Francesc dici con me? Jason Moran non lo conosco, ma Robert Glasper con il suo progetto "Experiment" mi sta facendo impazzire. Sono andato a vederlo a Sutri l'altro giorno, dal vivo sono spaventosi, a settembre esce Black Radio 2 e se non ricordo male nei prossimi giorni sono di nuovo in italia per un concerto assieme a Bilal in Puglia. Musicisti della madonna nessun escluso.
Sì dico a te, subito mi ha ricordato Jason Moran, che vidi qua a Verona nel 2008, sono andata a cercare in rete ed effettivamente si conoscono e hanno suonato insieme qualche volta, saranno pure coetanei, Glasper non lo conoscevo ,comunque ieri sera ho ordinato Black Radio , bella segnalazione davvero.
boh oddio, Moran mi sembra molto meno pop
perchè robert glasper con il progetto experiment invece sarebbe pop?
se escludiamo una cover (tutt'altro che pop) il resto è "neo-soul" interpretato in chiave jazzistica.
bè il neo-soul per me è pop, poi io dicevo in base a quei due pezzi che hai messo che a me sembra appunto una contaminazione di jazz e pop, la cover dei nirvana soprattutto. Moran si muove su terreni decisamente più sperimentali
Sì , Moran è più jazz in disco, ma dal vivo , almeno quando l'ho visto io, molto molto meno.
Notazione interessante, dato che non l'ho mai sentito dal vivo...
E' un eccellente musicista, e un jazzista "moderatamente" innovativo, un po' sottovalutato in Europa secondo me.
Il primo disco di piano solo "Modernistic" mi era piaciuto così così, ma il secondo più recente "Ten" mi ha convinto di più, con una bella versione di "Body and soul" (se non ricordo male...).
Da qualche parte c'è un suo pezzo ("Ringing my phone") costruito su una musica che "segue" la voce di una persona che telefona, molto intrigante ritmicamente. Un'idea originale.
La sua cosa che mi piace di più, però, è una colonna sonora
Soundtrack to Human Motion, un quintetto con Osby e un vibrafonista, con due tre pezzi davvero bellissimi.
Volendo ci sarebbe anche la sua "esecuzione" di un brano di "Le tombeau di Couperin" di Ravel...
Sul periodo attuale del jazz vale un po' - credo - il discorso che si accennava in un altro thread.
E' da un punto di vista sociale, etico-politico, civile che i tempi di oggi sono
moooolto diversi da quelli di cui (mi pare tutti... ) rimpiangiamo la vitalità e la creatività artistica.
Certo, queste sintesi un po' sbrigative lasciano il tempo che trovano, ma mi pare che la direzione in cui cercare sia questa...