King Crimson - Red: Pietra Miliare!!!
#1 Guest_Ragnarök_*
Inviato 15 giugno 2006 - 22:40
#2
Inviato 15 giugno 2006 - 23:17
Corro a leggerla. Per ora un mucchio di complimenti all'autore (Claudio, suppongo?).
Leggo e poi partiro' con gli insulti.
edit: in realta' non posso che rincarare la dose di complementi, la pietra coglie davvero nel segno ed e' proprio un'ottima presentazione di quella che e' per me la vetta dei King Crimson. L'unico appunto che devo fare e' che in "Providence" non ci sono power chords, ne', mi pare, poliritmi.
#3 Guest_JackNapier_*
Inviato 16 giugno 2006 - 08:07
#4
Inviato 16 giugno 2006 - 08:59
#5
Inviato 16 giugno 2006 - 09:11
Comunque i King Crimson ne meritavano una seconda!
#6
Inviato 16 giugno 2006 - 09:19
Un modesto parere: anche Larks' Tongues in Aspic merita di essere pietrificato, che ne dici Claudio?
#7 Guest_Ragnarök_*
Inviato 16 giugno 2006 - 11:19
#8
Inviato 16 giugno 2006 - 11:29
In "Islands" i King Crimson si spingono troppo in là e nel disco rimane ben poco di rock: giusto Sailor's Tale e Ladies on the road.
#9
Inviato 16 giugno 2006 - 11:37
#10
Inviato 16 giugno 2006 - 11:40
Secondo te è "inquinato" da troppi elementi di free-jazz?In "Islands" i King Crimson si spingono troppo in là e nel disco rimane ben poco di rock: giusto Sailor's Tale e Ladies on the road.
#11
Inviato 16 giugno 2006 - 12:46
#12
Inviato 16 giugno 2006 - 13:45
#13
Inviato 16 giugno 2006 - 15:16
Il secondo miglior disco dei crimson. ottimo!
Per favore, evitiamo sempre e comunque di parlare di "migliori" e "peggiori" in assoluto. Lo dico ora perche' tengo molto alla band in esame, ma e' un appello valido ovunque. Ognuno ha i suoi criteri di valutazione ed e' solo e unicamente in relazione ad essi che ha senso dare giudizi. Capisco fossero tutti unanimemente concordi nel ritenere un disco superiore a un altro (ma in tal caso non sarebbe di alcuna utilita' parlare di "migliore" e "peggiore"), ma dove non e' cosi', per favore, si eviti.
E sta storia di "The Court..." unico e irraggiungibile ha ampiamente rotto le palle. Ora tra le pietre c'e' anche "Red" e spero questo contribuisca a bilanciare maggiormente l'opinione diffusa.
#14 Guest_BlueValentine_*
Inviato 16 giugno 2006 - 15:21
#15
Inviato 16 giugno 2006 - 15:57
#16
Inviato 16 giugno 2006 - 16:07
#17
Inviato 16 giugno 2006 - 17:00
PIETRA?
Corro a leggerla. Per ora un mucchio di complimenti all'autore (Claudio, suppongo?).
Leggo e poi partiro' con gli insulti.
edit: in realta' non posso che rincarare la dose di complementi, la pietra coglie davvero nel segno ed e' proprio un'ottima presentazione di quella che e' per me la vetta dei King Crimson. L'unico appunto che devo fare e' che in "Providence" non ci sono power chords, ne', mi pare, poliritmi.
wago sei rimasto sconvolto da The End of An Ear ?
dai su riprenditi !
#18
Inviato 16 giugno 2006 - 17:12
PIETRA?
Corro a leggerla. Per ora un mucchio di complimenti all'autore (Claudio, suppongo?).
Leggo e poi partiro' con gli insulti.
edit: in realta' non posso che rincarare la dose di complementi, la pietra coglie davvero nel segno ed e' proprio un'ottima presentazione di quella che e' per me la vetta dei King Crimson. L'unico appunto che devo fare e' che in "Providence" non ci sono power chords, ne', mi pare, poliritmi.
wago sei rimasto sconvolto da The End of An Ear ?
dai su riprenditi !
Eh? O.o
#19 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 16 giugno 2006 - 17:15
A presto!
#20
Inviato 16 giugno 2006 - 17:25
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
Robert Schuhmann – Musikalische Haus- und Lebensregeln
Youtube : musica = pornografia in rete : amore
(quindi gentilmente niente musica su YouTube o attraverso FB: li ho bloccati. Contatto personale e scambio di dati non massificato)
In culo al commerciale, in culo ai fighetti. State fuori, state contro.
Lemmy è morto, Dio è morto, e nemmeno io mi sento troppo bene...
#21
Inviato 16 giugno 2006 - 17:38
Non sono così d'accordo, capisco l'importanza del disco e non ho difficoltà a definirlo "pietra miliare" personalmente. Tuttavia non penso sia definibile tale nel senso ondarockiano del termine, ossia come disco che ha cambiato un genere, ne ha generato uno, ha fatto storia etc.... Penso che se proprio avessimo voluto dare una pietra al progressive(cosa già di per sè non strettamente necessaria data l'abbondanza) sarebbe stato più meritevole il debutto degli ELP. Ecco l'ho detto, forza con la sassaiola.
Hai ragione sotto un punto di vista: "Red", come tutti i dischi dei King Crimson dopo il primo, non ha avuto nessuna influenza, salvo in ambiti davvero ristretti in cui magari si e' riciclato questo o quel suono (il basso, in particolare), senza pero' prendere spunto dalla struttura. L'unica band importante effettivamente crimsoniana sono a mio avviso i Tool, che pero' mi sembra guardino piu' al periodo di Discipline e ancora di piu' a quello di Thrak. Tante altre band vengono assimilate ai Crimson post-"The Court", ma andando a leggere le interviste (e ascoltando attentamente la loro musica) ci si accorge che le influenze sono altre.
A mio avviso pero', per quanto il concetto di "Pietra Miliare" mi sfugga, anche solo in senso ondarockiano, un disco non deve per forza avere avuto un seguito per essere considerato degno dell'appellativo. Ci sono tanti magici "punti morti" della storia del rock che meritano di essere ricordati, non come tali, ma come dischi magici, unici e bellissimi.
"Red" poi non e' "un'altra pietra data al progressive", "Red" per come la vedo non e' praticamente piu' un disco progressive in senso stretto (mi riferisco al prog "sinfonico" fondato sul primo disco) come non lo sono i dischi dei Crimson successivi ad Island: i Crimson superano gli stilemi del genere da loro stesso creato addentrandosi in territori piuttosto diversi e probabilmente piu' impervi. Certo e' un disco "progressive" in senso lato come lo sono tutti quelli dei Crimson e di mille altre band che col progressive "classico" non hanno pressoche' nulla a che fare.
#22
Inviato 16 giugno 2006 - 17:44
Tutto quel che è di moda sarà presto fuori moda. [...] Occupa meglio il tuo tempo.
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#23
Inviato 16 giugno 2006 - 18:23
Solo due cose:
non credo che i Crimson abbiano fondato il prog sinfonico( se non ricordo male in the Court of non c'è traccia di orchestra, c'e il mellotron semmai) e poi non mi sembra che abbiano nemmeno preso a prestito le loro armonie dalla musica classica( come contemporaneamente facevano i Nice di Emerson per es.).
Quoto Reine Metal quando propone il primo degli ELP come PM del rock progressivo. Ma io ne propongo anche un' altra: H TO HE WHO AM THE ONLY ONE direttamente dal genio di Hammil!
Cmq è un gran album anche In the Wake of Poseidon
#24 Guest_Pablito_*
Inviato 16 giugno 2006 - 18:39
E' il classico disco bello, bellissimo, grazie alla capacità di rappresentare la summa artistica di una band, quasi di una carriera. La scelta stessa di Fripp di richiamare Mel Collins al sax a mio parere è abbastanza indicativa di una volontà del genere, chiudere un'epoca omaggiando anche se stessi. Non ho letto interviste dell'epoca, ma in effetti si ha proprio l'impressione che Fripp avesse già deciso di chiudere la storia prog dei King Crimson, e di volerlo fare con una specie di opera riassuntiva ed autocelebrativa.
A ben vedere però qualche spostamento c'è, nella title-track soprattutto che si può considerare un'evoluzione di quanto espresso con "Lark's tongue in aspic pt 2". "Starless" poi, oltre a possedere una delle melodie più struggenti della storia del gruppo, sembra proprio un percorso attraverso i diversi stili che sono stati adottati da questo fantastico progetto/gruppo.
"Red" chiude magnificamente e in maniera commovente un'epoca intera, Fripp che l'aveva quasi cominciata è stato uno dei primi a rendersene conto. E la foto di copertina, con i volti dei musicisti più 'vissuti' in penombra, una foto che sembra qualcosa di più moderno della musica che cela, pare quasi dire "guardateci ora un'ultima volta, perchè siamo già altrove".
#25
Inviato 16 giugno 2006 - 18:51
non credo che i Crimson abbiano fondato il prog sinfonico( se non ricordo male in the Court of non c'è traccia di orchestra, c'e il mellotron semmai) e poi non mi sembra che abbiano nemmeno preso a prestito le loro armonie dalla musica classica( come contemporaneamente facevano i Nice di Emerson per es.)
Se per prog sinfonico si intende quello con l'orchestra, allora si parla piu' che di un genere di un ristretto insieme di album, spesso nemmeno troppo accostabili al progressive dei "grandi nomi". Spesso, peraltro, si tratta di dischi dalla spiccata componente soft-rock e non particolarmente riusciti.
Preferisco infatti parlare di "progressive romantico", intendendo i gruppi che vengono in mente a tutti quando si parla di progressive: Genesis, Yes, Van Der Graaf Generator, i vari spaghettari italiani piu' celebri (Banco, PFM), e appunto gli stessi Crimson degli esordi, che hanno dato il "la" da cui tutti questi gruppi sono partiti (salvo forse per gli Yes).
#26
Inviato 16 giugno 2006 - 19:32
@madadayo Guarda un po' i pezzi di Islands: Formentera Lady e la title-track sono due ballad malinconiche per piano e fiati, colorate di jazz ma anche di musica etnica, belle ma senza alcun elemento che le possa avvicinare in qualche modo al rock. The Letter è un pezzo lento e straziante e, a parte i feedback di Fripp, le parti strumentali sono molto free-jazz, come avevi detto tu. Song of the gulls è quasi un minuetto, musica classica in piena regola (a proposito, chi lo suona? nei credits non c'è scritto). Sailor's tale è il pezzo che più si avvicina ai vecchi Crimson e al prog classico: la prima parte incalzante e dominata dai sax, la seconda più rilassata, con la chitarra distorta di Fripp che suona accordi su accordi con un sottofondo di basso, batteria e mellotron. Ladies on the road, invece, è una stralunata canzone, oserei dire quasi pop-rock (il ritornello sembra una canzone dei Beatles!) Come vedi, 2 pezzi sono rock, ma gli altri? Non mi sembra...
@ReineMetal Hai ragione a dire che il primo degli ELP andrebbe pietrificato (anche più di H to He dei VDGG), ma penso che non siano molto apprezzati da queste parti...
#27
Inviato 16 giugno 2006 - 19:49
Chiamalo come vuoi, ma non sinfonico, perchè, a mio giudizio, i Crimson si avvicinavano più all' avanguardia che non al classico.
non credo che i Crimson abbiano fondato il prog sinfonico( se non ricordo male in the Court of non c'è traccia di orchestra, c'e il mellotron semmai) e poi non mi sembra che abbiano nemmeno preso a prestito le loro armonie dalla musica classica( come contemporaneamente facevano i Nice di Emerson per es.)
Se per prog sinfonico si intende quello con l'orchestra, allora si parla piu' che di un genere di un ristretto insieme di album, spesso nemmeno troppo accostabili al progressive dei "grandi nomi". Spesso, peraltro, si tratta di dischi dalla spiccata componente soft-rock e non particolarmente riusciti.
Preferisco infatti parlare di "progressive romantico", intendendo i gruppi che vengono in mente a tutti quando si parla di progressive: Genesis, Yes, Van Der Graaf Generator, i vari spaghettari italiani piu' celebri (Banco, PFM), e appunto gli stessi Crimson degli esordi, che hanno dato il "la" da cui tutti questi gruppi sono partiti (salvo forse per gli Yes).
#28
Inviato 16 giugno 2006 - 19:52
#29
Inviato 16 giugno 2006 - 20:02
Si, Si, avevo capito, infatti mi riferivo ancora al post precedente.Scusa, ma ho appena detto che "progressive sinfonico" e' fuorviante, non solo per i King Crimson ma anche per Genesis, Yes, ELP, VDGG e compagnia bella.
#30
Inviato 16 giugno 2006 - 21:50
Anzitutto, il progressive non è una reliquia cui rendere omaggi: se ci facesse visita un giorno metternich, ci racconterebbe che esistono tuttora svariati gruppi prog di valore dalla Russia al Brasile, e che quel tipo di attitudine è stato in qualche modo metabolizzato da una nuova generazione di band, sia del cosiddetto "rock in opposition", sia post-rock (Tortoise? GYBE?) sia psichedeliche/ambientali (Sigur Ros? Tarentel?) sia avant-rock (Cerberus Shoal, gli stessi Radiohead) etc. etc.
In secondo luogo, sono già stati pietrificati:
GENESIS - Selling England By The Pound
GENESIS - The Lamb Lies Down On Broadway
KING CRIMSON - In The Court Of The Crimson King
CARAVAN - In The Land Of Grey And Pink
GONG - Radio Gnome Invisibile Trilogy
JETHRO TULL - Aqualung
VAN DER GRAAF GENERATOR - Pawn Hearts
YES - Fragile
...che sono tutti dischi prog, più un paio "di confine", come:
ROBERT WYATT - Rock Bottom
SOFT MACHINE - Third
Quindi, mi pare che sto "omaggio" fosse già stato abbondantemente tributato...
Detto ciò, secondo me, invece "Red" non è solo uno dei capolavori del prog, ma anche un disco molto influente sulle generazioni successive, non a caso ho citato quella frase di Cobain, perché credo che abbia lasciato un'impronta molto forte, in generale, sul versante del rock "duro" (dall'hard-rock al grunge), scrivendo in anticipo persino alcuni capitoli del prog-metal e riuscendo nell'impresa di coniugare l'attitudine romantico-sinfonica del prog con l'istintività e la violenza del rock.
I King Crimson diventano insomma una "guitar oriented band" che mantiene, però, una ispirazione jazz-classica. Un'operazione che penso abbia avuto un certo seguito negli anni a venire, così come tutti i successivi esperimenti di Fripp su un certo tipo di sound chitarristico.
#31
Inviato 16 giugno 2006 - 22:19
Perchè poi dici che su Prelude:Song of the gulls non ci sono crediti?Non hai riconosciuto l'oboe di Robin Miller su un tappeto d'archi riprodotti dal mellotron suonato da Fripp?
#32
Inviato 16 giugno 2006 - 23:34
non credo che i Crimson abbiano [...] preso a prestito le loro armonie dalla musica classica( come contemporaneamente facevano i Nice di Emerson per es.).
In realta', la musica dei King Crimson e' interamente fondata sulla musica classica (oltre che sul rock'n'roll, e il pop dei Beatles). In "The Court" l'accenno e' ancora solo parziale, senza che questa suoni come un'accusa oserei dire superficiale: Fripp e soci cercano di sbarazzarsi dell'eredita' blues che impregna il rock e ci riversano sopra la loro versione del sinfonismo di Eleanor Rigby. Il blues e l'anima "precedente" del rock pero' ancora emergono: se non nelle armonie (anche se la traccia se ne avverte ancora in "21st Century Schizoid Man") o nelle forme (suite, intermezzi, brani nel brano eccetera sono concetti sperimentati dai Beatles ma ancora molto nuovi) almeno nelle scale e nelle modalita' impiegate. I King Crimson vogliono fare tabula rasa dell'"americanismo" del rock ma per ora l'unica cosa che trovano per rimpiazzarlo e' un insieme di stilemi mediati dalla classica nel suo insieme.
Gia' in "In the Wake of Poseidon", e probabilmente gia' fin dagli inizi, perche' il pezzo era eseguito dal vivo fin da prima dell'uscita di "The Court", Fripp inizia a vedere la strada maestra: "The Devil's Triangle" e' una rilettura di "Mars" tratto da "Les Planetes" di Holst. Mentre flirta col third stream jazz ("Take Five" di Dave Brubeck e' un'influenza fondamentale su tutto il progressive e pure sui Nice di cui sopra) Fripp riprende le strutture di Ravel e Debussy. Fino ad "Island", incluso, l'approccio di Fripp e' quello di chi tenta di ricalcare gli stili dei grandi compositori del '900 adattandoli al rock (e allontanandosi sempre di piu' da esso).
La rivoluzione arriva con "Larks' Tongues in Aspic": non e' piu' lo stile che Fripp riprende, ma lo schema sottostante, le teorie musicali. Basta scale maggiori e scale minori, basta 4/4 e basta pure al 5/4 "perche' ce l'ha messo Holst". Nella title track e' condensata tutta la nuova ideologia musicale di cui Fripp e' artefice perfettamente consapevole. Ecco cosa deve rimpiazzare il blues: le teorie musicali "alternative" di inizio '900. Non e' piu' sinfonismo "di facciata", non si tratta di fare rock con strumenti classici, ma di usare le idee folgoranti della classica moderna per scrivere una nuova grammatica rock. E' "La Sagra della Primavera" che risuona in ogni nota e in ogni cambio di tempo delle due parti di "Larks' Tongues in Aspic". Non l'avevate riconosciuta? Perche' non e' una citazione, e' il modus operandi di Stravinsky inglobato (a modo suo) in quello di Fripp. I due dischi successivi sono sostanzialmente un'ottima rielaborazione di questi concetti, anche se spesso riaffiora l'animo "classicheggiante", sotto spoglie differenti ma non ancora del tutto eliminato (o meglio rielaborato) fino a "Red".
La storia dei Crimson continua, a distanza di sette anni, con "Discipline". Spesso si guarda alle influenze wave, al fatto che i King Crimson si son rivelati non essere un dinosauro ma un gruppo (gruppo? un insieme di gruppi, o meglio, come disse Fripp "un modo di fare le cose") capace di interpretare lo spirito del tempo. Non e' qui il punto, quello e' un corollario. Il punto e' che la macchina compositiva di Fripp si arricchisce di nuovi spunti teorici: i lavori di Eno sulla world music, i progetti solisti di Fripp e quelli in collaborazione con Eno aggiungono nuovo lessico e nuove regole alla grammatica crimsoniana: poliritmia, scale di origine orientale, consapevolezza della funzione dell'effettistica e del timbro (i pezzi iniziano a riempirsi di guitar synth e fanno capolino i primi "soundscapes"). Non e' un cambiamento di stile, ma un allargamento del linguaggio e un aumento delle regole. Aumento delle regole (perche' nei King Crimson sono soprattutto le regole a stimolare la creativita') significa anche una cosa: Disciplina. Questa la parola d'ordine dei nuovi Crimson, e non e' difficile scorgerne i presagi nei vecchi. Disciplina di chi suona stando al suo posto, conosce gli schemi su cui muoversi e sa quando e se infrangerli (cosa che, in questo periodo, avviene raramente). Disciplina di un gruppo dove e Fripp a stabilire le coordinate e tutto il gruppo a decidere come arrivarci.
I Crimson non si fermano all'era di Discipline e anzi a mio avviso si sottovaluta troppo quella successiva, ma vorrei tirare le fila del mio discorso. Di "Red", come di "The Court" e' stata influente la facciata: il suono, gia' molto meno (in "Red") lo stile. Solo che "The Court" *era* facciata (non voglio essere denigratorio, ritengo "The Court" un disco fondamentale, consapevole, maturo e bellissimo), mentre dietro a "Red" e ai due dischi precedenti ci stava un lavoro concettuale immenso, non solo uno scardinare le radici del rock ma anche un riedificarne di nuove. A queste nuove radici *nessuno* salvo i Crimson stessi si e' rifatto. Altri gruppi hanno trovato la loro strada nella contaminazione tra rock e classica contemporanea, qualcuno anche sulla scia dei King Crimson, ma non solo la "grammatica" dei Crimson, ma l'idea stessa di una "grammatica" rock non ha avuto seguito, e se qualcun altro e' arrivato a elaborare nuovi linguaggi strutturati non l'ha fatto con in mente i Crimson.
Si dice spesso che il math-rock (genere che amo, chiariamoci) ha risentito fortemente dell'influenza dei King Crimson. A parte il fatto che bastano le interviste per mostrare che non e' vero. In ogni caso, il math e tantissimo rock dopo la no-wave, o anche soltanto il punk, e' fondato su un'estetica "free-form": l'impianto non e' quello di una nuova armonia, il punto di partenza e' il noise, tutti i suoni vanno bene se opportunamente combinati, e' il gusto a dettar regola e non il gusto a dover nascere da e facendosi strada fra le regole. E' un'impostazione di fondo profondamente diversa, e i Don Caballero potranno avere tutti i cambi di tempo egli incastri che vogliono, ma non sono (e non dicono di essere) un gruppo crimsoniano.
I King Crimson da Larks' in poi sono un gruppo ancora completamente inesplorato in ambito rock, ci son tante di quelle idee che possono essere di spunto per altre che davvero non riesco a capire perche' nessuno ci abbia provato.
ps: chiedo scusa per il pippone micidiale, e anche per il tono agiografico che purtroppo non sono riuscito a evitare. Volevo scrivere due righe e m'e' venuto un poema.
#33
Inviato 17 giugno 2006 - 00:54
Come molti hanno già scritto e Claudio ha efficacemente sintetizzato nella scheda, Red è capace di coniugare classicità e sperimentalismo, melodia e divagazioni anarchiche, ed è proprio per questo che l'etichetta prog gli sta stretta.
E' uno dei dischi che meglio sono riusciti a farmi comprendere quanto sia bello amare la musica in quanto tale, senza preconcetti o distinzioni di genere, ed è forse questo il valore aggiunto che Red possiede, a mio modo di vedere, rispetto a In the Court of the Crimson King.
#34
Inviato 17 giugno 2006 - 08:16
Inoltre avendoli sentiti tanto da piccolo col vinile di mio padre sono davvero interessato a riportare a galla quei ricordi scomparsi... Sono nato a pane e Pink Floyd, pensate mi possano piacere i King Crimson?
vuvu: "Sembrate dei metallari che girano sghignazzando nel reparto di elettronica della Fnac."
#35 Guest_DiamondSeaII_*
Inviato 17 giugno 2006 - 09:06
#36
Inviato 17 giugno 2006 - 09:12
A proposito di King Crimson, è una vita che mi devo comprare un qualche loro album: quale mi consigliate?
Ti consiglio senza dubbio di partire dal primo e poi, sia che ti piacesse che non ti piacesse, riprovare con "Red".
#37
Inviato 17 giugno 2006 - 09:31
Ringrazio Xtal per avermi risposto. Il fatto che Island non abbia troppi pezzi rock o che sia ,come dici tu,"troppo in là", sta a significare forse che non merita una pietra come Red? Perchè secondo te Red è rock puro? Fripp è sempre stato un musicista al di là delle mode del momento ed ha composto solo quello che la sua classe purissima gli ispirava, che fosse rock,jazz o classica.
Perchè poi dici che su Prelude:Song of the gulls non ci sono crediti?Non hai riconosciuto l'oboe di Robin Miller su un tappeto d'archi riprodotti dal mellotron suonato da Fripp?
Io ho detto che Islands è più "altro" che rock, questo non vuol dire che non merita una pietra (anche se preferisco quelle che ci sono al momento: In the court of the Crimson King e Red). Per quanto riguarda Song of the gulls: io pensavo che fosse un vero ensemble d'archi! A quanto ne so, il mellotron aveva un suono d'archi lontano da quello reale, basta pensare, ad esempio, all'introduzione di "Watcher of the skies" dei Genesis, o a "And you and I" degli Yes.
#38
Inviato 17 giugno 2006 - 09:38
#39
Inviato 17 giugno 2006 - 09:44
P.S. 3/4!
#40
Inviato 17 giugno 2006 - 09:48
Infatti, il mellotron aveva un suono orrendo! Resta da scoprire chi abbia suonato quegli archi...
P.S. 3/4!
A me il mellotron piace molto come suono, e ancora adesso detesto i synth simil-archi e spesso pure gli archi veri come sottofondo delle canzoni, mentre credo che il mellotron abbia una "corposita'" che spesso possa risultare piacevole.
#41
Inviato 17 giugno 2006 - 10:13
Gran disco, ma il mio preferito è In The Court Of.
quoto
#42
Inviato 17 giugno 2006 - 10:17
IL mio preferito dei KG rimane comunque l'esordio, qualcuno ha scritto che non è il primo caso di progressivesinfonico...ma in realtà è praticamente considerato da quasi tutta la critica il PRIMO caso di album veramente progressivo, quel disco che ha dato il là al genere.
Controbatto inoltre chi ha detto che non c'è "musica classica", dicendo che ci sono forti influenze minimaliste e che l'uso del mellotron(e anche certe costruzioni compositive) è spesso mutuato dalla classica(cioè non il fatto d'usare il melltoron ovviamente, ma il modo d'usarlo sinfonico)....La title-track non è forse sinfonica?
#43
Inviato 17 giugno 2006 - 10:19
#44
Inviato 17 giugno 2006 - 12:01
Io mi ricordo un'intervista in tempi lontanissimi (forse su Ciao 2001) a Fripp in cui dichiarava di aver scritto Prelude utilizzando nastri preregistrati e poi elaborandoli al mellotron.......non mi chiedere come perchè non lo so.
Al brano hanno parte attiva Robin e Harry Miller.
Chiuso OT.
#45
Inviato 17 giugno 2006 - 12:17
Un brevissimo OT per l'amico Wago:
Io mi ricordo un'intervista in tempi lontanissimi (forse su Ciao 2001) a Fripp in cui dichiarava di aver scritto Prelude utilizzando nastri preregistrati e poi elaborandoli al mellotron.......non mi chiedere come perchè non lo so.
Al brano hanno parte attiva Robin e Harry Miller.
Chiuso OT.
Ah questo e' probabile, che abbia usato intere frasi musicali (piuttosto che singole note) preregistrate e le abbia sovrapposte. Tuttavia mi pare che la massima lunghezza dei nastri nei Mellotron del periodo fosse attorno ai tre secondi, e questo renderebbe difficile realizzare un pezzo del genere. Ora mi informo un po'.
#46 Guest_Sir Psycho Sexy_*
Inviato 17 giugno 2006 - 13:57
D'altronde quasi tutti i dischi del periodo meriterebbero la pietra.
Starless una delle più belle canzoni mai scirtte
#47
Inviato 17 giugno 2006 - 14:16
#48 Guest_Sir Psycho Sexy_*
Inviato 18 giugno 2006 - 18:15
Fripp ha fondato concettualmente il prog, magari non ne ha rappresentato il modello sonoro (come i Genesis o gli Yes), ma è come se avesse detto cosa bisognava fare per essere definiti musicisti progressivi (per essere chiari e semplici al massimo).
Poi concordo con Wago (complimenti per la splendida analisi, l'ho letta volentieri): definire i King Crimson un gruppo di progressive può diventare musicalmente limitativo, visti i molteplici cambi di percorso, ma nonostante ciò sono sempre stati progressive. E questo a mio avviso non si può dire dei Genesis (gli ultimi da ..and then there were three).
Soprattutto quì hai colto secondo me la vera essenza dei King Crimson.
Sono convinto che il fatto che i KC siano ancora vivi nel 2006 e che abbiano ancora le armi per stupire ed insegnare voglia dire molto. Non è semplicemente una casualità dovuta al genio o alla personalità indiscussi di Fripp o alla chimica tra i componenti della band. Secondo me i KC sono sopravvissuti agli anni '80 e alle nuove correnti, perchè Fripp è riuscito a rendere il progressive sempre attuale e a non farlo mai stonare con la moda musicale del periodo. Quindi forse Fripp è stato l'unico ad avere realmente compreso quali fossero le ideologie e i limiti del prog, conservando le prime e modificando i secondi, dimostrando di essere il papà del genere.
Spero che Wago condivida.
#49
Inviato 18 giugno 2006 - 21:47
mi sono appena registato.
sono anch'io un patito dei king, ma non mi dispiacciono gli altri grandi del progressive.
vivo in un paesazzo della calabria e, assieme ad un manipolo di appassionati, sto organizzando l'ennesima manifestazione rock del nostro piccolo centro. è da due anni che il nostro "RockOn" sta riscuotendo un discreto successo nel territorio lametino. l'anno scorso siamo riusciti a far venire Andrea Braido.... ma quest'anno abbiamo fatto il salto di qualità: il mitico Carl Palmer ci allieterà con la sua band... 8) purtroppo abbiamo notato che sul suo sito non è stata aggiornata la sezione "tour dates". ma vi assicuro che non è uno scherzo !!!!!! visitate martiranolombardo.info.....
il nostro problema però è un altro. cerchiamo una (o due, ancora non è stato deciso) band progressive emergente che dovrebbe aprire la serata. noi preferiamo che il guppo (o i gruppi) sia meridionale per una questione economico-logistica, ancor meglio se calabrese. non sapendo a chi rivolgermi (il rock progressivo è una musica non molto seguita purtroppo... ) chiedo aiuto alla vostra disponibilità e alle vostre conoscenze. pertanto sarei grato se qualcuno potesse indirizzarmi su qualche sito specifico dove poter trovare qualche contatto.
spero di non aver preteso troppo e chiedo perdono se ho interrotto la vostra discussione.
ciao
#50
Inviato 19 giugno 2006 - 20:09
viva il mellotron.
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