Musica di sottofondo e d'atmosfera (avanguardia, ambient, minimalismo)
#1
Inviato 14 luglio 2009 - 22:21
sto cercando della musica per un lavoro che sto portando avanti. quello che mi serve sono brani che possano essere utilizzati come "sottofondo", senza infastidire. quindi musica ambient o comunque essenziale e ripetitiva, brani lunghi che possano essere mandati in loop, magari con un effetto vagamente "ipnotico".
allora, per adesso ciò che mi serve è:
- della musica che possa accompagnare scenari desertici notturni e solitari. però senza elementi "arabeggianti" o etnici in genere (diciamo più vicini all'atmosfera di un deserto nordamericano).
- dell'ambient dalle atmosfere sempre notturne ma più "astratto" e cupo, quasi "noir".
- questo è più difficile. l'immagine è questa: siamo in una fabbrica, come sempre di notte. c'è il silenzio più assoluto, spezzato qua e la dai rumori dei macchinari (es. catene, lastre di ferro che vengono spostate ecc.)
mi viene da pensare a suoni industriali d'ambiente usati dai labradford nell'album omonimo, si avvicinano molto a quel tipo d'atmosfera.
esiste qualcosa che può fare al caso mio (anche, non so, nell'ambito della musica concreta d'avanguardia)?
#2
Inviato 15 luglio 2009 - 00:22
allora, per adesso ciò che mi serve è:
- della musica che possa accompagnare scenari desertici notturni e solitari. però senza elementi "arabeggianti" o etnici in genere (diciamo più vicini all'atmosfera di un deserto nordamericano).
Eluvium - Talk Amongst the Trees
In particolare del disco ti consiglio ''Taken'', favoloso brano
Poi ti consiglierei anche:
Rapoon - Time Frost
con ''Glacial Danube'' e ''Ice Whispers'' su tutte
dell'ambient dalle atmosfere sempre notturne ma più "astratto" e cupo, quasi "noir
Fennesz - Black Sea
penso che il pezzo ''Saffron Revolution'' sia adatto
- questo è più difficile. l'immagine è questa: siamo in una fabbrica, come sempre di notte. c'è il silenzio più assoluto, spezzato qua e la dai rumori dei macchinari (es. catene, lastre di ferro che vengono spostate ecc.)
mi viene da pensare a suoni industriali d'ambiente usati dai labradford nell'album omonimo, si avvicinano molto a quel tipo d'atmosfera.
esiste qualcosa che può fare al caso mio (anche, non so, nell'ambito della musica concreta d'avanguardia)?
Pan American - For Waiting, For Chasing
ascolta ''Are You Ready?'' , sublime
#3
Inviato 15 luglio 2009 - 01:29
sto cercando della musica per un lavoro che sto portando avanti. quello che mi serve sono brani che possano essere utilizzati come "sottofondo", senza infastidire. quindi musica ambient o comunque essenziale e ripetitiva, brani lunghi che possano essere mandati in loop, magari con un effetto vagamente "ipnotico".
secondo me questo potrebbe andare benissimo:
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#4
Inviato 15 luglio 2009 - 08:41
- questo è più difficile. l'immagine è questa: siamo in una fabbrica, come sempre di notte. c'è il silenzio più assoluto, spezzato qua e la dai rumori dei macchinari (es. catene, lastre di ferro che vengono spostate ecc.)
Ma li vuoi da soli o all'interno di una musica d'ambiente?
rym |
#5
Inviato 15 luglio 2009 - 13:50
Non sapevo se postare qui o in rock e dintorni, in effetti la mia richiesta è aperta a qualunque genere.
sto cercando della musica per un lavoro che sto portando avanti. quello che mi serve sono brani che possano essere utilizzati come "sottofondo", senza infastidire. quindi musica ambient o comunque essenziale e ripetitiva, brani lunghi che possano essere mandati in loop, magari con un effetto vagamente "ipnotico".
allora, per adesso ciò che mi serve è:
- della musica che possa accompagnare scenari desertici notturni e solitari. però senza elementi "arabeggianti" o etnici in genere (diciamo più vicini all'atmosfera di un deserto nordamericano).
- dell'ambient dalle atmosfere sempre notturne ma più "astratto" e cupo, quasi "noir".
- questo è più difficile. l'immagine è questa: siamo in una fabbrica, come sempre di notte. c'è il silenzio più assoluto, spezzato qua e la dai rumori dei macchinari (es. catene, lastre di ferro che vengono spostate ecc.)
mi viene da pensare a suoni industriali d'ambiente usati dai labradford nell'album omonimo, si avvicinano molto a quel tipo d'atmosfera.
esiste qualcosa che può fare al caso mio (anche, non so, nell'ambito della musica concreta d'avanguardia)?
questo è il massimo che ti può toccare in sorte: le prende tutte
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#6
Inviato 15 luglio 2009 - 18:50
ho visto qualcosa di the black sea, al momento mi sembra ci siano molti brani in crescendo, con punte di tensione, mentre cerco qualcosa di più ripetitivo e "looppabile" (perdonate il tremendo neologismo ), comunque ora me lo spulcio meglio.
Ma li vuoi da soli o all'interno di una musica d'ambiente?
possono andare bene un pò entrambe le soluzioni (anche se mi rendo conto che "da soli" forse si va un pò fuori dal concetto di "musica") ma se c'è una musica d'ambiente dovrebbe essere qualcosa di proprio minimale...
#7
Inviato 15 luglio 2009 - 19:07
questo è più difficile. l'immagine è questa: siamo in una fabbrica, come sempre di notte. c'è il silenzio più assoluto, spezzato qua e la dai rumori dei macchinari (es. catene, lastre di ferro che vengono spostate ecc.)
mi viene da pensare a suoni industriali d'ambiente usati dai labradford nell'album omonimo, si avvicinano molto a quel tipo d'atmosfera.
esiste qualcosa che può fare al caso mio (anche, non so, nell'ambito della musica concreta d'avanguardia)?
pierre henry-interieur exterieur
#8
Inviato 15 luglio 2009 - 22:43
questo è più difficile. l'immagine è questa: siamo in una fabbrica, come sempre di notte. c'è il silenzio più assoluto, spezzato qua e la dai rumori dei macchinari (es. catene, lastre di ferro che vengono spostate ecc.)
mi viene da pensare a suoni industriali d'ambiente usati dai labradford nell'album omonimo, si avvicinano molto a quel tipo d'atmosfera.
esiste qualcosa che può fare al caso mio (anche, non so, nell'ambito della musica concreta d'avanguardia)?
pierre henry-interieur exterieur
me lo scarico adesso.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#9
Inviato 16 luglio 2009 - 10:34
Ma li vuoi da soli o all'interno di una musica d'ambiente?
possono andare bene un pò entrambe le soluzioni (anche se mi rendo conto che "da soli" forse si va un pò fuori dal concetto di "musica") ma se c'è una musica d'ambiente dovrebbe essere qualcosa di proprio minimale...
Prova questi due:
Robert Rutman's Steel Cello Ensemble - Zuuhh!! Muttie Mum!!
http://rapidshare.co...obertRutman.rar
Jonathan Coleclough & Lethe - Long Heat
http://rapidshare.co...Heat__2005_.rar
rym |
#10
Inviato 16 luglio 2009 - 18:43
- dell'ambient dalle atmosfere sempre notturne ma più "astratto" e cupo, quasi "noir".
Dale Cooper Quartet & The Dictaphones - Parole de Navarre
http://www.mediafire.com/?dojohnyx1cl
David Byrne - Lead Us Not Into Temptation
http://www.mediafire.com/?nm0mtmwy1v4
#11
Inviato 16 luglio 2009 - 19:06
questo è più difficile. l'immagine è questa: siamo in una fabbrica, come sempre di notte. c'è il silenzio più assoluto, spezzato qua e la dai rumori dei macchinari (es. catene, lastre di ferro che vengono spostate ecc.)
mi viene da pensare a suoni industriali d'ambiente usati dai labradford nell'album omonimo, si avvicinano molto a quel tipo d'atmosfera.
esiste qualcosa che può fare al caso mio (anche, non so, nell'ambito della musica concreta d'avanguardia)?
pierre henry-interieur exterieur
me lo scarico adesso.
fammi sapere..
secondo me può andare benissimo per quello che credo voglia eraserhead
#12
Inviato 16 luglio 2009 - 23:10
Robert Rutman's Steel Cello Ensemble - Zuuhh!! Muttie Mum!!
http://rapidshare.co...obertRutman.rar
Jonathan Coleclough & Lethe - Long Heat
http://rapidshare.co...Heat__2005_.rar
ho ascoltato il primo e mi sembra perfetto!! (peccato solo per la qualità bassina)
forse queste forme di musica d'avanguardia mi sono più utili rispetto all'ambient (spesso un pò troppo melodico per quello che mi serve)
ti ringrazio, ora ascolto il secondo.
#13
Inviato 16 luglio 2009 - 23:27
Robert Rutman's Steel Cello Ensemble - Zuuhh!! Muttie Mum!!
http://rapidshare.co...obertRutman.rar
Jonathan Coleclough & Lethe - Long Heat
http://rapidshare.co...Heat__2005_.rar
ho ascoltato il primo e mi sembra perfetto!! (peccato solo per la qualità bassina)
forse queste forme di musica d'avanguardia mi sono più utili rispetto all'ambient (spesso un pò troppo melodico per quello che mi serve)
ti ringrazio, ora ascolto il secondo.
allora potrebbe andarti bene questo:
vai direttamente su HAMPSON... trenta minuti di avanguardia dronata: stasi, ripetizione, trasformazione. figo.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#14
Inviato 29 dicembre 2009 - 19:34
#15
Inviato 29 dicembre 2009 - 20:18
#16
Inviato 02 gennaio 2010 - 20:40
Un ottimo album che ho trovato è Madar di Jan Garbarek, anche se ovviamente non basta.
Anche in questo caso
quello che mi serve sono brani che possano essere utilizzati come "sottofondo", senza infastidire. quindi musica ambient o comunque essenziale e ripetitiva, brani lunghi che possano essere mandati in loop.
#17
Inviato 06 gennaio 2010 - 09:27
sto cercando della musica che richiami atmosfere "mediterranee", Quindi anche con elementi "world" che riprendono varie culture che si affacciano sul mediterraneo (Grecia, Spagna, culture arabe...)
prova con questo:
Hector Zazou & Swara - In the House of Mirrors (2008)
#18
Inviato 06 gennaio 2010 - 20:02
#19
Inviato 28 novembre 2015 - 16:04
beccato per caso associato ai wildbirds & peacedrums (non c'entra niente):
una versione naturalista di steve reich dal giappone, con un po' di campane tubolari e copertina stupenda.
#20
Inviato 28 novembre 2015 - 16:18
beccato per caso associato ai wildbirds & peacedrums (non c'entra niente):
una versione naturalista di steve reich dal giappone, con un po' di campane tubolari e copertina stupenda.
ne ha parlato anche reese due giorni fa:
http://forum.ondaroc...guardie/page-96
magari la memoria mi fa scherzi ma minimalismo a parte mi ha fatto tornare in mente la roba di Stephan Micus (poi magari non c'entra nulla, è passato un sacco di tempo).
Comunque sarei curioso di sapere di chi è la copertina.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#21
Inviato 28 novembre 2015 - 16:23
Mi sa di roba drogatissima e senza alcuna aspirazione artistica. Che va anche bene, però gli uccelletti e i flauti dolci mi provocano ilarità.
L'equivalenza "vibrafoni = Steve Reich" mi ha fatto un po' male.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#22
Inviato 28 novembre 2015 - 17:21
ne ha parlato anche reese due giorni fa:
http://forum.ondaroc...guardie/page-96
magari la memoria mi fa scherzi ma minimalismo a parte mi ha fatto tornare in mente la roba di Stephan Micus (poi magari non c'entra nulla, è passato un sacco di tempo).
Comunque sarei curioso di sapere di chi è la copertina.
ah che caso...
dicono questo sui commenti: "I believe it is by Ochida Yoko (「残されたアリウス」1981)". (anche noto come yoko pocoma yoko).
non ho trovato al volo googlando il nome occidentalizzato, ma magari hai piu' fortuna.
L'equivalenza "vibrafoni = Steve Reich" mi ha fatto un po' male.
la triste realta' e' che conosco tre minimalisti in croce, quindi i riferimenti sono quelli che sono. comunque e' vero che qua si e' in territori molto piu' freakettoni, c'e' meno precisione... in quel senso ho buttato li' il "naturalista".
#23
Inviato 28 novembre 2015 - 17:47
bè nel primo brano per esempio comunque l'ispirazione minimalista è abbastanza evidente (comunque non è che i minimalisti che qui vengono adorati godano dappertutto di grande considerazioni, per una buona fetta di ascoltatori classici i vari reich, riley, glass e part sono trattati alla stregua di justin bieber della musica classica)
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#24
Inviato 28 novembre 2015 - 18:43
(comunque non è che i minimalisti che qui vengono adorati godano dappertutto di grande considerazioni, per una buona fetta di ascoltatori classici *** i vari reich, riley, glass e part sono trattati alla stregua di justin bieber della musica classica)
*** ovvero gli accademici incalliti e gli avant-oltranzisti di 'sta ceppa. Su Part posso anche capire che non piaccia e che sia difficile accettare che la sua musica sia così "semplice", ma Philip Glass è un genio assoluto e chi lo nega probabilmente pensa che l'innovazione risieda soltanto nella musica più nuova e incomprensibile.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#25
Inviato 29 novembre 2015 - 03:16
Queste forse rispondono più al primo quesito, però le proverei.
#26
Inviato 29 novembre 2015 - 10:04
http://www.ondarock....chter_sleep.htm
Questa è davvero perfetta per i momenti di languida pigrizia, piacevole e ripetitiva, con un suono pieno, anche con dei bei bassi che ti avvolgono senza disturbare.
#27
Inviato 29 novembre 2015 - 11:04
http://www.ondarock....chter_sleep.htm
Questa è davvero perfetta per i momenti di languida pigrizia, piacevole e ripetitiva, con un suono pieno, anche con dei bei bassi che ti avvolgono senza disturbare.
bella recensione di paloz, sentita. ero incuriosito, certo sara' duro trovare occasioni per ascoltarlo, magari inizio con la versione fastfood.
#28
Inviato 29 novembre 2015 - 14:10
Thx [ho riletto la rece e ho corretto delle parole che credo non fossero mie, ho paura]
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#29
Inviato 29 novembre 2015 - 16:06
bè nel primo brano per esempio comunque l'ispirazione minimalista è abbastanza evidente (comunque non è che i minimalisti che qui vengono adorati godano dappertutto di grande considerazioni, per una buona fetta di ascoltatori classici i vari reich, riley, glass e part sono trattati alla stregua di justin bieber della musica classica)
Eh, già... sapevatelo...
Diciamo che si è passati da una specie di loro demonizzazione insensata (e indiscriminata) ad un'altrettanto assurda esaltazione (soprattutto come se si trattasse dell'unica direzione sensata della musica contemporanea).
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#30
Inviato 30 novembre 2015 - 20:35
Morals and Dogma va bene
http://youtu.be/B31Yvg8Wa00
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