Eric Rohmer
#1 Guest_spacemen_*
Inviato 29 dicembre 2006 - 15:46
#2
Inviato 29 dicembre 2006 - 17:56
http://it.wikipedia....iki/Eric_Rohmer
Eric Rohmer è uno dei miei registi preferiti in assoluto, forse il francese che più amo nel proprio complesso, un opus che va dall'esperienza dei Cahiers ad oggi.
Disse bene Ghezzi, a proposito dell'Arte di Rohmer: è tutto un Inferno leggero, nei propri finali un senso di incompiuto e inappagato, di transeunte. Un cinema completamente realista, per niente affabulato, supremamente disincantato, forse al fine pessimista, governato di Destino e Caso alla stessa stregua; un'arte di psicologie e rapporti umani.
Rohmer ha pubblicato un libro nel periodo Cahiers uscito nella collana Feltrinelli...che potrebbe fare al caso tuo, dato ciò che chiedevi a proposito del rigoroso rapporto morale e religione, veri fil rouges ricorrenti nella filmografia di Rohmer.
Ahimè non ricordo il nome, mi verrà poi.
Veniamo ai suggerimenti della sua filmografia.
Dopo il capisaldo Maude.. direi di proseguire col seguente Il ginocchio di Claire, libero adattamento dal De Laclois 'Le relazioni pericolose', parimenti riuscito e folgorante.
Io adoro anche La Collezionista, sempre di fine anni sessanta, consigliatissimo.
Per gli anni settanta direi L'amore, il pomeriggio ('72), altra pietra miliare, che chiude mirabilmente la serie dei Racconti morali.
Gli anni '80 sono decisamente più fruttuosi, in termini quantitativi: si inaugurano le Commedie e proverbi con un trittico eccezionale: La moglie dell'aviatore e Il bel matrimonio prima, e il celebre Pauline alla spiaggia poi. Tutti recentemente stampati in DVD.
Piccoli capolavori di spontaneità artistica, rigorosamente evenemenziali, trasparenze di dialoghi e soggetti e costruzione di caratteri mimetica al punto da non sembrare 'costruiti' affatto.
Gli anni '80 sono tutti consigliati, eppure Il Raggio Verde premiato a Venezia resta forse il più celebre film di Rohmer, certo tra i migliori del decennio.
Molto interessanti anche Reinette e Mirabelle e L'amico della mia amica, 'poeticamente reali' al punto da commuovere.
I '90 partono con i Racconti delle quattro stagioni, uno per stagione, il mio preferito è Racconto d'Inverno, che parla di un addio e un ritrovamento, con il lavorio supremo dal Caso.
Una curiosità: su Comte d'Ete, storia di un triangolo amoroso, figura l'attrice che faceva Pauline nell'83. Su Racconto d'autunno è la volta della protagonista di Raggio verde e dell'...aviatore.
Incontri a Parigi è l'ennesima brillante antologia di balletti di caratteri, i cui reciproci scontri di rapporti sono ancora e sempre in balia di destino e Fato.
Appunto, un Inferno leggero.
Auguro buonissime visioni.
#3
Inviato 30 dicembre 2006 - 14:17
Eccome!Sono sicuro che si annidino,qui nel forum,ammiratori di Rohmer(uno di questi mi pare che era Scirocco).
Guarda, riducendo davvero all'osso mi concentrerei su questi tre film che, secondo me, riassumono nel migliore dei modi la poetica rohmeriana:
L'amico della mia amica
Racconto d'estate (Un ragazzo e tre ragazze)
Incontri a Parigi
Giochi di seduzione, ipocrisie, incongruenze, appuntamenti mancati, destini incrociati, scambi velenosi percorsi da una cattiveria più pronunciata che aiuta a fissare nella mente sia gli stupendi parchi di Parigi sia l'affascinante Bretagna o le algide architetture di Chergy-Pontoise.
#4 Guest_spacemen_*
Inviato 30 dicembre 2006 - 22:13
#5
Inviato 31 dicembre 2006 - 11:02
Ad esempio in "Pauline alla spiaggia" mi devastano psichicamente sia il personaggio della zia che quello della nipote. Ma in generale in tutti i suoi film donne anche per nulla belle acquistano una carica erotica incredibile...
Scherzi (ma mica tanto) a parte, di Rohmer ho visto quasi tutto e quai tutto mi è piaciuto tantissimo. Unica eccezione il celebre LA MARCHESA VON..., visto con piacere un paio di volte ma senza lasciarmi grandi impressioni.
#6 Guest_spacemen_*
Inviato 31 dicembre 2006 - 12:31
#7
Inviato 31 dicembre 2006 - 12:44
Non sono d'accordo con Tom su La Marchesa Von..., che invece ritengo il vertice di Rohmer per ciò che concerne la crudele ironia ed una irriverente satira sui luoghi comuni più beceri...
Non sono un adoratore di Rohmer per il fatto che ha mantenuto negli anni uno stille di messinscena piuttosto uguale a se stesso sempre e comunque...anche se ritengo imperdibili La mia notte con Maud, Il ginocchio di Claire, L'amore il pomeriggio, La Marchesa Von..., Pauline alla spiaggia, Il raggio verde, Racconto d'autunno, La nobildonna e il duca...
Sarei curioso se gli ammiratori di Rohmer non concordano nel vedere in Richard Linklater un suo accesissimo sostenitore..
#8
Inviato 31 dicembre 2006 - 14:54
Sarei curioso se gli ammiratori di Rohmer non concordano nel vedere in Richard Linklater un suo accesissimo sostenitore..
non ho visto tutti i suoi film, direi che senza dubbio lo struggente Prima dell'alba e il proprio fuggevole seguito, in particolare spandano ammirazione e determinazione a perseguire percorsi simili, in particolare quelli di Rohmer e più in generale per l'Onda francese, penso a Truffaut..
La stessa presenza della Delpy, francese, dichiara la volontà a immedesimarsi, e reincarnarsi in quello stesso corpo e liguaggio cinematografico.
Pur carendo una simile, severa intelaiatura filosofica, è simile e minuziosa l'intelligenza e la cura per l'introspezione psicologica e i dialoghi, ma è anche simile l'incuria verso ogni affabulato o consolatorio, favorendo invece il prodursi di forze/volontà superiori che trascendono il controllo dell'uomo (fato, destino...)
#9
Inviato 28 maggio 2007 - 12:29
mentre ieri ho visto La marchesa Von e francamente mi stupisce constatare che non gode poi di grande consenso qui.perchè a dire il vero l'ho trovato un film impeccabile,specialmente sotto l'aspetto estetico(facile l'accostamento con il solo Barry Lindon,nella mia ignoranza...potete indicarmi film son un'estetica di questo stesso stampo?),ma anche per il suo estremo rigore.
Non sò io ho trovato la storia molto struggente ma allo stesso tempo c'è una grande compostezza, insomma niente sentimentalismi che visto il soggetto immagino parecchi registi ci sarebbero incappati.
Ad essere onesto,infine,dirò ora una cosa quasi sicuramente impopolare : finito di vederlo non sò perchè ho pensato ad Adele H di Truffaut e mi sono detto - questo mi è piaciuto di più. che poi a dire il vero non sò manco perchè mi è venuto da fare st'accostamento...boh!
#10
Inviato 28 maggio 2007 - 19:29
Tempo fa vidi la mia notte con Maud che apprezzai molto, con solo una non completa soddisfazione nel finale più o meno prevedibile,ricordo.ma tanto son dettagli...
mentre ieri ho visto La marchesa Von e francamente mi stupisce constatare che non gode poi di grande consenso qui.perchè a dire il vero l'ho trovato un film impeccabile,specialmente sotto l'aspetto estetico(facile l'accostamento con il solo Barry Lindon,nella mia ignoranza...potete indicarmi film son un'estetica di questo stesso stampo?),ma anche per il suo estremo rigore.
Non sò io ho trovato la storia molto struggente ma allo stesso tempo c'è una grande compostezza, insomma niente sentimentalismi che visto il soggetto immagino parecchi registi ci sarebbero incappati.
Ad essere onesto,infine,dirò ora una cosa quasi sicuramente impopolare : finito di vederlo non sò perchè ho pensato ad Adele H di Truffaut e mi sono detto - questo mi è piaciuto di più. che poi a dire il vero non sò manco perchè mi è venuto da fare st'accostamento...boh!
due stili molto diversi, asciutto e sobrio quello di Rohmer, molto giocato sulle psicologie e sulla scrittura, molto più pathos in Truffaut. Cmq 2 grandi.
Di Rohmer io preferisco il secondo periodo, dagli anni '80 in poi, meno intellettualismi forazti, più caustico.
Racconto d'autunno per me il capolavoro assoluto. La summa di tutto il suo cinema, equilibrio perfetto.
#11
Inviato 29 maggio 2007 - 07:58
Tempo fa vidi la mia notte con Maud che apprezzai molto, con solo una non completa soddisfazione nel finale più o meno prevedibile,ricordo.ma tanto son dettagli...
mentre ieri ho visto La marchesa Von e francamente mi stupisce constatare che non gode poi di grande consenso qui.perchè a dire il vero l'ho trovato un film impeccabile,specialmente sotto l'aspetto estetico(facile l'accostamento con il solo Barry Lindon,nella mia ignoranza...potete indicarmi film son un'estetica di questo stesso stampo?),ma anche per il suo estremo rigore.
Non sò io ho trovato la storia molto struggente ma allo stesso tempo c'è una grande compostezza, insomma niente sentimentalismi che visto il soggetto immagino parecchi registi ci sarebbero incappati.
Ad essere onesto,infine,dirò ora una cosa quasi sicuramente impopolare : finito di vederlo non sò perchè ho pensato ad Adele H di Truffaut e mi sono detto - questo mi è piaciuto di più. che poi a dire il vero non sò manco perchè mi è venuto da fare st'accostamento...boh!
due stili molto diversi, asciutto e sobrio quello di Rohmer, molto giocato sulle psicologie e sulla scrittura, molto più pathos in Truffaut. Cmq 2 grandi.
Di Rohmer io preferisco il secondo periodo, dagli anni '80 in poi, meno intellettualismi forazti, più caustico.
Racconto d'autunno per me il capolavoro assoluto. La summa di tutto il suo cinema, equilibrio perfetto.
però se pensi ad esempio a il ragazzo selvaggio di truffaut,beh lì direi che lo stile è estremamente scientifico, cioè intendo sembra quasi una trattazione, per come il regista si pone quasi al di fuori della vicenda che narra.
-o almeno questo è il ricordo che ne ho di una visione di un po' di tempo addietro!-
#12 Guest_andara_*
Inviato 29 maggio 2007 - 23:45
#13
Inviato 25 agosto 2008 - 10:26
visto in questi giorni, mi è piaciuto, ancora una volta specie esteticamente, curioso e affascinante vedere i personaggi che vanno ad animare quadri.
e sì per la sua eleganza che trovo allo stesso tempo asciutta, non pomposa laddove magari lo possono essere i costumi, le storie.
Dei suoi finora visti(non molti in verità : la mia notte con maud molto tempo fa,troppo. la marchesa von e racconto d'autunno) penso di preferire Racconto d'autunno ma tutti mi sono piaciuti e li ho apprezzati.
#14
Inviato 11 gennaio 2010 - 18:15
#15
Inviato 11 gennaio 2010 - 18:43
vivace e lucidissimo fino alla fine.
rip
#17
Inviato 11 gennaio 2010 - 19:35
Ciao! :-*
#18
Inviato 11 gennaio 2010 - 19:54
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male
Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey
#19
Inviato 11 gennaio 2010 - 22:20
lo ricorderò con piacere per il suo bellissimo Racconto d'autunno :
http://www.youtube.c...h?v=4ZSlRJME_mk
(se non ci pensano gli arabi...)
#20
Inviato 11 gennaio 2010 - 23:43
ciao eric, alcune tue commedie mi hanno salvato letteralmente da giornate nerissime, altre mi hanno fatto uscire di casa con la voglia di innamorarmi
un grande
#21
Inviato 12 gennaio 2010 - 09:46
#22
Inviato 12 gennaio 2010 - 15:01
:-*Mi firmò la tesi di laurea e mi salutò.
per il resto me ne sto zitto, ho glià l'esperienza di Truffaut
#23
Inviato 12 gennaio 2010 - 16:18
Che ricordo! Mi ero laureato ad aprile con una tesi proprio sul Maestro e durante l'estate seppi della vicina consegna del Leone d'Oro a Venezia. Mi sembrava di sognare: avrei, forse, potuto incontrare il Maestro proprio all'apice della mia parabola di studio! Pazzesco.
:-*
Mi firmò la tesi di laurea e mi salutò.
Fu una giornata a dir poco rocambolesca: l'atmosfera elettrizzante dell'attesa mattutina per le piazzette del Lido, la conferenza stampa pomeridiana, il brevissimo saluto al Maestro, ma l'impossibilità di avvicinarlo a tal punto da chiedergli un autografo. Però Elsa, una delle sue giovani collaboratrici, mi notò e si offrì di aiutarmi. :-* Avrebbe consegnato lei stessa la mia tesi a Rohmer pregandomi di venire poi a ritirarla alle 19.30... Ci dammo, così, appuntamento davanti all'hotel dove alloggiava il regista e la scoperta della sua firma nel frontespizio del volume fu un'emozione incredibile! Abbracciai Elsa per qualche istante e la ringraziai per quel piccolo sogno.
Persi l'ultimo treno per tornare a Milano, però! O_O Così fui costretto a cercarmi una pensione per un'altra notte al Lido... :-\ Amen. La mattina seguente la passai sui gradini della stazione di S. Lucia, in estasi totale, seduto accanto all'acqua in attesa dell'interregionale. Sul treno mi rubarono pure la giacca di pelle. :'(
#24
Inviato 12 gennaio 2010 - 16:42
#25
Inviato 12 gennaio 2010 - 20:37
comunque rispetto, sia per il Maestro che per te che hai fatto un'Impresa :-*
#26
Inviato 12 gennaio 2010 - 21:10
E sono stato piuttosto conciso. In realtà, fu un ancora più tortuosa la faccenda.scirocco il tuo racconto sarebbe stato benissimo in un film di Rohmer, appunto
Tutto merito di quella biondina che non finirò mai di ringraziare. Qualche giorno dopo, Elsa mi scrisse una mail dove mi spiegò che a colpirla fu il titolo della mia tesi ("Menzogne obbligate. La teatralità nel cinema di Eric Rohmer") per puro caso esattamente uguale al suo, ma riferito a Bergman O_O Pazzesco! Peccato l'abbia persa, poi, di vista. Chissà se lavora ancora alla Films du Losange...comunque rispetto, sia per il Maestro che per te che hai fatto un'Impresa :-*
#27
Inviato 12 gennaio 2010 - 21:15
quanto vuoi di royalties?
#28
Inviato 12 gennaio 2010 - 21:33
Te l'ho detto che è stata una giornata a dir poco rocambolesca! O_Oripeto: è ancor più da sceneggiatura
quanto vuoi di royalties?
#29
Inviato 13 gennaio 2010 - 09:39
#30
Inviato 13 gennaio 2010 - 09:43
:-*Escobar
E continua a gridare."
(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")
#31
Inviato 13 gennaio 2010 - 10:11
Genio e sregolatezza...Oddio Escobar come correlatore!
#32
Inviato 24 agosto 2010 - 11:14
La mia notte con Maud (Ma nuit chez Maud): film imprescindibile in cui è già presente il nucleo fondante del suo cinema: esitazione tra fede e tradimento. Di rilevanza artistico-stilistica ovviamente la cena con discussione su Pascal e il famoso incontro "innevato". Capolavoro.
L'amore il pomeriggio: bellissima scena iniziale. Anche il resto del film mi è piaciuto.
La moglie dell'aviatore: opera minore di Rohmer ma che io ho amato alla stregua degli altri suoi capolavori. Compare la sua attrice feticcio Marie Riviere in uno dei ruoli femminili più cattivi di tutta la sua filmografia. Bello.
Il raggio verde: stupenda interpretazione della Riviere che sembra immedesimarsi totalmente nella protagonista afflitta da dubbi ed esitazioni. Lo stile estetico del film merita una citazione. Il colore rosso domina molte sequenze del film. Negli abiti soprattutto. Nonostante il raggio "verde" del titolo.
Racconto di primavera (Conte de printemps): uno dei suoi film che mi è piaciuto meno. Gli elementi umani che vorrebbe mettere in risalto (gli intrighi di Natasha ad esempio) sono abbozzati male.
Racconto d'inverno (Conte d'hiver): ritorna il rapporto tra fede ed esitazione, una costante. Stavolta la fede (infantile ed anche un pò antipatica) della protagonista sarà appagata.
Racconto d'estate: Un ragazzo, tre ragazze (Conte d'été): ed eccoci al film che preferisco (forse addirittura in assoluto ). Lo preferisco innanzitutto per il fortissimo senso di empatia che ho provato verso il protagonista (empatia addirittura completata anche da una certa somiglianza fisica). Il rapporto tra il protagonista Gaspard e le tre ragazze si gioca continuamente su una sorta di simmetria claustrofobica. Quando lui, ad esempio, all'inizio del film appare leggermente timido nei riguardi della vispa ed astuta Margot sarà proprio lei a stuzzicarlo. Ma quando Gaspard prenderà sicurezza su di sè e comincerà a crederci perchè nel frattempo ha mandato all'aria (per una serie di coincidenze) i progetti con Lena e Soléne allora sarà proprio l'amica Margot ad indietreggiare. Tutto si risolverà nell'incompiutezza inconsciamente voluta proprio dal protagonista.
Racconto d'autunno (Conte d'automne): protagonisti assoluti le bugie. Anche questo un bel film con la sempre splendida Marie Riviere.
#33
Inviato 25 dicembre 2014 - 08:47
Ancora incellophanato nella bustina Fnac e con tanto di scontrino sbiadito, euro 12,90, 22 settembre 2005, ho visto Reinette e Mirabelle, un film in 4 atti di due mele, una di campagna e una di città, di fronte allo scorrere anche banale della vita che interpretano con le personalizzazioni dei concetti di morale e libertà.
Ascrivibile al ciclo dei proverbi dice Morandini sbagliando chè tale ciclo aveva come sfondi l'amore mentre questo ha come fulcro l'amicizia che non è la stessa cosa, è un film del 1987, quindi di un R. già maturo e già noto al grande pubblico con Il raggio verde.
Magistrale l'immagine delle oche che vanno avanti e indietro come i druidi durante i loro rituali sacri e che "sembra sempre che stiano discutendo di cose molto importanti".
Fate anche voi un regalo al forum, scrivete un po' di stu Rohmer che io non conosco benissimo.
#34
Inviato 25 dicembre 2014 - 09:19
Ho visto una ventina di sui film godendomeli moltissimo, impressionato dalla costante qualità dei suoi lavori dagli esordi sino agli anni 90.
Poi però con il tempo mi si insinuato un dubbio sull'effettivo valore di questo cineasta, diciamo sul valore delle sue opere al di là della qualità cinematografica. Pensieri questi che non mi scomoderei a fare per il 99% dei registi che apprezzo, ma appartenendo lui alla Nouvelle Vague trovo gli venga richiesto anche un qualcosa di più rispetto alla bravura tecnica. Quindi, ecco, di cosa parla Rohmer nelle sue storie di tira e molla sentimentali? Non riesco a ravvisare, al di là di reazioni di causa ed effetto e di qualche analisi psicologica, dei concetti o dei messaggi che trascendano la narrazione, se ci dica qualcosa di più grande sulla società in cui i suoi personaggi vivano e se i di loro comportamenti ne siano influenzati in senso storico. Quindi, al di là della piacevolezza della visione, ho cominciato a rivalutare Rohmer in negativo, mettendolo in secondo piano ai suoi amici\colleghi di movimento quali Truffaut, il suo fratellino sadico Chabrol (la cui poetica antiborghese faceva da robusto trait d'union delle opere) o addirittura Jacques Demy (Godard è ovviamente fuori categoria).
Ad ogni modo non voglio sembrare troppo severo, anche perché dovrei rivedere i di lui film che ritengo più riusciti (anche se La Femme de l'Aviateur, uno dei miei preferiti, non ha superato l'esame di una seconda visione), quindi top10:
#35
Inviato 25 dicembre 2014 - 10:07
#36 Guest_elisa_*
Inviato 27 dicembre 2014 - 14:11
Quello che più mi colpisce di Rohmer credo sia la precisione chirurgica, quasi fatale del suo sguardo, ancora più evidente in relazione a un discorso sull'evanescenza e la mutevolezza delle cose e delle persone, sull'imprevedibilità e l'"abitudine del caso". C'è sempre un centro verso cui tendere, irraggiungibile o afferrato solo per brevi istanti; un senso di realizzazione minacciato e precario, come quando, in Racconto d'inverno, un'insinuazione fuori campo buttata lì con crudele leggerezza ("se avessi preso un altro autobus...") rimescola le carte di un lieto fine più simile a una tregua momentanea. Nel mezzo, tutte le esitazioni e le intermittenze del cuore, i gesti mancati e l'emotività che si fa spazio dietro le parole (sebbene così parlati, i suoi film sembrano sempre dire altro e a un altro livello). I colori abbassati di tono, gli ambienti familiari eppure un po' opachi, come la qualità ultima di opere che, quasi per pudore, non si svelano mai completamente. Film da rivedere, di cui avere cura.
Quasi quasi vado a rivedermi Racconto d'inverno
#37
Inviato 23 giugno 2018 - 06:43
Ieri mi son visto "La mia notte con Maud", primo film di Rohmer che vedo.
A un intellettualismo quasi insopportabile da quanto è ostentato, si contrappone una poetica di sguardi ed ellissi che lascia il segno.
Da un lato mi respinge e dall'altro mi attrae, per cui seguirà almeno un altro tentativo.
#38
Inviato 06 maggio 2021 - 18:43
Mi sono appena scaricato la mia notte con Maud, edizione criterion lingua originale, no sub. I sottotitoli trovati su opensubtitles sono fuori sincrono del tutto (non si possono regolare è proprio il minutaggio dle film diverso credo). Avete idea di come reperire una versione in italiano del film o dei sub sincronizzati?
#40
Inviato 07 maggio 2021 - 09:39
Grazie ma li avevo già sincronizzati con VLC, cioè quando parte il primo dialogo faccio partire il sottotitolo correttamente ma dopo un paio di minuti è di nuovo fuori sinc
#41
Inviato 07 maggio 2021 - 09:50
Grazie ma li avevo già sincronizzati con VLC, cioè quando parte il primo dialogo faccio partire il sottotitolo correttamente ma dopo un paio di minuti è di nuovo fuori sinc
Scusami ero di fretta e sono stato fin troppo stringato.. se hai voglia e tempo a destra c'è la funzione di Linear correction dove, se indichi lo shift da applicare in due momenti del film (ad esempio inizio e fine), ti sincronizza il file dei sottotitoli ricalcolando tutti i tempi intermedi tra una battuta e l'altra.
Però se il problema è dovuto a scene tagliate o aggiunte rispetto ai subs non c'è verso di sistemarli
#42
Inviato 07 maggio 2021 - 16:16
Grazie ma li avevo già sincronizzati con VLC, cioè quando parte il primo dialogo faccio partire il sottotitolo correttamente ma dopo un paio di minuti è di nuovo fuori sinc
Scusami ero di fretta e sono stato fin troppo stringato.. se hai voglia e tempo a destra c'è la funzione di Linear correction dove, se indichi lo shift da applicare in due momenti del film (ad esempio inizio e fine), ti sincronizza il file dei sottotitoli ricalcolando tutti i tempi intermedi tra una battuta e l'altra.
Però se il problema è dovuto a scene tagliate o aggiunte rispetto ai subs non c'è verso di sistemarli
Si credo che il problema sia il minutaggio, il film che ho scaricato io ha un minutaggio diverso da quello per cui sono stati fatti i sub
Però grazie mi tornerà comodo di sicuro in futuro questo sito
#43
Inviato 09 maggio 2021 - 16:19
la scena della festa in barca ne Il ginocchio di Claire tra il must del cinema francese
#44
Inviato 09 maggio 2021 - 16:51
Allora visti i problemi a reperire La mia notte con Maud ho iniziato con Il raggio verde.
Venivo da una serie di film di Linklater che viene spesso paragonato al francese, più me lo sono trovato citato nel documentario di Bogdanovich su Buster Keaton e allora ho deciso che era giunta l'ora di colmare la lacuna con questo regista.
Il raggio verde è il tipo di film che se fatto bene dovrebbe pure piacermi, ma la protagonista è troppo antipatica per potermi rendere potabile una commedia tutta incentrata su dialoghi e personaggi e quasi niente sulla storia. Certo ci sono film con protagonisti anche molto più antipatici di lei che mi sono piaciuti (Tutto o niente di Leigh per dirne uno) e c'è pure da dire che la protagonista potrebbe benissimo essere una 30enne woke dei nostri tempi, quindi in questo caso sarebbe di quasi una quarantina d'anni in anticipo sui tempi, ma in realtà non ho nemmeno ben capito (e non mi è nemmeno interessato di pensarci troppo a film finito) se il regista empatizzasse con la protagonista (cosa che un po' sembra di si) o la considerasse come me una scassacazzi.
Dopo un paio di giorni torrent ha deciso di scaricare l'unica copia decente in italiano di La mia notte con Maud. Siamo alle solite, stesso tipo di film del precedente che appunto a me piacciono pure ma mi sono un po' rotto le palle anche qui. Tre adulti che si fanno le menate sui rapporti di coppia, una serie infinita di discorsi sulla fede e sul sesso, coi protagonisti che sembrano appartenere alla fine dell'800 invece che a un gruppo di borghesi francesi nella fine degli anni 60.
Avrei pure voglia di dargli una terza chance, perchè i film non sono ovviamente fatti male e perchè appunto è un genere che solitamente a me piace parecchio, però sono pure un po' scoraggiato ovviamente.
Opinioni in merito ai film?
#45
Inviato 09 maggio 2021 - 17:09
"Il raggio verde" è un grandissimo film sulla solitudine e la depressione senza che queste cose si mangino il film (anzi questi elementi sono soprattutto amplificati dalla messa in scena, dal senso del paesaggio, più che dai dialoghi), con un'analisi delle dinamiche relazionali di una finezza impressionante considerando che Rohmer anticipa proprio tutta una serie di questioni molto dibattute oggi (a partire dal "female gaze" che è dominante nel ciclo "Commedie e proverbi"). "La mia notte con Maude" è invece uno dei suoi capolavori assoluti, le "menate sui rapporti di coppia e i discorsi sulla fede" rappresentano la questione morale affrontata da Rohmer in quel ciclo di film, insieme naturalmente alla riflessione su caso, desiderio e volontà che attraversano tutta la sua filmografia. E' vero che con Rohmer "l'appetito vien mangiando" e ti direi di provare con un terzo film, ma con queste premesse meglio che lasci perdere, riprovando magari il prossimo anno.
#46
Inviato 09 maggio 2021 - 17:20
Grazie.
Il problema è che in linea di massima sono pure d'accordo su tutto quello che scrivi e che mi rendo conto di aver visto dei film che hanno qualcosa da dire e lo dicono in maniera molto originale, per questo vorrei pure dargli una terza chance.
Però allo stesso tempo mi hanno lasciato un po' freddo durante la visione, forse meglio seguire il tuo consiglio e aspettare un po' tempo
#47
Inviato 09 maggio 2021 - 17:34
Anche secondo me sei partito col piede sbagliato ed e' meglio se lasci perdere o rimandi.
Passi "Il raggio verde", che ha sicuramente degli elementi irritanti (anche se l'originalita' del film sta proprio li': i personaggi sensibili e fragili in genere sono sempre ben visti nelle opere di finzione, Romher invece mette in luce anche il lato sgradevole e narcisista della timidezza), ma se non ti piace "La mia notte con Maude", che invece e' uno dei suoi film piu' accoglienti, affettuosi, quasi ASMR si potrebbe dire oggi, non vedo cosa altro ti possa piacere di lui.
Poi chiaro, lui e' proprio IL regista da 3 personaggi, 2 stanze, 100 dialoghi.
#48
Inviato 09 maggio 2021 - 18:10
Pur avendo visto con piacere quasi tutta la discografia di Eric, le seconde visioni di alcune sue opere (tra cui ...Maud) non sono state altrettanto soddisfacenti che le prime, dato che mi ha dato un po' di fastidio questo rimuginare su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato fare.
Capisco quindi l'irritazione di fronte a ...Maud, ma credevo che Il raggio verde fosse un film da consigliare a colpo sicuro.
Nel caso tu voglia dare un altra occasione, mi sento di suggerirti La collezionista, Il ginocchio di Claire (Brialy non arriva col macchinone, arriva col MOTOSCAFO), L'amore nel pomeriggio, Pauline alla spiaggia e Racconto d'autunno tra quelli più classicamente Rohmeriani. Poi ci sarebbe anche Il segno del leone, tra i suoi primi lavori, che si distingue per approccio e che potrebbe essere più potabile.
#49
Inviato 09 maggio 2021 - 18:15
Grazie per le risposte.
Sicuramente gli darò un'altra chance, pensavo proprio al ginocchio di Claire, ci sta che fra qualche giorno mi torni la voglia.
#50
Inviato 11 maggio 2021 - 10:39
"La mia notte con Maude", che invece e' uno dei suoi film piu' accoglienti, affettuosi, quasi ASMR si potrebbe dire oggi.
ahahahahaha bellissimo concordo
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