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opera lirica


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698 replies to this topic

#1 RogerCrimson

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Inviato 22 settembre 2006 - 15:35

Da neo iscritto al forum, da rockettaro solo collaterale (ho solo poche centinaia di cd e mi vedo uno o al massimo due concerti rock all'anno), da melomane malato (ho migliaia di cd di opera lirica e giro ogni anno, tempo permettendo per Scala, Arena di Verona, Comunale di Bologna, Maggio Musicale Fiorentino, Carlo Felice di Genova, Staatsoper di Vienna, Liceu di Barcellona, Metropolitan di New York), da accanito frequentatore di altro forum musicale unicamente operistico (ho ormai quasi 2000 interventi su OperaClick), mi chiedo quanti dei molti e da quanto vedo assai preparati frequentatori di questo Forum di OndaRock ascoltino con interesse l'opera lirica. Intendo proprio l'opera, non la musica sinfonica o cameristica.
Su Operaclick (una banda di malati come me) ogni tanto ci scambiamo i pareri sulla musica non operistica; qualcuno ha una certa competenza; molti ne sanno poco o nulla.
E qui, invece, a ruoli invertiti?
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#2 Jazzer

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Inviato 22 settembre 2006 - 20:13

Ti rispondo subito e mi tolgo il pensiero... non sopporto l'opera lirica. Ne ho ascoltate (e viste parecchie) ma non riesce proprio ad entrarmi in testa. Tra il mio migliaio di dischi di classica, trovano posto solo "Il castello di Barbablù" di Bartòk (perché mi piace Bartòk) e il "Don Giovanni" di Mozart (perché me l'hanno regalato).
Mi dispiace, con l'opera proprio non ci vado d'accordo.
Fucilami pure...
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#3 kingink

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Inviato 22 settembre 2006 - 21:44

Fucilami pure...


Siamo in due............. ;D
Anche a me la lirica non è mai piaciuta un gran che.......presa a piccole dosi ok, ma se reitero gli ascolti alla fine mi stufo.
Prediligo la sinfonica e la cameristica.........................
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#4 RogerCrimson

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Inviato 23 settembre 2006 - 02:33

Macché fucilare. E' solo una mia curiosità.
In effetti è un circolo chiuso. Più ampio di quanto si pensi dall'esterno, ma chiuso, da quanto vedo.

Magari a voi sembrerà strano che uno come me che ha 56 edizioni della Tosca e 45 del Don Carlo vada a comparare anche i bootleg dei King Crimson o i live dei Radiohead e dei Joy Division e che sia stato al concerto dei PGR a Firenze...
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#5 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 23 settembre 2006 - 06:55

Macché fucilare. E' solo una mia curiosità.
In effetti è un circolo chiuso. Più ampio di quanto si pensi dall'esterno, ma chiuso, da quanto vedo.

Magari a voi sembrerà strano che uno come me che ha 56 edizioni della Tosca e 45 del Don Carlo vada a comparare anche i bootleg dei King Crimson o i live dei Radiohead e dei Joy Division e che sia stato al concerto dei PGR a Firenze...


innanzitutto, non ci vedo niente di strano nell'ascoltare lirica e progressive... anzi... :)

che i cosiddetti "melomani" costituiscano un gruppo di appassionati più o meno "chiuso" è in parte vero; ho lavorato per anni con i cantanti lirici e ho conosciuto molti melomani che, in effetti (almeno a Napoli), sembravano parte di un circolo esoterico :D

scherzi a parte, credo che la lirica sia un genere musicale di importanza fondamentale.
sebbene anch'io come i due tizi che mi hanno preceduto non abbia una particolare predisposizione all'ascolto indefesso dell'opera lirica, non posso che testimoniare i meriti e l'enorme impatto che l'opera ha avuto sulla storia della musica.
che poi c'è lirica e licira, eh...
io, per esempio, non riesco molto a digerire il Grande Opèra francese: Gounod piuttosto che Meyerbeer, li ascolto a piccole dosi. Forse solo il Guillaume Tell di Rossini mi piace dall'inizio alla fine.
anche il melodramma italiano alla lunga lo trovo pesante e non sopporto il fatto che tutta un'opera ruoti intorno alle Arie soprattutto quando vengono usate per esaltare le doti canore della "star" di turno. Ma, sarebbe stupido negarlo, il melodramma italiano ha regalato tra i più alti momenti musicali della storia: la Norma di Bellini (che è uno che mi piace), qualcosa di Donizzetti (che, invece, mi piace poco), per non parlare del colosso Verdi (uno dei più grandi compositori di sempre, tra i primi 10 di sicuro). Invece, Puccini a parte e qualche momento di Cilea, trovo il melodramma italiano del 900 davvero molto molto sopravvalutato.
caso a parte è l'opera tedesca, di derivazione singspiel: prima Mozart (la "trilogia" italiana è uno dei vertici assoluti della storia della musica), poi il Fidelio di Beethoven e, ovviamente, Wagner e Strauss mi piacciono in maniera particolare. Considero l'opera tedesca la massima espressione della lirica, con Wagner sopra tutti.
Credo che il suo Der Ring des Nibelungen sia uno dei vertici assoluti dell'arte di tutti i secoli.
Discorso a parte, invece, è da fare per l'opera prima di Mozart: Monteverdi è sicuramente l'astro più importante, in diretta emanazione della Camerata Bardi, quando il melodramma era ancora "puro".

piccolo inciso... credo che la "ristrettezza" dei circoli melomani sia in parte da imputare al fatto che non tutti possono permettersi un abbonamento alla Scala piuttosto che alla Fenice piuttosto che al San Carlo; i prezzi degli abbonamenti allle stagioni liriche sono spesso importanti. Sarà per questo che tutti i melomani malati che ho conosciuto sono tutte persone che "non hanno problemi"? ;)
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#6 Jazzer

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Inviato 23 settembre 2006 - 08:04

Neppure io ci vedo nulla di strano nell'ascoltare i Joy Division e Verdi!

scherzi a parte, credo che la lirica sia un genere musicale di importanza fondamentale.
sebbene anch'io come i due tizi che mi hanno preceduto non abbia una particolare predisposizione all'ascolto indefesso dell'opera lirica, non posso che testimoniare i meriti e l'enorme impatto che l'opera ha avuto sulla storia della musica.


Ah certo, l'importanza storica della "lirica" non si nega. Poi nell'ascolto è questione di gusti.

Sono d'accordo con voi sulla "massoneria" dei circoli di appassionati di lirica, chiusura che in certi casi rasenta l'idiosincrasia per gli altri generi (certo non è il caso del nostro Roger). Tempo fa ero in un famoso negozio di Padova specializzato in classica e ricordo lo sguardo di disprezzo di tre "operisti" nel vedere che stavo acquistando alcuni dischi di musica sinfonica e cameristica, sguardo che si è trasformato in insulti quando ho risposto - immaginate come - alla loro domanda sul perché non compravo dischi di lirica...
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#7 kingink

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Inviato 23 settembre 2006 - 08:19

Magari a voi sembrerà strano che uno come me che ha 56 edizioni della Tosca e 45 del Don Carlo vada a comparare anche i bootleg dei King Crimson o i live dei Radiohead e dei Joy Division e che sia stato al concerto dei PGR a Firenze...


Non ci vedo nulla di strano, anzi sinonimo di intelligenza....
Ti dico che ieri stavo sentendo la Jazz Suites di Shostakovih e poi stimolato da un topic ho sentito Blessed are the Sick dei Morbid Angel......non sei l'unico quindi.
Di sicuro non escludo anch'io l'importanza dell'opera lirica nell'economia musicale e in buona maniera apprezzo i compositori citati da Gagà. Resta la mia predilezione nel campo operistico per Verdi, veramente un compositore di un'altro pianeta.
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#8 Notker

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Inviato 23 settembre 2006 - 08:29

Sono d'accordo con voi sulla "massoneria" dei circoli di appassionati di lirica, chiusura che in certi casi rasenta l'idiosincrasia per gli altri generi (certo non è il caso del nostro Roger). Tempo fa ero in un famoso negozio di Padova specializzato in classica e ricordo lo sguardo di disprezzo di tre "operisti" nel vedere che stavo acquistando alcuni dischi di musica sinfonica e cameristica, sguardo che si è trasformato in insulti quando ho risposto - immaginate come - alla loro domanda sul perché non compravo dischi di lirica...


visto che siamo in tema di aneddoti...

una quindicina d'anni fa, come ho scritto sopra, lavoravo molto con i cantanti lirici a Napoli.
una sera mi chiama un soprano, amica mia, e mi chiede se avessi piacere di andare a passare una "tranquilla" serata tra veri appassionati di lirica.
ovviamente dico di sì!
sapendo che ci sarebbe toccato allietare quelche melomane mi porto dietro un po' di spartiti; pensando di andare tra persone cultrici di musica mi porto anche un'antologia di compositori d'avanguardia...
arriviamo in casa di una signora, vedova (un classico!), ricca da far schifo (per chi è di Napoli è la padrona, se è ancora viva, di tutto il complesso storico all'incrocio tra via Caravaggio e via Manzoni... teatro compreso!) che ama passare le serata in compagnia di amici e amiche (non tutti della sua età, cmq).
io entro subito in confidenza con la compagnia, tutta dell'alta borghesia napoletana regolarmente abbonata al San Carlo e iscritta al Lions Club, e faccio particolare amicizia con la padrona di casa.
come immaginavo, a un certo punto chiedono a me e alla mia amica soprano di allietarli con qualche airetta: ovviamente non ci tiriamo indietro e sfodero gli spartiti che m'ero portato.
dopo 5-6 ariette la mia amica ha bisogno di staccare un attimo e così la padrona di casa mi invita a suonare qualcosa.
oh... io a memoria non ricordavo nulla e tiro fuori l'antologia contemporanea... senza pensarci molto decido di suonare un brano di Sylvano Bussotti (il più "orecchiabile" del libro)... dopo sole 4-5 battute le facce dei presenti si fecero bianche (quella della mia amica... paonazzo!). ;D
non dissero nulla, semplicemente mi ignorarono, tanto che non arrivai nemmeno in coda al brano, e nessuno mi rivolse più una parola fino a fine serata... che, ovviamente, si concluse di lì a poco.
all'uscita mi son dovuto pure sorbire la paternale dell'amica soprano... :-[
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#9 Jazzer

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Inviato 23 settembre 2006 - 15:56

all'uscita mi son dovuto pure sorbire la paternale dell'amica soprano... :-[


pure! Eccheccacchio! Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe successo a proporre un preludio di Bach, oppure - orrore! - un "You don't know what love is" qualsiasi  ;D
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#10 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 23 settembre 2006 - 15:59


all'uscita mi son dovuto pure sorbire la paternale dell'amica soprano... :-[


pure! Eccheccacchio! Sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe successo a proporre un preludio di Bach, oppure - orrore! - un "You don't know what love is" qualsiasi  ;D


ma no, è che la poverina ci teneva tanto a fare bella figura, perchè quelli oltre a essere abbonati sono pure gente che se ti prende a cuore ti mette nelle condizioni di fare qualcosa di bello, eh devo essere sincero.
in fondo, dopo Bussotti, non dico che c'hanno cacciato ma quasi... ihihhihihhi ;D
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#11 RogerCrimson

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Inviato 26 settembre 2006 - 11:35

Caspita. Quasi nessuno che ascolti la lirica e nessuno che chieda consigli sugli album da cui iniziare.

E' proprio una nicchia.
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#12 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:10

Non impazzisco per la lirica, anche se la seguo con un certo interesse. Riguardo i miei gusti, posso dire che amo molto Rossini (anche se, principalmente, nel suo aspetto sinfonico) e che mi trovo diviso tra Verdi e Wagner: entrambi Mostri Sacri dell'Empireo musicale, geniali sperimentatori e 'manipolatori', entrambi estremamente innovativi, però se ci sono certe cose che mi fanno apprezzare un TROVATORE, ci sono altre che mi fanno impazzire per L'ORO DEL RENO (son troppo poco 'tecnico' per potermi spiegare meglio).
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#13 Guest_verdoux_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:20

Caspita. Quasi nessuno che ascolti la lirica e nessuno che chieda consigli sugli album da cui iniziare.

E' proprio una nicchia.


senti, cosa c'è di recente; intendo dire di contemporaneo o quasi;
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#14 RogerCrimson

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Inviato 26 settembre 2006 - 14:42


Caspita. Quasi nessuno che ascolti la lirica e nessuno che chieda consigli sugli album da cui iniziare.

E' proprio una nicchia.


senti, cosa c'è di recente; intendo dire di contemporaneo o quasi;


Un paio di opere minimaliste di Michael Nyman, dal libretto astruso, con orchestra e strumenti elettronici, "Facing Goya" e "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello". Musica interessante, ma non si capisce perché un musicista dalla vena melodica struggente come Nyman riservi all'opera le sue musiche più ostiche, laddove l'opera dovrebbe essere un genere semipopolare.

Poi c'è una sorta di melodrammone vecchio stile rivisto e corretto che è "A streetcar named desire ("Una tram chiamato Desiderio")" di André Previn, noto autore di musiche da film. Musica di gusto moderno al servizio di un ruolo principale da vera primadonna; per chi conosce il dramma di Tennessee Williams o il film anni '50 sa cosa intendo. Ha debuttato a San Francisco circa 8 anni fa e di recente è stata eseguita anche in Italia.

Ho visto anche "Angels in America" con musiche di Otvos, ma musicalmente non era un granché e il geniale quanto lunghissimo drammone made in USA dei primi anni '90 (recentemente in una superlativa versione televisiva di circa 7 ore con Al Pacino e Meryl Streep) veniva ridotto troppo drasticamente.



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#15 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 26 settembre 2006 - 17:02


Caspita. Quasi nessuno che ascolti la lirica e nessuno che chieda consigli sugli album da cui iniziare.

E' proprio una nicchia.


senti, cosa c'è di recente; intendo dire di contemporaneo o quasi;


se ti va di ascoltare qualcosa di "lirico" contemporaneo o di avanguardia, non posso che consigliarti:

Immagine inserita
G. Ligeti - Le Grand Macabre (un classico dell'avanguardia)***
Immagine inserita
O. Messiaen - Saint Francois d'Assise (uno dei capolavori del '900)*****
Immagine inserita
L. Nono - Prometeo (un lavoro folle... come il dio protagonista)****
Immagine inserita
N. Rota - Il cappello di paglia di Firenze (opera eccellente anche se nel solco della tradizione)**
Immagine inserita
I. Stravinskij - The Rake's Progress (opera di capitale importanza, un must)*****
Immagine inserita
B. Britten - Peter Grimes (un'opera meravigliosa di un compositorre spesso dimenticato)****
Immagine inserita
S. Prokofiev - L'Angelo di Fuoco (un soggetto9 avvincente come pochi nella storia)***
Immagine inserita
D. Shostakovich - Lady Machbet del Distretto di Mtsensk (il capolavoro teatrale russo del '900)****
Immagine inserita
L. Dallapiccola - Ulisse (l'equilibrio perfetto tra letteratura classica, psicologia moderna e musica d'avanguardia... un'utopia, appunto)***

certo che se questa è per te l'occasione per avvicinarsi al mondo della lirica, sono sincero, ascoltare questi dischi non è il modo migliore per farlo.
non è per pedanteria ma... prima i classici! >:(
in ogni caso le stellette stanno a indicare, a parer mio, una priorità d'ascolto.
che dirti... in bocca al lupo e buon ascolto. :o

ps: spero che il tuo portafogli non sia troppo sottile... ;)
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#16 kingink

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Inviato 26 settembre 2006 - 17:06

Tra quelle citate da Gagà (non le conosco tutte) associo il mio gardimento per l'opera di Shostakovich, Stravinsky e Messiaen. Davvero tre Capolavori!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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#17 Jazzer

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Inviato 26 settembre 2006 - 17:19

Immagine inserita
L. Nono - Prometeo (un lavoro folle... come il dio protagonista)****


Az' la cosa migliore che mi è capitata con questo disco è essere riuscito a venderlo!
Oltre che essere portatore di una noia tremenda, è davvero inascoltabile per i continui sbalzi di volume tra le "oasi sonore" e non mi ricordo cosa... mi scuso con gagà e i cultori del genere, ma è davvero insopportabile!
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#18 Notker

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Inviato 26 settembre 2006 - 17:24


L. Nono - Prometeo (un lavoro folle... come il dio protagonista)****


Az' la cosa migliore che mi è capitata con questo disco è essere riuscito a venderlo!
Oltre che essere portatore di una noia tremenda, è davvero inascoltabile per i continui sbalzi di volume tra le "oasi sonore" e non mi ricordo cosa... mi scuso con gagà e i cultori del genere, ma è davvero insopportabile!


eh eh... non a caso ho scritto così (vedi grassetto)...
cmq, Nono ha bisogno di una concentrazione d'ascolto incredibile e quest'opera, più di altre, perde tantissimo nelle registrazioni su cd, perchè non gode del supporto visivo e scenico che è parte integrante del lavoro, come anche l'ardita concezione acustica, estremamente rigorosa, che richiese anni di esperimenti... su disco perde quasi il 50% del suo valore.
cmq, Nono è Nono, cioè il più grande compositore italiano del 900 e, quindi... abbi un po' di rispetto, maledetto! ;D :P
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#19 kingink

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Inviato 26 settembre 2006 - 17:35

io di contemporaneo consiglio questa:

Immagine inserita
Francis Poulenc - Dialogues Des Carmélites

La ascolto sempre volentieri
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#20 Guest_verdoux_*

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Inviato 26 settembre 2006 - 18:26

 
certo che se questa è per te l'occasione per avvicinarsi al mondo della lirica, sono sincero, ascoltare questi dischi non è il modo migliore per farlo.
non è per pedanteria ma... prima i classici!
 



grazie! i classici li conosco e di quelle citate conosco l'angelo di fuoco, ma The Rake's Progress, no! mi ci butto, stravinsky è la mia passione; non credevo mi mancasse ancora qualcosa di lui;

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#21 Notker

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Inviato 26 settembre 2006 - 18:40

 
certo che se questa è per te l'occasione per avvicinarsi al mondo della lirica, sono sincero, ascoltare questi dischi non è il modo migliore per farlo.
non è per pedanteria ma... prima i classici!
 



grazie! i classici li conosco e di quelle citate conosco l'angelo di fuoco, ma The Rake's Progress, no! mi ci butto, stravinsky è la mia passione; non credevo mi mancasse ancora qualcosa di lui;


ah vabè, scusa... m'ero convinto che questo fosse per te il primo approccio alla lirica...
cmq, credo che l'ascolto di Rake's possa solo fare del bene.
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#22 Paz

    Roadie

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Inviato 26 settembre 2006 - 19:51

G. Ligeti - Le Grand Macabre (un classico dell'avanguardia)***


a proposito, esiste una registrazione della versione in italiano?
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« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).

#23 Guest_verdoux_*

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Inviato 27 settembre 2006 - 12:29

l'opera lirica ha un futuro come genere?
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#24 RogerCrimson

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Inviato 27 settembre 2006 - 14:30

l'opera lirica ha un futuro come genere?


Ad oggi vengono prodotte soprattutto opere statunitensi, sulla scia della tradizione dei musical. Per il resto si fa poco, passata la sperimentazione, le opere-Potionkin di Nono e di Berio, qualche cosetta minore italiana (Battiato compreso), c'è poco.

Il futuro dell'opera in questo momento è legato alla rappresentazione.
Sul versante musicale mediante la risocperta di opere che erano uscite dal repertorio, soprattutto del '700.
Sul versante degli allestimenti con una pesante affermazione della moda del c.d. teatro di regia, con tutte le gioie e dolori: a volte spettacoli straordinariamente intelligenti e stimolanti; altre volte delle belle porcate, soprattutto in area germanica.

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#25 Guest_verdoux_*

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Inviato 27 settembre 2006 - 14:34

 
Ad oggi vengono prodotte soprattutto opere statunitensi, sulla scia della tradizione dei musical.


il musical è o è assimilabile ad un'opera lirica?
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#26 Notker

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Inviato 27 settembre 2006 - 16:36

 
Ad oggi vengono prodotte soprattutto opere statunitensi, sulla scia della tradizione dei musical.


il musical è o è assimilabile ad un'opera lirica?


no.

è assimilabile, come sviluppo per musica di consumo, all'operetta e alla rivista.
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#27 kingink

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Inviato 28 settembre 2006 - 09:16



 
Ad oggi vengono prodotte soprattutto opere statunitensi, sulla scia della tradizione dei musical.


il musical è o è assimilabile ad un'opera lirica?


no.

è assimilabile, come sviluppo per musica di consumo, all'operetta e alla rivista.



Quoto.


Direi proprio di sì, infatti non mi ha mai entusiasmato come genere.....
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#28 Guest_osvo_*

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Inviato 28 settembre 2006 - 10:31


In tema di "opera contemporanea", visto che si è citato Nyman, un'opera importante (più che altro per il successo che ha avuto) direi che è "Nixon in China" di John Adams. A me - dico la verità - non piace per niente, con Adams ho proprio problemi e con l'opera pure (ebbene sì, anch'io), mi piacciono giusto due cosette che ha fatto all'inizio. Ad ogni modo so che da Nixon in poi, Adams ha continuato su quella strada.
La mia conoscenza dell'opera si limita all'ascolto de "la Barcaccia" su Radio3, che tra l'altro quest'anno ancora non è ricominciata (che l'abbiano soppressa?).
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#29 RogerCrimson

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Inviato 28 settembre 2006 - 10:32


In tema di "opera contemporanea", visto che si è citato Nyman, un'opera importante (più che altro per il successo che ha avuto) direi che è "Nixon in China" di John Adams. A me - dico la verità - non piace per niente, con Adams ho proprio problemi e con l'opera pure (ebbene sì, anch'io), mi piacciono giusto due cosette che ha fatto all'inizio. Ad ogni modo so che da Nixon in poi, Adams ha continuato su quella strada.
La mia conoscenza dell'opera si limita all'ascolto de "la Barcaccia" su Radio3, che tra l'altro quest'anno ancora non è ricominciata (che l'abbiano soppressa?).


No ricomincia tra poco. Annunciato da uno dei due conduttori che scrive abitualmente sul forum di Operaclick.
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#30 RogerCrimson

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Inviato 28 settembre 2006 - 10:38


 
Ad oggi vengono prodotte soprattutto opere statunitensi, sulla scia della tradizione dei musical.


il musical è o è assimilabile ad un'opera lirica?


no.

è assimilabile, come sviluppo per musica di consumo, all'operetta e alla rivista.


Ho visto molti musical, in Italia a Londra, a NY.
Musica e opera sono assimilabili in parte. Alcuni musical lo sono di più, altri meno.
In generale, per entrambi si tratta di spettacoli musicali con musiche eseguite dal vivo con un'orchestra formata da strumenti per lo più classici.
Però nei musical c'è spesso la batteria e anche strumenti elettrici o elettronici.
Ho visto "Tommy" a New York ed era piuttosto fedele.
Era un'opera-rock in versione musical. C'era un'orchestra classica con l'aggiunta di tutti gli strumenti rock classici.
"The phantom of the opera" assomiglia più ad un'opera perché gran parte dei ruoli sono cantanti da voci "impostate". Questa è la differenza fondamentale, a prescindere dagli strumenti.
Il 90% dei musical sono cantati da voci leggere-rock.

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#31 Notker

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Inviato 28 settembre 2006 - 15:19

A parte i capolavori West Side Story, Singing in the rain (forse anche perche?? West Side Story and Singing in the Rain sono ??aiutati? dal fatto di essere capolavori di technica cinematografica) e un miserabilmente limitato numero di musicals piu?? o meno sopportabili, il musical dovrebbe essere reso punibile con prigione a vita senza possibilita?? di parola :D.  Il mio giudizio personale non e' infallibile, ma pensando che Meyerbeer era considerato grossolano? ;) 8)


mi sembra un tantino esagerato... il musical, soprattutto quello inglese e americano, è in fondo lo specchio di un'epoca e di una società e come tale è un genere che, pur nella sua leggerezza, è di tutto rispetto.
poi, del resto, la spazzatura la troviamo un po' in tutti i generi musicali.
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#32 Ringa

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Inviato 28 settembre 2006 - 19:08

L'opera mi piace, anche se non posso dire di avere una grande cultura a riguardo.
L'unica opera che ho visto a teatro è stata la Cenerentola di Rossini, diversi anni fa, e devo dire che è stata una bella esperienza.
Non l'avevo mai ascoltata prima, nonostante a casa mia siano sempre girati dischi e cd di opere, nonchè i mitici libretti... andai a vederla perchè mi avevano passato dei biglietti ed ero curiosa (non molto romantica come prima volta :P). Probabilmente se avessi potuto scegliere mi sarei buttata su qualcosa di Verdi, magari la classica Aida o il Rigoletto.

Delle opere che a me piacciono molto e che non sono state citate sono (faccio un piccolo elenco al volo, magari ce ne sono altre):
- Macbeth di Verdi
- Mefistofele di Boito
- L'Italiana in Algeri di Rossini
- Carmen di Bizet
- Turandot e Madama Butterfly di Puccini
- La vida breve di Manuel de Falla

Non digerisco, invece, Wagner... anche se devo dire che dopo un viaggio a Vienna quest'estate ho riprovato ad ascoltare L'anello del Nibelungo e mi è piaciuto più che l'ultima volta. (una sera l'hanno dato fuori dal municipio sotto la pioggia su un maxischermo in versione a cartoni animati, che simpatici :D)

Anch'io penso che uno dei problemi della lirica sia proprio il fatto che vedere uno spettacolo costa molto... ad esempio se vedere un'opera all'Arena costasse meno sicuramente sarei già andata diverse volte. Invece ogni anno mi ripropongo di andarci e guardo il programma, e ogni anno finisco per non andarci.
Quello del costo per me è un grosso limite ed è un vero peccato, perchè credo che avvicinarsi all'opera tramite uno spettacolo dal vivo sia mille volte meglio, probabilmente l'opera riscuoterebbe più interesse e sarebbe apprezzata da più persone.

Aprofitto di questo thread per fare a Roger delle domande, mi scuso se possono sembrare delle cretinate ma non sono un'esperta:

- tempo fa ho letto su un giornale che la critica (o parte della critica) non considera bene Puccini, nel senso che lo considera un compositore poco intellettuale, popolare (in senso dispregiativo). Mi chiedevo se è vero, perchè la pensano così, chi dovrebbe essere allora per loro l' esempio opposto, se la pensavano così all'epoca o solo di recente, quante persone condividono questa cosa, cosa pensi tu.

- ma La forza del Destino è tratta dal libro Don Alvaro o la fuerza del sino del Duque de Rivas?

- cosa ne pensi dell'opera di De Falla? Io la considero il contraltare della Carmen, nel senso che dà un'immagine della Spagna meno folcloristica ma più profonda e reale (in realtà anche Lorca e i contemporanei la consideravano così). So che De Falla non viene molto considerato, tanto è vero che non ho mai visto in cartellone questa sua opera, eppure a me è sempre piaciuta tanto e mi piacerebbe un sacco poterla vedere. Te ne intendi di zarzuelas per caso?



L. Nono - Prometeo (un lavoro folle... come il dio protagonista)****


Az' la cosa migliore che mi è capitata con questo disco è essere riuscito a venderlo!
Oltre che essere portatore di una noia tremenda, è davvero inascoltabile per i continui sbalzi di volume tra le "oasi sonore" e non mi ricordo cosa... mi scuso con gagà e i cultori del genere, ma è davvero insopportabile!


eh eh... non a caso ho scritto così (vedi grassetto)...
cmq, Nono ha bisogno di una concentrazione d'ascolto incredibile e quest'opera, più di altre, perde tantissimo nelle registrazioni su cd, perchè non gode del supporto visivo e scenico che è parte integrante del lavoro, come anche l'ardita concezione acustica, estremamente rigorosa, che richiese anni di esperimenti... su disco perde quasi il 50% del suo valore.


Ne sono convinta anch'io, infatti mi piacerebbe molto poter assistere a una rappresentazione dal vivo. Spero che a Venezia lo propongano presto (e soprattutto spero non costi un capitale).

Mi hai suggerito un sacco di opere interessanti, appena posso le farò mie... ti ringrazio!  :)


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#33 RogerCrimson

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Inviato 28 settembre 2006 - 23:04


Anch'io penso che uno dei problemi della lirica sia proprio il fatto che vedere uno spettacolo costa molto... ad esempio se vedere un'opera all'Arena costasse meno sicuramente sarei già andata diverse volte. Invece ogni anno mi ripropongo di andarci e guardo il programma, e ogni anno finisco per non andarci.


L'Arena, considerando che ha una capienza di circa 7-8 volte quella di un teatro d'opera medio-grande, è carissima.
Ma basta andare nell'anello in alto, non numerato e cosa poco.
Se arrivi presto e fai la fila (tipo cancelli di concerto rock), è semplice mettersi nella prima fila del secondo anello, con circa 20 Euro.
Se pensi che quello seduto davanti a te, a meno di un metro, ha speso circa 100 Euro per avere un posto numerato...

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#34 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 settembre 2006 - 07:34

 

Wagner, non sono il primo a dirlo, e' estremamente prolisso, pesantuccio (di fianco a, per esempio, Rossini) ma un quarto di ciascuna delle sue opere e' da ascoltare senza dubbio.
  



i miei pezzi preferiti delle opere di wagner sono quelli puramente orchestrali;
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#35 bluefunk72

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Inviato 29 settembre 2006 - 08:58

Non mi è mai piaciuta la lirica, credo soprattutto perché non sopporto il canto in maschera...forse, se le opere venissero cantate con voce naturale (come mi pare che accadesse nel 1700) riuscirei ad apprezzarla. A proposito, qualcuno sa se esistono registrazioni di questo tipo? 
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#36 RogerCrimson

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Inviato 29 settembre 2006 - 10:40

Non mi è mai piaciuta la lirica, credo soprattutto perché non sopporto il canto in maschera...forse, se le opere venissero cantate con voce naturale (come mi pare che accadesse nel 1700) riuscirei ad apprezzarla. A proposito, qualcuno sa se esistono registrazioni di questo tipo? 


Purtroppo sì. Un album di Michael Bolton che è uno strazio dell'anima; Mina che canta "Ridi pagliaccio" ed è ridicola e Al Bano che canta l'addio alla madre della "Cavalleria Rusticana" duettando con Iva Zanicchi (talmente orrendo da avere un sinistro fascino kitsch) e altre cosette sublimi di questo tipo
Lascia perdere, credimi. L'opera si canta con voce impostata (o in maschera, come dici tu). Si cantava così anche nel '700 (Handel e poi Mozart eccetera), almeno nella amggioir parte dei casi.
Poi c'è qualche eccezione, tipo alcuni ruoli in "The Beggar's Opera". Infatti in un'edizione in dvd il protagonista è Roger Daltrey degli Who.
Nel '600 c'era un canto meno impostato, simile a quello che oggi definiamo leggero (Peri, Monteverdi).
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#37 bluefunk72

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Inviato 29 settembre 2006 - 11:16

[Purtroppo sì. Un album di Michael Bolton che è uno strazio dell'anima; Mina che canta "Ridi pagliaccio" ed è ridicola e Al Bano che canta l'addio alla madre della "Cavalleria Rusticana" duettando con Iva Zanicchi (talmente orrendo da avere un sinistro fascino kitsch) e altre cosette sublimi di questo tipo.


Beh, a parte Mina che, con la voce e la sensibilità che ha, non fa mai schifo (ma questo è un parere personale)...Volevo dire opere liriche intere, con direttore, orchestra, cantanti, scenografia e compagnia bella. Produzioni nell'ambito dell'ambiente teatrale.
 

L'opera si canta con voce impostata (o in maschera, come dici tu). Si cantava così anche nel '700 (Handel e poi Mozart eccetera), almeno nella amggioir parte dei casi.


Gli storici hanno dei dubbi in proposito. Sembra che l'uso di impostare la voce risalga al romanticismo; una semplice scelta estetica che non ha un corrispettivo nell'effettivo volere dei compositori classici. Ma non sono un esperto, riporto solo delle cose che mi sono state dette da amici musicisti.

Poi c'è qualche eccezione, tipo alcuni ruoli in "The Beggar's Opera". Infatti in un'edizione in dvd il protagonista è Roger Daltrey degli Who.


E com'è?

Nel '600 c'era un canto meno impostato, simile a quello che oggi definiamo leggero (Peri, Monteverdi).


Nel '600 avevano capito tutto ;)
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#38 Guest_verdoux_*

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Inviato 29 settembre 2006 - 11:26

 
Gli storici hanno dei dubbi in proposito. Sembra che l'uso di impostare la voce risalga al romanticismo; una semplice scelta estetica che non ha un corrispettivo nell'effettivo volere dei compositori classici. Ma non sono un esperto, riporto solo delle cose che mi sono state dette da amici musicisti.
 



oddio, nemmeno io sono un esperto, ma non credo che un'aria come Non più di fiori vaghe catene...  si possa cantare con voce normale; e poi c'erano ancora i sopranisti;
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#39 bluefunk72

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Inviato 29 settembre 2006 - 14:06

verdoux e velociraptor: non ci sarebbe nessun problema tecnico. E' una questione meramente estetica (portatemi prove del contrario e mi rimangio tutto senza problemi).

Però, forse, un canto più naturale potrebbe compromettere la resa delle melodie, perché attenuerebbe sicuramente l'effetto di grandiosità prodotto dal canto in maschera (secondo me, in fin dei conti, RogerCrimson vuol dire questo), e questo non credo farebbe piacere a cultori e appassionati. Ma se il motivo per mantere il canto impostato è questo, allora bisogna chiedersi se (almeno a proposito della lirica ottocentesca) non ci sia un problema di mera qualità musicale. In due parole: se una melodia è bella suona bene sempre, indipendentemente dallo strumento che la esegue.     
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#40 Notker

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Inviato 29 settembre 2006 - 14:12

Vorrei fare una domanda technica, senza ironia o sarcasmo, se veramente credi che opera cantata senza impostatura sia un'impostura.  Qual'e il problema?  Armonizzazione, mancanza di contrasto con l??orchestra?


appena avrò un po' di tempo libero stasera, cercherò di chiarire un po' di questioni; intanto, l'impostazione della voce nacque da esigenze non solo estetiche (che, anzi, furono una conseguenza) ma anche per esigenze acustiche.
la pressione sonora degli strumenti, soprattutto se riuniti in orchestra, può sfiorare anche i 70 dB; la voce umana, se non è amplificata, non gli fa nemmeno il solletico. dunque, in epoche in cui non esistevano mezzi di amplificazione artificiale la voce sarebbe sparita al confronto con l'orchestra.
l'impostazione dunque non è altro che un'amplificazione naturale della voce, eseguita sfruttando le cavità naturali del cranio e la forza del diaframma... in pratica torace e testa, a seconda dell'emissione che si vuole ottenere, diventano una cassa armonica.
a questo c'è da aggiungere che anche la "forma" del teatro serviva a questo scopo; non a caso i teatri d'opera sono, all'interno, tutti di forma simile.
la resa acustica di questi luoghi deriva dalle considerazioni architettoniche di Vitruvio, ragion per cui anche le arene classiche fungono egregiamente allo scopo, tipo quella di Verona o di Pompei.

a più tardi, spero...
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#41 bluefunk72

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Inviato 29 settembre 2006 - 14:40

Grazie Notker. Molto vero e interessante: non ci avevo pensato alla questione del volume e mi devo ricredere sulla "mera" questione estetica. In ogni caso, se i cantanti lirici usassero un microfono il problema non si porrebbe, no? E se è così, non si passa forse a un problema di rispetto della tradizione? 
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#42 RogerCrimson

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Inviato 29 settembre 2006 - 15:48

verdoux e velociraptor: non ci sarebbe nessun problema tecnico. E' una questione meramente estetica (portatemi prove del contrario e mi rimangio tutto senza problemi).
Però, forse, un canto più naturale potrebbe compromettere la resa delle melodie, perché attenuerebbe sicuramente l'effetto di grandiosità prodotto dal canto in maschera  


Esatto. Verissimo. E non solo questo. L'opera non è solo grandiosità e canto a voce spiegata, ma anche effetti, modulazioni, piani e pianissimi:
l'effetto di una nota smorzata e presa in pianissimo è moltiplicato in maniera esponenziale se si smorza una nota con voce impostata, se si assopttiglia improvvisamente un suono capace di trapassare un'orchestra e espandersi in un teatro.
Ecco l'altra questione. la voce impostata serve a risuonare in un teatro.
Provate ad immaginare un'opera cantata da un cantante leggero che canti con voce non impostata in un teatro, senza microfoni, con un'orchestra in buca da 70 elementi. Non si sentirebbe nulla.
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#43 acsot

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Inviato 29 settembre 2006 - 19:52

Ciao! E' la prima volta che scrivo in questo forum ( grazie alla segnalazione di un amico ) e questa discussione mi interessa.
Io amo la lirica, amo anche il rock. La mia è la generazione dei "cantautori" ma anche della disco music. Questo per spiegarvi che sono una che ama molta parte della musica e non sono (sigh ) giovanissima.
Leggendo questo forum mi trovo bene, a mio agio. Siete simpatici e concisi.
Ma, riferendomi alle battute iniziali di questo thread, mi viene da riflettere sul fatto che io qua mi sento abbastanza a mio agio, chi non ama (almeno un pò) la lirica non si sentirebbe a suo agio in un forum solo monomelomaniacale. Come me lo spiegate ?

Poi: si parlava di enclave lirico. Non è vero, i circoli chiusi si trovano in tutti gli ambienti in cui ci sia gente spocchiosa che ritiene di possedere il verbo. Il sito di opera che frequenta Roger è lo stesso che frequento anche io: capitate in quel forum, leggete un pò e non abbiate paura di scrivere, di esternare i dubbi e la -eventuale- voglia di conoscere l'opera.
Ragazzi: la musica è musica e gli estremi si toccano!

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#44 Paolo87

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Inviato 30 settembre 2006 - 13:14

Ieri sera mi sono visto nel teatro comunale della mia città la mia prima opera in tutta la mia vita: il "Don Giovanni" di Mozart.
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#45 Notker

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Inviato 30 settembre 2006 - 14:40

Ieri sera mi sono visto nel teatro comunale della mia città la mia prima opera in tutta la mia vita: il "Don Giovanni" di Mozart.


e cazzo!
allora, dicci, che impressione t'ha fatto? chi erano gli interpreti?
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#46 acsot

    aspirante indie

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Inviato 30 settembre 2006 - 15:58

Ieri sera mi sono visto nel teatro comunale della mia città la mia prima opera in tutta la mia vita: il "Don Giovanni" di Mozart.

Vogliamo iniziare a parlarne?
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#47 bluefunk72

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Inviato 01 ottobre 2006 - 01:14

Ciao acsot, benvenuta!
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#48 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 ottobre 2006 - 07:26


Ieri sera mi sono visto nel teatro comunale della mia città la mia prima opera in tutta la mia vita: il "Don Giovanni" di Mozart.

Vogliamo iniziare a parlarne?


ma certo, parliamone... però sarebbe il caso di continuare in quest'altro thread, impostato su uno spunto molto interessante, rimasto, ahimè, finora senza risposta alcuna:
http://www.ondarock....php?topic=995.0
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#49 Guest_verdoux_*

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Inviato 03 ottobre 2006 - 10:03

Qualcosa su Cinema e Opera Lirica

Il flauto magico di Bergman, grande regista teatrale, che mette in scena il celebre singspiel mozartiano; fa teatro e cinema insieme; il film comincia con la cinepresa che durante la sinfonia introduttiva fruga tra i volti di un pubblico cosmopolita; poi continua con le riprese filmate di ciò che avviene sul palcoscenico compresi gli applausi del pubblico alla fine dei numeri; ad un certo punto le riprese teatrali si trasformano in vero film, quasi a mostrare  l??immedesimazione dentro l??opera del pubblico, rappresentato da una bambina insistentemente inquadrata; e qui la cinepresa segue i personaggi, li inquadra in primo piano ed in controcampo come in un vero film; all??intervallo torniamo in teatro e Bergman ci fa fare anche un giretto tra le quinte; alla ripresa cinema e teatro tendono sempre a fondersi sempre di più, tanto da non essere più distinguibili fino al bellissimo finale; bravo Bergman a far recitare i cantanti, cosa che non sempre riesce.

Don Giovanni di Losey, un film molto apprezzato; non me lo ricordo molto a parte l??impaccio dei cantanti a recitare.

Boheme di Vidor, film muto che si rifà più alla commedia che all??opera di Puccini; tuttavia lo segnalo agli appassionati per le bellissime scenografie, per la regia e per la grande interpretazione di Mimì da parte di Lillian Gish.

1786 Mozart mette in scena le Nozze di Figaro; solo la benevolenza dell??imperatore Giuseppe II, suo fratello massone, poteva consentirgli di rappresentare una cosa simile prima della rivoluzione francese; il servo Figaro che si fa beffe del conte deve essere stato all??epoca un pugno nello stomaco: ?Se vuol ballare signor contino il chitarrino le suonerò?; ma è la fidanzata Susanna che domina la scena; una serva che fa e disfa, che raggira i nobili ed alla fine il suo stesso fidanzato; nozze di Figaro precorre la rivoluzione francese e va anche molto più in là; è un manifesto femminista.
1939 Jean Renoir si ispira al capolavoro mozartiano per la sua regola del gioco; ma il film più che fare satira sociale esprime la delusione per il venir meno dei valori della rivoluzione; tutto è come prima e peggio di prima; la nobiltà esiste ancora, sia pure in stato di necrosi avanzata, e non crede più in niente, nemmeno in se stessa; i servi non sanno nemmeno cosa sia la lotta di classe; Marceau e Lisette, sbiaditi alter ego di Figaro e Susanna, sono tanto servi che di più non si può.
Il film è splendido; una commedia brillante e ridondante nello stile e nello spirito di Mozart.

Lulù di Berg  ha fonti in comune col film omonimo (o anche il vaso di pandora) di Pabst; Lulù inconsapevolmente (?) sensuale, innocente (?) e spregiudicara, impersona un mito del primo 900, un Don Giovanni declinato al femminile

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#50 Notker

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Inviato 03 ottobre 2006 - 13:21

per chi volesse avvicinarsi, senza eccessiva pretenziosità, alla lirica consiglio lo spassosissimo programma di Radio3 La barcaccia, a cura di Enrico Stinchelli e Michele Suozzo; è un programma pieno zeppo di informazioni interessantissime e dal piglio ironico ma intelligente.
ve lo straconsiglio!
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(Arturo Toscanini)

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