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Cinema di Fantascienza:Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare


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231 replies to this topic

#151 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 08 gennaio 2020 - 15:27

Probabile, come ho detto l'hanno massacrato tutti. 


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#152 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 08 gennaio 2020 - 15:28

Adesso vado a cercare...asd


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#153 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 08 gennaio 2020 - 15:41

http://forum.ondaroc...2015/?p=2015374

 

tenor.gif?itemid=15656389


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#154 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 08 gennaio 2020 - 16:50

Più che tutto grazie, avevo cercato i thread apposito ma non l'avevo trovato (al solito, avrò digitato il titolo alla cazzo di cane nel motore di ricerca)...  ashd


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#155 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 09 gennaio 2020 - 14:30

Un altro film che non ho visto e che tutti prendono a roncolate non lasciandone intatto un centimetro quadrato è Red Planet di Antony Hoffman. Che mi dite, è davvero così orrendo o per uno di bocca buona sulle tematiche spaziali può valere una visione (questo temo che sia brutto sul serio...)?


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#156 Tom

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Inviato 09 gennaio 2020 - 14:34

Un altro film che non ho visto e che tutti prendono a roncolate non lasciandone intatto un centimetro quadrato è Red Planet di Antony Hoffman. Che mi dite, è davvero così orrendo o per uno di bocca buona sulle tematiche spaziali può valere una visione (questo temo che sia brutto sul serio...)?

 

Guardabilissimo come b-movie, qual'e'.


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#157 dick laurent

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Inviato 09 gennaio 2020 - 14:44

Un altro film che non ho visto e che tutti prendono a roncolate non lasciandone intatto un centimetro quadrato è Red Planet di Antony Hoffman. Che mi dite, è davvero così orrendo o per uno di bocca buona sulle tematiche spaziali può valere una visione (questo temo che sia brutto sul serio...)?

 

lo ricordo poco (ho dovuto guardare su wiki per vedere pure se era il film che avevo visto) ma mi sa che The martian mi piacque di più. Però se sei tipo me che i film sullo spazio sono tipo la pizza (cioè la pizza per me, che è buona praticamente sempre e ti ci devi mettere seriamente d'impegno per fare una roba che non mi piace) magari non è così terribile. 

Mentre scrivevo questo comunque ho realizzato che di film e serie su Marte ne ho visto parecchi (anche se mi ricordassi un titolo senza cercare con google) e mai una trasposizione di un capolavoro come Cronache Marziane.


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#158 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 gennaio 2020 - 14:49

Nel filone il bistrattatissimo Mission to Mars mi è sempre sembrato ottimo.


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#159 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 09 gennaio 2020 - 14:54

Nel filone il bistrattatissimo Mission to Mars mi è sempre sembrato ottimo.

 

L'ho rivisto proprio in questi giorni e confermo che, al netto di un paio di leggerezze di script è molto buono. Poi la mano di De Palma si vede, pochi cazzi, già solo il piano sequenza iniziale alla festa di addio prima della partenza, tecnicamente vale la filmografia ti tanti scavezzacollo.


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#160 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 gennaio 2020 - 15:03

Esatto, anche le carellatte dentro la stazione spaziale sono incredibili, magari sul finale perde un po' di mordente ma non lo vedo granchè inferiore a pomposi polpettoni alla moda come Interstellar o Arrival.


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#161 Tom

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Inviato 09 gennaio 2020 - 15:26

Film di fs spaziale (tra i non molti, purtroppo) degli ultimi 30 anni piu' sottovalutati per il sottoscritto...

 

90s

Acción mutante - Alex de la Iglesia

Screamers - Christian Duguay
Event Horizon - Paul W. S. Anderson
Soldier - Paul W. S. Anderson
Galaxy Quest - Dean Parisot

Space Truckers - Stuart Gordon

 

2000s

Moon - Duncan Jones (ok, questo non e' sottovalutato ma non citarlo non si puo')

Pitch Black - David Twohy

Ghosts of Mars - John Carpenter

The Hitchhiker's Guide to the Galaxy - Garth Jennings

Avatar - James Cameron (sottovalutato, si')

Final Fantasy - Hironobu Sakaguchi

Mission to Mars - Brian De Palma
Titan A.E. - Don Bluth

Sunshine - Danny Boyle (questo forse invece un po' sopravvalutato come spesso con Boyle)

Serenity - Joss Whedon

Pandorum - Christian Alvart
Red Planet - Antony Hoffman
Supernova - Walter Hill

10s

The Whispering Star - Sion Sono

Prospect - Zeek Earl, Chris Caldwell

Ad Astra - James Gray

Edge of Tomorrow - Doug Liman

Gravity - Alfonso Cuarón

Prometheus / Alien: Covenant - Ridley Scott (sottovalutati, si')

High Life - Claire Denis

First Man - Damien Chazelle

Life - Daniel Espinosa

Apollo 18 - Gonzalo López-Galleg


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#162 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 gennaio 2020 - 15:40

Madonna, ne ho visto pochissimi.... :unsure:


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#163 Tom

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Inviato 09 gennaio 2020 - 15:45

Beninteso che 1/3 e forse piu' dei titoli citati sono sorvolabilissimi per i non-maniaci dello spazio profondo. ;)


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#164 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 09 gennaio 2020 - 15:48

Nel filone il bistrattatissimo Mission to Mars mi è sempre sembrato ottimo.

bistrattatissimo? ma perché!


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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#165 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 09 gennaio 2020 - 15:54

All'epoca in America fu stroncatissimo, ancora adesso ha una fama di film terribile assolutamente immeritata.

 


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#166 dick laurent

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Inviato 09 gennaio 2020 - 16:01

Tom(o anche gli altri) Aniara l'hai visto? è uno dei titoli che mi incuriosisce di più, tra i film degli ultimi anni.


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#167 Tom

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Inviato 09 gennaio 2020 - 16:12

No, anche se ce l'ho li' da un pezzo da vedere, ma non mi viene mai voglia, non so perche'.

 

Uno che invece so perche' non c'ho il coraggio di guardare e' "Passengers", non voglio constare come possano aver rovinato uno spunto come quello. O magari non e' cosi' brutto come tutti dicono?


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#168 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 09 gennaio 2020 - 16:20

Alla lista di Tom per i 2010s aggiungerei il solido The Last Days on Mars
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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#169 dick laurent

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Inviato 09 gennaio 2020 - 16:24

io Passengers l'ho visto credo l'anno scorso e già rimosso o quasi, la cosa non depone granchè a favore asd

Per quel poco (davvero poco) che ricordo è come vari film nominati in queste ultime pagine un filmetto, con notevoli effetti speciali (che ormai sono quasi scontati, non che mi lamenti della cosa anzi), ma se piace il filone "ricerca di nuova casa per l'umanità" si fa guardare senza troppe bestemmie, al contrario della cazzatona cinese di cui dicevo nell'altra pagina.


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#170 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 09 gennaio 2020 - 17:00

 

 

Sunshine - Danny Boyle (questo forse invece un po' sopravvalutato come spesso con Boyle)

 

 

Visto anche questo di recente, per me promossissimo, più di altri film di Boyle.

Forse un po’ appesantito in un paio di passaggi da un montaggio da videoclipparo, ma nulla di grave.

Certo non è un capolavoro, ma alla fine non gli ho trovato grossi difetti e funziona sotto molteplici punti di vista, pur non inventandosi nulla e riproponendo i soliti topoi spaziali. Insomma, ad avercene di film di fantascienza così. Tra l’altro con un budget buono ma non certo esorbitante, ha fatto miracoli con gli effetti speciali, sapendo anche ben giocare con il non visto per soccombere al limite di sghei.

La scena ripresa da 2001 di Kubrick (gli astronauti “sparati” dentro l’astronave), però, non si capisce se sia una citazione o una rapina a mano armata con alfetta e passamontagna… asd


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#171 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 09 gennaio 2020 - 23:10

 

Apollo 18 - Gonzalo López-Galleg

 

Bello questo, l'ho appena visto (ovviamente massacrato da tutti asd). Il found footage - che normalmente mi sta in culo - sembra fatto apposta per una situazione spaziale come questa. Budget ridotto ovviamente, ma le ricostruzioni dei filmati in stile anni 70 è davvero eccellente e la gestione della tensione è giocata molto bene. Mi è piaciuto anche il fatto che

Spoiler


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#172 Giubbo

    Classic Rocker

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Inviato 10 gennaio 2020 - 08:51

 

Uno che invece so perche' non c'ho il coraggio di guardare e' "Passengers", non voglio constare come possano aver rovinato uno spunto come quello. O magari non e' cosi' brutto come tutti dicono?

 

come dici tu, lo spunto è originalissimo e interessantissimo. come dicono molti, viene poi rovinato da quello che succede dopo lo spunto, anche se secondo me comunque non fa cagarissimo-issimo come si dice in giro.

 

meglio comunque vedere un film così che l'ennesimo film di fantascienza medio e piatto. al contrario di come la pensate voi per me Mission to Mars e Event Horizon sono abbastanza atroci (li ho visti entrambi di recente). quella patina buddy / eroica anni '90 proprio non posso sopportarla. magari la tollererei in un road movie nel New Mexico, ma dentro un'astronave no.


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#173 dick laurent

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Inviato 13 gennaio 2020 - 10:08

ad-astra-2.jpg

 

2019 Ad Astra di James Gray

 

Parecchio a sorpresa mi e' piaciuto molto.

 

Eppure non solo ha tutti i difetti che gli vengono attribuiti, cioe' e' didascalico, hollywoodiano, metaforonico, ma mette anche in scena alcune mie idiosincrasie personali sui recenti film di viaggi stellari: l'ossessione del "ritorno a casa", il fatto che davanti a scenari cosmici il regista preferisca soffermarsi piu' sugli intesi primi piani degli attori che li osservano, i flashback con mogli e figli (almeno qui il protagonista non ha figli). 

 

Ma c'ha qualcosa che tanti altri film recenti di fs non hanno: una vera atmosfera "da fantascienza". Quella tensione sottile che anche nei momenti piu' banali riesce a darti un senso di straniamento, quel modo di far vedere le cose che fa si' che in un film come "Solaris" si respiri un'aria spaziale gia' dalle prime scene in cui vediamo solo un tizio che passeggia in campagna, o che in "2001" continui a sembrare futuristica una scena in cui un altro tizio parla con sua figlia attraverso video, anche oggi che e' normalita' quotidiana. Per me Grey in questo film riesce a creare quella sensazione fin dalle prime scene in cui vediamo Liv Tyler che se ne va di casa e potrebbe essere ancora solo un film drammatico, e soprattutto riesce a dare concretezza visiva agli spostamenti spaziali e psicologici del film (stratosfera / Luna / Marte / Nettuno). Ma poi l'ho trovato un film visivamente davvero affascinante e non concordo neanche sulla diffusa critica alle scene d'azione, che oltre ad essere spettacolari (quella vertiginosa iniziale e l'inseguimento sulla Luna) tolgono invece un po' di scopa in culo al tutto. 

 

Come concetti e' quasi un film gemello del precedente film di Gray sulle esplorazioni amazzoniche. Con la differenza sostanziale (e salvifica) che li' la famiglia e' solo languore e focolare, qui e' (anche) Tommy Lee Jones che ti aspetta nello spazio.

 

 

 

visto anche io e anche a me a me è piaciuto e concordo sul discorso dell'atmosfera. Credo in parte dovuta al taglio introverso un po' alla Malick (il fatto che Brad Pitt sia il protagonista c'entra relativamente) che in questo contesto ho apprezzato parecchio, a dirla tutta più del tanto acclamato Tree of life che mi piacque proprio pochino. Alla fine tanti film sullo spazio trattano il cosmo come uno sfondo nero banalizzandolo, qui è quel confronto con la solitudine che lo rende suggestivo. 


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#174 Giubbo

    Classic Rocker

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Inviato 13 gennaio 2020 - 10:58

ho visto Midnight Special. Incredibile come il film più passato in sordina di Nichols (come se gli altri fossero stati Blockbuster poi) sia per me il suo migliore.

 

prende la fantascienza e ne fa un dramma familiare cucito sulla bravura degli attori: Michael Shannon, Kirsten Stewart, e tutti gli altri ne fanno una prova incredibile di dettagli di primi piani e lenti movimenti di espressioni tristi e tormentate. pure il bambino è incredibile nel come riesce a far trasparire la sua eterna condizione di "condannato".

 

la sceneggiatura è ottima nel trasportare lo spettatore in medias res, senza far capire mai veramente quali poteri abbia nello specifico il bambino, rendendo la sua aura ancora più divina.

 

il finale (non spoilero) è poetico e potente. magari un po' derivativo, ma reso con questi toni lievi e pittorici riesce a essere qualcosa di nuovo.


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#175 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 19 febbraio 2020 - 14:51

2002: la seconda odissea (1972) di Douglas Trumbull

silent-running-59232f0a7ea8e.jpg

Certo che i distributori italiani negli anni settanta avevano davvero la faccia come il culo. Non solo hanno reintitolato arbitrariamente questo Silent Running per farlo sembrare il sequel di 2001: Odissea nello spazio, ma ne hanno anche taroccato i dialoghi, aggiungendo un prologo farlocco con una voce off per agganciarlo al film di Kubrick e sostituendo la voce del comandante della nave con quella del computer HAL 9000, sempre doppiato da Gianfranco Bellini. Mi sa che Kubrick se lo avesse voluto (o saputo) avrebbe anche potuto muovere qualche azione legale, considerato quanto ci teneva alle edizioni estere dei suoi film.

L’unica cosa che collega i due film e che deve avere generato nelle menti dei nostri la bella pensata di spacciare il secondo come seguito del primo è il nome di Douglas Trumbull, che nel film di Kubrick era il responsabile degli effetti speciali e che con questo esordisce invece come regista. Bisogna dire però che anche come regista Trumbull dimostra di essere molto più interessato agli effetti e all’aspetto visivo del film che non alla trama dello stesso. L’intero film, infatti, è un trionfo di modellini, robot e animazioni (Trumbull riesce addirittura a ricostruire gli anelli di Saturno, cosa che non gli era riuscita sul set di 2001, in cui avevano infatti ripiegato su Giove), mentre la trama - una specie di parabola ecologista ante litteram - è davvero molto basica e vede praticamente il solo Bruce Dern in scena per l’intero film.

Trumbull come regista sarà autore solo di un’altra pellicola, ancora più sfortunata di questa, Brainstorm - Generazione elettronica del 1984, però realizzerà gli effetti speciali per Incontri ravvicinati del terzo tipo, Star Trek e Blade Runner, per i quali verrà candidato all’Oscar.

Un paio di curiosità: tra i nomi degli sceneggiatori compare quello di un certo Mike Cimino, al suo primo lavoro per gli Studios, mentre un paio di canzoni sono cantate nientemeno che da Joan Baez.
Un vero seguito di 2001 verrà realizzato solo una decina d’anni più tardi, 2010 - L’anno del contatto di Peter Hyams.
 


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#176 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 31 marzo 2020 - 14:43

La città verrà distrutta all'alba (1973) di George A. Romero

the-crazies-italian-poster.jpg

Ecco un ottimo film per la quarantena. Perfetto soprattutto per infondere fiducia nelle istituzioni e rafforzare la convinzione che agiranno sempre per il nostro meglio. asd
Dopo l’esperimento pop di There's Always Vanilla Romero torna nei territori de La notte dei morti viventi con un film che in parte anticipa gli altri 2 capitoli della sua trilogia (i cittadini armati che si danno alla guerriglia del secondo e la critica al militarismo del terzo), con la differenza che gli zombi vengono rimpiazzati da persone normali rese pazze da un virus uscito da un laboratorio. I “cattivi” del film, però, non sono loro, ma i soldati - vestiti con tute bianche e maschere antigas tanto da somigliare agli stormtrooper di Guerre stellari - che mettono in quarantena la popolazione e sparano a vista su chi scappa.
Anche se è la solita pellicola indipendente girata con quattro soldi - una costante nella carriera del regista - Romero comincia a perfezionare quello che sarà il suo marchio di fabbrica stilistico: storie iperviolente messe in scena attraverso una regia antispettacolare, gran lavoro sul montaggio, narrazione spezzettata. E mette anche perfettamente in chiaro quali siano le sue idee: nessuna speranza, possibilità di salvezza e personaggio in cui identificarsi, sfiducia completa nel potere e nelle istituzioni, soprattutto quelle militari, in un pessimismo che si estende anche al genere umano nella sua totalità. Quello che si dice un perfetto esempio di ‘cinema politico’, per usare una definizione che oggi non ha più senso.


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#177 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 31 marzo 2020 - 15:25

Su dritta di Tom ce l'ho pronto da vedere nel PC insieme ad altri 3/4 titoli a tema quarantena


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#178 Sandor

    Enciclopedista

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Inviato 31 marzo 2020 - 16:27

Film fatto veramente con 2 cents ma ottimo come quasi sempre con Romero.

Antimilitarista come pochi,da far vedere a quegli idioti che chiedono l'intervento dell'esercito come fosse la cura

ad ogni male come in questi giorni.


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#179 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 01 aprile 2020 - 11:38

Anno 2000 - La corsa della morte (1975) di Paul Bartel

deathrace2000-poster1.jpg
 
Filmone trash in anticipo sui tempi (probabilmente allora la definizione ancora nemmeno esisteva). La trama praticamente è una via di mezzo tra il videogioco Carmageddon e il cartone animato Wacky Races (corsa automobilistica futuristica in cui vince chi investe più pedoni).
Il film soffre delle intenzioni completamente divergenti tra il produttore e il regista. Il produttore, Roger Corman, The king of B’s, voleva un film d’azione molto trucido, al punto che a pellicola terminata girerà delle nuove sequenze ad hoc rimpolpandolo con abbondanti dosi di tette e di splatter, tanto da fargli guadagnare una X dalla Motion Picture Association of America. Il regista, Paul Bartel, intendeva invece fare una commedia satirica molto dissacrante ma con zero violenza. Al primo, quindi, sono probabilmente da imputare le frequenti cadute di gusto del film, mentre al secondo le cose che funzionano meglio, in primis la rappresentazione grottesca, ‘cartoonistica’ e politicamente scorrettissima di un’America nazista ossessionata dai muscoli, dalla violenza e dallo spettacolo.
Serie B di quella vera, con ampio uso di fondali dipinti, modellini e inseguimenti accelerati alla moviola.
Uno dei primi ruoli per Sylvester Stallone, sovrappeso e con la muscolatura floscia, che fa la macchietta dell’italoamericano: all’epoca sicuramente nessuno avrebbe mai immaginato che tempo pochi anni sarebbe diventato la più grande star cinematografica del mondo.


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#180 Tom

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Inviato 01 aprile 2020 - 11:56

Di Bartel (un personaggione) notevole anche il cupo "Cannonball" dell'anno dopo. Lo vidi da bambino credendo fosse un film di inseguimenti alla Burt Reynolds e ne rimasi turbato. Non era fantascienza, era ambientato nel presente, ma il senso di disfacimento e l'apocalittico e assurdissimo incidente finale ci andavano vicino.


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#181 Edgewalker

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Inviato 01 aprile 2020 - 12:19

Anno 2000 - La corsa della morte (1975) di Paul Bartel

deathrace2000-poster1.jpg
 
Filmone trash in anticipo sui tempi (probabilmente allora la definizione ancora nemmeno esisteva). La trama praticamente è una via di mezzo tra il videogioco Carmageddon e il cartone animato Wacky Races (corsa automobilistica futuristica in cui vince chi investe più pedoni).
Il film soffre delle intenzioni completamente divergenti tra il produttore e il regista. Il produttore, Roger Corman, The king of B’s, voleva un film d’azione molto trucido, al punto che a pellicola terminata girerà delle nuove sequenze ad hoc rimpolpandolo con abbondanti dosi di tette e di splatter, tanto da fargli guadagnare una X dalla Motion Picture Association of America. Il regista, Paul Bartel, intendeva invece fare una commedia satirica molto dissacrante ma con zero violenza. Al primo, quindi, sono probabilmente da imputare le frequenti cadute di gusto del film, mentre al secondo le cose che funzionano meglio, in primis la rappresentazione grottesca, ‘cartoonistica’ e politicamente scorrettissima di un’America nazista ossessionata dai muscoli, dalla violenza e dallo spettacolo.
Serie B di quella vera, con ampio uso di fondali dipinti, modellini e inseguimenti accelerati alla moviola.
Uno dei primi ruoli per Sylvester Stallone, sovrappeso e con la muscolatura floscia, che fa la macchietta dell’italoamericano: all’epoca sicuramente nessuno avrebbe mai immaginato che tempo pochi anni sarebbe diventato la più grande star cinematografica del mondo.

 

Machine Gun Joe Viterbo  asd 

 

Visto dopo il remake / prequel dell' Anderson con più nomi [meno bello, ma si difende]: divertentissimo, e penso anche grazie all'incontro scontro di forze di volontà di cui parli tu.


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#182 ucca

    CRM

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Inviato 01 aprile 2020 - 14:28

2002: la seconda odissea (1972) di Douglas Trumbull

silent-running-59232f0a7ea8e.jpg

Certo che i distributori italiani negli anni settanta avevano davvero la faccia come il culo. Non solo hanno reintitolato arbitrariamente questo Silent Running per farlo sembrare il sequel di 2001: Odissea nello spazio, ma ne hanno anche taroccato i dialoghi, aggiungendo un prologo farlocco con una voce off per agganciarlo al film di Kubrick e sostituendo la voce del comandante della nave con quella del computer HAL 9000, sempre doppiato da Gianfranco Bellini. Mi sa che Kubrick se lo avesse voluto (o saputo) avrebbe anche potuto muovere qualche azione legale, considerato quanto ci teneva alle edizioni estere dei suoi film.

L’unica cosa che collega i due film e che deve avere generato nelle menti dei nostri la bella pensata di spacciare il secondo come seguito del primo è il nome di Douglas Trumbull, che nel film di Kubrick era il responsabile degli effetti speciali e che con questo esordisce invece come regista. Bisogna dire però che anche come regista Trumbull dimostra di essere molto più interessato agli effetti e all’aspetto visivo del film che non alla trama dello stesso. L’intero film, infatti, è un trionfo di modellini, robot e animazioni (Trumbull riesce addirittura a ricostruire gli anelli di Saturno, cosa che non gli era riuscita sul set di 2001, in cui avevano infatti ripiegato su Giove), mentre la trama - una specie di parabola ecologista ante litteram - è davvero molto basica e vede praticamente il solo Bruce Dern in scena per l’intero film.

Trumbull come regista sarà autore solo di un’altra pellicola, ancora più sfortunata di questa, Brainstorm - Generazione elettronica del 1984, però realizzerà gli effetti speciali per Incontri ravvicinati del terzo tipo, Star Trek e Blade Runner, per i quali verrà candidato all’Oscar.

Un paio di curiosità: tra i nomi degli sceneggiatori compare quello di un certo Mike Cimino, al suo primo lavoro per gli Studios, mentre un paio di canzoni sono cantate nientemeno che da Joan Baez.
Un vero seguito di 2001 verrà realizzato solo una decina d’anni più tardi, 2010 - L’anno del contatto di Peter Hyams.
 

 

sembra tutto molto interessante, soprattutto Generazione Elettrica!


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#183 Kerzhakov91

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Inviato 01 aprile 2020 - 14:42

Tristemente noto per essere stato l'ultimo film di Natalie Wood, morta durante le riprese  :

 

Mooolto confusionario, ma con qualche sprazzo affascinante. 


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Firma-Damon-2005.jpg

 

 


#184 ucca

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Inviato 01 aprile 2020 - 21:21

Lo sto guardando strange days gli deve molto. In effetti un po' confusa la sceneggiatura ma interessante. Aggiornamento:sul finale si perde fino al non senso. Va bene la ricerca dell'essenza ma i personaggi dimenticano i figli in ospedale, non reagiscono sembrano ubriachi tanto non c'è logica in quello che fanno. Peccato.
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#185 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 02 aprile 2020 - 14:44

Un ragazzo, un cane, due inseparabili amici (1975) di L.Q. Jones

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Gran film questo, credo di averlo già scritto da qualche parte.
Sorvolando sul ridicolo titolo italiano - mi immagino qualche nonno che porta i nipotini a vederlo pensando sia una commedia Disney asd - è un’opera unica e che non ha paragoni, anche letteralmente visto che è la sola regia dell’attore L.Q. Jones, celebre caratterista di molti film di Sam Peckinpah, anche se imdb dà traccia anche di un suo film televisivo degli anni sessanta (che forse è quello che guardano i protagonisti nel film).
Il film è tratto dall’opera probabilmente più famosa di Harlan Ellison (tra i più importanti scrittori di fantascienza di sempre benché non abbia mai scritto romanzi, ma solo racconti), tanto famosa che in Italia è stata pubblicata un’unica volta in una vecchia antologia dell’Editrice Nord negli anni ’80 (idem la versione a fumetti disegnata da Richard Corben).
Il film è diviso tra una prima parte post-apocalittica - secondo alcuni fonte di ispirazione per Mad Max, e in effetti il protagonista che gira con un cane (telepatico) per un deserto post-atomico qualche dubbio lo fa venire - e una seconda parte lisergica e satirica, molto in linea con la sf new wave che veniva scritta in quel periodo.
Rimane un’opera di un cinismo e di una amoralità più uniche che rare, tanto che viene spesso tacciata di misoginia, soprattutto per via dell’incredibile finale. Accusa che mi sentirei di respingere: quello di L.Q. Jones sembra non tanto, o non solo, disprezzo per le donne, quanto per l'intera umanità.


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#186 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 03 aprile 2020 - 11:32

2022: i sopravvissuti (1973) di Richard Fleischer

soylent_green_1973_30x40_original_film_a

Capolavoro del cinema di fantascienza anni ’70, tratto da un romanzo molto famoso e pluri-premiato di Harry Harrison.
Senza spoilerare troppo il film suggerisce un ottimo modo per risolvere il problema delle pensioni (migliore anche del coronavirus).
Una delle numerose pellicole di fantascienza interpretate da Charlton Heston negli anni settanta sulla scia del successo de Il pianeta delle scimmie (l’altro genere che frequenterà assiduamente in questo decennio è quello catastrofico), quasi tutte trascurabili tranne questa che è nobilitata da un regista d’eccezione: Richard Fleischer.

Il momento culminante del film è la scena della morte di Edward G. Robinson (alla sua ultima interpretazione, morirà davvero 10 giorni dopo la fine delle riprese), che è davvero un grandissimo pezzo di cinema e in cui è impossibile non commuoversi.
Scopro solo ora però che il mitico dialogo tra lui e Heston - “Vedi cosa ci hanno tolto?” “Chi glielo ha permesso?” "Noi” - è una totale invenzione dei doppiatori italiani. Nell’originale lo scambio di battute tra i 2 è completamente diverso: “I love you Thorn” “I love you Sol” (magari i nostri chi hanno visto una qualche ambiguità o connotazione sessuale  :facepalm: )


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#187 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 07 aprile 2020 - 17:44

equilibrium (2002) di k. wimmer

 

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avrei potuto inserire questo post anche in questo topic: http://forum.ondaroc...avoro-assoluto/

 

non perché io consideri equilibrium un capolavoro assoluto

 

anzi

 

ma perché già lo considero ashd

 

è un film imbevuto dell'estetica gun fu post-matrixiana tra volti tetri e sguardi serissimi - che per esigenze di copione non possono nascondersi dietro a degli occhiali da sole - e lunghi vestiti monacali. eppure alla sua uscita fu un flop, di critica e di botteghino

 

il cast a vederlo oggi è stratosferico, ma all'epoca christian bale non era ancora christian bale. sean bean era già stato boromir , anche se da pochissimo, ma non era ancora stato ned stark (per chi aveva consumato 007 goldeneye - il videogioco e il film - era solamente alec trevelyan). emily watson era una figura più da cinefilo di passaggio, quel tipo di cinefilo che cerca di distrarsi e recuperare fiducia nella vita dopo aver appena finito di vedere un film di lars von trier

 

l'azione cercava di portare ad un livello di parossismo tale le tecniche gun fu, che non poteva non allettare l'action junkie alla ricerca del nuovo matrix

 

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UnripeLinedFugu-size_restricted.gif

 

ma tutto questo non è bastato a convincere una sola persona della bontà del progetto

 

uno dei motivi può essere che non c'è abbastanza azione nel film rispetto a quello che il film promette (o lascia intuire). con queste tre gif vi ho in pratica spoilerato le uniche due vere sequenze d'azione del film. se vi aspettate 100 minuti di azione tamarra non-stop, non è questo il film. e del resto fosse stato così non sarei venuto a parlare in questo topic

 

è di base un film di fantascienza distopica che mixa le due distopie letterarie più famose senza alcuna impunità o vergogna. quindi prendete un po' di 1984 e un po' di fahreneiht 451. bene, aggiungeteci ora un po' di demolition man - sottovalutata gemma di stallone - non i muscoli e il camp, ma l'idea di un regime censorio e puritano. il look alla matrix, e avrete equilibrium

 

che matrix sia un modello non lo si capisce solo dall'action di derivazione hongkongese, ma anche dal contegno serioso con cui si approccia la materia fantascientifica. zero ironia e tanto sprezzo del ridicolo, perché il film, a differenza di matrix, è più simile ad un film di serie B nelle trovate e nelle svolte della trama, ma senza mai perdere il cipiglio severo ben incarnato dal volto marmoreo di bale

 

quindi ricapitoliamo i motivi per cui questo film meriterebbe di essere riscoperto:

 

- cast stellare (molto da "saranno famosi")

- coreografie action molto fighe (a patto vi piaccia lo stile gun fu) e ben dosate a dispetto della sboronaggine tamarra

- distopia derivativa ma nel solco della sci-fi matrixiana che cercava di conciliare le idee con la pioggia di piombo


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#188 Sandor

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Inviato 07 aprile 2020 - 18:28

Forse arrivi un po' tardi nella rivalutazione, sarà una decina di anni che è considerato un cult almeno per chi ama i film d'azione.

A parte questo hai fatto benessimo a scriverne naturalmente.


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#189 cinemaniaco

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Inviato 07 aprile 2020 - 18:59

ma davvero? e io che credevo di essere speciale ashd


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#190 Sandor

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Inviato 07 aprile 2020 - 19:09

ma davvero? e io che credevo di essere speciale ashd

Bhe ne parli come fossi l'unico ad averlo visto ed apprezzato,forse un filino esagerato o no?


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#191 cinemaniaco

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Inviato 07 aprile 2020 - 19:21

no per carità, è che a memoria non ricordo di aver letto tutta questa letteratura critica di rivalutazione di equilibrium.. invece ho letto tante recensioni negative che ancora capeggiano nei vari metacritic & co


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#192 Sandor

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Inviato 07 aprile 2020 - 19:27

Su 400 calci trovi un bel articolo di qualche anno fa,mi sembra che anche Frusciante ne abbia parlato bene.

Scusa se ti sono sembrato aggressivo ,non volevo , è che è tra i miei preferiti ,tutto lì.


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#193 Tom

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Inviato 08 aprile 2020 - 12:05

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1995 Mr. Stitch di Roger Avary

Quanto l'avevo cercata questa seconda misconosciutissima opera di Avary nel medioevo pre-internet. Se ne sapeva talmente poco che per anni ho pensato fosse un film pulp e il Mr Stitch del titolo fosse Rutger Hauer in un ruolo alla Mr Wolf: equivoco su cui non a caso giocavano quasi tutte le copertine di vhs e dvd. Quasi dieci anni dopo fu una delle prime pellicole che scaricai con eMule. Ma la visione, per quanto intrigante, fu dura, vista la mia conoscenza dell'inglese dell'epoca (non che oggi...), anche perche' per meta' film si vede solo gente che parla in un'ambiente totalmente bianco. Ora si trova tranquillamente su youtube, in piu' versioni e in ottima definizione, quindi stavolta ho capito quasi tutto e me lo sono goduto di piu' questo omaggio, molto camp, alla fantascienza distopica degli anni 60 e 70. Abbandonando il cupo nichilismo del suo folgorante esordio Killing Zoe, Avary si iscriveva alla scuola dei Yuzna & Gordon(r.i.p.), quindi quella di un cinema a bassissimo costo che utilizzava e sbandierava la sua poverta' come un'arma politica, approfittando della dannazione del no-budget per far un cinema ghignante e maledetto. Tutto e' palesemente finto, posticcio, fumettistico, "pop", eppure funziona, anche perche' da un punto di vista visivo ha una coerenza assoluta. Che peccato che la carriera di Avary non abbia mai ingranato.

 

Meno male che ho realizzato solo a visione finita chi fosse l'attore protagonista nascosto sotto il make-up, dura prendere sul serio Wil Wheaton avendolo in mente in Big Bang Theory.


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#194 bluetrain

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Inviato 09 aprile 2020 - 14:01

Un ragazzo, un cane, due inseparabili amici (1975) di L.Q. Jones

scifi-18a.jpg

Gran film questo, credo di averlo già scritto da qualche parte.
Sorvolando sul ridicolo titolo italiano - mi immagino qualche nonno che porta i nipotini a vederlo pensando sia una commedia Disney asd - è un’opera unica e che non ha paragoni, anche letteralmente visto che è la sola regia dell’attore L.Q. Jones, celebre caratterista di molti film di Sam Peckinpah, anche se imdb dà traccia anche di un suo film televisivo degli anni sessanta (che forse è quello che guardano i protagonisti nel film).
Il film è tratto dall’opera probabilmente più famosa di Harlan Ellison (tra i più importanti scrittori di fantascienza di sempre benché non abbia mai scritto romanzi, ma solo racconti), tanto famosa che in Italia è stata pubblicata un’unica volta in una vecchia antologia dell’Editrice Nord negli anni ’80 (idem la versione a fumetti disegnata da Richard Corben).
Il film è diviso tra una prima parte post-apocalittica - secondo alcuni fonte di ispirazione per Mad Max, e in effetti il protagonista che gira con un cane (telepatico) per un deserto post-atomico qualche dubbio lo fa venire - e una seconda parte lisergica e satirica, molto in linea con la sf new wave che veniva scritta in quel periodo.
Rimane un’opera di un cinismo e di una amoralità più uniche che rare, tanto che viene spesso tacciata di misoginia, soprattutto per via dell’incredibile finale. Accusa che mi sentirei di respingere: quello di L.Q. Jones sembra non tanto, o non solo, disprezzo per le donne, quanto per l'intera umanità.

 

Questo non lo conoscevo proprio, piacevolissima scoperta. Anche a me è venuto in mente Mad Max, anche se a dire il vero non avendo notato l'anno di uscita prima della visione, ero convinto che questo fosse uscito subito dopo Interceptor...  ashd

Col senno di poi, invece è proprio un film anni 70, nelle parti diurne desertiche quasi si annusa in controluce un sapore da western crepuscolare, tipico di quegli anni, così come è molto seventies la seconda parte del film ambientata nel bislacco sottosuolo (mi ha riportato alla mente quell'ambientazione sgangherata della fantascienza alla Westworld).

A parte queste considerazioni, è una pellicola davvero peculiare, come giustamente dici tu unica.

Il finale è una bomba megatonica, chapeau bas.


  • 1

#195 Tom

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Inviato 13 aprile 2020 - 10:14

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Uhm, mi ricorda qualcosa...

 

2020 Underwater di William Eubank

E io non capisco. Ne avevo letto cosi' male che l'ho visto solo perche' mia moglie mi ha richiesto un film stile "Alien" (e c'ho preso essendo in piu' di un momento un ricalco del film del '79) e perche' mi avevano detto che Kristen Stewart e' mezza nuda per mezzo film (delusione: resta in mutandine solo in un paio di scene e la regia sta ben attenta a non inquadrare lo spettacolare popo'). Comunque mi aspettavo di passare una serata all'insegna del trash, e invece e' un potabilissimo b-movie d'altri tempi, un mix tra "Alien" e "L'avventura del Poseidon", un survival movie fantascienzoso che ti butta nell'azione dopo un minuto e procede come un treno per tutta la sua sobria ora mezza. Ok, e' la fiera degli stereotipi narrativi e visivi, non c'e' scena che non sia telefonata, non c'e' personaggio che non corrisponda a un usuratissimo cliche', ma comunque non capisco: sembra che - soprattutto con la fantascienza - si sia persa la capacita' di settare le proprie aspettative nelle decine di livelli intermedi tra "Solaris" e "Sharknado", o e' tutto un capolavoro o e' tutto indegno dei preziosi occhi degli appassionati. Oh, saro' io di bocca buona, ma sara' anche che ci sono in grio un sacco di tromboni.


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#196 ucca

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Inviato 13 aprile 2020 - 12:17

Un ragazzo e il suo cane lo recupero subito (sopratutto il fumetto!)
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#197 ucca

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Inviato 16 aprile 2020 - 22:56

underwater-1024x656.png
Uhm, mi ricorda qualcosa...
 
2020 Underwater di William Eubank
E io non capisco. Ne avevo letto cosi' male che l'ho visto solo perche' mia moglie mi ha richiesto un film stile "Alien" (e c'ho preso essendo in piu' di un momento un ricalco del film del '79) e perche' mi avevano detto che Kristen Stewart e' mezza nuda per mezzo film (delusione: resta in mutandine solo in un paio di scene e la regia sta ben attenta a non inquadrare lo spettacolare popo'). Comunque mi aspettavo di passare una serata all'insegna del trash, e invece e' un potabilissimo b-movie d'altri tempi, un mix tra "Alien" e "L'avventura del Poseidon", un survival movie fantascienzoso che ti butta nell'azione dopo un minuto e procede come un treno per tutta la sua sobria ora mezza. Ok, e' la fiera degli stereotipi narrativi e visivi, non c'e' scena che non sia telefonata, non c'e' personaggio che non corrisponda a un usuratissimo cliche', ma comunque non capisco: sembra che - soprattutto con la fantascienza - si sia persa la capacita' di settare le proprie aspettative nelle decine di livelli intermedi tra "Solaris" e "Sharknado", o e' tutto un capolavoro o e' tutto indegno dei preziosi occhi degli appassionati. Oh, saro' io di bocca buona, ma sara' anche che ci sono in grio un sacco di tromboni.


Visto stasera, si condivido quello che hai scritto. Buon film.
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#198 Tom

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Inviato 22 maggio 2020 - 22:25

Alla lista di Tom per i 2010s aggiungerei il solido The Last Days on Mars

 

Davvero carino.

Carpenteriano a bestia, almeno nelle idee, visto che e' praticamente The Thing innestato su Fantasmi da Marte con citazioni di Dark Star, anche se poi il modello a cui guarda la regia e' il solito Alien. Niente di irrinunciabile, ma un bel filmozzo di sana fs, strano sia cosi' poco noto.


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#199 Tom

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Inviato 13 agosto 2020 - 22:39

hj.jpg

 

1975 The Stepford Wives (La fabbrica delle mogli) di Bryan Forbes

Splendido esempio di fantascienza sociologica tipico di quegli anni, abbastanza noto, ma non ricordato quanto meriterebbe. Per larghissima parte e' praticamente un film di disagio femminile e femminista in cui il fantastico e' apparentemente assente. In questo suo essere un film di fantascienza quasi senza fantascienza mi ha ricordato i thriller "quasi" senza thriller di Chabrol: anche qui la presenza-assenza delle regole del genere fa montare una tensione e un'inquietudine sottili e implacabili. Chiaro, non c'e' la finezza del francese, e' tutto un po' piu' regolarmente "ai confini della realta'", ma comunque l'altrove poco notevole Forbes realizza un'opera raffinata e molto moderna (i dialoghi tra donne sono parecchio espliciti per un film mainstream di 45 anni fa), che si infila nel filone delle casalinghe inquiete di quegli anni contaminandolo con Rosemary's Baby (anche questo e' tratto da un romanzo di Ira Levin) e L'invasione degli ultracorpi.

 

hj.jpg :wub:

 

Katharine Ross e' bravissima e stupenda mentre sfoggia un vertiginoso catalogo di mise femminili anni 70, ma e' un'intensa Paula Prentiss (la brunetta che seduceva Rock Hudson in "Lo sport preferito dall'uomo", per intenderci) a dare vita alla sequenza piu' inquietante del film. Comunque cast tutto notevole, con un un'infilata memorabile di caratteristi maschili con faccioni da maggioranza silenziosa nixoniana.

 

Ci scommetterei che la sequenza di un party in piscina ha ispirato il video di Imitation of Life dei REM.


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#200 Tom

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Inviato 20 settembre 2020 - 10:48

*
POPOLARE

In famiglia ci stiamo svagando con l'allegria e l'ottimismo della fs anni 70.

 

Unnamed.jpg

tipico pubblico degli anni 70 che se la sta spassando con un film di fantascienza

 

1974 The Terminal Man (L'uomo terminale) Mike Hodges

Sorpresona tratta da un romanzo di Michael Crichton. Mi aspettavo una al massimo dignitosa serie B, invece e' un glaciale thriller fanta-medico, di affascinante e inquietante grigiore. Il lato computeristico viene trattato con una sobrieta' realistica insolita per l'epoca e rara persino oggi. Con passo lento e tono cronachista si arriva a bei momenti di alta tensione. Regia, fotografia, sceneggiatura elegantissime e cast di prim'ordine. Spicca il sempre sottostimato George Segal, in una parte che rischiava il ridicolo involontario. Con i capi Andromeda e Westworld forma una specie di trilogia crichtoniana dei primi 70, come dramma medicale col fanta-innesto, anticipa e persino fa un po' meglio del successivo e piu' noto Coma profondo.

 

Maxresdefault.jpg

pure i formicai erano in design (scena all'inizio del film e ci mettono anche un po' ad allarmarsi sul serio)

 

1974 Phase IV (Fase IV: distruzione Terra) Saul Bass

Formiche mutanti e intelligenti vogliono dominare il mondo: da uno spunto di serie C ad altisimo rischio di ridicolo, una produzione di serie B con tre attori e un campo di grano, che a colpi di classe visivi si auto-promuove in serie A. Purtroppo e' l'unico lungometraggio del grandissimo designer Saul Bass, che sa dove mettere la cinepresa, sa come inquadrare le cose e sa che colori usare meglio della stragrande maggioranza dei registi professionisti. Ancora straordinarie le riprese delle formiche, in molti punti non ho davvero capito come abbiano simulato certe cose. 

 

Rollerball-2.jpg

"Senti, Jonathan, smettila di rompere i coglioni o ti tiro in testa un elemento di arredamento vintage!"

 

1975 Rollerball Norman Jewison

Un classicone che non avevo mai visto, se non qualche pezzo. Mi sorprende averlo scoperto film quasi privo di intreccio. Tra i tre scontri sportivi che punteggiano il film, in una escalation di violenza, e' un film che si "limita" a raccontare un mondo e la psicologia del suo protagonista. Quest'ultima per altro con spigoli machisti (coerenti col tipo di personaggio) che oggi sarebbe inimmaginabile non vedere messi in discussione e non "redenti". E James Caan si riconferma un grandissimo tragicamente sottostimato da 40 anni a questa parte. Notevole anche la paradossale carica di anti-spettacolarita' con cui vengono mostrate le partite, di cui viene mosse in risalto la pesantezza, la violenza, il caos. Il che per una volta rende coerente l'invenzione di uno sport del futuro le cui regole restano fumose per lo spettatore.

 

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"non mi interessa se pelle contro pelle appicicano, metti il tuo culo sulle mie poltrone à la page o ti sparo."

 

1976 Logan's Run Michael Anderson

Piu' che un film di fs degli anni 70, la fs degli anni 70 (e 60) tutta in un film. C'e' persino Farrah Fawcett gia' pettinata alla Farrah Fawcett in una particina. Uscito l'anno prima di Star Wars, in genere viene preso ad esempio del salto nell'iperspazio che il film di Lucas fece fare al genere sotto l'aspetto visivo. In effetti sembra un film antichissimo, con modellini, colori, costumi e scenografie ferme all'estetica pop di Star Trek (anche se c'e' da dire che il Logan di Michael York sembra anticipare pose e caratteristiche sia di Luke Skywalker che di Han Solo). Distopia adorabilmente invecchiatissima, tutta colori e invezioni visive, questo tardo discendente del filone avventuroso-satirico nato col Pianeta delle scimmie, funziona pero' ancora benissimo come divertimento. Purtroppo non si e' mai avverato un futuro in cui schiacciando un bottone ti si materializza in casa una Jenny Agutter giovane e seminuda.

 

Apes5.jpg

sottili metafore

 

1968 Planet of the Apes Franklin J. Schaffner

Non avevo mai realizzato quanto fosse raffinato e curato a livello visivo. Tutta la fantastica parte iniziale nel deserto, dove monta una memorabile atmosfera di attesa: mi immagino gli spettatori di allora, che sapevano che sarebbero apparse le scimmie, e come gli autori li tenessero sulla corda. Anche migliore la parte nel villaggio, dove le fantastiche scenografie vintage-tribali incorniciano le scene di colori e forme surreali, che ancora redono efficace e coerente la satira swiftiana della storia. Toh, giusto qualche dialogo troppo lungo e un po' trombone, ma resta un Signor Classicone. 

 

Di tutto rispetto anche i sequel:

1970 Beneath the Planet of the Apes (L'altra faccia del pianeta delle scimmie) Ted Post

Sgangherato, ma affascinante sequel, psichedelico e ultra-distopico. Qui alla fine scoppia il mondo. Allegria!
1971 Escape from the Planet of the Apes (Fuga dal pianeta delle scimmie) Don Taylor

Il passaggio al presente accentua il lato satirico e ironico. Come superare in pessimismo il film precedente? Con un bel primo piano di un neonato crivellato dalle pallottole. Evviva!

1972 Conquest of the Planet of the Apes (1999: conquista della Terra) J. Lee Thompson

Questo e il successivo sono i veri modelli della recente trilogia reboot. Ma per quanto seriosa e dark sia la serie moderna, il nerissimo pugno di stomaco finale di questo non si batte.

1973 Battle for the Planet of the Apes (Anno 2670 - Ultimo atto) J. Lee Thompson

Purtroppo la saga finisce col capitolo piu' moscio. Si lascia guardare e ha spunti interessanti, ma si notano problemi di budget e carenza di idee. E poi il semi-lieto fine nun se po' vede'.

 

e poi i tre mega-spazial-classiconi

 

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come nel 1968 si immaginavano le case di riposo del 2001

 

1968 2001: A Space Odyssey Stanley Kubrick

Cosa dire di non del tutto scontato su un film del genere? Forse che per la prima volta mi sono accorto del sottile filo di ironia che lo attraversa. Ce n'e' un bel po' soprattutto in tutta la parte sulla stazione spaziale e i vari spostamenti con i mezzi, dove il film riprende i modi e i toni dei documentari promozionali delle aziende dell'epoca. Operazione pop in linea con la geniale intuizione di inventarsi il meno possibile di futuristico, processando piuttosto con la fantascienza elementi gia' esistenti nel presente di allora: la musica classica a commento della tecnologia, il teatro sperimentale per le scimmie, l'estetica psichedelica per il trip finale. Tanto che 2001 potrebbe essere preso come (anche) un fantasmagorico documentario sul 1968.

 

Solaris-1158x579.jpg

"Guarda, piu' che assomigliare a Paolo Villaggio, per me sei sputato il ciccione del Signore degli Anelli."

 

1972 Solaris Andrei Tarkovsky

Non avevo mai fatto caso a una cosa che pure e' rimarcata anche dagli stessi personaggi nel film: sembra un horror gotico ambientato nello spazio. Non voglio normalizzare il regista-poeta, ma per certi versi, in moltissime scene sembra quasi di vedere un film di Mario Bava. Poi chiaro, per quanto questo sia il suo film relativamente piu' normale e di genere, Tarkovsky fa comunque deragliare la narrazione e dilata i tempi a suo uso. Ma per una volta, cuciti su una struttura narrativa tradizionale, molti dei suoi momenti tipici mi sembrano esplodere con piu' potenza rispetto ai suoi film piu' "puri": i dieci minuti di tangenziale (una realta' di linee e suoni che era/e' gia' caos distopico?), l'esplorazione del paesaggio di Brueghel, la breve sospensione della gravita', la pioggia nella casa. Davvero inconcepibile il massacro della versione italiana, non solo amputata di tutti i primi 40 minuti, ma accorciata di numerosi dialoghi anche dopo. Cioe', avevano tagliato anche gran parte dei discorsi durante la festa di compleanno dove veniva praticamente spiegato il senso del film.

 

Jfdiiqsh3y551.jpg

come riuscire ad essere il personaggio piu' inquietante in un film su un repellente e indistruttibile alieno assassino

 

1979 Alien Ridley Scott

Uno dei film della mia vita. Avevo quasi timore a riprenderlo, perche' tra una roba e l'altra non lo vedevo per intero da secoli, mi sa che e' stata la prima volta in digitale. Timore inutile, anzi e' riuscito quasi ad essere piu' geniale e diamantino che nel ricordo. Unico inevitabile cedimento: la tensione delle prime volte (pero' lo "stringifaccia" resta impressionante). A far piu' paura oggi e' che non sia invecchiato di un giorno, un film cosi' potrebbe uscire domani e nessuno batterebbe ciglio. Manco le pettinature degli attori sono fuori moda. Unico indizio vintage le micromutandine di Sigourney Weaver nel finale, mai oggi in un film mainstream coprirebbero cosi' poco e finirebbero un paio di volte al centro di un' inquadratura.


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