Inviato 04 ottobre 2021 - 16:56
Grazie che hai aperto il thread, anche io volevo parlarne. Ho visto solo due film, questo e Wheel of Fortune and Fantasy, ma posso dire che lo ammiro tantissimo, addirittura lo preferisco già a Koreeda come regista giapponese contemporaneo. A differenza del suo senpai (direbbero in Giappone) lascia parlare molto di più le sue influenze europee, la nouvelle vague: in Drive My Car ho notato che c'è molto Rivette (L'Amour fou) mentre nell'altro c'è tantissimo Rohmer. Tutto amalgamato in maniera squisita con Ozu ovviamente (gli sguardi in macchina dritti sono al 100% Ozu). Non vedo l'ora di spararmi gli altri, Asako e Happy Hour particolarmente (la cui lunghezza sembra confermare la profonda influenza rivettiana).
Poi vabbè in questo c'è da dire che c'è lo zampino di un altro genio (Murakami), che sì scriverà sempre la stessa storia più o meno però cavolo che eleganza.
Poi in realtà a me è piaciuto più Wheel of Fortune etc. ma semplicemente per mia inclinazione (il mio avatar è eloquente desumo).
Anzi mo che ci penso mi sa che va oltre l'influenza: secondo me sono proprio veri e propri omaggi a Rivette e Rohmer.
Non conoscono abbastanza Rivette per porre un paragone, ma sicuramente "Il gioco del destino e della fantasia" è un film rohmeriano benché a mio avviso filtrato attraverso Hong Sang-soo (presente in parte anche in "Happy Hour"). "Happy Hour" è invece il suo più cassavetesiano, una sorta di "Wives" contrapposto agli "Husbands" del maestro americano, ma mi pare che in quest'ultimo si sia svincolato da qualsiasi riferimento assumendo la forma del maestro contemporaneo.
ps: "Asako I & II" mi ha convinto poco, ma è stato un passo obbligato sul piano produttivo. Dal punto di vista della messa in scena, lì si vede pienamente un'altra sua influenza (che emerge molto in sottotraccia in altri film), ossia Kiyoshi Kurosawa (che è stato suo docente).
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"