno a me, l'ho trovato troppo pedagogico. Spiega, spiega, alla fine a parte uno splendido incipit e qualche scena resta tanta noia e un finale didattico che poteva essere completamente rimosso a mio avviso.

Se fai cinema, dovresti lasciar perdere queste cose e concentrarti sulla sceneggiatura. E questa mi sembra che in molte parti sia poco fluida. Non è un brutto film, ma non mi ha convinto del tutto.


  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#17 Tom

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Inviato 03 marzo 2019 - 12:08

Gran film per me, tra i migliori dell'anno scorso.

Si' oratorio e didascalico, ma e' Spike Lee, gente: il suo cinema "gospel" se mai non funziona per niente proprio quando tenta di fare il regista normale. Qui trova finalmente un dialogo tra forma e contenuto come non gli riusciva almeno dai tempi di "La 25a ora". E il risultato oltre che politicamente affilato e' anche divertente. Dopo averlo visto la sua sceneggiata agli oscar mi da meno fastidio, anzi un po' la capisco (anche se non ho ancora visto "Green Book").

 

La dedica finale stringe il cuore e mette una mezza pezza su un vecchio viziaccio di Lee: una visione delle donne bianche francamente detestabile, anche se in questo caso il personaggio della pasionaria del KKK e' perfidamente centrato.

 

(Va beh, gia' c'avevo poco voglia ma direi che mi ha cavato definitivamente l'intenzione di vedermi "Nascita di una nazione", gia' solo le tre quattro scene che si vedono sono umanamente disgustose, e non sapevo che il KKK, invece di restare un fenomeno ottocentesco, fosse rinato proprio a causa del successo del film. Affanculo Griffith e l'importanza storica.)


  • 4

#18 William Blake

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Inviato 03 marzo 2019 - 13:45

Se lo vedi come film d'avventura "Nascita di una nazione" è pure molto bello (oltre all'importanza etc). Certo, razzista è ultra razzista (Ma erano razzisti anche centinaia di film western)
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#19 William Blake

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Inviato 03 marzo 2019 - 16:45

dai, il razzismo è un fenomeno mediatico...


In Italia, ovviamente, siamo avanti e l'abbiamo sconfitto grazie a Salvini
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#20 bluetrain

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Inviato 05 marzo 2019 - 19:01

Se mi sentisse il buon Spike mi strizzerebbe le gonadi con forza inaudita, ma per me è il film gemello di Django Unchained: è il più tarantiniano e post moderno dei suoi film e veicola lo stesso messaggio politico, seppur declinato in maniera più didascalica.


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#21 Tom

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Inviato 05 marzo 2019 - 19:34

Se mi sentisse il buon Spike mi strizzerebbe le gonadi con forza inaudita, ma per me è il film gemello di Django Unchained: è il più tarantiniano e post moderno dei suoi film e veicola lo stesso messaggio politico, seppur declinato in maniera più didascalica.

 

Ho pensato esattamente la stessa cosa.

Il rapporto tra i due e' stranissimo, forse proprio per controbattergli Lee alla fine sembra tra i pochi ad aver colto (magari neanche razionalmente) un certo discorso dell'ultimo cinema di Tarantino. 

 

Per altro sulla scia di questo mi sto recuperando un po' di roba di Lee che avevo saltato, tra cui "Bus in viaggio" e "Girl 6", e mi ero dimenticato che all'inzio di quest'ultimo ci fosse Tarantino nella parte di se stesso:

 

Per il ruolo di "regista più promettente di Hollywood", Spike Lee chiamò Quentin Tarantino, allora sulla cresta dell'onda grazie al successo del suo Pulp Fiction. «Gli telefonai per chiedergli se la parte lo interessava e lui accettò. Per il ruolo non gli offrivo uno stipendio, in sostanza mi stava facendo un favore», asserì il regista. Prima dell'inizio delle riprese i due registi avevano avuto un diverbio. Lee aveva pubblicamente criticato Tarantino per l'uso ritenuto eccessivo della parola "negro" nei suoi film. Scrivendo la parte offerta a Tarantino, Lee scrisse dei dialoghi che ironizzavano sulla "pretesa" di Tarantino di essere il regista più in sintonia con gli afroamericani. In una battuta, ad esempio, dice: «Questo sarà il più importante film romantico afroamericano della storia del cinema. Diretto da me, ovviamente».

 

E' come se col tempo Lee avesse finito per prendere troppo sul serio quella gag, dimenticandosi tanto della sua ironia nello scriverla che dell'autoironia che ci mise Tarantino a recitarla.


  • 1

#22 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 05 marzo 2019 - 20:49

la differenza tra Tarantino e Lee è che il primo avrebbe trovato un modo per parlare e/o effettuare dei prelievi da quei titoli che invece il secondo cita verbalmente + inquadratura colla locandina (nel caso i giovani non sappiano di cosa discutano i protagonisti)


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#23 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 dicembre 2020 - 09:21

Veramente ottimo secodo me, non l'ho trovato particolarmente didascalico, o almeno non più del dovuto per un prodotto del genere, Lee con un buon lavoro di dialoghi, attori e regia riesce a rendere interessante ancora una volta l'ormai trito canovaccio dell'agente infiltrato.

Magari solo un po' pleonastici i video finali che un po' derubricano il film a marchetta elettorale, anche perchè il parallelo con Trump era già uscito in maniera evidente dal film, peccati veniali comunque in un opera potente e anche divertente.

Per me è un 7,5 forse anche 8


  • 1

#24 Merlo

    Classic Rocker

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Inviato 22 dicembre 2020 - 16:13

Veramente ottimo secodo me, non l'ho trovato particolarmente didascalico, o almeno non più del dovuto per un prodotto del genere, Lee con un buon lavoro di dialoghi, attori e regia riesce a rendere interessante ancora una volta l'ormai trito canovaccio dell'agente infiltrato.

Magari solo un po' pleonastici i video finali che un po' derubricano il film a marchetta elettorale, anche perchè il parallelo con Trump era già uscito in maniera evidente dal film, peccati veniali comunque in un opera potente e anche divertente.

Per me è un 7,5 forse anche 8

 

Anche a me è piaciuto, al netto di John David Washington che trovo espressivo come un ceppo di legno (il film però l'ho visto in italiano, dove sono sicuro si perda il 90% dello scarto lessicale tra l'accento da nero e quello da finto bianco).

 

Penso che Lee abbia inserito l'appendice con i fatti di Charlottesville per sottolineare che questa gente è davvero pericolosa, dopo che per tutto il film sono ritratti come dei mezzi imbecilli al limite della parodia.


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"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"


#25 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 dicembre 2020 - 16:21

Anche nel film vero e proprio emergono ovviamente come imbecilli ma tutt'altro che innocui, poi il finale ci sta anche eh, lo trovo solo un po' troppo sparato in faccia e da al film una patina un po' da instant movie quando in realtà è molto di più.


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#26 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 23 dicembre 2020 - 14:11

Questo film ha ridestato il mio interesse per un regista che avevo completamente abbandonato e invece ha continuato a sfornare filmoni ma ne ho scritto già altrove e non vorrei ripetermi.

 

Solo una cosa sul finale cronachistico: per me invece è azzeccatissimo perchè cambia proprio l'atmosfera e il modo a cui poi si ripensa tutto il film, senza quelle immagini stile Eveline (lo spin off alla faces of death  di blob) il film come senso sarebbe stato dalle parti del Tarantino che fa riscrivere la Storia al cinema (espediente che francamente mi ha rotto le palle e che mostra la corda infantilistica su cui si regge) e invece così diventa un pugno nello stomaco che ti riporta a terra e nega anche qualsiasi lettura da revenge movie (la vittima è una ragazza bianca).


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