Paolo Fresu
#1
Posted 28 July 2014 - 16:44 PM
Probabilmente sono lui e Bollani gli esponenti più mainstream del ramo Jazz della musica italiana, o meglio lo dico nel mio interesse perché sono i miei preferiti.
Di Fresu oltre a due concerti incredibili ho ascoltato alcuni album, in particolare:
Sonos e Memoria è un capolavoro, sardo per i musicisti e per un documentario sulla Sardegna dei primi del '900 a cui è legato come colonna sonora, in questo c'è una fusione stupenda tra il jazz e le sonorità tipo del folklore mediterraneo e sardo. Per me uno dei dischi italiani più belli mai usciti.
Night on The City, in formazione di quintetto, lontano da qualcosa di innovativo ma disco per me ispiratissimo e notturno, con alcuni brani originali e reinterpretazioni, che vanno da Gil Evans a Chet Baker (dal quale proviene il suo suono, insieme alla sordina di Miles Davis) fino alla colonna sonora di Giulietta degli Spiriti di Fellini. Grande affiatamento nel gruppo, le strutture sono definite e lontane dal free e dall'improvvisazione, ma piuttosto attente alle melodie dei brani ed al controllo di ogni minimo intervento al loro interno.
Kosmopolites, per me compositivamente molto avanti ed elaboratissimo anche qui nelle progressioni melodiche armoniche, alcune davvero lunghissime ma sempre miracolosamente coerenti, composte da Roberto Cipelli.
Di questi due dischi se dovessi citare un difetto direi che a volte sono fin troppo composti e marchiati dal sound da colletto bianco delle Blue Note degli ultimi tempi.
Però lui come trombettista mi fa davvero impazzire, quel controllo della dinamica maniacale e quelle sottilissime note che si spengono solo quando vuole lui e come vuole lui sono qualcosa che è appannaggio di pochissimi grandi. Non sono sufficientemente esperto per dire quanti lo eguaglino e lo superino nel suo campo, ma come lui dal vivo non ne ho finora sentiti.
Statisticamente parlando, non lo so.
#2 Guest_Franzy_*
Posted 28 July 2014 - 20:02 PM
Fresu poi l'ho visto in altre occasioni ad esempio in duo con Uri Caine (che molte volte non sopporto ) mi è piaciuto molto , lui ha davvero questa capacità di dosare le note e di tenerle come in sospeso e poi è sempre molto lirico e mai eccessivo. Altri in Italia come lui adesso non credo che ce ne siano , pareva che Fabrizio Bosso avesse quel quid , ma a me invece dice poco , grande tecnica , molta energia e zero capacità di capire cosa fare di se' , caratteristica che invece a Fresu non manca per niente.
C'è anche da segnalare il festival di Berchidda in Sardegna di cui è ideatore e direttore artistico , per chi può in Agosto...
#3
Posted 28 July 2014 - 20:09 PM
Vai dalla regia con altre uscite discografiche consigliate di Fresu suvvia!
Statisticamente parlando, non lo so.
#4 Guest_Franzy_*
Posted 28 July 2014 - 20:20 PM
- Desertico in quartetto con la chitarra elettrica , questo è dell'anno scorso
- i due con Uri Caine " Things " e "Think" , quest'ultimo col quartetto d'archi
Cosa non ti è piaciuto di Rava ?
#5 Guest_Franzy_*
Posted 28 July 2014 - 20:29 PM
#6
Posted 28 July 2014 - 21:00 PM
Statisticamente parlando, non lo so.
#7 Guest_Franzy_*
Posted 28 July 2014 - 21:14 PM
#8 Guest_Franzy_*
Posted 30 July 2014 - 17:50 PM
Metto " Strike up the Band " ( Gershwin )
http://youtu.be/4iwltCTUj9w
#9
Posted 31 July 2014 - 14:22 PM
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#10 Guest_Franzy_*
Posted 01 August 2014 - 11:02 AM
disco del 1993 di Fresu e Di Castri e il loro "open trio" , in cui accolgono per questa avventura il pianista John Taylor ,
i nove brani sono frutto della penna dei tre dei quali ovviamente il più lirico è Taylor , la registrazione è live nel teatro di Città di Castello , sul tubo purtroppo non trovo niente da mettere , ma assicuro che è molto accessibile .
#11
Posted 01 August 2014 - 12:19 PM
365 Paolo Fresu – Il tempo di un viaggio di Roberto Minini MeròtDocumentario — 100' (Italia, 2014)
Il film non è solo il ritratto del famoso jazzista sardo, ma il racconto di un anno di musica, incontri ed esperienze in giro per il mondo, a contatto con culture diverse dalla nostra. Vic e Raffaele sono in viaggio. Raffaele è un giovane musicista jazz. La Tuk Music, etichetta di Fresu, gli ha pubblicato il primo disco, e ora è atteso a un importante appuntamento live. Vic è il manager di Fresu. Il viaggio è l’occasione per un intenso e appassionato dialogo sul mondo musicale di Fresu, sul suo modo di vivere e intendere la musica. In montaggio alternato, si susseguono le immagini di: prove prima dei concerti; esibizioni live nei teatri e negli scenari più sorprendenti che attraversano e fondono stili e generi diversi. Come contrappunto, in una sorta di dialogo a distanza, le personali riflessioni di Fresu. Attraverso questo mosaico di eventi e di ricordi, la figura di Fresu emerge in tutta la sua dimensione artistica ed esistenziale. Vic e Raffaele raggiungono il locale dove si terrà il concerto. La realizzazione di un sogno peri giovane musicista, quando, del tutto inaspettatamente, Paolo Fresu fa il suo ingresso in scena.
(http://dautore.apuli...film/365-fresu/)
Mi fa piacere evidenziare che 'Raffaele' è Raffaele Casarano, talentuoso sassofonista che vi consiglio di tenere d'occhio
ॐ मणि पद्मे हूँ
... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")
#12
Posted 14 August 2014 - 14:45 PM
P.S.
Di Bosso non mi aveva mai colpito nulla, ma l'ultimo "Purple" invece mi piace proprio
#13
Posted 14 August 2014 - 18:37 PM
"Mistico mediterraneo" dove accompagna un coro còrso, m
Stu Fresu ha fatto un disco che si chiama Mistico mediterraneo e non ha pagato i diritti al Mistico
#14
Posted 27 October 2014 - 16:20 PM
Ho visto Fresu nel 2012 accompagnato dal pianista cubano Omar Sosa. Grande concerto, emozionante.
Comprai anche il disco fresco di stampa, che un pò mi deluse perchè mancava tutta la potenza, la manipolazione elettronica e l'improvvisazione dell'esibizione live.
Il disco che me lo fece conoscere fu invece "Latitudini" insieme a Eivind Aarset e Dhafer Youssef, che fu abbastanza una rivelazione per me.
#15
Posted 03 November 2014 - 11:53 AM
Omar Sosa è un pianista davvero strepitoso, non sapevo di questa collaborazione con Fresu, grazie
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