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La Ricerca Del Lavoro [Ortodosso Vs Feudatari]


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1657 replies to this topic

#1 Ortodosso

    baby even the losers

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Inviato 25 settembre 2013 - 21:18

Glielo dicono, ripetono in continuazione e così è spesso. E subito sa che deve darsi da fare per conto proprio.


Eh sì, infatti tu ti dai da fare alla grandissima.

Lassi: mi piacerebbe dire che sono andato a botta sicura, invece non è stato così, però pur non avendo una lira avevo altre cose che mi hanno fatto cadere in piedi. Il che non toglie che abbia fatto delle scelte del cazzo o comunque delle scelte buone più per culo che per metodo, anche se di certo non sono andato a fare il DAMS.

Il punto è un altro, ovvero che se 10-20 anni fa il gap vero non era quello economico ma quello sociale, ovvero quelli che non avevano un background socio-economico di un certo tipo non disponevano assolutamente di informazioni adeguate e non avevano idea di molte delle possibilità che invece c'erano, oggi l'informazione è incommensurabilmente più veloce e accessibile, per cui anche i poverelli possono riuscire a fare scelte molto più intelligenti in un ventaglio molto più ampio.

A meno che sia un caso avere oggi una decina di persone del forum all'estero mentre dieci anni fa ce n'erano zero: Thelonius è un capo, però 10-20 anni fa quelle robe lì le facevano solo i figli dell'altissima borghesia (non per una questione di soldi, ma di incoraggiamento, rischio calcolato, confidenza).

Il discorso invece dell'inserimento del mondo nel lavoro è ancora molto indietro, si fa ancora il legame con l'università che è anacronistico al massimo: le stesse informazioni che ci sono per l'università ci sono anche per la domanda/offerta nel mercato del lavoro, e ci sono sperequazioni talmente enormi in taluni campi che chiunque anche partendo da zero e con un investimento pressoché solo di tempo e sforzo trova un ottimo lavoro con brutale facilità, naturalmente ci vuole confidenza in se stessi e il succitato sforzo, cose più difficili da trovare che la consueta autocommiserazione a buon mercato.

Ecco a me piacerebbe leggere di qualcuno che sta cercando lavoro con poco successo per capire come lo sta facendo e provare a migliorare in quel senso.
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#2 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 25 settembre 2013 - 21:24

Lassi: mi piacerebbe dire che sono andato a botta sicura, invece non è stato così, però pur non avendo una lira avevo altre cose che mi hanno fatto cadere in piedi. Il che non toglie che abbia fatto delle scelte del cazzo o comunque delle scelte buone più per culo che per metodo, anche se di certo non sono andato a fare il DAMS.


io intendevo dire che oggi chi ha idea di lavorare (già da subito a 14-18 anni) lavora, insomma non è casuale

la differenza è che magari chi perde tempo (facendo una laurea inutile per gli sbocchi o non facendo proprio una sega) non sale più sul treno mentre 15 anni fa si riusciva comunque a rimanere attaccati (magari con un lavoro di merda, certo) pure dopo, quello che aveva fatto l'adolescenza alla Sid Vicious poi si rimetteva +o- al passo

cmq l'importante è non colpevolizzarsi per il passato e vedere che si può fare ora
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#3 Blue Tears

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Inviato 25 settembre 2013 - 21:35

@ Ortodosso ...scelte intelligenti, sei sicuro che chi non sceglie il Dams faccia una scelta più intelligente di chi lo sceglie ? Questa del ''pratico intelligente'' è un'altra battuta da nonno...invece il resto del tuo discorso è più o meno condivisibile.

"Sposati e te ne pentirai, non ti sposare e te ne pentirai lo stesso; sposarsi o non sposarsi, te ne pentirai comunque; sia che ti sposi o che non ti sposi rimpiangerai tutto. Ridi delle assurdità del mondo, e te ne pentirai; piangi sulle assurdità del mondo, e te ne pentirai; ridi o piangi, te ne pentirai lo stesso; sia che tu rida di esse o che tu pianga per esse lo rimpiangerai comunque. Dai fiducia ad una ragazza e te ne pentirai; non dare fiducia a una ragazza e te ne pentirai ugualmente; le dai fiducia o non le dai fiducia te ne pentirai in entrambi i casi; sia che le dai fiducia o che non le dai fiducia lo rimpiangerai. Impiccati e te ne pentirai; non ti impiccare e te ne pentirai, ti impicchi o non ti impicchi, lo rimpiangerai; sia che ti impicchi o che non lo fai, lo rimpiangerai comunque. Questo, signori, è la personificazione di tutta l’umana saggezza."

- Soren Kierkegaard
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Anche tra fiamme violente si può piantare il loto d'oro

#4 starmelt

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Inviato 25 settembre 2013 - 22:25

Ecco a me piacerebbe leggere di qualcuno che sta cercando lavoro con poco successo per capire come lo sta facendo e provare a migliorare in quel senso.


Eccomi. Però non partendo più da neolaureato ma da cassaintegrato->mobilitato->licenziato, quindi mi sa che non c'entra.

Riassunto: a casa da gennaio sono partito con i soliti invioni senza senso a Page Personnel, Hays, vari ed eventuali, ho scavato alcuni colloqui e qualche altro l'ho fatto grazie ai contatti che avevo sviluppato lavorando (le agenzie chiamavano i miei ex colleghi e loro segnalavano me). Poi sono riuscito ad agganciare un paio di headhunter di queste parti (per caso, non mi sono messo vincoli territoriali) che si sono un po' sbattuti e mi hanno fatto fare altri colloqui. Però niente di concluso. Mi ha chiamato il CENTRO PER L'IMPIEGO (penso sia un evento) e il tutto non sembrava neanche male (start-up) però in contemporanea mi ha chiamato una nota compagnia assicurativa mi sono fatto prendere dal nome e da due settimane mi ritrovo ad aprire sinistri. Probabile cazzata. Quindi mi sa che si lavora e che si ritorna a cercare.

Ho pensato anche all'estero ma parlo solo un inglese abbastanza penoso/da italiano standard e in più mi pesa un po' tanto il culo.

La mia fregatura è che nei quattro anni che ho lavorato ho cambiato tre ruoli, ok in crescita, sempre nella stessa azienda e nello stesso ambito (marketing) ma sono state esperienze di un anno/due, quindi ai colloqui andava così: "ah bene vedo che sei maturato/bel profilo/blablabla ma noi cercavamo uno con più esperienza" o il terribile "uno che facesse anche il commerciale".
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#5 Ortodosso

    baby even the losers

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Inviato 25 settembre 2013 - 22:41

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Lavoro è l'intersezione tra quello che vuoi fare, quello che sai fare, e quello per cui pagano (a sufficienza). Ci sono quindi quattro elementi:

1. Quello che vuoi fare
2. Quello che sai fare (e/o che puoi imparare)
3. Quello per cui pagano
4. Vincoli vari auto o etero-imposti in termini di salario, location, "vendita mai", etc.

Un buon lavoro è l'intersezione di queste quattro cose.

Al posto di fare un mischione e di confondere la strategia con la tattica (il famoso parto con gli invioni a Manpowe, dal quale nulla di buono può venire). Di fatto 3 su 4 delle dimensioni di cui sopra hanno tutto a che vedere con l'individuo, e nulla col mercato o il destino cinico e baro.

Io affronterei la cosa sequenzialmente e in maniera mutualmente esclusiva, e a prima cosa è quello che vuoi fare. Starmelt, tu cosa vuoi fare [1]? Perché? Sei sicuro? Se non sei sicuro, probabilmente vuoi fare qualcosa che apra più opzioni dopo, specialmente nell'area approssimata che pensi ti interessi.

Per fare un minimo di disegno della ricerca (e quindi della carriera) bisogna iniziare sognando, non solo per guadagnare entusiasmo, ma soprattutto perché serve a rimuovere vincoli, che è l'ingrediente chiave (infatti poi passeremo a rimuoverli anche dal punto di vista di quello che sai fare, di quanti soldi servono, e di quali sono le cose che non vuoi fare).

Senza una risposta sera a questa domanda non si parte neanche, e se uno non ha il coraggio di chiedersela (codardìa spesso mascherata da cinismo, battute da due soldi, a volte addirittura paura del giudizio altrui o di se stessi perché mettere impegno nel lavoro [2] è passibile di presa in giro, affermazioni buone per ogni stagione ma che non c'entrano un cazzo tipo prendo quello che c'è o c'è la crisi) è finito in partenza.

[1]: se competenze, mercato e soldi non fossero un problema, ovviamente senza buttarla nella caciara dell'astronauta.
[2]: e cercare lavoro è un lavoro

mi sa che di queste note faccio un libriccino che all'Eco di Come scrivere una tesi di laurea ci spalmo la merda in faccia.
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#6 starmelt

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Inviato 25 settembre 2013 - 23:25

Starmelt, tu cosa vuoi fare [1]? Perché? Sei sicuro? Se non sei sicuro, probabilmente vuoi fare qualcosa che apra più opzioni dopo, specialmente nell'area approssimata che pensi ti interessi.


Cosa vuoi fare?
Quello che facevo prima mi piaceva, però ho anche scoperto che: 1) sono molto sensibile all'ambiente di lavoro, dall'ambiente ok con ottimi rapporti con il mio direttore e colleghi il clima è diventato, causa cassaint, crisi, atmosfera da inquisizione, rivoluzione ai vertici e nuova direttrice di Barcellona nell'anno degli europei, una merda. E anche se finalmente facevo quello che avevo detto di voler fare il giorno del colloquio (product manager) la quotidianità lavorativa era comunque una merda. Aggiungo che ho vissuto in un posto che non mi piaceva, ed è anche questo un aspetto si deve considerare 2) se mi fai fare una cosa che non conosco di norma mi ci appassiono e imparo volentieri. Da qui l'ok all'assicurazione, anche perché ho pensato che possa essere un modo per entrare e poi vedere di spostarmi dall'interno della società.

Sei sicuro?
No. Però comincio ad avere un'età (32) per la quale è difficile che ti prendano senza esperienza in qualcosa. Quindi punto su quella che ho.


Precisazione riguardo ai vincoli: non è che vendita mai, ma alla domanda "gestivi clienti" non potevo fare altro che rispondere "no" e quindi via.
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#7 Ortodosso

    baby even the losers

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Inviato 25 settembre 2013 - 23:34

Sì sì, vendita mai non sei tu ma è un luogo comune che c'è sempre. Ma prima cosa facevi? Descrivi nel dettaglio. E come detto lascia perdere ogni vincolo di età, esperienza, quello che pensi il mercato voglia.
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#8 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 26 settembre 2013 - 00:42

Io finora ho fatto solo lavori che non mi piacevano, un po' per il principio che finché non provi a fare qualcosa non puoi sapere se ti piace o no, un po' perché fare quello che ti piace va bene finché la tua passione non è quella di scrivere musica, poesie o più in generale l'ambito artistico, che poi è anche quello che scatena maggiormente le passioni delle persone normalmente. Fare quello che ti piace è possibile, ma se uno non c'ha margine economico di manovra e deve reperire i soldi nell'immediato non può mica buttarsi a capofitto su quello che gli piace prendendo 0 € al mese. O meglio, può farlo e gli farà anche onore, ma in quel caso può andare a finire molto male.
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Statisticamente parlando, non lo so.


#9 Ortodosso

    baby even the losers

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Inviato 26 settembre 2013 - 01:14

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poi figurarsi se oblo e franzzz non lavorano


Ma Oblomov è cancellato dai, mentre Franzz in quanto colonialista deve restare.

Drogo, il tuo intervento è una cazzata sesquipedale ma molto utile perché una posizione rozzamente molto diffusa. Nota la contraddizione tra:


il principio che finché non provi a fare qualcosa non puoi sapere se ti piace o no


e

l'ambito artistico, che poi è anche quello che scatena maggiormente le passioni delle persone normalmente


l'ambito artistico (BLARG) non scatena un cazzo di per sé, l'unico fattore scatenante è che è più facile fingere (verso gli altri e se stessi) un serio interesse verso la fotografia che verso la biologia molecolare o la matematica, per la semplice ragione che la seconda ha una soglia di competenza (vocabolario, notazione) sotto la quale non è neanche possibile parlare, mentre nella prima non c'è alcun requisito all'ingresso. Ne risulta che nella fotografia persino un Marz troverà qualche disperata che gli dà retta, ma nella seconda non è possibile improvvisare o almeno non così grossolanamente. Ma questo è totalmente indipendente dalla quantità di passione o dall'appeal intrinseco della disciplina.

La verità è che non solo non puoi sapere se qualcosa ti piace prima di farlo (che è un'affermazione limitata, visto che tutto si può "fare" anche non lavorando, basta farsi un progetto per cazzi propri, o sei un fisico che ha bisogno del laboratorio o le barriere all'entrata sono molto basse), ma che non puoi sapere cosa ti piace se non hai una vaga idea, una mappa di tutto quello che c'è. Questo è il vero disastro dell'università, ma anche dell'istruzione superiore, italiana: forma gente che non sa neanche cosa siano branche importantissime del sapere, figuriamoci avere una vaga del se ti piace o meno.

C'è una grossa parte dello scibile teorico umano che è completamente ignorata dalle comuni discussioni sul lavoro e incidentalmente rappresenta un'ancora più grande parte del sapere applicato, che fa rima con opportunità di lavoro qualificato.

Fortunatamente c'è pieno di risorse per documentarsi più che decentemente su qualsiasi cosa, quindi l'esplorazione anche un po' lirica è la prima cosa da fare anche solo per rispondere alla prima domanda "cosa vuoi fare". Io per esempio faccio lo statistico (cosa che manco sapevo cosa fosse a 26 anni), mi piacerebbe però almeno anche gestire un manufacturing plant, un marketplace, scrivere un libro, fare il ministro dell'istruzione, il quant trader, lo stay at home dad. E lo dico non come il giochino di Marzullo se non avessi fatto la soubrette cosa avresti fatto da grande ma come obiettivi serissimi molti dei quali conto di raggiungere e ognuno dei quali sto comunque coltivando nel senso che ho un'interesse amatoriale medio-alto in tutti questi soggetti. Ed è sempre dalla capacità di coniugare un interesse con un'opportunità che nascono, spesso improvvisamente (quindi bisogna essere pronti), le occasioni migliori e quelle di transizione. Investimenti in conoscenza (o relazioni) che hai fatto per motivi completamente scollegati da un ritorno economico che improvvisamente generano un ritorno di quel tipo.

E chiaro che se uno non li fa in base a cose tipo "la matematica mi fa schifo" o "la mia vera passione è la filologia romanza", siamo morti in partenza. L'equivoco supremo è pensare che ci sia prima la passione (determinata da non si sa che cosa) e poi lo sforzo (per la cosa di cui sono appassionato): c'è prima lo sforzo (ovvero un leap of faith) e poi eventualmente --e più spesso di quanto si immagini-- nasce la passione.
  • 11

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#10 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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  • LocationTiny little green

Inviato 26 settembre 2013 - 02:34

c'è prima lo sforzo (ovvero un leap of faith) e poi eventualmente --e più spesso di quanto si immagini-- nasce la passione.


lo diceva anche bob malone!
  • 2

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#11 grivs

    ---o<-<

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  • Locationale, i'vorrei che tu e pierpinky e io

Inviato 26 settembre 2013 - 04:49

l'ambito artistico (BLARG) non scatena un cazzo di per sé, l'unico fattore scatenante è che è più facile fingere (verso gli altri e se stessi) un serio interesse verso la fotografia


leggendo letteratura e arti figurative non sempre si direbbe asd
  • 0
[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#12 Blue Tears

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Inviato 26 settembre 2013 - 05:03

Io finora ho fatto solo lavori che non mi piacevano, un po' per il principio che finché non provi a fare qualcosa non puoi sapere se ti piace o no, un po' perché fare quello che ti piace va bene finché la tua passione non è quella di scrivere musica, poesie o più in generale l'ambito artistico, che poi è anche quello che scatena maggiormente le passioni delle persone normalmente. Fare quello che ti piace è possibile, ma se uno non c'ha margine economico di manovra e deve reperire i soldi nell'immediato non può mica buttarsi a capofitto su quello che gli piace prendendo 0 € al mese. O meglio, può farlo e gli farà anche onore, ma in quel caso può andare a finire molto male.

soprattutto se, a prescindere dai soldi che occorrono per poterti dedicare all'arte, non sei un'artista.
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Anche tra fiamme violente si può piantare il loto d'oro

#13 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 26 settembre 2013 - 06:06

l'ambito artistico (BLARG) non scatena un cazzo di per sé, l'unico fattore scatenante è che è più facile fingere (verso gli altri e se stessi) un serio interesse verso la fotografia che verso la biologia molecolare o la matematica


Ok, nella maggior parte dei casi è tutta una finzione, volevo solo porre l'accento sul fatto che a volte è assolutamente necessario scindere lavoro nel senso più comune del termine e passione/interesse, per i motivi più svariati, quindi l'intersezione non si fa.

Che poi in effetti il discorso artistico manco dovevo citarlo perché ha tratto in inganno, la mia compagna ad esempio c'ha una forte passione nell'assistere le persone in difficoltà, con disabilità varie e problemi mentali (ed infatti sta con me asd ), ma si sta facendo Agraria nonostante la appassioni infinitamente meno, dedicandosi appena può alla prima cosa, e nel frattempo prende ogni tanto lavoretti tipo volantinaggio e cazzate varie. E secondo me fa bene. Nel campo in cui vorrebbe lavorare lei richiedono sempre più di frequente lauree in scienze dell'educazione o della formazione, che son cagate e può farsi più tardi studiando il minimo, mentre era andata a seguire qualche lezione di psicologia e l'aveva trovata una merda (vabé, in Italia).
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Statisticamente parlando, non lo so.


#14 strafanich

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Inviato 26 settembre 2013 - 07:13

Io mi trovo in una fase un po' così, il mio lavoro attuale non mi dispiace (statistico in ambito logistica, forecast/inventory/availability/ etc..) però fatico davvero molto a trovare stimoli che mi diano soddisfazione, a parte quella economica, di cui non mi posso lamentare.

Non saprei cosa voglio fare, su cosa mi piacerebbe imparare meglio, mi piacerebbe padroneggiare meglio linguaggi di programmazione ad esempio. Però fra le fottute otto ore qui e la vita fuori, uno fa fatica a trovare il tempo di fare tutto.

Mi era anche venuta l'idea di reiscrivermi all'università per finire la magistrale in statistica, ma qui la facoltà è pesantemente sbilanciata verso il mondo assicurativo (Generali e Allianz presenti in città entrambe) e francamente il mondo non mi attira moltissimo.

Per ora l'approccio è: continuo a fare il mio lavoro meglio possibile, e nel frattempo cerco qualche corso/slide eccetera per imparare qualcosa di nuovo (che poi magari mi torna utile anche a lavoro)
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#15 marz

    in un romanticismo hegeliano

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Inviato 26 settembre 2013 - 07:53

Comunque ci tengo a precisare che io ero/sono anche appassionato di biologia (davvero).

Dai su, nella vita si scazza spesso. Ora non raccontiamoci la stronzata che tutti i ragazzi sono o devono essere dei mini-robot o come thelly. Si attraversano momenti più incerti, si sprofonda magari anche per pigrizia e inettitudine e poi magari si rinsavisce. Ora mettersi ad additare negativamente le persone come fa Ortodosso con me ed altri dall'alto del suo successo professionale (penso meritato) mi sembra francamente arrogante. Ben vengano comunque i suoi consigli quando riescono ad essere costruttivi.

p.s.
mi dispiace far cadere il mito del feudatario e d'interrompere il giochino simpatico con lassigue ma l'anno scorso ho lavorato part-time per un periodo, che non vuol dire un cazzo però tent'è. E anche quest'anno penso lo farò, se mi chiamano di nuovo, perché alla fine le esigenze di autonomia ci sono e i soldini di papà non ci sono per sempre. Certo, non è un lavoro come statistico a L.A. però ci accontentiamo per il momento.
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#16 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 26 settembre 2013 - 09:40

cmq questa roba del lavoro che piace, creativo, ecc. poi è un po' una baggianata dai

secondo me ci sono 1000 fattori che contano, l'ambiente e l'interazione con gli altri sono importanti almeno quanto il contenuto, e così la possibilità e la capacità di lavorare in armonia e con calma
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#17 mongodrone

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Inviato 26 settembre 2013 - 11:20

tu cosa vuoi fare? Perché? Sei sicuro? Se non sei sicuro, probabilmente vuoi fare qualcosa che apra più opzioni dopo, specialmente nell'area approssimata che pensi ti interessi.

Per fare un minimo di disegno della ricerca (e quindi della carriera) bisogna iniziare sognando, non solo per guadagnare entusiasmo, ma soprattutto perché serve a rimuovere vincoli, che è l'ingrediente chiave (infatti poi passeremo a rimuoverli anche dal punto di vista di quello che sai fare, di quanti soldi servono, e di quali sono le cose che non vuoi fare).

Senza una risposta seria a questa domanda non si parte neanche, e se uno non ha il coraggio di chiedersela (codardìa spesso mascherata da cinismo, battute da due soldi, a volte addirittura paura del giudizio altrui o di se stessi perché mettere impegno nel lavoro è passibile di presa in giro, affermazioni buone per ogni stagione ma che non c'entrano un cazzo tipo prendo quello che c'è o c'è la crisi) è finito in partenza.


:fear: :fear: :fear: :fear: :fear:

comunque ci voleva un topic ad hoc
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#18 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 26 settembre 2013 - 11:22


tu cosa vuoi fare? Perché? Sei sicuro? Se non sei sicuro, probabilmente vuoi fare qualcosa che apra più opzioni dopo, specialmente nell'area approssimata che pensi ti interessi.

Per fare un minimo di disegno della ricerca (e quindi della carriera) bisogna iniziare sognando, non solo per guadagnare entusiasmo, ma soprattutto perché serve a rimuovere vincoli, che è l'ingrediente chiave (infatti poi passeremo a rimuoverli anche dal punto di vista di quello che sai fare, di quanti soldi servono, e di quali sono le cose che non vuoi fare).

Senza una risposta seria a questa domanda non si parte neanche, e se uno non ha il coraggio di chiedersela (codardìa spesso mascherata da cinismo, battute da due soldi, a volte addirittura paura del giudizio altrui o di se stessi perché mettere impegno nel lavoro è passibile di presa in giro, affermazioni buone per ogni stagione ma che non c'entrano un cazzo tipo prendo quello che c'è o c'è la crisi) è finito in partenza.


:fear: :fear: :fear: :fear: :fear:



sei tu che volevi le sue delucidazioni, adesso vi rigira per bene
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#19 botty

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Inviato 26 settembre 2013 - 11:23

mongo perché non fai l'istruttore di tennis?
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I aim to misbehave


#20 mongodrone

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fra 10 anni se divento bravo è un'opzione (ma a quel punto spero di essere già un feudatario di Filicudi).
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#21 botty

    ask me about intersectionality

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Inviato 26 settembre 2013 - 11:30

da quando gli istruttori devono essere bravi?
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I aim to misbehave


#22 mongodrone

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Inviato 26 settembre 2013 - 11:34

dici che devo trasportare la maieutica socratica sul campo di gioco?
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#23 mongodrone

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Inviato 26 settembre 2013 - 12:04

fresca di ieri asd
Immagine inserita
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#24 signora di una certa età

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madò, ma che roba è?!
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#25 oblomov

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Inviato 26 settembre 2013 - 12:18

La pubblica gogna dello screening e' un tocco mica male ashd
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#26 mongodrone

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Inviato 26 settembre 2013 - 12:19

e ho omesso altri particolari ashd
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#27 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 26 settembre 2013 - 12:23

ma poi come si permettono di darti del tu <_<
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#28 starmelt

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Inviato 26 settembre 2013 - 12:46

Sì sì, vendita mai non sei tu ma è un luogo comune che c'è sempre. Ma prima cosa facevi? Descrivi nel dettaglio. E come detto lascia perdere ogni vincolo di età, esperienza, quello che pensi il mercato voglia.


Un anno di market analyst. In pratica ho fatto da supporto ai due product manager con analisi varie, forecast di vendita, analisi della concorrenza e un paio di ricerche di mercato per vedere se entrarci dentro e come farlo.

Poi il mio capo ha deciso di investire di più sul web, era tutto in mano ad un'agenzia esterna, e mi ha proposto di gestire direttamente la comunicazione online, ho detto di sì, ho fatto qualche giornata di formazione su seo, posizionamento, analytics e campagne (roba di cui ero totalmente all'oscuro). Ho fatto sviluppare il nuovo sito (lavoro che mi ha portato via più tempo), ho messo in piedi un paio di campagne online, analisi varie di traffico e di rendimento delle campagne e un po' di cose che non ho mai compreso tipo invio di newsletter scadenti.

Poi è successo che ci sono stati cambiamenti al vertice, hanno mandato via il mio capo e portato dentro una nuova (la spagnola), questa ha deciso di ridare tutta la parte web all'esterno. Mi ha proposto però di diventare product manager (si era aperta una posizione, altrimenti sarei finito in area commerciale) per la sede italiana che copre europa e asia e per le sedi uk e francia che si fanno i rispettivi mercati domestici.

Da qui un anno e qualcosa come product manager ossia la gestione dello sviluppo prodotto dal concept alla presentazione passando per definizione delle caratteristiche, del prezzo, della marginalità, incarichi a designer, lavoro con r&d, tutta la roba che avevo imparato a fare il primo anno e poi come presentare e comunicare sta cosa.

Il problema qui è che avendolo fatto per un anno e qualcosa non sono riuscito a finire un ciclo di sviluppo, ossia ho concluso i progetti che mi sono arrivati e poi ho iniziato i nuovi senza riuscire a finirli.


Se passo il test mi fai venire in california?
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#29 Moreno Saporito

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Inviato 26 settembre 2013 - 22:37

orto mi sono autospecificato da solo
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#30 Blue Tears

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Inviato 27 settembre 2013 - 07:42

se passo io dalla California mi cerco un posto all'ombra e continuo ad ascoltare i Black Heart Procession :-)


anche per quelli che hanno fatto il Dams in modo non ortodosso dici che non ci sia speranza?
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#31 cool as kim deal

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Inviato 27 settembre 2013 - 08:17

ma poi come si permettono di darti del tu <_<


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#32 khonnor

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Inviato 27 settembre 2013 - 08:19

Teniamo d'occhio il tuo profilo Facebook e sei sempre sul pezzo

Faccio una breve digressione (ma anche no) rispetto a quel che diceva Ortodosso nel secondo post. In particolare sul rapporto lavoro-rete. Ogni riferimento a LinkedIn/Facebook/Twitter non è puramente casuale. Posto che twitter ha regole di condotta tutte sue e necessita del crearsi una rete (fatto però parzialmente indipendente dalla volontà del singolo aka devi essere followato per creartela), ecco che LinkedIn e Facebook permettono di arrivare a delle persone. In primis, come dissi in un vecchio post, a contare è la predisposizione all'interesse dell'individuo verso una branca o un altra. Nel caso mio specifico: la musica e quel che ruota attorno alla produzione della stessa (label, booking..). Costruirsi sulla rete una immagine coordinata contribuisce in maniera determinante a darsi un taglio ben preciso e delineato rispetto a quelle persone a cui potenzialmente ti "offri". Nel caso specifico: agent booking, direttori di produzione di un festival e mille altre figure.

Chi pensa che Facebook sia un buon modo per sfogare i cazzi propri dice una cosa giusta (quello è nel 99% delle volte), però se quel cazzi propri rientra in un "disegno" di ampio respiro sul mostrare i propri interessi ecco che questo può servire alla tua ricerca lavorativa.

Parlo del mio caso personale perché, pur non sapendo quanto indicativo, mi sembra emblematico. In ogni città dove sono andato a vivere (fosse Londra, Bologna e ora Roma) nel giro di pochi mesi sono riuscito a "radicarmi" relativamente a quel che a me poteva interessare. Nella fattispecie, lo dico senza troppi problemi: andare ai concerti --> riuscire a beccare accrediti. Che, attenzione, è solo il primo step verso altro. Il chiudere mediapartnership per OndaRock, il conoscere qualcuno che può indirizzarti verso altri (Roma è un caso a parte in questo senso) e tutta una serie di cose a queste legate.

Non credo sia un caso insomma se, in due anni che sono a Roma: [a]ho finito l'università -mi laureo a gennaio-, [b]ho iniziato a scrivere per Zero che è la freepress culturale più diffusa in Italia, [c] dovrebbe uscire a stretto giro il mio pezzo d'esordio sullo spinoff Noisey di Vice, [d] scrivere cazzate per Il Fatto Quotidiano/essermi stata affidata la gestione dei social del terzo sito di notizie in Italia, secondo solo a Repubblica nei like, [c]cosa di ieri, ufficio stampa/social media manager di una nuova serata di musica elettronica a Roma in uno dei club più grossi.

Specifico: son cose che mi porteranno davvero due spicci, ma sono tutti trampolini che ti crei e che generano [a] crescita professionale, [b] entusiasmo, [c] riconoscimento esterno delle qualità. Che non è un tirarsela, ma mettere un puntino sulle i e dire che i social servono anche ad altro. Se usati con un minimo di raziocinio.
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#33 cool as kim deal

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Inviato 27 settembre 2013 - 08:22

Io faccio il revisore per colpa di Ortodosso, che,mentre ero nella situazione del limbo post universitario calabrese mi ha scosso in un topic che avevo aperto (Il post-università, dovrebbe esserci ancora) sparandomi nomi che nemmeno conoscevo (in Calabria non ci sono aziende). Da qui la decisione di spostarmi a Milano, prima come stagista, poi preso da una delle cd Big 4, ovvero i 4 giganteschi avvoltoi che si dividono il mercato della revisione aziendale.

Il lavoro è bello e perfetto se sei un rapace che pur di fare carriera è disposto a sacrificare tempo,amore (vero) e passioni, cosa che io non intendo fare. spero di resistere almeno un altro anno (sarebbe il terzo) per poter mettere a disposizione gli skills ed il knowledge acquisito alla servè di qualche azienda( asd ). Il problema è che non mi fido tanto perchè le aziende chiudono come funghi ad Ottobre...
Devo dire che per me è altalenante, non posso dire che mi piaccia perchè reputo di non essere abbastanza bravo (la contabilità,specie se internazionale, è labirintica), però ho avuto a che fare con ragazzi e non ragazzi ragionevoli e piacevoli: se becchi gli stronzi,gli arrivisti o semplicemente fottuti di testa, non ne esci più

Ma, curiosità, nel Dams,che cazzo studiate?


Postilla. se avrò un figlio gli consiglierò col cuore in mano di lasciar fottere l'uni ed imparare un mestiere, che sia parrucchiere o idrauliico non importa
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#34 {`tmtd`}

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Inviato 27 settembre 2013 - 08:25

[...]


Convidivo il tuo discorso Alberto sopratutto per Linkedin, spesso sento dire che "non serve a niente". Io invece, anche senza fare niente di che, ma solo scrivendo un profilo un minimo curato, sto ricevendo un sacco di contatti lavorativi ed è stato anche il là per il lavoro che ho adesso.
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#35 Abe

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Inviato 27 settembre 2013 - 08:25

Non scrivere calzate come tutti su Vice però mi raccomando, che io ti voglio ancora bene e se inizi a fare i finti articoli ''divertenti ed irriverenti'' contro la categoria x del caso mi cade un mito.

Baci.
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#36 signora di una certa età

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Inviato 27 settembre 2013 - 08:47


ma poi come si permettono di darti del tu <_<


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#37 Moreno Saporito

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:00

Non scrivere calzate come tutti su Vice però mi raccomando,


per fortuna qualcuno se ne accorge, pensavo fosse un problema di vecchiaia; comunque l'attrice porno o quel cavolo che è fa degli articoli divertenti, sulla musica dopo spiego ma è davvero drammatico, e dire che ci sono anche persone che potrebbero fare bene, prendo sempre per il culo OR ma alla fine sul web è una delle cose migliori
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#38 Blue Tears

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:01

Io faccio il revisore per colpa di Ortodosso, che,mentre ero nella situazione del limbo post universitario calabrese mi ha scosso in un topic che avevo aperto (Il post-università, dovrebbe esserci ancora) sparandomi nomi che nemmeno conoscevo (in Calabria non ci sono aziende). Da qui la decisione di spostarmi a Milano, prima come stagista, poi preso da una delle cd Big 4, ovvero i 4 giganteschi avvoltoi che si dividono il mercato della revisione aziendale.

Il lavoro è bello e perfetto se sei un rapace che pur di fare carriera è disposto a sacrificare tempo,amore (vero) e passioni, cosa che io non intendo fare. spero di resistere almeno un altro anno (sarebbe il terzo) per poter mettere a disposizione gli skills ed il knowledge acquisito alla servè di qualche azienda( asd ). Il problema è che non mi fido tanto perchè le aziende chiudono come funghi ad Ottobre...
Devo dire che per me è altalenante, non posso dire che mi piaccia perchè reputo di non essere abbastanza bravo (la contabilità,specie se internazionale, è labirintica), però ho avuto a che fare con ragazzi e non ragazzi ragionevoli e piacevoli: se becchi gli stronzi,gli arrivisti o semplicemente fottuti di testa, non ne esci più

Ma, curiosità, nel Dams,che cazzo studiate?


Postilla. se avrò un figlio gli consiglierò col cuore in mano di lasciar fottere l'uni ed imparare un mestiere, che sia parrucchiere o idrauliico non importa

anche se si snobano i corsi della laurea in lettere ci deve essere pur qualcuno che studia la storia delle arti, l'estetica, la letteratura ecc., altrimenti ci ritroveremmo solo delle pagine con codici HTML e con calcoli contabili!
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#39 cool as kim deal

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:03


Io faccio il revisore per colpa di Ortodosso, che,mentre ero nella situazione del limbo post universitario calabrese mi ha scosso in un topic che avevo aperto (Il post-università, dovrebbe esserci ancora) sparandomi nomi che nemmeno conoscevo (in Calabria non ci sono aziende). Da qui la decisione di spostarmi a Milano, prima come stagista, poi preso da una delle cd Big 4, ovvero i 4 giganteschi avvoltoi che si dividono il mercato della revisione aziendale.

Il lavoro è bello e perfetto se sei un rapace che pur di fare carriera è disposto a sacrificare tempo,amore (vero) e passioni, cosa che io non intendo fare. spero di resistere almeno un altro anno (sarebbe il terzo) per poter mettere a disposizione gli skills ed il knowledge acquisito alla servè di qualche azienda( asd ). Il problema è che non mi fido tanto perchè le aziende chiudono come funghi ad Ottobre...
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Non basta una biblioteca e gli abbonamenti per i musei?
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#40 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:05


Io faccio il revisore per colpa di Ortodosso, che,mentre ero nella situazione del limbo post universitario calabrese mi ha scosso in un topic che avevo aperto (Il post-università, dovrebbe esserci ancora) sparandomi nomi che nemmeno conoscevo (in Calabria non ci sono aziende). Da qui la decisione di spostarmi a Milano, prima come stagista, poi preso da una delle cd Big 4, ovvero i 4 giganteschi avvoltoi che si dividono il mercato della revisione aziendale.

Il lavoro è bello e perfetto se sei un rapace che pur di fare carriera è disposto a sacrificare tempo,amore (vero) e passioni, cosa che io non intendo fare. spero di resistere almeno un altro anno (sarebbe il terzo) per poter mettere a disposizione gli skills ed il knowledge acquisito alla servè di qualche azienda( asd ). Il problema è che non mi fido tanto perchè le aziende chiudono come funghi ad Ottobre...
Devo dire che per me è altalenante, non posso dire che mi piaccia perchè reputo di non essere abbastanza bravo (la contabilità,specie se internazionale, è labirintica), però ho avuto a che fare con ragazzi e non ragazzi ragionevoli e piacevoli: se becchi gli stronzi,gli arrivisti o semplicemente fottuti di testa, non ne esci più

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sai che figata :wub:
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#41 Duck

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:07

... e magari si riuscirebbe pure a sistemare la chat asd
  • 3

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#42 Moreno Saporito

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:10


Non scrivere calzate come tutti su Vice però mi raccomando,


per fortuna qualcuno se ne accorge, pensavo fosse un problema di vecchiaia; comunque l'attrice porno o quel cavolo che è fa degli articoli divertenti, sulla musica dopo spiego ma è davvero drammatico, e dire che ci sono anche persone che potrebbero fare bene, prendo sempre per il culo OR ma alla fine sul web è una delle cose migliori



ecco->

la tendenza che ho notato e che non mi piace, abbastanza diffusa sul web per la verità, è di volere parlare e fare critica a tutti i costi, non è necessario e secondo me se non pagano particolarmente bene (dubito) è inutile scendere nel fango così tanto

l'altro giorno quella roba sulla ristampa dei Nirvana, piogge di insulti e di critiche assurde; io che non sono un grande fan dei Nirvana, e che sì a quel disco darei massimo un 7/7.5 (8?) contro magari diversi 10 e lode usciti nello stesso anno manco ci penso a riascoltarlo, e tanto meno a buttare merda se non per scherzo nel topic delle classifiche, addirittura pretendere di fare critica è folle

che senso ha?
perchè?
c'è bisogno che tutti comunichino, critichino e classifichino?
e quei pochi che poi lo sanno davvero fare o che lo vogliono fare con un minimo di onestà dove vanno?
o anche solo chi lo fa in maniera ridicola facendo capire che è uno scherzo, mi va bene anche così ma ci deve essere una creatitività ironica dietro

mi direte che è il progresso ma è il solito boomerang dai, il compulsivo da web non lo considero manco un appassionato

poi ripeto, su vice c'è quella tipa che fa i porno che scrive anche cose divertenti, quindi non tutto è male

in generale sarei per la censura, fa ridere ma è così
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#43 thom

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:16

spero di resistere almeno un altro anno (sarebbe il terzo)


sei comunque già sopra il turnover medio delle risorse umane in ambito auditing/big 4
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#44 khonnor

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:19

Lassi, posto che a Vice pagano bene [un pezzo web è meglio pagato del Fatto Quotidiano], rileggiti bene il pezzo sui Nirvana di Mattioli che non è vs Nirvana. Anzi.
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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#45 Moreno Saporito

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:19

sulla roba del lavoro ho notato che all'estero i contatti sono clamorosi; mi spiego: scrivendo sul forum delle corse e facendo dei pronostici sono stato contattato per fare delle perizie (poca roba eh, da un'unica persona), ecco allora sul forum inglese del Racing Post (che lì è come da noi la Gazzetta) ho chiesto quanto potevo pretendere come soldi e ho scoperto che c'è tutto un mondo di ragazzini inglesi che si girano i clienti (tipicamente dei giocatori o dei proprietari) e tengono in piedi un business spaventoso

ora io lo farò raramente (quando me lo chiedono) così come hobbie in Italia (dove l'ippica è nulla e sta fallendo) ma a volersi sbattere con paesi dove i cavalli ancora vanno tanto ci sarebbe da guadagnare (certo, bisogna anche sapere almeno l'inglese bene); immagino sia così in tanti settori analoghi
  • 0

 


#46 grivs

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:20

c'è bisogno che tutti comunichino, critichino e classifichino?


e te lo chiedi dopo 10 anni che stai su ondarock? asd
  • 2
[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#47 Moreno Saporito

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:26

Lassi, posto che a Vice pagano bene [un pezzo web è meglio pagato del Fatto Quotidiano], rileggiti bene il pezzo sui Nirvana di Mattioli che non è vs Nirvana. Anzi.


io noto solo articoli tesi al negativo, più che altro tesi a parlare male dell'allternativo da 7 nell'ottica dell'alternativo da 8, insomma la gara dell'indie più evoluto che critica quello rimasto un pochino indietro, eh ma sempre indie sei, no?
a questo punto poi preferisco l'indie classico che mi pompa i Nirvana e i Pixies ma almeno li loda e cerca di convincermi in qualche maniera di andare oltre il mio 7 o 7.5 (per i Pixies 3)

che poi la poca musica di cui parlano bene, tra 10 anni, sarà soggetta alle stesse critiche che ricevono ora i Nirvana, questo almeno è chiaro?
se mi dici che pagano bene alzo le mani e dico "ottimo", pensavo pagassero poco cmq l'insulto lo muovo lo stesso come a Barilla che fattuta 4 miliardi

Mattioli ha risposto, ho chiesto a webnicola "ma che cazzo gliene frega dei Nirvana" e ha risposto con una cosa che penso sia una battuta ma boh non ho idea
  • 1

 


#48 Moreno Saporito

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:28

insomma pagano bene anche Maria de Filippi per fare quel troiame della musica in tv ma posso dire che è una merda e che se non ci fosse un processo tirerei una bomba per vederli a brandelli?
quello sì che sarebbe un bello spettacolo

poi se la De Filippi mi chiedesse "che faccio? lo firmo il contratto nel 2013?" risponderei "certo, pagano bene"
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#49 Moreno Saporito

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:30

e te lo chiedi dopo 10 anni che stai su ondarock? asd


qua la prendo in chiave ironica, quando telegram insulta i grunge (a volte in maniera divertentissima) metto dei + e sono contentissimo ma che ci siano delle testate che vendono su una cosa del genere è folle dai

tutti quei soldi li darei per finanziare chi fa musica e non chi ci sciacalla così; la passione è la musica e non quel merdame creato attorno
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#50 Abe

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Inviato 27 settembre 2013 - 09:31

come funziona per gli articoli online? cioè pagano a.... ?

posso chiedere delle cifre, anche alla grande eh mica dettagliate di quanto prendi tu, so cazzi tua. Ma per esempio, uno che scrive il classico articolo ''milano fighetti, moda, designer ecc.'' su vice, cosa si mette in tasca? e come? 2-3-400? non ho idea di come funzioni sto mondo
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