ho rivisto zodiac
niente: come tutto il fincher del nuovo millennio, ne riconosco la bontà ma non mi convince completamente. è sicuramente il mio fincher preferito dei suoi ultimi film - e ci vuol poco visto che dopo di questo ha fatto il film più brutto della sua carriera, il curioso caso di benjamin button. i primi 40-50 minuti - non ho il minutaggio preciso - diciamo sino all'omicidio nel taxi e la relativa analisi della scena del crimine, sono semplicemente fantastici. è fincher all'ennesima potenza: fotografia da sbavo, composizione dell'immagine perfetta, picchi visionari. poi la sua regia si normalizza - secondo me, il vero problema dell'ultimo fincher - e si accontenta di subordinarsi alla sceneggiatura-fiume. ed ecco un altro problema dell'ultimo fincher - riscontrabile soprattutto in the social network - la verbosità. l'immagine sottomessa alla parola, per uno che viveva solo di immagini
il film dall'ora in poi, secondo me, inizia a viaggiare tra alti e bassi, dimostrandosi profondamente squilibrato, nonostante fincher con la sua maestria faccia di tutto per non darlo a vedere (e infatti la capacità affabulatoria del racconto non la perde mai). prima seguiamo le indagini di toschi, poi finite queste, seguiamo quelle del vignettista graysmith. ed è come se alla fine avessimo visto 2 film in 1, o 3 film in 1 (se contiamo anche la prima parte dedicata agli omicidi, a suo modo indipendente). nella sua durata mastodontica, il film perde per strada troppe buone intuizioni. la suspense, l'elemento thrilling, dopo aver dominato tutto l'inizio, si stempera inevitabilmente soffocato dal cronachismo e dal fiume di parole, ed emerge ogni tanto qua e là (tipo la famosa scena dello scantinato) più che altro per tenere desta l'attenzione dello spettatore
è un buon film, ma per me non è un capolavoro, tanto meno il capolavoro di fincher. resta grandiosa tutta la prima parte, in particolare sequenze come l'omicidio al lago - dove fincher si rivela maestro del thriller - o la corsa notturna del taxi, abbandonato poi come natura morta nell'unico cono di luce della strada - veramente imbattibile nella composizione dell'immagine. il lavoro dello sceneggiatore james vanderbilt è comunque encomiabile e il film è un ottimo testo se si è interessati alla figura del killer dello zodiaco