In un mondo sicuro per le autocrazie, un paese ignorato dai media occidentali dopo il genocidio dei Rohingya prova a riscrivere la sceneggiatura.
Il Tatmadaw, l'esercito birmano al governo dal 2021 (ma in un modo o nell'altro dall'indipendenza del paese) sta subendo una serie dopo l'altra di sconfitte e comincia seriamente a rischiare di perdere il controllo del paese, grazie ad un'alleanza tra le organizzazioni etniche armate ribelli (delle minoranze non-Bamar) e la giovanissima opposizione democratica.
Le dinamiche del conflitto sono complicatissime - ad esempio la nuova offensiva delle minoranze ha avuto successo con il silenzio/assenso cinese dopo il rifiuto del Tatmadaw di smantellare centri per le truffe online che impiegano migliaia di persone (anche cinesi) in condizione di semi-schiavitu.
E' una storia eroica e epica in pieno svolgimento. Difficile in particolare non commuoversi di fronte ai sacrifici e alle aspirazioni dei giovani che si sono ribellati al Tatmadaw. Ma come sempre in questi conflitti, è anche una classica situazione piena di enormi zone grigie, sopratutto dal lato delle organizzazioni etniche ribelli (impegnate da decenni a sostenersi con varie forme di crimini incluso il traffico di droga, come nel caso delle FARC colombiane).
Molto difficile riuscire a seguire e capire il conflitto. Il lavoro migliore per accessibilità (tutto gratuito) e serietà mi sembra quello di ICG.