Inviato 22 marzo 2020 - 21:04
In preda alla noia da quarantena gli ho dato una guardata.
Cazzatissima tamarrissima, ma come cazzatissima tamarrissima funziona. Sbatte fuori idee, personaggi, rivelazioni, dei ex machina (mai pensato di doverlo dire al plurale...) a getto continuo e ogni volta facendoti esclamare: "No dai! Pure questo!". Ma sì, chi se ne frega, scialiamo! A suo modo quasi eroico...
Non teme il violento sbalzo di toni, e intendiamoci: è un difetto. Alla fine sembra più una collezione di frammenti che un film. Che ci azzecca la splendida, onirica scena nella casa di Baba Yaga con tutto il resto? Chi se ne frega della risposta, direi.
Poi ci sono due scene ipercinetiche (quella dei giganti e quella finale) che lo sono in maniera diversa dallo stile ormai standard dei cinecomics: invece di piazzare la macchina da presa a contemplare supereroi e supercattivi che zompettano da tutte le parti, la butta in mezzo all'azione, facendola ondeggiare furiosamente, e spesso al di sotto dei personaggi, col risultato di farti arrivare cattivi e mazzate a tradimento da ogni lato dello schermo e buttandoti in mezzo all'azione (quella finale tutta in piano sequenza l'ho trovata in particolare molto goduriosa).
Ha una dose di violenza e gore che Del Toro se la scorda, con tre Leitmotiv in particolare: occhi colpiti (se ne andassero a fanculo, son fobico per gli occhi!), teste mozzate, lance conficcate. La carne si fa sentire qui, nell'ammontare di sangue versato, negli arti strappati in ogni dove, nelle morti dolorosissime quasi visivamente, ma anche nella sensazione molto concreta, fisica che i vari mostriciattoli trasmettono. E qui la fantasia dispiegata è degna di Del Toro.
Il Minoporco è stato il mio preferito: ridicolo, sboccato, quasi fantozziano, eppure minaccioso, violento, e alla fine a suo modo persino patetico.
A film eccessivo, tamarro e menefreghista, recitazione eccessiva, tamarra e menefreghista. Il più sobrio là dentro farebbe sembrare Nicholas Cage un attore bergmaniano. Hanno l'aria di essersi divertiti tutti un mondo, e a dirla tutta io con loro.
Continuo a preferire le due fiabe di Del Toro. Ma questo è stato decisamente divertente.
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.