Mostre
#1
Inviato 14 ottobre 2007 - 13:13
1) Raccogliere informazioni sulle mostre italiane, spesso mal pubblicizzate
2) Raccogliere testimonianze, impressioni su di esse (con speciale riferimento, ovviamente, su chi è andato a "toccare con mano")
#2
Inviato 14 ottobre 2007 - 13:24
1) Napoli, Museo di Capodimonte: "Omaggio a Capodimonte" dal 24 ottobre al 20 gennaio. La mostra si presenta come un omaggio, per i suoi 50 anni, fatto al museo partenopeo da parte di altri musei nazionali e internazionali, i quali hanno donato per l'occasione alcune opere delle loro prestigiose collezioni.
dal sito:
"Un evento, con oltre cinquanta opere, presenta al pubblico artisti come Caravaggio, Rubens, Velázquez, Tiepolo, Goya, Turner, Ingres, Monet, Degas, van Gogh, Toulouse-Lautrec, de Chirico, Picasso, Boccioni, Balla, Pascali e Basquiat, con tanti altri grandi maestri dal ??600 al ??900, e sarà allestita lungo il percorso espositivo del museo, a sottolineare proprio il nesso profondo con le collezioni permanenti, secondo una scelta che ha riscontrato sempre gran successo anche in occasione di mostre più recenti allestite a Capodimonte."
Ingresso: euro 10, Ridotto: 5
2)Roma, Palazzo delle Esposizioni: "Stanley Kubrick" (6 ottobre - 6 gennaio), "Mark Rothko" (6 ottobre - 6 gennaio) e "Mario Ceroli" (6 ottobre - 2 dicembre).
Ingresso: euro 12.50, Ridotto: 10
3) Roma, Sale del Vittoriano: "Paul Gauguin, artista di vita e di sogno" dal 5 ottobre al 3 febbraio.
Ingresso: 10 euro, Ridotto: 7.50
Ovviamente io conto di andarci, e voi?
#3 Guest_Eleanor Rigby_*
Inviato 17 ottobre 2007 - 10:57
A Palazzo Venezia, dalle 10 alle 29, ingresso gratuito, fino al 4 novembre.
"La pittura ermeneutica di Pier Augusto Breccia"
#4 Guest_Maori Tattoo_*
Inviato 17 ottobre 2007 - 23:35
#5
Inviato 02 novembre 2007 - 13:00
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#6 Guest_kobaia_*
Inviato 28 febbraio 2008 - 10:46
http://www.tate.org....ds/default.shtm
splendida e gratis
c'è una Pandora da urlo
arriveranno cose succulente:
http://www.tate.org....on/default.shtm
http://www.nationalg...ght/default.htm
O_O finalmente basta con i francesi largo ai civilizzati
dio mio Gaetano Previati a Londra: :-*
#7
Inviato 28 febbraio 2008 - 12:47
Tre segnalazioni succulente
A Palazzo Reale di Milano Francis Bacon.
04 marzo 2008 - 29 giugno 2008
http://www.teknemedi...stra/28177.html
_______________________________
A venezia , Accademia
L'ultimo Tiziano e la sensualità della pittura
Venezia, Gallerie dell'Accademia, 26 gennaio - 20 aprile 2008
http://www.ultimotiz...formazioni.html
____________________________________
Poi a Villa Olmo, Como Schiele e Klimt dal 14 marzo al 20 luglio 2008
http://www.exibart.c...delemento=51209
#8
Inviato 10 marzo 2008 - 09:33
40 statue, provenienti da uno dei più importanti musei del mondo, raggruppate in poche stanza, di artisti del periodo neoclassico quali Finelli, Tenerani, Bienaimé, Bartolini, Thorvalsden ed Antonio Canova. E'un'occasione per ammirare uno dei capolavori dell'Arte tutta, Le tre Grazie (posta da sola in una sala e visibile anche attraverso quattro specchi uno di fronte all'altro, per ammirare le linee sinuose ed intrecciate da ogni lato, come deve essere vista ogni statua del Canova).
La mostra richiede un'oretta, ma molto intensa, perchè quasi tutte le statue esposte sono veramente belle: la Danzatrice con le mani sui fianchi, l??Amorino alato e la Maddalena penitente (splendida l'ultima sala con tre statue messe a confronto) di Canova, Le Ore Danzanti di Finelli, la Flora e la Psiche svenuta di Tenerani, l??Amore che abbevera le colombe di Bienaimé, la Ninfa dello scorpione di Bartolini (incredibile il dettaglio del dito che preme sul piede punto), il Bacchino malato di Dupré, confrontato con il famoso Bacchino, noto anche come l??Ammostatore) di Bartolini.
Andateci!
http://www.newsfood....Pietroburgo.asp
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#9 Guest_Eleanor Rigby_*
Inviato 12 marzo 2008 - 13:25
La Mostra si propone di far conoscere in Puglia e in tutto il Meridione la vita, l??opera e lo spirito libero di una donna emigrante, operaia, attrice, fotografa, antifascista, rivoluzionaria, perseguitata ed esule politica. E?? la prima volta che questa mostra scende al di sotto di Roma.
Bari - Sala Murat. piazza del ferrarese
orario: dalle ore 10,00 alle 12,00 - dalle ore 17,30 alle 21,30 - chiuso il lunedì
(possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 7 marzo 2008. ore 18
autori: Tina Modotti
#10
Inviato 24 marzo 2008 - 17:30
L??opportunità questa volta la trovo vicino a casa, proprio all??ombra della ??madunina?, in quel Palazzo Reale, dirimpetto il Duomo che, anno dopo anno, stenta a trovare una sua collocazione nell??ambito delle più importanti sedi espositive italiane. Ricco però, di questi tempi, il piatto di Palazzo Reale con quattro titoli in contemporanea ovvero oltre a Bacon , la mostra sull??Arte delle Donne, quella su Canova e quella su Balla; senza esitazione tiro dritto verso Bacon. Le sale dedicate all??artista sono quelle secondarie al piano terra. Faccio una breve ricognizione mentale sulla mostre viste qui negli ultimi anni ed in effetti le più significative e corpose le ho viste di sopra al Piano Nobile. Brutto segno.
Si parte con una stanza che ricostruisce, tramite filmati originali proiettati sui quattro lati della stessa, lo studio dell??artista, quello dove ha lavorato negli ultimi prolifici decenni prima della sua morte nel ??92. Domina il caos; colori, pennelli ma soprattutto cumuli di macerie ovunque. Non c??è che dire, in quello studio Bacon ci ha lottato. La pittura per lui era ossessione. Penso per associazione a Soutine (di cui non conosco lo stato in cui versava il suo studio a dir la verità). Ecco, l??associazione tra i due pittori mi viene dalla carne di bue macellata che incontrerò in alcune opere esposte nelle stanze successive. Carne da macello amata da entrambi questi artisti.
Le prime opere che si incontrano in mostra, quelle della giovinezza, ma si parla dei 20 o 30 anni, non dei dodici anni di Picasso per intenderci, si rifanno alle avanguardie storiche (Bacon è del 1909) con una particolare inclinazione verso il cubismo.
Una frase illuminante, che suona come un monito, ci introduce alle sale dove prende forma lo stile dell??artista: la maggior parte delle opere è dietro un vetro per volontà e disposizioni di Bacon stesso verso i galleristi in quanto voleva che tra la pittura e il visitatore ci fosse uno schermo, un filtro.
Le direttrici fondanti la sua opera sono subito chiare: astrazione della figura umana dal contesto (domestico, sociale ecc.); congelamento della stessa dentro una sorta di teca di cristallo o vetro che sia, tracciata sommariamente con linee rette che formano parallelepipedi virtuali; deformazione, fino a spingersi ai confini della mostruosità, del viso e del corpo. Sala dopo sala percepisco, sempre secondo la strada maestra mai abbandonata dal pittore nemmeno nella tarda produzione, una crescita stilistica notevole. La tavolozza si arricchisce, corpi e volti si decompongono e si torcono sempre più in maniera quasi insostenibile, le composizioni sono più complesse. Compaiono i trittici che, spiega l??artista in un filmato presentato in mostra, sono gli ispirati sia dalla grande tradizione pittorica classica, sia dalle foto segnaletiche della polizia: profilo sinistro,vista di fronte , profilo destro, punti d??osservazione distinti per immortalare la stessa figura, punti di vista che il cubismo, tramite la propria rivoluzione, racchiudeva in se in unica rappresentazione (e, ripensando a quei volti devastati mi torna ancora in mente proprio Picasso e in particolare, anche nei colori oltre che nelle forme, uno studio per le Damoiselle D??Avignon, punta di diamante della milanese collezione Jucker). Ossessione dicevo, riguardo all??approccio di Bacon alla pittura, ma anche amore. E?? indubbio che Bacon amasse smodatatamente i soggetti delle sue opere come l??umanità in quanto condizione umana: devastata. Altra dichiarazione importante, ripresa in mostra, è quella per cui l??artista prende le distanze dalla decorazione, pittura di superficie e solo estetica nel senso di esteriore, per immergersi invece negli abissi dell??interiorità umana: deformare significa allontanarsi dalla mera percezione dell??esteriorità per portare in superficie la profondità ; quindi significa ridare valore alla superficie in quanto, ora, rivelatrice del dramma interiore.
Sono convinto che Bacon sia senza dubbio un grande protagonista del secondo novecento figurativo. Partendo dalle avanguardie storiche sviluppa un suo linguaggio personalissimo e lontano da mode o correnti nel solco della tradizione disperata dell??espressionismo.
Ma nella piena consapevolezza della grandezza storica dell??artista, devo ammettere che la mostra non mi è piaciuta molto. Non mi è piaciuta la qualità pittorica. Non mi è piaciuta la galleria degli orrori. Non mi è piaciuta la fredda esibizione di mostruosità sotto vetro.
Forse l??opera che mi ha più catturato è un piccolo trittico con un autoritratto e due visioni delle ?macerie? del suo studio, quasi due nature morte di grande vividezza coloristica. Ma è un trittico che c??entra poco col resto della sua produzione, conferma del fatto che non sono entrato sintonia con la sua strada maestra, col suo modo prevalente di fare pittura.
PS all??inizio della mostra c??è una valida copia dell??Innocenzo X di Velazquez. Il rosso delle vesti mi si è appiccicato addosso come il ricordo più bello della visita. E nulla vieta che Innocenzo X fosse proprio un ??mostro?.
#11
Inviato 25 marzo 2008 - 16:01
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#12
Inviato 31 marzo 2008 - 09:56
Non nutro quindi grandi aspettative sulla visita. Di Klimt so che vedrò un paio di opere. Qualcosa di più di Schiele. Il resto sarà acccademia..
Partiamo dal meglio ovvero da Schiele del quale sono presenti, soprattutto, tre opere di grande formato: non poco. Schiele infatti, a quanto so, ha dipinto poco sia a causa della breve vita, morì di febbre spagnola a 28 anni nel 1918, sia a causa della grande guerra che lo tenne lontano dai pennelli in alcuni degli anni cruciali della ??maturità?.
Ma in poche opere, e qui mi riferisco agli oli su tela non ai numerosi i disegni, ha saputo raggiungere una grande qualità pittorica tanto da essere inserito quasi universalmente tra i grandi del XX secolo.
Il suo merito maggiore credo stia nella notevole capacità compositiva valorizzata sia nelle opere che affrontano la figura umana sia nei paesaggi, alcuni davvero strepitosi (alberi e rami così secchi e straziati non li ho visti dipinti da nessun altro) .
Le tre grandi opere ospitate a Como trattano tutte la condizione umana affrontata quasi sempre secondo la bipolarità vita/morte o meglio, come ben si addice alla Vienna di quegli anni, secondo la dicotomia eros/thanatos.
L'Abbraccio, che dà il titolo a questa collezione di opere provenienti dal museo Belvedere di Vienna, è un capolavoro. Sapientemente illuminato da un occhio di bue, trovo l??opera esposta nella medesima stanza, forse nella stessa posizione, che un paio d'anni orsono ospitava ??l'impero della luce? di Magritte (altra opera capitale all'interno di una discreta mostra).
L??abbraccio è quello voluttuoso, ma anche drammatico, di due amanti, l??uno con l??incarnato più scuro, l??altra più chiaro. I corpi sono nervosi ed emaciati, percorsi, alla maniera di Schiele appunto, da una sorta di carica elettrica che li rende contorti, irrequieti e vibranti. Le mani, ossessione del pittore austriaco (anche Bowie per la copertina di Heroes si ispirò a Schiele), sono sempre innaturali, talora spropositamente grandi, con le dita tese e percorse da tensioni inquietanti. Gli amanti sono coricati su di un lenzuolo bianco dalle pieghe ugualmente nervose e steso in obliquo rispetto al perimetro della tela. Altra bellissima opera è ??madre con due bambini III?. La madre sembra sedere su un grande trono, ma c??è poco di maestoso e glorioso nella scena. Il volto della madre è funereo. Ancora una volta la morte dialoga con la vita, rappresentata dai bimbi vestiti come arlecchini. Di questa opera si apprezza anche la qualità decorativa e l??influsso indubbio, in tal senso, di Klimt.
Di quest??ultimo, il vate della secessione viennese, c??è davvero poco e di poco rilevante in mostra. Niente che si avvicini ai suoi più grandi capolavori quali, per intenderci, Danae, Giuditta, Bisce d??acqua, le tre età della vita o il Bacio. Nel ritratto di Johanna Staud, pur incompiuto, c??è un bel gioco di tonalità calde e fredde. L??iride celeste richiama la veste, mentre le labbra richiamano lo sfondo. Infine riflessi caldi e freddi si ritrovano anche sul viso chiaro della donna.
Poco di rilevante nelle altre sale. Tra tutti mi è piaciuto molto ??Donna addormentata? di Johann Reiter, un bel nudo di grande qualità pittorica ottocentesca. Per il vivido e sensuale incarnato, la bella composizione, il preciso disegno, l??opera mi ha fatto pensare a un Ingres o a un Hayez.
Piuttosto deludenti invece i lavori di Kokoshka, spesso associato a Klimt e Schiele per comporre la grande triade dell??arte austriaca di inizio novecento, presenti in mostra.
Un??ultima nota di cronaca per il piccolo ma delizioso teatrino che si intravede tra una sala e l??altra del percorso espositivo. Il pensiero di avere un palcoscenico in casa, con tanto di piccola platea e balconata mi fa impazzire. Beata aristocrazia d??altri tempi!
#13
Inviato 01 aprile 2008 - 23:42
Romani, ma ci siete andati all'ara pacis per Mimmo Paladino + Brian Eno? E' splendida.
#14 Guest_kobaia_*
Inviato 02 aprile 2008 - 10:58
pittore poco noto al grande pubblico ma di valore eccelso
probabile mostra dell'anno
A Forlì splendida e ben allestita mostra su Cagnacci
tra l'altro vi beccate 4 Caravaggio necessari per spiegare il suo iter artistico
Organizzata da Paolucci una garanzia di competenza
#15
Inviato 24 aprile 2008 - 13:03
Qualcuno ci è andato o vorrebbe andarci?
#16
Inviato 24 aprile 2008 - 18:05
http://www.eventiesa...o Cagnacci.html
#17
Inviato 25 aprile 2008 - 14:13
Organizzata dalla rivista Interni greenenergy è uno degli eventi più attesi del FuoriSalone 2008. I cortili della Statale fanno da scenario alle eco-installazioni di designer di fama internazionale come Jacopo Foggini, Philippe Starck, Arik Levy, James Wines e Toshiyuki Kita.
Si tratta di opere realizzate con materiali di alcune delle aziende che partecipano a questa esposizione interamente dedicata ai progetti di bioedilizia, architettura ecologica e design ecosostenibile.
Risparmio delle risorse ambientali, riuso, riconversione e salvaguardia del territorio sono le parole chiave dell??intera manifestazione.
Martedì 15 aprile il rettore Enrico Decleva porterà il suo saluto alla conferenza stampa di presentazione insieme a Maurizio Costa, vicepresidente della Mondadori, e all??assessore alla cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi.
Cortili di Via Festa del Perdono 7 ?? 15 aprile -1 maggio
Orari d??apertura:
da martedì 15 a lunedì 21 aprile, ore 10.00-24.00
da martedì 22 a mercoledì 30 aprile, ore 10.00-19.00
menomale che il 1mo maggio è alle porte. :-\
però il caffé gratis,non era male.
#18
Inviato 26 aprile 2008 - 13:16
http://www.comicon.it
La mostra principale della decima edizione del Salone è dedicata ad Attilio Micheluzzi. Si tratta della prima grande monografica su uno dei più importanti autori di fumetti vissuti a Napoli. Cantore di tematiche relative alla Guerra, ma anche di passioni quali il Volo e il Viaggio, Micheluzzi è una figura atipica del fumetto italiano, tra i massimi esponenti della Nona Arte europea. Un iter di vita che si rispecchia nelle sue storie, dal carattere esotico e affascinante, dense di mistero e intrigo, e nei suoi personaggi evocativi, quali Roy Mann, il sognatore, oppure Mermoz, il viaggiatore, e soprattutto l??eroina Petra Chérie, aviatrice e agente segreto, dalla prima edizione di COMICON icona simbolo dei Premi Micheluzzi-COMICON, asseganti all??interno del Salone. Dallo stretto contatto con la famiglia Micheluzzi, viene allestita un??imponente personale, composta di originali, inediti, oggetti, fotografie. Con un corposo catalogo a corredo, edito da Black Velvet, con numerose immagini inedite e testimonianze critiche.
Il Rosso del Sangue è alla base della mostra di due degli autori che hanno lavorato su storie del grande e poliedrico Alejandro Jodorowsky, entrambi ospiti del Salone, Juan Giménez e Marco Nizzoli. Regista e romanziere, e dalla fervida attività di sceneggiatore di fumetti (alcuni storici come la saga dell??Incal disegnata da Moebius), l??autore franco-cileno ha lavorato per La Casta dei Metabaroni con l??argentino Giménez, fino al recente Alef Thau ?? Résurrection, per i pennelli dell??italiano Nizzoli. In mostra le sue tavole dove forte è il richiamo alla dicotomia tra sangue e poesia, due tra le sue passioni più rosse.
#19
Inviato 26 aprile 2008 - 13:58
L'esposizione, strutturata in quattro sale suddivise per argomenti (generale, paesaggi, capolavori e ritratti) consta di olii su tela e su tavola, disegni, pastelli, acqueforti e acquerelli di artisti importantissimi che vanno dal pre al post-Impressionismo passando in special modo, ovviamente, per l'Impressionismo stesso. Tra i nomi spiccano quelli di Degas, Modigliani, Monet, Manet, Cézanne, Corot, Sisley, Doré, Van Gogh, Monticelli, De Nittis, Utrillo. Molte altre sono le firme, forse meno note al grande pubblico, ma altrettanto valide come, ad esempio, Lebourg, Boldini o Suzanne Valadon. La mostra si prefigge anche di collegare l'Impressionismo francese a generi posteriori e derivativi come il fauvismo e a quel movimento che si sviluppò quasi in contemporanea in Italia e i cui adepti presero il nome di Macchiaioli.
I collegamenti, le influenze reciproche e le varie discendenze stilistiche, che partono dalla scuola di Barbizon con Daubigny e Rousseau fino appunto al fauvismo di De Vlaminck, si snodano attraverso le quattro sale espositive in un viaggio tra figure e colori che promette, con i soli presupposti, di essere memorabile. La mostra è stata curata e allestita da Art is, un'associazione sorta di recente e che si propone di presentare l'arte con un taglio sempre particolare, personale e invitante.
Il costo dell'ingresso è di 8 euro (5 i ridotti)
#20
Inviato 04 maggio 2008 - 19:24
Mostra ben allestita e godibile, sempre che i vedutisti siano il vostro pane, peccato che, a quanto mi pare, non vi fossero i canaletto della pinacoteca Agnelli del Lingotto.
#21
Inviato 09 maggio 2008 - 16:41
#22 Guest_lorenzo s._*
Inviato 28 luglio 2008 - 14:35
#23 Guest_kobaia_*
Inviato 30 luglio 2008 - 12:11
vista : orgoglio italiano
splendida davvero, peccato che a Zurigo sarà più completa con ben 16 opere in più che sono già presenti nel catalogo
i londinesi del forum o i viaggiatori turisti sono pregati di andarci:
giovedì costa meno dalle 4 pm solo 4 pounds
#24 Guest_lorenzo s._*
Inviato 30 luglio 2008 - 17:55
#25
Inviato 16 settembre 2008 - 23:47
- Mugello Culla del Rinascimento -
per saperne di più http://www.mugellorinascimento.it/
con la card (5/3.5? con lo sconto)potete vedere diversi musei e mostre gratuitamente, più agevolazioni e sconti per altri musei del posto ecc..
I musei del territorio gratuiti con la Card
Museo della Manifattura Chini
Le ville dei Medici
Villa Pecori Giraldi
Piazza Lavacchini 1, Borgo San Lorenzo
dal giovedì alla domenica 10 ?? 13 e 15 ?? 19
martedì e mercoledì 10 ??13
chiuso il lunedì
Convento del Bosco ai Frati
Donatello, Brunelleschi e l??Uomo in Croce
Loc. Bosco ai Frati, San Piero a Sieve
dal giovedì alla domenica 10 ?? 13 e 15 ?? 19
Palazzo dei Vicari
Medici in armi
Piazza dei Vicari, Scarperia
dal giovedì alla domenica 10 ?? 13 e 15 ?? 19
mercoledì 15.30 ?? 19.30
chiuso lunedì e martedì
Museo Beato Angelico
Il Mugello e le arti: Giotto, il Beato Angelico e Andrea del Castagno
Piazza Don Milani 7, Vicchio
dal giovedì alla domenica 10 ?? 13 e 15 ?? 19
Musei aperti con orario straordinario in occasione della mostra
Sabato e domenica 10 ?? 13 e 15 ?? 19
Museo della Pietra Serena
piazza Don Stefano Casini 1, Firenzuola
Museo del Paesaggio Storico dell??Appennino
Badia Moscheta - Firenzuola (merita sicuramente il posto in mezzo ai boschi,un angolo incantato con maneggio, ristorante...)
Museo Archeologico Alto Mugello e Museo delle Genti di Montagna
Palazzo dei Capitani
piazza Ettore Alpi 4, Palazzuolo sul Senio
nel mese di giugno aperto anche ven. 16 ?? 19
nel mese di luglio aperto anche mart. 10 ?? 12, 16 ?? 19 e 19 ?? 23, merc. giov. e ven. 10 ?? 12 e 16 ?? 19
Museo della Vite e del Vino
Villa di Poggio Reale, Rufina
Casa di Giotto (aperto dal 20 settembre)
Vespignano - Vicchio
Musei gratuiti con la Card aperti con altri orari
Museo della Civiltà Contadina Casa d??Erci
via Traversi 93, Grezzano - Borgo San Lorenzo
Orario dal 15/06 al 15/09
Sab. 15 ?? 19 Dom. e festivi 15 ?? 19
Orario dal 16/09 al 14/06
Dom. e festivi 14.30 ?? 18
Mulino Faini
Grezzano - Borgo San Lorenzo
Orario dal 15/06 al 15/09 Dom. 15 ?? 19.30
Orario dal 16/09 al 14/06 Dom. 14.30 ?? 19
Museo virtuale Andrea del Castagno
c/o Centro Visite Parco Nazionale Foreste Casentinesi
Via della Rota 8, Castagno d??Andrea ?? San Godenzo
Orario Giugno: sab., dom. e festivi 9 ?? 12.30/15.30 ?? 18
Luglio: da mart. a ven. 9 ?? 12.30;
sab., dom. e festivi 9 ?? 12.30 e 15.30 ?? 18
Agosto: da mart. a giov. 9 ?? 12.30,
da ven. a dom. e festivi 9 ?? 12.30 e 15.30 ?? 18
Settembre e ottobre: sab. e dom. 9 ?? 12.30
Firenze
Palazzo Medici Riccardi
Cappella dei Magi, Via Cavour 3, Firenze
Orario: tutti i giorni 9 ?? 19 chiuso il mercoledì
Gurdatevi il programma, c'è tempo fino al 30 novembre 2008
#26
Inviato 07 gennaio 2009 - 12:21
La coda in piazzetta Reale, un giorno feriale -anche se infilato nel periodo delle feste- all??ora di pranzo e pure lontani dagli anni delle mostre dei record e alla moda, mi fa pensare a un passa parola positivo, a un evento maturato sulla qualità più che sugli strilli.
Già nel cortile che porta al monumentale scalone di accesso, vengo sorpreso piacevolmente da una installazione che riproduce tridimensionalmente una delle versioni dell??Impero della luce opera capitale del maestro belga.
La mostra è di prima qualità, ricca di opere significative, dalla prima e acerba fase futurista dell??artista fino alle celeberrime opere degli anni 50 e 60. Un centinaio e passa oli oltre a tempere, disegni e sculture che è poi quanto ci si aspetta, a ragione, da una monografia invernale in una delle più prestigiose sedi espositive temporanee d??Italia.
Magritte ha buona tecnica pittorica che utilizza a piacimento per spiazzare l??osservatore. Una chiave di lettura che propongo per il surrealismo di Magritte è questa.
Il cubismo inventa una visione multipla del soggetto. Un ritratto cubista di Picasso prende la figura di fronte, da un lato e magari anche dall??altro lato opposto, contemporaneamente; sovrappone più inquadrature dello stesso soggetto e ce ne restituisce un??unica originale sul piano bidimensionale. Ecco nate le ??mostruosità? del cubismo la pittura che anche un bambino è capace di disegnare (bambino, appunto, libero da una visione statica e abitudinaria ma piuttosto portato spontaneamente alla visione fantastica, e quindi forse più capace di raggiungere il ??vero?).
Magritte prosegue il percorso cubista di superamento di univocità di inquadratura e lettura percettiva ma in modo diverso ovvero surrealista.
Magritte sembra prendere dimensioni differenti della realtà che ci restituisce, ugualmente al cubismo, tutte insieme. Alcune sono dimensioni apparentemente oggettive e vere, per quanto vera possa essere la percezione che ci danno i sensi (un paesaggio, un oggetto così come ci sembra di conoscerlo); altre sono dimensioni oniriche e fantastiche (i vegetali o le rocce zoomorfe); altre dimensioni temporali distanti (il giorno e la notte, la luce e l??ombra che convivono; yin e yang vorrei già anticipare); altre ancora dimensioni con grafia scritta e illustrazione del significato (la frase scritta sulla tela ??questa non è una pipa? che convive con il disegno di una pipa).
Non sembra esserci in Magritte il subconscio archetipico junghiano di Max Ernst (anche se alcune opere con paesaggi zoomorfi me lo hanno ricordato) e nemmeno la carica pulsionale e il metodo delle libere associazioni freudiane di Salvador Dalì (per completare la triade dei grandi maestri surrealisti).
Ecco l??azzardo che propongo: Magritte è esoterico. Lo è nella ricerca di un senso superiore e avvolgente che una dimensione unica e superficiale della realtà così come percepita grossolanamente dai sensi non ci può dare. Nella compresenza di opposti: il giorno e la notte, la terra e il cielo, lo yin e lo yang. Bellissima l??osservazione dell??artista quando dice a proposito del nudo di donna che diventa cielo, che si tratta di un??opera di magia nera. Certo: la donna (fertile e Madre terra), che si trasforma in cielo, che magia! E il giorno e la notte compresenti nell??impero della luce: che poesia! Il mistero di Magritte (la mostra titola: il mistero della natura) forse è svelato. Il velo di Maya è caduto. Oltre il velo ecco la magia, la poesia che portano tramite l??arte alla verità.
#27
Inviato 11 febbraio 2009 - 07:56
POntassieve
Una sola stanza, un pezzetto della grande mostra tenutasi l'anno scorso a MIlano.
Sculture, disegni e quadri.
MOlto bella, anche perchè è difficile trovare Ligabue, è un pittore da collezionismo privato, quindi bisogna sempre cercarlo.
La pennelleta è nervosa, i colori esplodono letteralmente. Ogni soggetto è tratto dal mondo animale, da quello contadino, con le sue violenze e la sua forza esplosiva, una bagno di vita
#28
Inviato 05 ottobre 2021 - 11:23
Dipinti olio su tela di canapa grezza.
Magliette con riproduzioni dei dipinti.
Women Infleuncer
https://m.facebook.c...=content_filter
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#29
Inviato 07 ottobre 2021 - 11:44
https://m.facebook.c...:"null"}&aref=3
Una parte dei miei lavori
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#30
Inviato 07 ottobre 2021 - 12:50
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#31
Inviato 05 dicembre 2021 - 15:22
Se passate fino a Gennaio...
Piatti d'autore e altro
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#32
Inviato 03 novembre 2022 - 19:05
Dopo qualche anno sono tornato a Torino per un paio di giorni e ne ho approfittato per visitare alcuni musei. Pur non essendo la prima città che viene in mente in quanto a offerta culturale, Torino si è rivelata (e confermata) una bella scoperta: attiva, ospitale e molto interessante.
Ho visitato la GAM, il MAO, il Castello di Rivoli e infine la Reggia di Venarìa (più la fiera Cioccolatò, vabbe')
La GAM presentava le sezioni Ottocento e Novecento, che racchiudevano appunto opere di quei secoli scelte tra quelle in archivio nel museo, se non ho capito male. L'Ottocento secondo la GAM significa opere di gusto accademico, alquanto distanti dalle tendenze che animavano quegli anni, quindi non molto di Macchiaioli, Divisionisti, Impressionisti. C'erano quindi opere di artisti non di primo piano ma molto ben scelti, come un sensazionale nudo di Giacomo Grosso (postato in altra sezione). Il Novecento fa la parte del leone, perlomeno per il mio gusto, tra Fontana, Burri, I. Klein, Manzoni, Donghi, un bel Wahrol (Orange Car Crash, forse quella che più mi ha colpito), e via dicendo. Consigliata.
Il Museo di Arti Orientali presenta una collezione pregiata, molto ben esposta, ricca di pezzi spettacolari provenienti da Giappone, Cina, Tibet e mondo islamico. è "arte" ovviamente pensata e realizzata con finalità diverse dall'Occidente, ma la resa estetica e la forte componente come dire, spirituale? di molti pezzi me l'hanno fatta amare.
Per l'appassionato d'arte con predilezione per il contemporaneo (dal '900 in poi), come sono io, merita sicuramente il Castello di Rivoli, i cui ambienti enormi sono perfetti per ospitare installazioni, opere e mostre di ampio respiro, come quella che c'è in questo periodo, chiamata "Espressioni con frazioni".
Di quest'ultima dirò successivamente, ma parliamo invece del complesso di Rivoli. Chi ci arriva a piedi, dopo avere attraversato il grazioso centro storico del comune omonimo in un percorso in salita di circa venti minuti, ha davanti a sé un bel panorama e la possibilità, con una ventina di euro, di visitare non solo la collezione permanente e le mostre in corso, ma anche la vicina Collezione Cerruti, custodita presso una villa appartenente al suddetto industriale, che fece una fortuna con la legatura di libri e la investì in libri, arredi e opere d'arte. Nel costo del biglietto è compresa la navetta che porta direttamente lì, ancora più in alto rispetto al Castello, e la visita guidata obbligatoria con un numero ristretto di persone. Un solo consiglio, brutale e diretto: VISITATELA. Non voglio dire nulla per non rovinarvi la sorpresa, davvero siamo dalle parti dello spoilerare il plot twist de Il Sesto Senso a chi non l'ha mai visto, ma come ho scritto prima VISITATELA. Andateci a scatola chiusa, senza neanche guardare le info sul sito del Castello, e godetevela. Vi dico solo che la visita dura circa un'ora e a me ha lasciato inebriato, stordito, dispiaciuto per il poco pochissimo tempo a disposizione ma al tempo stesso totalmente soddisfatto. Vi piace l'arte? Vi piacciono i periodi dal Trecento al Novecento? Amate i musei ma li trovate talvolta troppo dispersivi? Vi intrigano antichi libri, tappeti di posti lontani e arredi di antiquariato di assoluto pregio? VISITATE la collezione Cerruti. Fatelo e mi ringrazierete, dico sul serio.
Dopo che ho visto la collezione Cerruti (VISITATELA) mi sono dedicato al Castello di Rivoli. Non è grandissimo, o meglio io ho visitato solo il corpo principale, due i piani messi a disposizione in cui opere/installazioni convivono con la collezione permanente, ma è stato molto piacevole visitare le austere, altissime stanze che si susseguono l'una con l'altra e ammirare opere che a prima vista sembrano forse troppo semplificate, ma che si nutrono del contesto in cui sono state poste per offrire un punto di vista nuovo, straniante e riflessivo. La mostra "Espressioni con frazioni" è molto interessante; oltre al super hypato Peeble, di cui parlerò in un topic apposito, segnalo anche Agnieszka Kurant, capace di creare interessanti cortocircuiti come un parallelepipedo trasparente riempito di acqua e conglomerazioni di minerali usati per realizzare i pc, cromo, manganese, cobalto, zinco, tutti caratterizzati dall'elevato tasso inquinante. In altri lavori gioca con batteri geneticamente modificati e vernici vecchie 20.000 anni per ricreare graffiti come quelli di Altamura (link che dice qualcosa in più). In un'altra stanza ho trovato la riproduzione di un documento a me caro a, ehm, firma di Cosey Fan Tutti:
Insieme a un pannello che mostrava pagina per pagina il numero di un giornale culturale tipo Le Ore, che conteneva un servizio in cui la suddetta si dedicava al body painting insieme a una sua compare. Ci sono anche opere celebri di Cattelan e Hirst, se vi interessa.
Infine la Reggia di Venarìa, di cui cito solo le due mostre di livello, una dedicata al maestro del Romanticismo John Constable, l'altra dal nome Play che si interroga sui legami tra il mondo videoludico, soprattutto quello creatore di mondi degli ultimi anni, e le arti pittoriche.
Su Constable: lui non è certo tra i miei preferiti dei grandi del romanticismo, ma diamine ci sono cose sue bellissime, come uno studio sulle nuvole di assoluta purezza, insieme a opere di suoi contemporanei come Turner.
La mostra Play, al di là del nome, è seria e con pezzi notevoli, da Kandinsky a De Chirico (e Savinio) sino alle nuove leve digitali, tra cui spicca Bill Viola, Clapis, e un artist@ di cui non ho fatto in tempo a fotografare il nome che ha presentato un pannello in 4k che mostrava una successione stordente di icone ed emoji che cambiavano in continuazione, a cascata. PInzillacchere come la ricostruzione di stanze di case comuni dedicate al videogioco anni '90, '00, '10, con la possibilità di giocare con titoli del tempo, l'hanno resa piacevole e molto stimolante
Se non si fosse capito, insomma, consiglio a tutti una visita alla città in questo periodo
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