tonino, il rap è poesia, se non se ne capisce la lingua c’è poco di cui parlare
Ora, se si stesse parlando di rap cambogiano (sì, purtroppo per te arriverà una recensione a breve anche di quello ) questa cosa l'avrei potuta capire.
Ma qui si parla dello spagnolo, non è niente che non sia comprensibile testo alla mano. Per giunta Wos parla in uno spagnolo molto chiaro, non bofonchia, non mozza le parole, non ha accenti astrusi: per me non c'è nessuna differenza a livello di comprensibilità fra Wos, Ketama126, Ghali, Tha Supreme o Madame.
Per tutti e cinque mi serve il testo a fronte o grosso mi sfuggirebbe: che gli altri cantino nella mia lingua è del tutto inutile perché lo fanno in maniera che non riesco a comprendere direttamente.
Seconda cosa: col cavolo che il rap è solo poesia. Il rap è anche musica, e Wos ne produce di eccellente. Magari non ti piace proprio perché rispetto alla media del rap che ascolti tu di musica ce n'è persino troppa. Ma alla fine no, non è neanche per quello: come ben palese, il suo crimine è essere stato proposto da me.
ci prendiamo una birra e ne parliamo. parlare invece di rap del terzo mondo in funzione dell’agendina che abbiamo imparato a conoscere (le stelline su rym, la gara a chi sa più robe oscure) non è solo puro snobismo, ma è rendere anche un disservizio agli artisti. magari sono anche di valore, ma se te la prendi perché nessuno ha mai sentito nominare il fenomeno del giorno e non può fare osservazioni in merito al liricismo del suddetto, che te devo di
Se mi interessasse la gara alle cose più oscure, prenderei robe davvero oscure. Se mi si può accusare di qualcosa, è l'esatto contrario, ossia di spingere spesso artisti famosi e affermatissimi nelle rispettive scene.
Poi io non me la sono presa perché nessuno l'ha mai sentito nominare, me la sono presa al massimo per le 200 visite con 2 risposte al thread, che denotano un certo declino della curiosità (e questa cosa non la dico io: ci sono un giorno sì e l'altro pure status su quanto il forum sia spento).
Concludendo però: continui a chiamarlo signor nessuno nonostante ti abbia mostrato che macina numeri imponenti (ben superiori all'artista indie medio di solito esaltato su Ondarock). Questo, e non il mio, è snobismo. Anzi, direi direttamente razzismo culturale.