suggestioni atmosferiche, composizioni corali, ambientazioni stratificate. Canzoni dedicate a luoghi, ma che non parlano di un viaggio. Perché un viaggio è definito dalla meta, mentre le dieci tappe di "Bon Iver" esplorano lo spazio fuori e dentro di sé alla ricerca della direzione da prendere.
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"Bon Iver", piuttosto, è un intreccio evanescente di strade: il tappeto di "Minnesota, WI" azzarda il connubio con Peter Gabriel, i riverberi di tastiere di "Hinnom, TX" vanno in cerca di un pop etereo alla Talk Talk, "Calgary" rimane sospesa in una bolla di sapone per poi rifrangersi in schegge di ritmi e fenditure asprigne.http://ondarock.it/recensioni/2011_boniver.htm