Portico: musica con una forte componente ambient elettronica e minimalista, e al tempo stesso con rimandi jazz
Nala Sinephro: musica con una forte componente ambient elettronica e minimalista, e al tempo stesso con rimandi jazz
La scena è letteralmente la stessa: stesso luogo, pochissimi gradi di separazione in fatto di collaboratori — tanto per dire, Nala Sinephro sta anche nelle playlist ufficiali di Gondwana Records.
Poi è evidente che la musica dei Portico ha più ritmo, più struttura, più tessitura timbrica, insomma che inevitabilmente abbia tutte le premesse per piacermi più di quella di Nala Sinephro che, come tu dici, guarda più al versante spiritual che a me non dice nulla. Ma non ci guarda manco troppo intensamente invero, perché diversi degli episodi più jazzati sono più che "spirtual" (che mo' è la catchall phrase per dire "ehi hipsterazzo ascolta qua, giuriamo che non è roba da europei!") ordinario jazz soffuso e privo di mordente, vecchio una cinquantina d'anni. A meno che vogliamo dire che plinplin sull'arpa vuol dire Alice Coltrane che vuol dire spiritual jazz — e temo che sì, in effetti il livello rischi davvero d'essere questo.
Da un disco del genere ovviamente mi aspetto qualcosa di diverso, perché il bastardo de Spotify me l'ha proposto tramite l'unico brano un filo ritmato che ci sia in tracklist, ovvero il 3, che guardacaso è pure singolo.
Comunque sia se uno prende un episodio come il 5 o come il 6 vorrei davvero capire perché non potrebbero essere accostati al resto della scena nu jazz europea. Il taglio è quello. E tu stesso hai citato Floating Points come primo riferimento, che è precisamente espressione di quel giro lì, anzi, della sua componente più filo-idm.