Stars Of The Lid - And Their Refinement Of The Decline
#1
Inviato 11 aprile 2007 - 18:25
incredibile la sua capacità ipnotica, ti mantiene in una specie di estasi allucinata per tutta la sua durata. sembra di essere in una sorta di acquario cosmico, abitato da animali eterei che osserviamo al rallentatore.
a giudicare dalla recensione di francuzzo direi che anche lui si è un bel pò allucinato con questo disco
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
Song 'e Ondarock - web Radio|
#2
Inviato 11 aprile 2007 - 21:40
a giudicare dalla recensione di fracuzzo direi che anche lui si è un bel pò allucinato con questo disco
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#3
Inviato 05 maggio 2007 - 19:26
Essendo Kranky mi aspettavo qualcosa di più "duro " - sempre per gli standard della casa, ovvio - invece è qualcosa di magniloquente e soffuso, ambientale e quasi sinfonico, cmq splendido.
Bello pure " Copia " degli Eluvium, nn li conoscevo, sono ottimi.
#4
Inviato 06 maggio 2007 - 07:35
Essendo Kranky mi aspettavo qualcosa di più "duro " - sempre per gli standard della casa, ovvio - invece è qualcosa di magniloquente e soffuso, ambientale e quasi sinfonico, cmq splendido.
Beh, per me la Kranky è una delle etichette "ambientali" per eccellenza.
#5
Inviato 06 maggio 2007 - 14:00
#6
Inviato 06 maggio 2007 - 16:39
Si si, ma sarà che la Kraky me la ricordo soprattutto per i tempi dei Labradford...cmq un ambienti legata al post rock insomma...
in effetti la scena è la stessa. ambient che nasce dalle chitarre elettriche e dai ronzii degli amplificatori più che da wavestation e oscillatori.
#7 Guest_telegram_*
Inviato 18 novembre 2007 - 00:32
mai così melodici, hanno finalmente trovato il perfetto connubio fra rigore e forza comunicativa...
sono abissi emozionali ma disegnati con tinte pastello, scavi profondissimi contornati di quiete... poesia pura, con arrangiamenti insospettabilmente variegati (fiati, chitarre, piano, archi)...
e pur essendo lunghissimo non riesco a trovare un solo brano da scartare...
è un disco meraviglioso, dategli una possibilità, fa davvero il mazzo tanto a Eluvium (ok ok, niente concorrenza, però quello ha attecchito, e questo avrebbe le carte per fare altrettanto...)
#8
Inviato 14 dicembre 2007 - 12:59
the music that forced the world into future
#9
Inviato 19 dicembre 2007 - 09:30
F.Nietzsche, La nascita della tragedia
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