ma da dove viene sta convizione che ci si può riprodurre quanto si vuole senza problemi? Adesso vedo che anche Musk spinge su questa cosa ma non ho mai visto su cosa sarebbe basata questa idea. Ora, a me piace molto l'ottimismo per cui col progresso tecnologico si supererà ogni cosa che ora pare un ostacolo insormontabile, e magari sarà così ma al momento non capisco come questa tesi si concilierebbe con:
consumo di suolo e acqua: a ogni persona serve da bere e mangiare e quindi spazio per coltivare/allevare/irrigare)
estinzione di specie causate dall'uomo: pesticidi, caccia e pesca indiscriminate, inquinamento e altri effetti correlati alla presenza umana
distruzione di verde e foreste, anche senza pensare agli incendi dolosi che ogni anno ovunque bruciano quantità immense di verde
consumo di risorse energetiche. Per esempio per i fan del nucleare: se si aumentasse la produzione di nucleare di dieci volte l'uranio finirebbe non tra migliaia di anni o manco secoli ma in pochi decenni (ma tipo due decenni) per quel che ne so (senza tenere in considerazione gli effetti quasi nulli sulla diminuzione di produzione di gas serra e i costi sempre più alti delle centrali che ormai la rendono una scelta poco conveniente da un punto di vista economico)
Per dire le prime cose che mi vengono in mente.
Allo stato attuale, la prospettiva che vedo legata a un incremento ulteriore di popolazione porterebbero a stili di vita sempre più monacali. Per starci magari ci stiamo, bisogna vedere come. Perchè per me prospettive tipo guerre per l'acqua, il non poter mangiare più un sacco di roba, la limitazione di viaggi e trasporti merci e povertà sempre più diffusa non sembrano esattamente allettanti.
Perdonami, ma posto che io non ho mai detto che ci si può riprodurre quanto si vuole senza problemi (cosa che non so neanche cosa voglia dire), sono io che chiedo a te qualche straccio di numero. Mi fai un listone di robe alla rinfusa che pare di sentire Bonelli.
Semmai sei tu a dover dimostrare che siamo troppi proprio adesso, avendo più che raddoppiato negli ultimi trent'anni con aumento incredibile delle condizioni di vita (l'opposto delle situazioni monacali) e diminuzione dei problemi di malnutrizione povertà nell'ordine dei due terzi e oltre. La cosa della tecnologia che ci aiuta a superare frontiere un tempo invalicabili non è una convinzione nel futuro, è 250 anni almeno che andiamo avanti così, al di là delle narrative dei media per cui siamo sempre sull'orlo dell'estinzione ed alimentazione dei vari sensi di colpa.
Mi parli del consumo di suolo: sulla terra ci sono mezzo miliardo di chilometri quadrati e siamo in otto miliardi, fanno 16 persone a chilometro quadrato. In Italia la densità è tredici volte tanto, fossimo densi come in Italia siamo esattamente attorno ai 100B (numero tondo che ho buttato lì per caso e per difetto eh). Fossimo tutti densi come a Parigi (non Hong Kong) la popolazione mondiale attuale starebbe in Texas. Come si fa a dire che non c'è spazio? È un punto di vista della stessa raffinatezza dei terrapiattisti.
I prezzi dei generi di prima necessità come case, vestiti e quant'altro sono in diminuzione da centinaia di anni, la loro qualità in aumento esponenziale. Nuove tecnologie di agricoltura (quella verticale, oppure i pesticidi che non ti piacciono ma hanno salvato centinaia di milioni di vite...) piuttosto che pannelli solari (diminuiti di prezzo del >99% via economie di scala e di apprendimento) a srotolamento rendono la footprint di un individuo sempre minore, e rendono a disposizione quantità di energia a bassissimo costo che si può impiegare in processi chimici fino ad oggi impensabili (le auto elettriche a lungo raggio sono un esempio: l'unico motivo per cui esiste l'internal combustion engine è che era impossibile immagazzinare energia efficientemente), come ad esempio la sintesi mediata dall'uomo di combustibile. Semmai è proprio perché c'erano (e ci sono ancora) talmente tanto spazio vuoto e risorse inutilizzate che negli ultimi 40 anni (c.d. great stagnation) non abbiamo fatto tanti passi avanti nella risoluzione di questi problemi quanto si poteva.
Con questo non sto dicendo che non ci siano e continueranno ad essere problemi (specialmente di coordinamento) o che è tutto perfetto, ma che le cose stanno andando sempre meglio, che come genere umano siamo usciti da situazioni molto peggiori e con molti meno mezzi (quanti ingegneri esistono oggi e quanti 100 anni fa?), e che il limite di popolazione sulla terra debba essere quella attuale quando l'altro ieri eravamo molti meno e stavamo molto peggio è una cosa che a una mente minimamente sveglia dovrebbe far sorgere qualche interrogativo all'istante.
Purtroppo anche su questo tema procede la politicizzazione esasperata, perché se una cosa diventa politica ognuno può credere e dire qualsiasi minchiata e creare straw men su qualsiasi altra opinione (e.g. se pensi che risolveremo i problemi energetici allora non credi nel cambiamento climatico), se prima di parlare uno deve mettere insieme due numeri anche basici un po' meno.
Il mio principale motivo era parlare e discutere di come personalmente possiamo intrapendere dei piccoli passi per eliminare il nostro impatto (e.g. mangio meno carne), o nella impossibilita' di fare cio', cosa possiamo fare per ridurlo. A tal proposito apro un filone di dibattino: l'offsetting dei voli.
Ma perché ti interessa, se non fa alcuna differenza materiale? MI pare comunque l'elenco sia abbastanza semplice:
1. non fare figli
2. non mangiare carne di manzo
3. dipingere i tetti di bianco
(queste tre valgono molto di più del limitare i trasporti o il consumo individuale di energia)
tuttavia se invece l'aumento di capitale umano contribuisce alla risoluzione del problema, non via limitazione del consumo ma via creazione di soluzioni alternative, allora non fare figli limita il tuo consumo e magari ti fa sentire meglio, ma fa anche male al pianeta in aggregato. Analogamente, probabilmente nessuno sta facendo di più per la risoluzione sostenibile dei problemi di approvvigionamento energetico di Putin, che sta dando grande input allo sviluppo di tecnologie per smettere di dargli soldi.
Ti chiedo un favore: leggi questo articolo di Casey Handmer, non ti fa venire voglia di essere parte della soluzione più che di non mangiare l'hamburger o comprare l'offset del volo delle vacanze, entrambe soluzioni che hanno merito ma che non scaleranno mai?
mi sembrava di aver capito che ritieni plausibile la tesi che sulla terra ci stiano tranquillamente 100 miliardi di persone, non significa potersi riprodurre senza problemi o considerazioni sull'impatto della sovrappopolazione?
Sul fatto che abbiamo migliorato nettamente le nostre condizioni di vita: senza alcun dubbio, ma una tendenza verificatasi fino ad adesso non dice per molti motivi che sarà così anche in futuro, se quello è il punto. Stessa cosa per la tecnologia, per quanto non c'è dubbio che il progresso tecnologico continuerà certamente a portare grandi innovazioni, il dedurne che allora vuol dire che risolveremo tutti i problemi ambientali non ha nulla di concreto fino a evidenza del contrario, è solo un atto di fiducia e speranza.
Sul consumo di suolo. Si, vero quello che dici, ma per esempio perchè l'Australia è vuota con quattro città in croce e non è coltivata? Perchè non possono, per varie ragioni (terreno non coltivabile, mancanza di pioggia o diluvi concentrati in tempi brevissimi e nulla per il resto dell'anno). La disponibilità di suolo di per sè vuol dire fino a un certo punto, se non lo puoi utilizzare.
Inoltre sfruttamento del suolo vuol dire spesso anche abbattimento di verde. Non so quanto fosse vera o esagerata, ma di recente si leggeva della Nigeria (paese con espansione demografica maggiore al mondo tra l'altro) con ormai più taglialegna che alberi.
E soprattutto l'acqua, l'acqua utilizzabile per bere, per coltivare e allevare. Più gente metti, più acqua serve, i processi di desalinizzazione costano tantissimo in termini energetici e non convengono. Anche questo, che si fa, ci limitiamo a confidare nel fatto che il progresso porterà la soluzione?
Sulla coltivazione e pesticidi: non è che non mi piacciano, è ovvio che hanno contribuito a sfamare la gente, ma contribuiscono comunque all'estinzione di specie anche molto utili come le api. Alle api servono tante piante diverse e senza pesticidi, le grandi monocolture con pesticidi le distruggono. Più gente da sfamare vuol dire coltivazioni ancora più il larga scala nemiche delle api e più pesticidi. E un problema del genere come lo risolvi? Con la fiducia che in futuro qualcuno troverà una soluzione?
Sulle auto elettriche pure i problemi abbondano, vedi il problema dei costi e della non riciclabilità delle batterie al litio.
E tutto questo senza contare i problemi politici attuali con tutto quello che comportano e comporteranno in termini di utilizzo di risorse.
Ora, che il decremento demografico (come quello fisiologico che sta avvenendo in italia e in giappone, ma molti paesi seguiranno a ruota) abbia pure dei lati estremamente negativi è lampante, ma quelli avrebbero comunque una durata limitata nel tempo. Ma più siamo e più diventerà complicato gestire tutti i problemi di cui sopra... e non abbiamo neanche parlato dell'inquinamento dell'aria, che nel frattempo mentre speriamo nel progresso tecnologico continuiamo a usare carbone (non parlo solo dell'occidente, parlo di paesi tipo la Cina) e a sversare petrolio e plastica in mare.