Autumn Shade - Ezra Moon
#1
Inviato 25 febbraio 2007 - 18:46
La conoscete?
"Ezra Moon" è un lavoro sofferto, dal fascino oscuro, che penso non faticherà ad arrivare dritto al cuore di chi apprezza un certo tipo di sonorità (Lisa Germano, Kendra Smith, etc etc...).
Concludendo, sentiti ringraziamenti all'utentessa che me l'ha segnalata...
#2 Guest_gneo_*
Inviato 25 febbraio 2007 - 19:26
#3
Inviato 27 febbraio 2007 - 18:31
La mia considerazione a riguardo è nel frattempo andata in crescendo: buon lavoro, incentrato sul pianoforte e sulle ottime doti vocali della cantante Jes Lenee, che al di là di qualche eccesso virtuosistico, riesce a conciliare molto bene dolcezza e asprezza, ricordando in egual misura Cat Power e Marissa Nadler.
Maggiormente espressivi e quindi meglio riusciti mi sono sembrati i brani più semplici, di quasi solo pianoforte e voce (??Fly Away?, ??Ezra Moon?) e quelli di folk acustico essenziale e polveroso (??Spanish Willow?) che non quelli nei quali la voce della Lenee si contorce un po?? troppo intorno a costruzioni strumentali più aspre e tendenti alla dissonanza (ad esempio ??River?).
Disco comunque nel complesso gradevole: per me un 7 pieno.
#5
Inviato 17 marzo 2007 - 23:54
Ascoltatelo,ne vale davvero la pena.
#6
Inviato 03 aprile 2007 - 12:47
Non mi riferisco al fatto che possa essere piaciuto o meno, ma proprio al suo essere preso in considerazione al di fuori di coloro che seguono abitualmente il genere.
Sarà un mio vecchio cavallo di battaglia (probabilmente già persa?.), ma mi è stato inevitabile riflettere su come TUTTI siano stati spinti ad ascoltare il disco della Newsom, trovandolo magari anche apprezzabile, mentre un lavoro come questo, non straordinario, ma certamente autentico, ben scritto e interpretato, non abbia richiamato pressoché nessuna attenzione, pur collocandosi in un ambito musicale abbastanza affine (anche se, tra le tante ??citazioni? di altre autrici in esso contenute, la Newsom non ce la vedo proprio).
Allora è davvero solo una questione di marketing, legata al parlare di un disco che sostanzialmente impone a un??audience più ampia di interessarsi ad esso? Non è solo il suo contenuto artistico o l??attenzione al genere che conta per avere voglia di scoprirlo?
D??accordo, saranno domande oziose e, per quanto mi riguarda, dalla risposta piuttosto scontata, ma chissà che a qualcuno non venga la curiosità di saggiare le qualità di questa nuova, valida cantautrice e polistrumentista.
#7
Inviato 03 aprile 2007 - 15:32
è davvero solo una questione di marketing, legata al parlare di un disco che sostanzialmente impone a un??audience più ampia di interessarsi ad esso? Non è solo il suo contenuto artistico o l??attenzione al genere che conta per avere voglia di scoprirlo?
Interrogativi interessanti, probabilmente destinati a rimanere senza risposta (o meglio senza risposte che sappiano veramente trascendere il gioco tra le parti). Personalmente credo che le cause siano molteplici: su "Ys" -caso discografico anno domini 2006 ex-aequo con "Ashes Against The Grain"- ci siamo già soffermati a lungo e comunque non mi pare questa la sede indicata...va detto però come un buon battage pubblicitario (naturalmente consono a quelli che sono i canali "indie"), nomi di peso ed il plebiscito delle riviste che contano (sempre in ambito alternativo) possono influire allo stesso modo di Mtv sugli (ma soprattutto sulle) adolescenti-tipo...
Vanno però aggiunte altre 2 variabili della cui assoluta rilevanza sono fermamente convinto:
a) Il consenso degli opinion leaders (presenti in questo forum come in qualsiasi altra comunità), un cui eventuale parere coincidente può essere determinante per creare un caso discografico (si pensi agli ?) e per trainare l'utenza passiva (non necessariamente intesa come colori i quali non intervengono attivamente ma piuttosto come il gregge che va a traino, che ovviamente esiste...)
b) Paradossalmente un disaccordo (meglio se acceso) tra le parti: ciò porterà i + a voler buttarsi nella mischia schierandosi con l'una o all'altra fazione. Presupposto per poterlo fare: l'ascolto del disco in questione.
Naturalmente non pretendo d'avere in mano la verità assoluta, trattasi soltanto di una mia interpretazione. E non se la prendano neanche coloro che rientrano nella definizione di 'gregge', ho usato il termine soltanto per indicare coloro che, per molteplici motivi (tra cui anche la mancanza di tempo), mancano d'iniziativa personale.
#8 Guest_lassigue_bendthaus2_*
Inviato 03 aprile 2007 - 15:41
Allora è davvero solo una questione di marketing, legata al parlare di un disco che sostanzialmente impone a un??audience più ampia di interessarsi ad esso?
penso che l'esempio dei LES JOYAUX DE LA PRINCESSE sia abbastanza significativo; fanno musica da 20 anni e, secondo me, senza la recensione di Frankie [recensione=voto+parole+successiva discussione=marketing] in questo forum non se li sarebbe cagati nessuno per altri 20 anni (nemmeno Bertoni su Blow Up gli ha dato molto spazio ultimamente)
tanti dischi rimangono sconosciuti perchè poco pubblicizzati
#9
Inviato 03 aprile 2007 - 15:42
Allora è davvero solo una questione di marketing, legata al parlare di un disco che sostanzialmente impone a un??audience più ampia di interessarsi ad esso?
penso che l'esempio dei LES JOYAUX DE LA PRINCESSE sia abbastanza significativo; fanno musica da 20 anni e, secondo me, senza la recensione di Frankie [recensione=voto+parole+successiva discussione=marketing] in questo forum non se li sarebbe cagati nessuno per altri 20 anni (nemmeno Bertoni su Blow Up gli ha dato molto spazio ultimamente)
tanti dischi rimangono sconosciuti perchè poco pubblicizzati
Verissimo. Ragione poi per la quale si creano i casi 'locali': realtà cioè salite agli onori delle cronache limitatamente alle comunità che le hanno esaltate (next step: Ondawas).
#10 Guest_lassigue_bendthaus2_*
Inviato 03 aprile 2007 - 15:51
Verissimo.
ma la cosa incredibile è che rimangono sconosciuti anche dischi con un potenziale commerciale abbastanza alto mentre magari l'ultimo di Scott Walker, una mattonata sui coglioni mica da ridere (non sto dicendo che sia brutto eh), raggiunge una certa diffusione perchè ultrareclamizzato
mi vengono in mente i Thinking Fellers Union Local 282 che hanno fatto dei dischi contenenti hits con le contropalle (ne avevo già parlato con slot in una playlist di 'stocazz) o i Current 93 che sono diventati "famosi" dopo 20 e rotti di anni di carriera grazie alle collaborazioni e alle produzioni di Tibet che li hanno avvicinati al mondo "indie"
#11
Inviato 03 aprile 2007 - 15:58
(next step: Ondawas).
Sì, su questo non c'è dubbio. A me Ys della Newsom è piaciuto moltissimo, così come mi è piaciuto quello degli Odawas, ad un primissimo ascolto. Però penso proprio sarà il caso ondarockiano 2007, quello che, secondo me, non è stato quello degli Agalloch, perchè a conti fatti non pare sia stato particolarmente apprezzato nelle classifiche di fine anno.
#12 Guest_lassigue_bendthaus2_*
Inviato 03 aprile 2007 - 15:59
(next step: Ondawas).
Sì, su questo non c'è dubbio. A me Ys della Newsom è piaciuto moltissimo, così come mi è piaciuto quello degli Odawas, ad un primissimo ascolto. Però penso proprio sarà il caso ondarockiano 2007, quello che, secondo me, non è stato quello degli Agalloch, perchè a conti fatti non pare sia stato particolarmente apprezzato nelle classifiche di fine anno.
adesso non so chi cazz siano questi Odawas ma la Newsom è stata apprezzata ovunque dai
#13
Inviato 03 aprile 2007 - 16:00
(next step: Ondawas).
Sì, su questo non c'è dubbio. A me Ys della Newsom è piaciuto moltissimo, così come mi è piaciuto quello degli Odawas, ad un primissimo ascolto. Però penso proprio sarà il caso ondarockiano 2007, quello che, secondo me, non è stato quello degli Agalloch, perchè a conti fatti non pare sia stato particolarmente apprezzato nelle classifiche di fine anno.
adesso non so chi cazz siano questi Odawas ma la Newsom è stata apprezzata ovunque dai
Eh lo so..ho mica detto il contrario??
#14 Guest_lassigue_bendthaus2_*
Inviato 03 aprile 2007 - 16:05
(next step: Ondawas).
Sì, su questo non c'è dubbio. A me Ys della Newsom è piaciuto moltissimo, così come mi è piaciuto quello degli Odawas, ad un primissimo ascolto. Però penso proprio sarà il caso ondarockiano 2007, quello che, secondo me, non è stato quello degli Agalloch, perchè a conti fatti non pare sia stato particolarmente apprezzato nelle classifiche di fine anno.
adesso non so chi cazz siano questi Odawas ma la Newsom è stata apprezzata ovunque dai
Eh lo so..ho mica detto il contrario??
ah sorry no bonus
#15
Inviato 03 aprile 2007 - 16:08
Verissimo.
ma la cosa incredibile è che rimangono sconosciuti anche dischi con un potenziale commerciale abbastanza alto mentre magari l'ultimo di Scott Walker, una mattonata sui coglioni mica da ridere (non sto dicendo che sia brutto eh), raggiunge una certa diffusione perchè ultrareclamizzato
mi vengono in mente i Thinking Fellers Union Local 282 che hanno fatto dei dischi contenenti hits con le contropalle (ne avevo già parlato con slot in una playlist di 'stocazz)
Ignoro chi siano...
(next step: Ondawas).
Sì, su questo non c'è dubbio. A me Ys della Newsom è piaciuto moltissimo, così come mi è piaciuto quello degli Odawas, ad un primissimo ascolto. Però penso proprio sarà il caso ondarockiano 2007, quello che, secondo me, non è stato quello degli Agalloch, perchè a conti fatti non pare sia stato particolarmente apprezzato nelle classifiche di fine anno.
adesso non so chi cazz siano questi Odawas ma la Newsom è stata apprezzata ovunque dai
La Newsom infatti fa caso a sé: è stata IL caso (mi si perdoni la ripetizione) targato 2006. Odawas ha invece i tipici tratti del fenomeno 'locale'...
PS: gli Agalloch li ho inseriti perché sono un bastardo, a conti fatti (playlist di fine anno) qui sono stati un fiasco totale.
#16 Guest_lassigue_bendthaus2_*
Inviato 03 aprile 2007 - 16:25
]
beh ma comunque penso sia normale che il marketing abbia un certo peso sugli ascolti
l'effetto Scaruffi, l'effetto Zingales, l'effetto Blow Up in generale, l'effetto Wire, ci sarà anche un effetto OndaRock
#17
Inviato 03 aprile 2007 - 16:27
beh ma comunque penso sia normale che il marketing abbia un certo peso sugli ascolti
l'effetto Scaruffi, l'effetto Zingales, l'effetto Blow Up in generale, l'effetto Wire, ci sarà anche un effetto OndaRock
Ci sarà?? Secondo me c'è già.
#18
Inviato 23 aprile 2007 - 09:45
#19 Guest_gneo_*
Inviato 10 maggio 2007 - 19:06
In un mondo caotico, sfrenato e in costante trasformazione, forse il ritornare a un mondo più semplice, naturale e puro è la via per vivere meglio. Ed è quello che sembra fare questo disco, un ritorno a una genuinità e una ruralità data da un songwriting sofferto, sincero, semplicissimo, per nulla innovativo ma personale. Begli arrangiamenti (sempre in punta di piedi), produzione e la voce: potente e passionale.
#20
Inviato 10 maggio 2007 - 19:21
Riporto su perché ho finalmente sentito questo disco, e l'ho trovato davvero bello. Peccato che non se lo fili nessuno, potrebbe fare una strage tra gli ondarockers!
A me piace, è un bel 7 tondo tondo, ma solo perché alla distanza cala un po', l'inizio invece è proprio un colpo al cuore. Personaggio da tenere d'occhio, comunque.
#21
Inviato 10 maggio 2007 - 22:46
#22
Inviato 13 ottobre 2007 - 14:07
Ezra Moon - Autumn Shade 7
Per ora (e per me) è ancora il miglior disco di cantautorato femminile del 2007. Da top ten.
sul piano musicale è un lavoro valido, proteso oltre lo standard da cantautorato femminile, del resto mediamente prevedibile. Ma il mio problema è che la trovo un pò troppo acuta, piagnucolosa, disperante. Un pathos insomma che soverchia la controparte musicale, improntata su strumenti da camera ed esili percussioni, destinata a restare sullo sfondo, discreta, sobria e minimale.
Quando musica e voce s'abbracciano, parlano uno stesso idioma, arrivano momenti migliori (come Seagarden), ma non sempre questo 'fioretto' perdura in tutta la durata dei brani.
Condivido gran parte della tua analisi, e credo che sia proprio l'attitudine sobria di porre in disparte gran parte delle melodie, rendendole ombrose e esili, che mi attira moltissimo. Il fioretto di cui parli è l'essenza del disco, solo in alcune tracce traspare ancora una certa acerbità compositiva e di intenti che garantisce comunque plausibili miglioramenti per il futuro.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#23
Inviato 03 gennaio 2008 - 11:16
Io adoro questo disco, e ho approfittato del cielo plumbeo e della pioggia di qualche giorno fa per consumarlo... :-*
stavo per scrivere la stessa cosa!!!
l'ho ascoltato il 31, forse il momento giusto per lasciare il vecchio anno con queste canzoni delicate, semplice, sognanti, invernali...
è che però adesso lo sto consumando... :-*
peccato la playlist sia già finita senò entrava al mio n°2!
#24
Inviato 03 gennaio 2008 - 11:23
Per ora (e per me) è ancora il miglior disco di cantautorato femminile del 2007. Da top ten.
Entrambe le cose anche per me. Per la cronaca, lei si chiama Jes Lenee ed è anche una discreta figliola.
Disco molto interessante, comunque, adattissimo per le stagioni fredde e per i momenti di intensa malinconia. La prima parte regala brividi a non finire, poi cala un po', pur mantenendo un'eleganza e un "tocco" niente male.
#25
Inviato 03 gennaio 2008 - 13:08
però è un gran sentire e può maturare, ho gran fiducia
#26
Inviato 03 gennaio 2008 - 13:45
gli manca un pezzo veramente memorabile, per ora è più concetto che melodia.
però è un gran sentire e può maturare, ho gran fiducia
anch'io al primo ascolto non avevo notato un pezzo memorabile...mi ha colpito il disco e l'ho riascoltato...poi sono venuto fuori due grandi canzoni come fly away e ezra moon...bellissime :-*
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