Possibile che non l'abbia ancora ascoltato nessuno il loro nuovo disco?
Vabbé, io l'ho fatto e tutto sommato l'ho trovato migliore del previsto, al fatidico seiemezzo per me ci arriva, non è un brutto lavoro né quella ciofeca descritta da certuni. Certo, ha dei limiti, piuttosto evidenti. I rimandi al glorioso passato sono fin troppo frequenti (l'auto-citazione di "Where Is My Mind", per esempio, fatico a comprenderla), si vede che si sono impegnati per cercare di ricreare la magia dei loro primi quattro dischi, riuscendoci soltanto in parte. Prendete "Might As Well Be Gone": ci sono echi dei migliori Pixies, ma poi il pezzo sfuma e non mantiene del tutto le aspettative.
Il vecchio Charles Michael Kittridge Thompson IV è comunque riuscito a tirare fuori un paio di melodie killer: mi riferisco a "Tenement Song" e "Plaster of Paris" (il brano migliore, l'unico peraltro che si allontana dal caratteristico sound dei Folletti). Niente male anche "Baal's Back", uno dei due pezzi più hardcore, peccato però che il nostro amato panzone non abbia più la voce per urlare come un forsennato
Capitolo nuova bassista: si impegna, ci prova, ma non ce la fa. Scimmiotta Kim Deal per tutto il disco (e a tratti dà pure fastidio), mettendoci poco o nulla di personale. Più bocciata che rimandata, per quanto mi riguarda.