Divina Commedia
#1
Inviato 17 agosto 2007 - 17:00
anche perché, se voglio capirci qualcosa, devo leggere tutte le note e le parafrasi!
#2 Guest_soul crew_*
Inviato 17 agosto 2007 - 17:40
#3
Inviato 17 agosto 2007 - 17:53
Apri le gambe e fammi felice!
Est sans issue
#4
Inviato 17 agosto 2007 - 18:34
chiunque abbia fatto il classico o lo scientifico credo che l' abbia dovuta leggere.
tutta? comunque io intendo per piacere personale. le cose che ti fanno leggere a scuola si leggono sempre malvolentieri, secondo me.
#5
Inviato 17 agosto 2007 - 19:36
#6 Guest_soul crew_*
Inviato 17 agosto 2007 - 20:19
sì, noi la leggevamo tutta.
chiunque abbia fatto il classico o lo scientifico credo che l' abbia dovuta leggere.
tutta? comunque io intendo per piacere personale. le cose che ti fanno leggere a scuola si leggono sempre malvolentieri, secondo me.
per piacere personale no, credo non l' avrei mai letta.
#7
Inviato 17 agosto 2007 - 22:52
'nanotte,
EH
Est sans issue
#8 Guest_soul crew_*
Inviato 18 agosto 2007 - 00:37
coglione!Gli aretini erano guelfi bianchi o guelfi neri ?
'nanotte,
EH
Botoli trova poi, venendo giuso,
ringhiosi più che non chiede lor possa,
e da lor disdegnosa torce il muso
purgatorio, XIV canto
quanto gli rodeva il culo a dante!
#9
Inviato 18 agosto 2007 - 09:09
La cosa che mi colpisce sempre è la sovraumana forza poetica di Dante, la capacità di creare con il suono quello che descrive, l'uso perfetto della parola. Senza tener conto del fatto che la Commedia è anche un documento storico spettacolare ma raccontato alla maniera pulita di un genio: nulla di sovrabbondante, nulla di eccessivo, nulla di autocompiaciuto.
Altra cosa sempre stupefacente è come Dante riesca a creare e immaginare situazioni e a farle immaginare. Una sorta di effetto Lsd... Del resto quante rappresentazioni filmiche dei Promessi sposi ci sono state? Ma di affrontare Dante...
P.s. La Commedia letta da un Gasmann, da un Albertazzi, da un Sermonti o anche da un Benigni si capisce molto meglio. A volte la difficoltà è proprio già nel "leggerla", ci si perde un po' nell'italiano, si perdono gli accenti, cercate un po' in rete si trovano molti file audio...
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#10 Guest_Stipe_*
Inviato 18 agosto 2007 - 17:51
chiunque abbia fatto il classico o lo scientifico credo che l' abbia dovuta leggere.
Ma credo che ormai lo si faccia in qualunque triennio di qualunque scuola superiore, l'ho fatto pure io a ragioneria.
#11
Inviato 18 agosto 2007 - 18:52
Dante era un genio; aveva il dono con un solo endecasillabo di dire tutto e ancor di più di quello che voleva dire. Un solo endecassillabo, formalmente perfetto è uno scrigno di significati e interpretazioni. Il bello, ma la complessità della Commedia risiede secondo me in questo e nella capacità di riuscire a fondere gran parte dello scibile umano.
Tanto per fare un esempio, le sue invettive politiche su stato-chiesa sono un qualcosa di assolutamente innovativo e rivelatorio.
La mia preferenza come libro va al Paradiso, ma se devo scegliere un canto scelgo il quinto dell'inferno: Paolo e Francesca, il vortice amoroso della Commedia. Struggente nella sua intima rivelazione.
Bastano quasti versi a fare grande un'opera letteraria (sono tra i più famosi, ma sono bellissimi):
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense».
#12 Guest_soul crew_*
Inviato 18 agosto 2007 - 22:12
sì ma devi capire che mi sono diplomato ai tempi di dante, più o meno
chiunque abbia fatto il classico o lo scientifico credo che l' abbia dovuta leggere.
Ma credo che ormai lo si faccia in qualunque triennio di qualunque scuola superiore, l'ho fatto pure io a ragioneria.
#13
Inviato 19 agosto 2007 - 15:13
Tanto per fare un esempio, le sue invettive politiche su stato-chiesa sono un qualcosa di assolutamente innovativo e rivelatorio.
E quando parla di Arezzo, Genova, Pisa? Da schiantare...
La cosa incredibile come dicevo sopra è la capacità di Dante di usare il suono, in pratica comunica molto prima con il "contenente" che con il contenuto. La parola ha una assolutezza poetica che si potrebbe stare semplicemente ad ascoltarla senza badare al contenuto che trasporta.
Due esempi sempre per stare all'Inferno. Il canto dei golosi con Cerbero:
Grandine grossa, acqua tinta e neve
per lâ??aere tenebroso si riversa;
pute la terra che questo riceve.
Cerbero, fiera crudele e diversa,
con tre gole caninamente latra
sovra la gente che quivi è sommersa.
Li occhi ha vermigli, la barba unta e atra,
e â??l ventre largo, e unghiate le mani;
graffia li spirti ed iscoia ed isquatra.
Urlar li fa la pioggia come cani;
de lâ??un deâ?? lati fanno a lâ??altro schermo;
volgonsi spesso i miseri profani.
Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo,
le bocche aperse e mostrocci le sanne;
non avea membro che tenesse fermo.
E â??l duca mio distese le sue spanne,
prese la terra, e con piene le pugna
la gittò dentro a le bramose canne.
Qual è quel cane châ??abbaiando agogna,
e si racqueta poi che â??l pasto morde,
ché solo a divorarlo intende e pugna,
cotai si fecer quelle facce lorde
de lo demonio Cerbero, che â??ntrona
lâ??anime sì, châ??esser vorrebber sorde.
O la descrizione della selva dei suicidi con le Arpie, bellissima.
Non era ancor di là Nesso arrivato,
quando noi ci mettemmo per un bosco
che da neun sentiero era segnato.
Non fronda verde, ma di color fosco;
non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti;
non pomi v'eran, ma stecchi con tòsco.
Non han sì aspri sterpi né sì folti
quelle fiere selvagge che 'n odio hanno
tra Cecina e Corneto i luoghi cólti.
Quivi le brutte Arpie lor nidi fanno,
che cacciar de le Strofade i Troiani
con tristo annunzio di futuro danno.
Ali hanno late, e colli e visi umani,
piè con artigli, e pennuto 'l gran ventre;
fanno lamenti in su li alberi strani.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#14
Inviato 23 agosto 2007 - 22:47
Ci vuole una pazienza che nessun altro libro richiede. Perchè leggere un Boccaccio ad esempio è molto più semplice, scorrevole, leggero. Ma l'immensità di Dante non ha paragoni: io conosco abbastanza bene l'inferno, medio il purgatorio e purtroppo poco il paradiso. Se voi vi mettete a immaginare che Dante ha scritto nello stesso periodo di un Cavalcanti capite come per ricchezza di contenuto, di lingua quest'opera sia incredibilmente geniale, una vera rivoluzione impensabile in quel clima di amore-core gentile. Io ho la fortuna di leggerla anche per lavoro e vi assicuro che nessuna opera mette di fronte alla propria ignoranza come la Divina Commedia. Io penso che dire di conoscerla davvero nemmeno un Sermonti potrebbe farlo, ma questa è la sua bellezza.
La cosa che mi colpisce sempre è la sovraumana forza poetica di Dante, la capacità di creare con il suono quello che descrive, l'uso perfetto della parola. Senza tener conto del fatto che la Commedia è anche un documento storico spettacolare ma raccontato alla maniera pulita di un genio: nulla di sovrabbondante, nulla di eccessivo, nulla di autocompiaciuto.
Altra cosa sempre stupefacente è come Dante riesca a creare e immaginare situazioni e a farle immaginare. Una sorta di effetto Lsd... Del resto quante rappresentazioni filmiche dei Promessi sposi ci sono state? Ma di affrontare Dante...
P.s. La Commedia letta da un Gasmann, da un Albertazzi, da un Sermonti o anche da un Benigni si capisce molto meglio. A volte la difficoltà è proprio già nel "leggerla", ci si perde un po' nell'italiano, si perdono gli accenti, cercate un po' in rete si trovano molti file audio...
io non mi ci raccapezzo molto coi file audio, ho provato su invito del seminarista di letteratura inglese con l'ulisse di joyce, ma la trovo un'esperienza troppo diversa dalla lettura e che mi richiede un'attenzione superiore e un rapporto meno intimo e diretto con il testo...
io penso che la maggiore difficoltà sia entrare nelle strutture sintattiche, ma dopo un certo numero di canti ci si abitua: per quanto riguarda il lessico le normali glosse dovrebbero bastare, certo è che ogni verso ha una propria profondità di significato molto stratificata, talvolta impenetrabile. Per questo mi sento di quotare il secondo messaggio di joseph k, certi passi, soprattutto quelli dottrinali, sono talmente oscuri e ambigui mentre la raffinatezza poetica (e la difficoltà che incrementa secondo la rigide regola di contenuti e stili) è lampante e fruibile ben oltre la comprensione delle singole (e spesso contraddittorie) teorie... soprattutto nel Paradiso che ne è zeppo!
Io mi sono limitata a leggere qualche selezione di canti, sia da antologia scolastica, sia qualcuno qua e là che mi interessasse.. anche se alla prossima sesssione mi aspetta il superesame sulla commedia.
per di più mi baso su quello che ho sperimentato con l'orlando furioso, che non rasenta minimamente nessuna delle complessità della commedia
#15
Inviato 02 settembre 2007 - 14:50
E' senza dubbio un'esperienza straordinaria, per quanto ardua nei primi passi.
La Commedia è un universo di scibile, emozioni, incontri con un'infinità di livelli di lettura.
Attenzione alla scelta dell'edizione, naturalmente.
E per quanto riguarda i tre piani ulteriori - allegorico, morale, anagogico - consiglio sicuramente il supporto di Eric Auerbach ("Studi su Dante") ed eventualmente di Charles S. Singleton ("La poesia della Divina Commedia"), due tra gli studiosi più insigni e a mio parere utili per affrontare l'opera.
#16
Inviato 14 marzo 2013 - 20:34
#17
Inviato 16 marzo 2013 - 12:11
Intanto riporto qui un intervento di Dorothy Sayers (traduttrice in inglese della Commedia) che riassume perfettamente i miei sentimenti verso il Purgatorio ("the tenderest, subtlest and most human section of the Commedia".), la cantica per me più bella, spesso messa in ombra dall'accessibilità dell'Inferno.
"Of the three books of the Commedia, the Purgatorio is (...) the least known, the least quoted - and the most beloved. It forms, as it were, a test case.
Persons who pontificate about Dante without making mentions of his Purgatory may reasonably be suspected of knowing him only at second hand, or of having at most skimmed through the circles of his Hell
in hope of finding something to be shocked at.
Let no one, therefore, get away with a condemnation - or for that matter an eulogy - of Dante on the mere strenght of broiled Popes, disembowelled schismatics, grotesque demons, Count Ugolino, Francesca da Rimini and the voyage of Ulysses (...). Press him, rather, for an intelligent opinion on the Ship of Souls and Peter's Gate; on Buonconte, Sapìa and Arnaut Daniel (...).
If he cannot satisfy the examiners on these points, let him be to you as a heathen man and a publican. But if he can walk at ease in death's second kingdom, then he is a true citizen of the Dantean Empire; and though he may still feel something of a stranger in Paradise, yet the odds are he will come to it in the end.
For the Inferno may fill one with only an appalled fascination and the Paradiso may daunt one at first by its intellectual severity; but if one he is drawn to the Purgatorio at all, it is by the cords of love (...)"
Per farvi capire, non lo trovavo su internet e l'ho copiato dal libro
Talmente brutto che e' da considerare 90
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.
I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate
#18
Inviato 16 marzo 2013 - 12:20
il faut se radicaliser.
#19
Inviato 16 marzo 2013 - 12:21
indubbiamente la più grande opera letteraria mai concepita dall'uomo, l'ho letta tutta con calma e senza fretta. prendevo anche appunti su un quadernone.
Dilettante, lo facevo anch'io all'inizio, poi sono andato con l'upgrade e mi sono fatto regalare un registratore per dettare i miei commenti ai vari canti
Non so se sono più nerd o più trombone
Talmente brutto che e' da considerare 90
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.
I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate
#20
Inviato 16 marzo 2013 - 22:23
mi sono fatto regalare un registratore per dettare i miei commenti ai vari canti
ma lo fai di mestiere?
I aim to misbehave
#21
Inviato 17 marzo 2013 - 09:25
mi sono fatto regalare un registratore per dettare i miei commenti ai vari canti
ma lo fai di mestiere?
No, sono solo un fesso. Però come specialistica studierò letteratura medievale (prevedo grandi occasioni di lavoro ).
Talmente brutto che e' da considerare 90
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.
I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate
#22
Inviato 30 gennaio 2014 - 11:59
è implicito: chi è il vostro preferito?
(sembra un po' come quando all'asilo si sceglieva il proprio Power Ranger o Cavaliere dello Zodiaco del cuore)
Siamo vittime di una trovata retorica.
#23
Inviato 30 gennaio 2014 - 13:04
Codeste ambiguità , ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#24
Inviato 30 gennaio 2014 - 13:17
Epica la scena con Taide
Tornando in topic, fra i personaggi non posso non ricordare il mio conterraneo Vanni Fucci, il personaggio più arrogante della Commedia intiera (peggio ancora del bestemmiatore Capaneo).
Un uomo che dopo aver profetizzato a Dante lo sterminio dei guelfi bianchi, aggiunge: "E detto l'ho perché doler ti debbia!"
E che poi, giusto per ribadire che "vita bestial mi piacque e non umana", per darsi un tono: "le mani alzò con amendue le fiche".
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#25
Inviato 30 gennaio 2014 - 15:29
per darsi un tono: "le mani alzò con amendue le fiche".
la mitica mano in fica
Codeste ambiguità , ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#26
Inviato 30 gennaio 2014 - 16:33
Siamo vittime di una trovata retorica.
#27
Inviato 30 gennaio 2014 - 19:11
mio fratello c'ha la fissa della divina commedia, ce ne leggeva un canto ogni sera quand'era a casa
"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"
#28
Inviato 30 gennaio 2014 - 19:56
Non c'entra molto, ma quando ero più giovane, mi faceva tanto ridere la mitica "Divina Commedia a Fumetti" di Marcello:
Epica la scena con Taidela puttana"operatrice sessuologica" (accompagnata da un diavolo che gli faceva damagnaccia"facilitatore di consessi carnali a pagamento").
Bellissimo. Io leggevo l'Eneide sul Giornalino e ho recuperato quello e La Divina Commedia qualche anno fa proprio su quei volumi.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#29
Inviato 04 luglio 2017 - 14:05
Oh, apro il 3d della Divina Commedia o avete da fare gli animalia per ancora un tot?
il thread c'è già , uppo per voi.
Vogliamo il commentario
del misticodi piersa
il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati
#30
Inviato 04 luglio 2017 - 14:18
Grande.
Mi prendo un po' di tempo per scrivere cose che non vorrei correggere frettolosamente strada facendo; in realtà potrei dilungarmi sui famigerati primi 3 capitoli, cioè quelli umanotroppoumano (ma siamo ottimisti, via: il prologo di Come diventai ciò che sono*) che precedono la metafisica di cui non ho piena contezza ma solo un paio di intuizioni (poca roba comunque).
Intanto io l'avrei chiamata La Divina Tragedia (sentenza di cui spero non dovermi pentire al redde rationem).
* ottimismo un cazzo, il soggetto in questione non diventò mai ciò che volle essere, alla fine fu eretico anche lui e ne morì.
#31
Inviato 04 luglio 2017 - 15:17
Dante l'ha chiamata "Commedia" eh. e per "l'umano troppo umano" non c'è genere migliore.
#32
Inviato 04 luglio 2017 - 15:45
non è che 32 anni dopo mi bocci pure tu per la quarta volta in terza liceo?
#33
Inviato 04 luglio 2017 - 18:46
è vero, grandissimo Vanni (che poi il canto peggiore di malebolge è quello di Ulisse, ma basta!). però lo spregio di Bocca quando gli dice che non vuole essere ricordato affatto nelle sue note del menga è imbattibile. rispetto.
Mi spieghi perché il canto di Ulisse non ti garba? (un'idea me la son fatta, visto che nemmeno l'arrivo di Beatrice ti diletta)
#34
Inviato 04 luglio 2017 - 19:26
non è che 32 anni dopo mi bocci pure tu per la quarta volta in terza liceo?
dipende. leggi rispettando enjambements e cesure?
comunque il mio sottolineare il titolo è dovuto all'affezione per il titolo originale, senza l'aggettivo onorifico di "Divina". il peccato di Dante era sicuramente la superbia ma non fino a questo punto
#35
Inviato 04 luglio 2017 - 21:09
Anche io mi sono affezionato a Commedia, senza aggettivi. Titolo stranissimo a pensarci, anche se si leggono le (presunte?) spiegazioni di Dante nell'epistola a Cangrande della Scala.
Il canto di Ulisse non si tocca ninì, la visione da lontano della montagna del purgatorio è una cosa grandiosa, Daumal deve scriverci un libro per una roba del genere. Più che altro mi chiedo come fai a fare la top ten dei canti ricordandoti i numeri, io li dimentico di continuo
#36
Inviato 05 luglio 2017 - 06:36
#37
Inviato 06 luglio 2017 - 02:40
Mi avete messo curiosita' e ho iniziato a leggerla anch'io, cosa che del resto mi proponevo di fare addirittura da quando ero ragazzino, affascinato dalla solennita' dell'edizione del 1880 con le illustrazioni di Dore' in possesso di mio padre, eredita' di uno prozio prete (di cui sono una specie di sosia).
Commento da non-letterato: mi sta molto stupendo la chiarezza e comprensibilita' dell'italiano (che manco ancora lo era) di Dante. Ho letto il primo canto e, insomma, mi ha colpito l'aver capito tutto.
Quando, per dire, ho trovato molto piu' ostico l'italiano del pur da me amato Leopardi; ammetto che in alcune poesie a momenti manco capivo di che stracacchio parlava il buon Giacomino.
Per me piu' faticoso anche l'italiano arzigogolato e tortuoso di altri autori sette-ottocenteschi, in teoria piu' vicini a noi.
#38
Inviato 06 luglio 2017 - 06:36
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#39
Inviato 06 luglio 2017 - 06:43
L'opera della mia vita, a cui ritorno e ritornerò sempre. Preparatevi spiritualmente, ripasserò su questo topic con maniacale entusiasmo http://forum.ondaroc...O_DIR#/das.gif.
Intanto riporto qui un intervento di Dorothy Sayers (traduttrice in inglese della Commedia) che riassume perfettamente i miei sentimenti verso il Purgatorio ("the tenderest, subtlest and most human section of the Commedia".), la cantica per me più bella, spesso messa in ombra dall'accessibilità dell'Inferno.
"Of the three books of the Commedia, the Purgatorio is (...) the least known, the least quoted - and the most beloved. It forms, as it were, a test case.
Persons who pontificate about Dante without making mentions of his Purgatory may reasonably be suspected of knowing him only at second hand, or of having at most skimmed through the circles of his Hell
in hope of finding something to be shocked at.
Let no one, therefore, get away with a condemnation - or for that matter an eulogy - of Dante on the mere strenght of broiled Popes, disembowelled schismatics, grotesque demons, Count Ugolino, Francesca da Rimini and the voyage of Ulysses (...). Press him, rather, for an intelligent opinion on the Ship of Souls and Peter's Gate; on Buonconte, Sapìa and Arnaut Daniel (...).
If he cannot satisfy the examiners on these points, let him be to you as a heathen man and a publican. But if he can walk at ease in death's second kingdom, then he is a true citizen of the Dantean Empire; and though he may still feel something of a stranger in Paradise, yet the odds are he will come to it in the end.
For the Inferno may fill one with only an appalled fascination and the Paradiso may daunt one at first by its intellectual severity; but if one he is drawn to the Purgatorio at all, it is by the cords of love (...)"
Per farvi capire, non lo trovavo su internet e l'ho copiato dal libro http://forum.ondaroc...MO_DIR#/das.gif
Ma Dorothy Sayers la giallista? <3
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#40
Inviato 06 luglio 2017 - 07:51
Si, lei.
#41
Inviato 06 luglio 2017 - 08:15
È italiano eccome. Forse è uno degli autori preunitari che si è avvicinato di più ad una lingua viva, ricca, che non ha paura di non essere letteraria (la Vita Nova è all'opposto. Poi vi farò un esempio di ciò) ad ogni costo, anche se lo è. Nel mezzo del cammin di nostra vita: plain and simple, eppure ricalca la Bibbia: in dimidio dierum meorum. E forse è proprio grazie alla masticazione del latino antiletterario della Vulgata, oltre a quello classico di Virgilio e Ovidio, che porta Dante ad avere un accento così vero.
Saranno poi i non toscani a voler toscaneggiare (e latineggiare) per forza: Dante era già molto più avanti.
Leopardi prima degli Idilli (passero, infinito, ecc.) è senz'altro molto più "letterario", retorico, faticoso da leggere: e infatti sono le poesie meno note e meno studiate a scuola. Provare con Bruto minore o La primavera. Ma quello era un problema specifico della poesia, oltre che di una lingua che allora era parlata da meno del 3% della popolazione (De Mauro). In prosa era senz'altro più leggibile di Dante.
#42
Inviato 06 luglio 2017 - 08:16
Impossibile trattenere le lacrime al racconto del Conte Ugolino
E se non piangi, di che pianger suoli?
#43
Inviato 07 luglio 2017 - 20:20
Come sequenza di canti il top sono i primi cinque, e poi gli ultimi (quattro?) dell'Inferno, quelli in cui Dante scende nel Cocito. Si leggono uno dietro l'altro e sono sublimi dalla prima fino all'ultima parola. È buffo che nessuno parli mai di Frate Alberigo, l'ultimo dannato con cui Dante discorre nel Cocito, probabilmente perché è sempre stato oscurato dalla figura del Conte Ugolino. Trovo straordinario quel passaggio e stupefacente la trovata a lui legata, che non spoilero per amore di quelli che ancora non sono giunti alla fine dell'Inferno
#44
Inviato 08 luglio 2017 - 03:18
Primi tre e i suicidi uber alles.
Tanto che me ne è passata la voglia.
Ulisse ancora non si vede
#45
Inviato 08 agosto 2017 - 14:36
Ne riparliamo a settembre.
#46
Inviato 14 agosto 2017 - 09:04
Me ne vado al mare a bere l'acqua salata...
#48
Inviato 14 agosto 2017 - 19:20
#49
Inviato 15 agosto 2017 - 10:45
Credo che aver studiato al liceo la Divina Commedia non significhi affatto averla letta. Se la considerate quindi tra le letture che avete ormai affrontato vi sbagliate di grosso.
#50
Inviato 15 agosto 2017 - 15:55
Piersa, io ho sempre un po' snobbato il purgatorio nel suo complesso, pur avendo passi inarrivabili (l'arrivo alla spiaggia, Catone, i rimpianti di Virgilio, escluso dalla visione, ben son ben son beatrice). Ci provi a dire cosa ti ha colpito così tanto?
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