Tanto è (forse) superficiale la mia reazione alla visione, tanto lo è lo sbrodolarsi addosso di chi ne ho letto discutere su internet e nella critica. Piace perché piace farselo piacere.
A me piace perché mi piace pensare che Pasolini pensasse innanzitutto che quello scempio dei carnefici sulle vittime fosse quanto avviene letteralmente quando "può avvenire" (golpe, sequestri, ratti, fascismo, missioni umanitarie in luoghi di genocidio, famiglie orribili,...). Che non sia una metafora o qualche tipo di simbolo (del fascismo ma in senso astratto e non sui corpi, di altri sistemi di relazioni), e che possa esserlo solo in quanto, prima di tutto, è avvenuto, avviene e avverrà davvero.
Non credo sia uno sbrodolamento.
E la cosa più artistica è magari la sua attenzione dietro le quinte nel non traumatizzare gli attori e realizzare impropriamente le coercizioni. Ancora non ho capito se ci sia riuscito e questo tema è quel che mi rende antipatica la violenza teatrale (ché di stomaco invece tengo botta).
PS di Pasolini sarò sempre curioso ma le uniche cose che ho iniziato e finito con piacere sono le Poesie in forma di rosa, questo film e Comizi d'amore; per dire che non sono un fanatico che ha ingoiato il rospo dopo altre mille e una sue opere
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you