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Rampart (Moverman, 2013)


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5 replies to this topic

#1 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 30 dicembre 2013 - 20:07

Immagine inserita

http://www.ondacinem...t_moverman.html

film americano del 2011 arrivato in italia nel 2013

los angeles, 1999. lo scandalo rampart sullo sfondo, un semplice poliziotto davanti alla cinepresa. dave brown non mangia, beve e fuma soltanto. rimorchia una donna differente ogni sera. a casa ha due ex mogli sorelle e due figlie avute da una e dall’altra. sul lavoro si comporta da totale stronzo: fa il sessista con la collega donna, è insubordinato con i superiori, ha la mano pesante con i delinquenti. proprio per via del suo caratteraccio finisce su tutti i notiziari per aver picchiato brutalmente un tizio che lo aveva tamponato in un incidente. ma non si ferma solo a quello: non esita ad intervenire in una rapina, far fuori un uomo disarmato, inquinare le prove, lasciare scappare il ladro e in cambio tenersi la refurtiva

dave brown è un bastardo figlio di puttana che indossa una divisa o è il capro espiatorio di un sistema che non funziona di cui è solo una emanazione? è un po’ il quesito ambiguo che rimane sullo sfondo. trattandosi di un soggetto di james ellroy (anche co-sceneggiatore) le risposte non sono mai chiare o non ci vengono date. ma alla fine non è a questo che il regista è interessato: è semmai interessato al suo protagonista come uomo e come padre, fisicamente sempre presente in scena. la chiave scelta è quella dell’intimismo, del pedinamento pudico, anche se lo stile di moverman non è secondo me molto adatto ad un soggetto di ellroy. stile ellittico, un po’ realistico un po’ manierato (come verso la fine, dove per suggerire la “deriva” del personaggio si usano molto i colori rossi e neri, penombre, ecc), sempre a due passi di distanza dalle persone e dagli eventi. è uno stile freddo, poco “sporco”. a moverman non interessano la pelle, l’asfalto, il sangue. e anche per questo è poco sporco il poliziotto di harrelson (niente a che vedere con il cattivo tenente citato nella recensione, siamo di quanto più lontano dai toni allucinati del film di ferrara, dove la carne aveva un peso)

ci avrei visto bene david ayer con questo soggetto ellroyiano (magari limando un po’ le parentesi familiari, soprattutto i momenti con la figlia più grande, quella ribelle, artista, lesbica, l’unica che gli risponde per le rime e l’unica che gli vuole veramente bene, ecc, su basta che palle). nonostante quindi non condivida le idee di messinscena, e nonostante alcuni difetti (non riuscito anche il personaggio dell’avvocato di robin wright), il soggetto è buono e anche il film è buono, pur con alcune riserve
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#2 vegeta851

    Enciclopedista

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  • LocationFerrara

Inviato 31 dicembre 2013 - 09:14

Per me tra i capolavori dell'anno. Una discesa agli inferi senza sconti a nessuno in una metropoli da incubo: Il film che a Paul Schrader non riesce più da un pezzo
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#3 Guest_cinemaniaco_*

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Inviato 31 dicembre 2013 - 10:23

in una metropoli da incubo


almeno la si vedesse questa metropoli, è quasi tutto girato in interni (bar, stazione di polizia, casa, camere d'albergo...)

se poi l'incubo doveva suggerirlo il locale degli scambisti... va bè un po' risaputo
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#4 Dudley

    mainstream Star

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Inviato 24 gennaio 2014 - 21:45

Visto l'altra sera, non male ma lascia un certo retrogusto amaro in bocca ... un film che ... come dire ... gira un po' su sè stesso, indeciso sulla strada da prendere. Pur se di maniera, mi è molto piaciuta la scena finale (la figlia è già come il padre?). Harrelson comunque ottimo.
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#5 Edgewalker

    The storm is upon us

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  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 09 marzo 2021 - 09:55

Sapevo che se qualcuno ne aveva parlato qui, quel qualcuno sarebbe stato cinemaniaco.

Recuperato su prime qualche sera fa, l'ho trovato una sorta di precursore di Dragged Across Concrete nel voler festivalizzare il genere poliziesco lercio. Zahler ha personaggi scomodi e tempi dilatati, Rampart da un lato ha una regia tra il documentario e l'arty che vuole "nobilitare" la materia, dall'altro un personaggio marcio fino al midollo anche più della coppia Gibson/Vaughn. Quello che il film chiede probabilmente è come certi personaggi convivano con questo, e come i lati negativi convivano con i sentimenti e i problemi da persone normali che hanno nel privato.

 

Harrelson ovviamente fa lo show, ma il resto del cast pure curiosamente di alto profilo sia all'epoca che in retrospettiva: Ice Cube, Steve Buscemi, Sigourney Weaver, Ned Beatty,  Brie Larson anni prima di Captain Marvel e che per giunta fa la figlia lesbica del protagonista.

 

Sottovalutato e da riscoprire.


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#6 maun

    pivello

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Inviato 18 maggio 2021 - 13:04

rampart duro bello teso tosto visto in versione originale poi e' da brividi


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