Vai al contenuto


Foto
- - - - -

M83 — Fantasy [Virgin Record France/mute Records/universal Music Italia, 2023]


  • Please log in to reply
13 replies to this topic

#1 Raphaël de Valentin

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 188 Messaggi:

Inviato 12 marzo 2023 - 09:55

"Fantasy“ sarà il nono lavoro in studio degli M83, in uscita il prossimo 17 marzo.

a2323022993_16.jpg


La tracklist:

1. Water Deep
2. Oceans Niagara
3. Amnesia
4. Us And The Rest
5. Earth To Sea
6. Radar, Far, Gone
7. Deceiver
8. Fantasy
9. Laura
10. Sunny Boy
11. Kool Nuit
12. Sunny Boy Part 2
13. Dismemberment Bureau


Anthony Gonzalez: "Volevo che questo disco fosse di grande impatto dal vivo. L’idea era quella di tornare con qualcosa di più vicino all’energia di Before The Dawn Heals Us. La combinazione di chitarre e synth è sempre presente nella mia musica, ma forse in questo nuovo disco è predominante rispetto al passato. Inoltre, volevo essere più partecipe dal punto di vista lirico e vocale, e anche se all’inizio è stato scoraggiante, tuttavia ho pensato che se fossi riuscito a raggiungere questo obiettivo l'album sarebbe stato più personale."


L'album è anticipato dal singolo “Oceans Niagara", accompagnato da un video diretto dal suo collaboratore creativo, nonché regista e fratello, Yann Gonzalez.

Anthony Gonzalez: "Sono molto orgoglioso di presentare il primo brano tratto dal mio nuovo album. Si chiama Oceans Niagara ed è la prima collaborazione tra me e mio fratello Yann Go​nzalez in un video musicale. Volevo creare e comunicare questo senso di amicizia: ascoltando questa canzone, immagino persone che corrono, guidano velocemente o guidano insieme astronavi. È un desiderio di andare avanti, come una pozione magica che si prende per scoprire nuovi mondi. Oltre l’avventura!“

Yann Gonzalez: "Oceans Niagara è la sintesi perfetta della musica degli M83: un muro di suoni ed emozioni che va in crescendo fino al culmine, con momenti di pura estasi melodica che personalmente mi fanno sentire come se stessi fluttuando, amando e piangendo allo stesso tempo, quasi come se fossi di nuovo un adolescente. È la prima volta che dirigo un video musicale per Anthony e questa è stata una grande occasione per condividere i nostri riferimenti comuni e le emozioni della nostra infanzia e della nostra adolescenza, con accenni ai nostri ‘anime’ franco-giapponesi preferiti, ai film dell’orrore e agli strani programmi televisivi per ragazzi degli anni ’80 e ’90."





Spiegando la natura “mostruosa” dell’alter ego ideato per lui nel video del primo singolo, Gonzalez argomenta: “Oggi come oggi dobbiamo mostrare la nostra faccia, fare selfie e mostrare il nostro ‘vero io’. Volevo, quindi, creare questo mostro con occhi tristi e una faccia brutta, molto lontano dalla vita normale.

La vita normale mi annoia a morte. Voglio continuare a sognare, voglio continuare ad avere fantasie su mondi che non conosco e creature che non capisco, e questa è la storia dietro a questo disco. Ho fatto un disco senza la pressione di vendere copie. Mi sento estremamente fortunato ad essere nella mia posizione, perché posso produrre un album come questo, che non parlerà al pubblico che ama dischi come Hurry Up, We’re Dreaming o canzoni come Midnight City. L'ho compsto per puro piacere, stando lontano dalla pressione delle esigenze commerciali.

È così che il mondo sta andando: tutti vogliono fare soldi, avere più successo, avere più follower. Più vedo questo nel mondo, meno voglio avere successo. Potrei vivere in una caverna con solo qualche strumento musicale, qualche libro e un lettore DVD, e sarei molto felice. Non mi piace mostrarmi. Ovviamente è bello avere successo, non lo nego, ma non sono il tipo di artista che apprezza le dirette giornaliere sui social media e ama mostrare la propria vita privata. In realtà lo trovo molto deprimente e triste. È importante per me restare con i piedi per terra e non cercare di ottenere troppo come ho fatto con Hurry Up, We’re Dreaming, che è stato un successo troppo grande da gestire. Forse non lo meritavo, e forse sono solo un piccolo artista indie che vuole fare piccoli album indie.

Fantasy sarà un disco personale, perché vivo in una bolla dove guardo solo vecchi film, ascolto vecchia musica, leggo vecchi libri. Penso di trovarmi veramente in difficoltà con il mondo moderno, ad essere onesto. Ho una tendenza a rifiutare tutto ciò che è moderno. Ci sono tante cose interessanti sulle nuove forme d’arte, sulle nuove band e sui nuovi registi; ma in qualche modo sono sempre attratto da cose più vecchie, da immagini più vecchie. Può essere una trappola per molta gente ma per me rappresenta un modo per proteggermi da questa abbondanza di musica, di film e di arte da cui siamo bombardati ogni giorno. Ho creato questo scudo contro le cose moderne, come Netflix, per esempio.

Non voglio parlare di soldi nella mia musica. Non voglio parlare della mia vita. Voglio solo parlare di mondi dimenticati, di sogni e di pozioni magiche, e cercare di tenere vivi i miei anni da teenager. Invecchiando, non ho più questa furia di aver successo. Quando hai 20 anni e inizi la tua carriera vuoi solo conquistare il mondo. Questa volta voglio che il mondo si dimentichi di me.“


Fonte: intervista su NME e dichiarazioni varie.
https://www.nme.com/...bout-me-3376014
  • 2

Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.


#2 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8265 Messaggi:

Inviato 12 marzo 2023 - 10:18

Tanti spunti contraddittori e quindi interessanti nell'intervista. Il riferimento a Netflix, dal vero ideologo del suo maggior successo, fa impressione :D


  • 0

#3 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8265 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2023 - 10:41

Alla fine l'ho ascoltato. È un po' fermo alla sua solita cosa post dipartita del socio (non aspettatevi un Dead Cities... etc), giusto meno strutturato in forma canzone. Anzi come suoni e "commerciabilità" mi sembra più un ritorno a Hurry Up... che non all'ultimo DSVII. Il frigno indie dell'intervista mi sembra eccessivo :D ma possibile che a uno che arriva a quel livello poi sia richiesto di mantenerlo e la cosa crei frustrazione.


  • 0

#4 Raphaël de Valentin

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 188 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2023 - 10:46

Occhio, ché in rete non si trova ancora l'intero album, ma soltanto la prima parte (Chapter 1, con solo 6 canzoni). Tu, caro Solaris, hai avuto modo di ascoltarlo per intero?
  • 0

Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.


#5 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8265 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2023 - 10:48

Occhio, ché in rete non si trova ancora l'intero album, ma soltanto la prima parte (Chapter 1, con solo 6 canzoni). Tu, caro Solaris, hai avuto modo di ascoltarlo per intero?

No no, solo il capitolo 1.


  • 1

#6 Raphaël de Valentin

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 188 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2023 - 10:54

Ah, ecco. Per il resto, la tue impressioni mi paiono oneste e obiettive: il mood pare molto vicino a Hurry up, ma con minori variazioni di struttura e minor impatto melodico. In verità, ho dato giusto un ascolto veloce e poco attento.
  • 0

Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.


#7 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8265 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2023 - 10:58

Ah, ecco. Per il resto, la tue impressioni mi paiono oneste e obiettive: il mood pare molto vicino a Hurry up, ma con minori variazioni di struttura e minor impatto melodico. In verità, ho dato giusto un ascolto veloce e poco attento.

Sì l'impressione è quella, una versione colonna sonora "sinfonica" di Hurry Up. Netflix sta già preparando i contratti asd

 

Ho ripreso DSVII (che avevo quasi skippato) e mi sembra andar in posti molto meno scontati (e associati al suo nome).


  • 0

#8 Raphaël de Valentin

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 188 Messaggi:

Inviato 13 marzo 2023 - 11:23

DSVII mi ha annoiato sin dal primo ascolto e non l'ho mai più ripreso. Piuttosto peccato per Junk, che ha un interessante filo conduttore (la società consumistica "usa e getta"), tendenza al groove e alla sensualità (sempre su base malinconica, ma senza il pathos orchestrale e corale di Hurry Up), e ottime strutture compositive, ma per almeno la metà dei brani manca il piglio melodico.

Una delle mie preferite da Junk (anche se assai retorica e sdolcinata, lo ammetto):

- Sans moteur
Comment veux-tu que j'avance?
J'ai perdu ton visage

- J'ai pas peur
Et si jamais tout s'efface
Je saurais à nouveau tout redessiner

[...]

- De toi qui pense à moi
- Je pense toujours à toi

- Je t'attends dans le noir
- Attends-moi dans le noir




Edit:
Irresistibile questa, che potrebbe far impallidire i migliori pezzi ballabili di The Weeknd:


Adesso sto riscoltando Junk in modalità randomica su Youtube e mi sta piacendo un sacco asd
  • 0

Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.


#9 terminator

    Festivalbar con la cassa Inpdap

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3375 Messaggi:

Inviato 16 marzo 2023 - 06:16

Junk discone incompreso


  • 0

#10 Raphaël de Valentin

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 188 Messaggi:

Inviato 18 marzo 2023 - 00:08

L'album è uscito. Butto giù qualche rapida impressione.

Per quanto mi riguarda, l'intervista sopra riportata è coerente; ergo, non è sconfessata dall'ascolto dall'album.

Sebbene nella poetica e nel mood sonoro (prevalentemente eighties) sia molto vicino ad Hurry Up (ma con maggiori deragliamenti cosmici), tuttavia - rispetto a quest'ultimo - risulta più piatto strutturalmente, è più sintetico (anche se non mancano innesti chitarristici e orchestrali) e non ha facili ganci melodici, bensì i brani sono spesso dilatati per i primi minuti per poi iniziare il percorso del climax, con i relativi arricchimenti effettistici, stratificazioni sonore, evoluzioni strutturali e/o incursioni motorik su base krautrock.
Tra i lunghi solchi strumentali, la voce di Gonzalez si staglia tagliente e, al contempo, carezzevole, come la brezza che leviga il viso proteso con gli occhi chiusi davanti al mare oppure sporto fuori dal finestrino di un'auto in corsa, durante un assolato pomeriggio di inizio primavera.

La seconda parte del disco necessita di qualche ascolto per essere assimilata.

È un ottimo album, che - come lo è stato Hurry Up, We're Dreaming più di 10 anni fa - sarà molto gradito a chi ama risvegliare dentro di sé il fanciullino di pascoliana memoria e guarda con nostalgia ai momenti magici e avventurosi della propria infanzia.

Qui sotto, due brani presenti nella seconda parte del disco e che sono esemplificativi di quanto dicevo sopra. Ascoltateli fino alla fine e con un buon impianto sonoro:

Deceiver


Kool Nuit

  • 0

Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.


#11 Raphaël de Valentin

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 188 Messaggi:

Inviato 18 marzo 2023 - 00:15

Follia funkytronica: altro pezzo divino!
Fantasy

  • 0

Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.


#12 Raphaël de Valentin

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 188 Messaggi:

Inviato 24 marzo 2023 - 17:54

Us & The Rest + The Tree of Life (video non ufficiale ma notevole):

Dry heart
A loss of all desire
Flee to the moon hill...

...Bliss, you're it


  • 0

Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.


#13 Connacht

    :.::

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3030 Messaggi:
  • LocationWhere I end and you begin

Inviato 24 marzo 2023 - 18:59

Molto bello, corposo e malinconico, a tratti sembra potersi rivelare lievemente ripetitivo ma l'ascolto culla e quindi passa in secondo piano.


  • 1

You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm

 

jazz-sebastian-bach-2.png

 

The sun is far away
It goes in circles
Someone dies
Someone lives
In pain
It is burning
Into the thin air
Of the nature
Of a culture
On the dark side
Under the moon

#14 Raphaël de Valentin

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 188 Messaggi:

Inviato 24 marzo 2023 - 19:21

Esatto. Magari con più tempo aggiungerò qualche altra considerazione, ma posso assicurare che se a primo impatto si è sovrastati dal mastodontico muro del suono (che sembra appiattire tutte le canzoni sotto vari strati di sintetizzatori e riverberi), dopo tre o quattro ascolti vengono a galla anche le melodie. Inoltre, ci sono delle introduzioni, dei bridge e dei break strumentali di altissimo livello, probabilmente tra i più riusciti nell'ambito della musica elettronica; e anche questi ultimi, sebbene di primo acchito paiano dilatare troppo il disco, invece - con l'esperienza maturata nei vari ascolti - spiegano (e dispiegano) l'atmosfera di fluttuazione cosmica e onirica che Gonzalez vuole trasmettere.
  • 0

Et veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio.





0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi