Inviato 27 aprile 2015 - 10:07
Cla, l'ho visto anch'io di recente Leviathan. Ma più semplicemente è innegabile che un numero incalcolabile di film d'ogni genere includa musiche sue o a lui ispirate.
Il suo stile ha ispirato quasi tutti i nuovi compositori di colonne sonore. Nella storia della musica in relazione all'immagine filmica c'è indiscutibilmente un prima e un dopo "Koyaanisqatsi".
Dei tanti dischi nuovi che mi capita di ascoltare la sua influenza è talmente capillare che a volte mi vergogno a rimarcarla. Persino nell'ultimo di Susanne Sundfor, per dire, c'è un inserto smaccatamente glassiano. L'intera scena modern classical fa i conti con le sue intuizioni, quella intuizione per la quale verrà ricordato: il moto continuo, circolar-sinusoidale della melodia.
Per me Glass è una bellissima ossessione. Lo riascolto e riscopro continuamente. Per quanto diversi, importanti e innovativi a loro modo, l'apporto di Nyman, Reich, Riley e compagnia minimale scompare di fronte all'imponenza dell'eredità glassiana.
esoteros
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)