HAWKWIND:ora e per sempre space'n'roll
#1
Posted 27 August 2007 - 12:55 PM
Un gruppo che ha saputo portare la psichedlia in territori molto interessanti,anticipare il metal,meritarsi il rispetto del punk e fare grandiosissimi show dove donavano con molta generosità vere e proprie emozioni.
Credo sia giusto iniziare una discussione proponendo quelli che sono per me i loro lavori migliori.
1971: In search of space (ottimo disco)
1972: Doremi fasol latido 8ptimo disco con Lemmy)
1973: Space ritual (ottimo live)
1974: Hall of the mountain grill
1975: Warrior on the edge of time (massimo capolavoro)
1976: Astounding sounds,amazing music
1977: Quark,strangeness and charm (ottimo disco)
1981: Sonic attack (ottimo disco)
1985: The chronicle of the black sword (concept)
1988: Xenon codex (ottimo disco)
1990: Space bandits
1992: Electric tepee
1993: It is the business of the future to be dangerous
1995. Alien 4 (colonna sonora)
Spero interessino a qualcuno e non come quella volta che proposi gli Electric boys :
#2
Posted 27 August 2007 - 13:02 PM
conosco solo i primi dischi e sono tutti molto validi.
il mio preferito, come per molti credo, è Doremi fasol latido.
il cd con le bouns tracks (tra cui l'epica Urban Guerrilla) è favoloso, da avere ad ogni costo.
i loro dischi hanno significato per il rock ciò che film come La guerra dei mondi e L'invasione degli ultracorpi hanno significato per il cinema; quel misto di fantascienza, fumetti, psychedelic rock alla Velvet Underground impreziosito dai synths analogici dell'epoca (su tutti il giurassico Mellotron) è di certo una delle più coinvolgenti esperienze del rock.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#3
Posted 27 August 2007 - 13:03 PM
sembra che come per altri mostri sacri degli anni settanta ci siano pochi che li ricordino su questo forum.
Oddio, dai, non ricominciamo... Se poi fai un "cerca" veloce ti accorgerai che qui e là il nome degli Hawkwind torna spesso.
Io adoro incondizionatamente tutto quel che han fatto fino a "Hall of the Mountain Grill" compreso, con "Space Ritual" come vertice massimo. Per me, l'unica maniera davvero rispettabile di essere hippy (idem Deviants e Pink Fairies, toh).
Whatever you do, don't
#4
Posted 27 August 2007 - 13:17 PM
Scusa, eh! Cerca bene la prossima volta!
Tra l'altro, gruppo citatissimo in molte delle mie recensioni.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#5
Posted 27 August 2007 - 13:22 PM
#6
Posted 27 August 2007 - 13:27 PM
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#7
Posted 27 August 2007 - 13:34 PM
1971: In search of space (ottimo disco)
1972: Doremi fasol latido 8ptimo disco con Lemmy)
1973: Space ritual (ottimo live)
1974: Hall of the mountain grill
1975: Warrior on the edge of time (massimo capolavoro)
1976: Astounding sounds,amazing music
1977: Quark,strangeness and charm (ottimo disco)
1981: Sonic attack (ottimo disco)
1985: The chronicle of the black sword (concept)
1988: Xenon codex (ottimo disco)
1990: Space bandits
1992: Electric tepee
1993: It is the business of the future to be dangerous
1995. Alien 4 (colonna sonora)
Mamma quanti dischi hanno fatto! Comunque (anche se ammetto la mia ignoranza su questa band) credo che tu abbia dimenticato il primo (omonimo). Te lo dico non per fare il saccente (ribadisco le mie scarsissime nozioni) ma poichè ne posseggo una copia. E' quello con gli uomini-lucertola in copertina.
Questo:
Grande sound, ancora una volta occorrerà colmare qualche lacuna.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#8
Posted 27 August 2007 - 13:37 PM
dimenticanza e basta pur essendo una figata.
#9
Posted 27 August 2007 - 13:41 PM
Whatever you do, don't
#10
Posted 27 August 2007 - 13:42 PM
No,il primo non l'ho dimenticato,è che ho dimenticato il disco del 1978 e quello del 2005 perchè trascurabili,altri perchè inascoltabili e Levitation del 1980 per
dimenticanza e basta pur essendo una figata.
Oooops! Sorry mi rimetto alla tua Cultura sull'argomento......
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#11
Posted 27 August 2007 - 13:48 PM
la recensione non è niente male,anche se coglie molto di più l'aspetto ossessivo di quello universale-onirico.
non per niente l'ha scritta Frankie, il tenebroso del forum...
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#12
Posted 27 August 2007 - 14:08 PM
la recensione non è niente male,anche se coglie molto di più l'aspetto ossessivo di quello universale-onirico.
non per niente l'ha scritta Frankie, il tenebroso del forum...
Stai parlando di me?
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#13
Posted 27 August 2007 - 14:39 PM
la recensione non è niente male,anche se coglie molto di più l'aspetto ossessivo di quello universale-onirico.
non per niente l'ha scritta Frankie, il tenebroso del forum...
Stai parlando di me?
dai Frankie, non trascinarmi OT... lo sai che ho l'OT dal grilletto facile, poi finisce che mi mandano lo scagnozzo di turno e mi buttano fuori...
piuttosto, i dischi successivi a Hall of the Mountain Grill come sono? quelli di AMG scrivono bene di Quark strangeness and charm del 77 e di Alien 4 del 96.
li conosci?
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#14
Posted 27 August 2007 - 14:52 PM
Per me il loro apice è il live "Space Ritual", con quegli intermezzi sullo spazio, qualcosa di esaltante e superbo, ti solleva da terra e ti fa volare.
La dimensione live è essenziale per questi musicisti fantastici, e penso che è l'ambito dove diano il meglio di sè, senza togliere il nulla ai dischi in studio.
I voli del synth, il basso che trascina le canzoni per minuti e minuti senza annoiare un secondo e la voce ne fanno una delle formazioni più grandi di tutto il rock, influenti oltre ogni immaginazione, capaci di miracoli. Lode e gloria agli Hawkwind!
#15
Posted 27 August 2007 - 15:10 PM
La dimensione live è essenziale per questi musicisti fantastici, e penso che è l'ambito dove diano il meglio di sè, senza togliere il nulla ai dischi in studio.
questo è oggettivamnte vero; dal vivo spaccano tanto e di brutto... però il remaster di Doremi Fasol Latido con quei bonus è troppo una goduria spaziale... :-*
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#16
Posted 27 August 2007 - 15:16 PM
la recensione non è niente male,anche se coglie molto di più l'aspetto ossessivo di quello universale-onirico.
non per niente l'ha scritta Frankie, il tenebroso del forum...
Stai parlando di me?
dai Frankie, non trascinarmi OT... lo sai che ho l'OT dal grilletto facile, poi finisce che mi mandano lo scagnozzo di turno e mi buttano fuori...
piuttosto, i dischi successivi a Hall of the Mountain Grill come sono? quelli di AMG scrivono bene di Quark strangeness and charm del 77 e di Alien 4 del 96.
li conosci?
Il primo non è niente male, mentre l'altro mi pare di non averlo mai ascoltato.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#17
Posted 27 August 2007 - 15:57 PM
che astounding sounds,amazing music cala di livello;
quark strangeness and charm si riprende;
PXR5 continua su quella strada;
levitation entra nello spirito anni ottanta;
sonic attack è il più duro;
the chronicle of the black sword uno psichedelic pop-rock;
xenon codex un hard elettronico;
space bandits ripesca nella memoria;
electric tepee è un sonic attack meglio registrato;
it is the business of the future to be dangerous è meglio fatto di xenon codex;
alien 4 è claustrofobico come i primi ma in versione moderna.
Ho deciso di restare volutamente stringato sui commenti perchè ci vorrebbe una lunga recensione (contando anche i dischi non riusciti bene).
#18
Posted 27 August 2007 - 16:45 PM
"Space Ritual", con quegli intermezzi sullo spazio
Molti dei quali (mi riferisco alle parti "parlate") sono opera di Michael Moorcock, scrittore che da noi è famoso (più o meno) per la sua produzione fantasy ma vanta uno dei curriculum più corposi ed eccelsi nel panorama della narrativa inglese del XX secolo (e pure XXI, ormai).
Whatever you do, don't
#19
Posted 27 August 2007 - 16:58 PM
Tra quelli che ho ascoltato, non molti a dir il vero, ho sempre avuto un debole per In Search Of Space, forse anche perchè è stato il primo. Grandissimo anche Space Ritual specie il secondo cd.
#20
Posted 27 August 2007 - 23:37 PM
"Space Ritual", con quegli intermezzi sullo spazio
Molti dei quali (mi riferisco alle parti "parlate") sono opera di Michael Moorcock, scrittore che da noi è famoso (più o meno) per la sua produzione fantasy ma vanta uno dei curriculum più corposi ed eccelsi nel panorama della narrativa inglese del XX secolo (e pure XXI, ormai).
sono un valore aggiunto, impensabile senza! le adoro!
se c'è un disco che descrive lo spazio è quello! e lo fa con strumentazione rock e amplificatori a palla!
#21
Posted 28 August 2007 - 07:54 AM
in You shouldn't do that ad esempio,lì per lì non capii che c'era anche una sega a mano!
#22
Posted 29 August 2007 - 17:56 PM
#23
Posted 30 August 2007 - 08:10 AM
grazie a qualche ricostituente che prendevano in quantità disumane!
#24
Posted 30 August 2007 - 08:30 AM
Tipo "Motorhead"?A livello di trip gli Hawkwind erano mooolto capaci,anche per via del fatto che dal vivo cercavano di tenere ritmiche abbastanza veloci per tempi lunghissimi....
grazie a qualche ricostituente che prendevano in quantità disumane!
#25
Posted 30 August 2007 - 08:49 AM
#26
Posted 30 August 2007 - 10:26 AM
Dai, raccontala a chi non la sa (come me)!più o meno. La storia di Lemmy al posto di blocco è famosa...
#27
Posted 30 August 2007 - 11:17 AM
"Che facciamo?" "Ingoiamole,non le troveranno di certo".
lemmy si fa così 2 mesi in ospedale. Racconta che lui si alzava dal letto,prendeva una valigia e poi se ne andava.
Solo che invece restava lì. Altrimenti prendeva un libro e lo leggeva al contrario. Solo che non c'erano libri.
Erano bei tempi quelli.
#28 Guest_telegram_*
Posted 30 August 2007 - 12:57 PM
Quello e "Urban Guerilla" sono il vero marchio di fabbrica di questa band, a mio avviso.
#29
Posted 30 August 2007 - 14:10 PM
Dopo due pagine di thread sugli Hawkwind nessuno ha ancora menzionato il loro anthem assoluto, il singolo che li fece sfondare nelle classifiche, "Silver Machine". :-*
Quello e "Urban Guerilla" sono il vero marchio di fabbrica di questa band, a mio avviso.
http://www.youtube.c...h?v=dzJfInW9Kx4
:-* :-* :-* :-* :-* :-* :-* :-*
#30
Posted 30 August 2007 - 19:06 PM
Per capolavoro assoluto "Quarq strangeness and charm" del 1977.
#31
Posted 02 September 2007 - 09:37 AM
#32
Posted 04 September 2007 - 19:18 PM
Da quant'e' che non ascoltavo "Space Ritual"? Pazzesco, era uno dei miei dischi preferiti, non so come sia successo che per anni non l'abbia mai risentito una volta. Lo rimetto su oggi ed e' ancora li', tutto come prima, la magia e' la stessa e me ne sorprendo, perche' lo ascoltassi oggi la prima volta quei trip lisergici e quell'elettronica svarionata mi farebbero venire l'orticaria. Fortuna che qualche anno fa avevo gusti migliori
eh sì... con quella Brainstorm ipersonica... :-*
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#33
Posted 18 July 2011 - 12:55 PM
Posso dire che gli hawkwind del periodo 1970-1975 sono uno dei miei gruppi preferiti. Secondo me i primi sei album sono tutti dei capolavori assoluti. Molti dicono che il primo è un po' acerbo, ma pezzi come hurry on sundown, mirror of illusion e seeing it as you really are sono delle vere perle.
In search of space assieme a doremi fasol latido e a space ritual formano un trittico da paura, per me sono la perfezione (peccato solo per la cattiva qualità di registrazione di doremi).
Su space ritual c'è poco da dire, probabilmente uno dei dischi migliori di sempre, consiglio a chi non l'ha fatto di ascoltarsi la ristampa del 2007, con la versione intera di brainstorm e con l'aggiunta di qualche parte tagliata dall'originale. E' incredibile come nel live siano riusciti a prendere i capolavori incisi in studio e migliorarli ancora, oltre ad aggiungere le inedite tra cui born to go e orgone accumulator che sono indescrivibili. (Dài, orgone accumulator è davvero stratosferica)
Secondo me l'inizio del declino si ha con la partenza di Dik Mik, quando cioè hanno inizato ad suonare i sintetizzatori al posto di usarli come "noise generator". Almeno altri due capolavori li hanno fatti, hall of the mountain grill e warrior at the edge of time (assault and battery credo che sia un delle opening track più efficaci mai sentite).
Da qui in poi il crollo definitivo. Sono riuscito a farmi piacere astounding sounds, amazing music e quark, strangeness and charm solo a forza di ascoltarli, ma il cambiamento è troppo grande, irriconoscibili.
Levitation è un ultimo guizzo di genialità, con la title track (e la sua parte centrale) fenomenale, e anche il resto del disco è buono.
Aspetto che vengano in italia, anche solo per dire di aver visto brock dal vivo.
PS: Il cambio di avatar è obbligato adesso
#34
Posted 18 July 2011 - 18:58 PM
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#35
Posted 18 July 2011 - 22:45 PM
dieci a tutto
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#36
Posted 19 July 2011 - 06:18 AM
Difficile sceglieri fra il live Space Ritual e il disco in studio Doremi Fasol Latido.
Forse opterei per il live, che riesce a rievocare gli spiriti strafatti di trip di Live Dead.
#37
Posted 19 July 2011 - 06:31 AM
Difficile sceglieri fra il live Space Ritual e il disco in studio Doremi Fasol Latido.
Forse opterei per il live, che riesce a rievocare gli spiriti strafatti di trip di Live Dead.
fino a pichi anni fa avrei scelto il disco in studio ma da un po' di tempo scelgo anche io il live; tra l'altro ritengo sia uno dei più belli di sempre, veramente incredibile. ecco, giusto solo i Deads e gli Allman Bros riuscivano a essere più trascinanti dal vivo.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#38
Posted 19 July 2011 - 06:40 AM
Oh, stavo per dirmi* "due pagine e nessuno che l'abbia citata?" Uno dei miei pezzi preferiti.
hurry on sundown
Comunque a me piacciono anche i dischi post-75, posto che è una vita che non li ascolto ma ricordo nettamente pezzi fenomenali come l'accoppiata che apre "Warrior...", l'arabeggiante "Hassan I Sahba", o il quadro elettronico di Simon House, "The Forge of Vulcano" (unico difetto: troppo corta, ci usciva bene un pezzo epico di dieci minuti). "Levitation" poi che te lo dico a fare...
*(analogamente a quanto fatto sopra per "Silver Machine")
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#39
Posted 19 July 2011 - 21:08 PM
Oh, stavo per dirmi* "due pagine e nessuno che l'abbia citata?" Uno dei miei pezzi preferiti.
hurry on sundown
Vero, ma poi alla fine ogni pezzo acustico degli hawkwind è molto bello: hurry on sundown, mirror of illusion, we took the wrong step years ago, children of the sun, space is deep, down through the night versione studio, the watcher, web weaver (quasi un autoplagio di you know you're only dreaming), the demented man. Riuscivano a dare anche a questi quel tocco 'space' che li contraddistingueva.
The watcher infatti la preferisco in versione hawkwind che in versione motorhead (diversamente da "motorhead" e "lost johnny", che rendono di più nelle versioni motorheadiane)
#40
Posted 19 April 2012 - 09:41 AM
#41
Posted 19 April 2012 - 09:46 AM
#42
Posted 19 April 2012 - 11:06 AM
ovvero "Motorhead" e "Urban Guerrilla" rifatte dai Primal Scream e "Hurry On Sundown" dai Kula Shaker
Ho in loop da questa settimana Doremi Fasol Latido
Mi ha stregato molto di più rispetto a In Search Of Space
Poi quei pezzi acustici fatti alla loro maniera tipo "Space Is Deep"
Sbav sbav
Prossimo giro da amazon.it, che li svende a 4€, recupero l'esordio sicuro
#43
Posted 19 April 2012 - 12:00 PM
Poi da Hall of the Mountain grill sono diventati meno psichedelici e più progressivi, adottando un suono più 'orchestrale' come andava di moda in quel periodo. Poi un po' di fase calante con Warrior. 'Quark, Strangeness ecc' è bellino, anche 'Chronicles', ma non raggiungono gli apici dei primi tre+il live.
#44
Posted 19 April 2012 - 12:18 PM
Nel primo "Seeing it as you really me" è miracolosa in 2 note.
Concordo con non so chi che "Urban Guerrilla" è un loro capolavoro.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#45
Posted 19 April 2012 - 21:01 PM
Concordo, in space ritual poi gli intermezzi recitati sono fantastici, sonic attack soprattutto (quelli di Warrior on the edge of time mi annoiano invece)A me piace un casino tutto l'immaginario scince fantasy molto pulp, che rientra nel visionario più che nella plausibilità. Ovvio il contirbuto dell'immenso Moorcock...
Concordo anche qua, seeing e be yourself (con le grattuggiate di chitarra e la batteria ossessiva) sono un assaggio di quello che verrà dopo. Le acustiche di quel disco (hurry on sundown e mirror of illusion) sono fantastiche, come tutti gli episodi acustici del gruppo (vedi we took the wrong step years ago).Nel primo "Seeing it as you really me" è miracolosa in 2 note.
Comunque da menzionare secondo me c'è anche Levitation, del 1980, che vede alla batteria Ginger Baker. La title track (e soprattutto la sua parte centrale) la amo, ma anche il resto del disco contiene brani veramente meritevoli come Motorway city, world of tiers, who's gonna win the war, dust of time.
Come è conciato brock? Lasciamo perdere La parte centrale! Quel riff [(Mi) Fa# Sol Sol / (Mi) Fa La La] è spaziale!
http://www.youtube.com/watch?v=1-QEpRgs9sM
#46
Posted 19 April 2012 - 22:40 PM
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#47
Posted 14 June 2012 - 15:55 PM
Oggi parto con l'ascolto di Hall Of The Mountain Grill e Warrior On The Edge Of Time
#48
Posted 16 June 2012 - 17:38 PM
Riguardo al Live at the BBC, secondo me è un ottimo disco che testimonia la loro potenza ai tempi d'oro. Però si sente molto la mancanza di Calvert per le parti recitate, qua rimpiazzato da Turner in modo insoddisfacente a mio avviso. Non per niente è anche grazie alla capacità recitativa di Calvert se gli intermezzi di space ritual sono così efficaci.
---
Invece alla fine di aprile gli Hawkwind hanno pubblicato l'ennesimo album in studio, Onward. E' un disco doppio che contiene anche alcune tracce live e diversi rifacimenti di vecchi pezzi (per esempio la bellissima Death Trap, comparsa per la prima volta in PXR5 nel '79). Nel complesso non c'è da strapparsi i capelli ovviamente, però è un lavoro onesto e piacevole da ascoltare, e non stanca pur essendo un doppio. I brani che preferisco sono i primi due, Seasons e The hills have ears, che sono belli potenti e diretti (nel secondo è presente Huw Lloyd-Langton), seguiti da Computer cowards, che ha un riff accattivante.
The hills have ears, la migliore secondo me, dura e psichedelica al punto giusto, sopratutto la ripresa dopo la parte lenta
http://www.youtube.com/watch?v=b_InMQgJkNY
#49
Posted 19 June 2012 - 13:18 PM
Altro che i Pink con Syd
#50
Posted 19 June 2012 - 16:22 PM
A 69 anni, John Harrison, bassista fondatore della rock band Hawkwind, è morto nel sonno nella notte del 26 maggio. Da sette anni il musicista soffriva della malattia di Huntington, un male degenerativo non comune.
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
1 user(s) are reading this topic
0 members, 1 guests, 0 anonymous users