Perché io ci credo ancora. O meglio, arrivati a questo punto - vale a dire con tre pezzi già pubblicati che suonano uno più bello e particolare dell'altro - è anche legittimo aspettarsi che la penna di Andy & Co. sia tornata davvero verso quella favolosa forma che è tipicamente loro: sonorità house asciutte e sintetiche che si mescolano ad astrusi arrangiamenti art-pop e post-disco, con tante voci a colorare ogni pezzo di una tonalità diversa. Il singolo con Faris Badwan è tanta roba, un pezzo oscuro e ossessivo ma che fa anche tantissimo sesso:
Ma ancor più bella secondo me è la title track con Sharon Van Etten, un pezzo art-pop con arrangiamenti stranissimi che colano come cascatelle elettroniche, ma che poi ti rendi conto avere anche una melodia capace di struggerti il cuore (metto la versione intera che è bellissima, ma volendo c'è anche il video):
Un paio di giorni fa invece è uscita la botta definitiva: Fools Wear Crowns, cinque minuti e mezzo di post-disco/electro-house trasfigurati in un intimismo di archi e loop alla Saint Etienne anni 90.
Ovviamente non c'è bisogno di andare a scomodare il loro famoso album di debutto, che ormai veleggia per i cazzi suoi verso il titolo di Classico degli anni 00, ma sicuramente rispetto alla house piatta e ripetitiva del precedente album qui sembrano esserci tutti i semi per un bel disco che non sarà solo da ballare ma anche da ascoltare. Attendiamo fiduciosi, esce il primo di settembre.