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[Monografia] Deep Purple


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8 replies to this topic

#1 Lussus

    Roadie

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Inviato 15 giugno 2021 - 13:51

Ho appena finito di leggere la mono sui Deep Purple.

Non voglio fare quello che va controcorrente a tutti i costi, ma non posso fare a meno di meravigliarmi dell'assurdità di certe affermazioni:cito testualmente "Non mancano alcune citazioni classiche (in "And the address")"

Faccio una premessa:Non sono un esperto di Rock romantico/barocco, anzi mi ritengo mediamente ignorante in materia. La mia conoscenza si limita giusto ai gruppi considerati più importanti:Moody Blues/The Nice.

Detto questo,a mio modo di vedere Il brano è quanto di più lontano possa esserci dal Rock sinfonico.Se n'era parlato tempo fa con Wago,e ricordo che alla fine entrambi concordavamo sul fatto che il pezzo doveva essere inserito a pieno titolo nel filone "Hard progressive"

Il recensore l'ha sparata grossa :D
  • -1

#2 markmus

    cui prodi

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Inviato 15 giugno 2021 - 14:36

non
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#3 Lussus

    Roadie

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Inviato 15 giugno 2021 - 20:43

non


Qual'e' il tuo problema?
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#4 valeriodonofrio

    Valerio

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Inviato 20 giugno 2021 - 19:35

Scrivere una monografia sui Deep Purple è un'impresa titanica, tanto che chi l'ha scritta (non lo conosco) ha cercato di semplificare il più possibile. Però se in un articolo tanto complesso trovi solo una cosa che non ti piace, dovresti dire che è ottimo anziché sottolineare solo quello che non ti piace. 


  • 1

#5 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

  • Redattore OndaRock
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Inviato 20 giugno 2021 - 19:37

C'è anche da contare che è una monografia vecchissima, non so manco se ha senso commentarla, appartiene a tutta un'altra epoca del sito; oggi l'avremmo curata diversamente.


  • 1
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#6 valeriodonofrio

    Valerio

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Inviato 20 giugno 2021 - 19:40

C'è anche da contare che è una monografia vecchissima, non so manco se ha senso commentarla, appartiene a tutta un'altra epoca del sito; oggi l'avremmo curata diversamente.

Sicuramente, sarebbe da rivedere di sicuro


  • 0

#7 Lussus

    Roadie

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Inviato 20 giugno 2021 - 20:31

C'è anche da contare che è una monografia vecchissima, non so manco se ha senso commentarla, appartiene a tutta un'altra epoca del sito; oggi l'avremmo curata diversamente.

Sicuramente, sarebbe da rivedere di sicuro
Sono d'accordo.
  • 0

#8 Lussus

    Roadie

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Inviato 22 giugno 2021 - 12:40

Blackmore e Lord hanno più volte citato i Vanilla Fudge come influenza per la loro musica.

Per capire meglio,riporto uno stralcio di un’intervista fatta a Blackmore. La domanda posta era: "Torniamo agli inizi dei Deep Purple: come vi siete incontrati tu e Jon?"


- L’ho incontrato in un bar di travestiti ad Amburgo, in Germania, nel 1968 (ride). Alla fine degli anni sessanta c’erano pochi organisti in grado di suonare come Jon. Avevamo gli stessi gusti musicali, ci piacevano i Vanilla Fudge, erano loro i nostri eroi. Di solito suonavano allo Speakeasy di Londra e tutti gli hippies andavano là per passare il tempo - Clapton, i Beatles, tutti andavano là per farsi vedere. Secondo la leggenda in quegli anni a Londra il fenomeno era Hendrix, ma questo non è vero: erano i Vanilla Fudge! Suonavano brani di otto minuti con una dinamica incredibile, la gente si chiedeva: “Che sta succedendo? Come mai non sono tre minuti?” Timmy Bogert, il loro bassista, era fantastico tutto il gruppo era molto più avanti del suo tempo. Cosi, all’inizio, volevamo essere una copia dei Vanilla Fudge, ma il nostro cantante, Ian, voleva essere Edgar Winter, diceva: “Voglio urlare come lui, come Edgar Winter!”. Ed ecco quello che eravamo: i Vanilla Fudge con Edgar Winter!


L'influenza della band newyorchese nell'album d'esordio "Shades Of Deep Purple" è evidente: i tempi dilatati, le digressioni strumentali, le contaminazioni psichedeliche,perfino la scelta di riarrangiare pezzi famosi in chiave sinfonica non è casuale.

A mio modo di vedere,la cover di Help! dimostra come I Deep Purple avessero assimilato alla perfezione la lezione dei VF.


In questo pezzo c'è tutto lo sperimentalismo "pop-sinfonico-psichedelico" dei già citati Vanilla Fudge:spunti sinfonici,tempi rallentati,atmosfere oniriche e surreali ecc ecc





In Conclusione: I Vanilla Fudge sono la band che forse più di chiunque altro ha influenzato I Deep Purple.

Qual è la vostra opinione?
  • 0

#9 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 22 giugno 2021 - 12:47

La mia opinione è che "qual è" non vuole apostrofo. asd


  • 2
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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

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