Apro questa discussione per chiedere consiglio su come districarsi e cosa ascoltare per cominciare ad inoltrarsi nella musica di questo interessantissimo gruppo. Non mi pare ci sia un thread dedicato: se così fosse prego i moderatori di indirizzarmici e di chiudere questo.
The Necks
#1
Posted 09 February 2018 - 16:52 PM
#2
Posted 10 February 2018 - 20:12 PM
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#3
Posted 22 February 2018 - 15:37 PM
Fossi in te prenderei al volo questo box:
http://www.rermegaco...x&Store_Code=RM
per 53 euro ti porterai a casa ben otto (ottimi) cd...
Altrimenti direi almeno questi:
Sex (Spiral Scratch 1989)
Hanging Gardens (ReR Megacorp,1999)
Aether (ReR Megacorp 2001)
Athenaeum, Homebush, Quay & Raab (Shock 2002)
Drive By (ReR Megacorp 2003)
Chemist (ReR Megacorp, 2006)
Mosquito/See Through (ReR Megacorp, 2004)
Mindset (Fish of Milk/ReR Megacorp, 2011)
#4
Posted 18 April 2018 - 14:00 PM
A me piace Vertigo, ma i miei preferiti sono gli album che il pianista ha composto insieme a Alessandro Bosetti, quindi solo un terzo dei Necks.
ieri ho visto live i Trophies
https://trophies.bandcamp.com/
Tony Buck, batterista dei Necks (ma anche dei Kletka Red, chi li ricorda?), Bosetti e Kenta Nagai
mai sentiti prima, spettacolo a dir poco clamoroso
qua uno spezzone da un vecchio concerto
https://www.youtube....h?v=uqAKggjAeOY
sempre loro ma alla batteria forse non era Buck all'epoca; comunque il link è utile per capire di che si tratta
#5
Posted 18 April 2018 - 16:01 PM
#6
Posted 18 April 2018 - 18:42 PM
questo tutta la vita
è quello più cromatico se mi permettete questo termine forse inesatto...
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#7
Posted 19 April 2018 - 15:09 PM
non hanno uguali nel loro fondere minimalismo con atmosfere aliene. è incredibile come come riescano a essere digeribili pur facendo pezzi da 68 minuti.
musica da ascoltare nel sonno, o nel sogno.
#8
Posted 19 February 2020 - 13:41 PM
Three
Esce a fine marzo fuori dall'Australia, ma circola.
Per me il loro più interessante da parecchio tempo - a parità di stima sempre incondizionata.
Rece dalle mie parti.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
1 user(s) are reading this topic
0 members, 1 guests, 0 anonymous users