Non ho mai seguito la carriera di Tamara Lindeman - in arte Weather Station (che un tempo erano una band ma oggi è praticamente rimasta solo lei) - e forse le cose vecchie, se sono davvero così folk come dicono, non penso mi piacerebbero neanche molto. Però è appena uscito Ignorance, ed è tutt'altra cosa.
L'hypettino nei soliti circoli della Rete c'è tutto - al momento un 89 su Metacritic per 17 recensioni positive, il 9 di Pitchfork, Gianfranco che si prostra in ginocchio urlante.
Per me parte tutto da qui, il singolo Robber che poi apre l'intero disco:
Il video forse depista, ma la canzone è un gioiello: bellissima propulsione ritmica, accenti di archi, arrangiamenti striati di jazz e art-folk-pop a cavallo tra Julia Holter e Stina Nordenstam, una melodia circolare ma venata di tensione e quasi gommosa nel modo in cui si adatta all'espansione della strumentazione con l'andare dei minuti.
Senza stare a fare un traccia per traccia, il resto del disco segue nel solco, infilando una serie di canzoni melodiose e avvolgenti, scritte e cesellate con un gusto melodico che prende sì dal folk, ma che in verità affonda le radici nell'indie-pop e nel soft-rock anni 70 - sentitevi Parking Lot, che tra batteria spedita e carezze di archi e piano fa pensare a una fusione tra Ducktails e le canzoni che Dev Hynes scriveva per Solange e Sky Ferreira.
Sì lo so a cosa state pensando, quindi lo dico subito: Tamara non ha una voce bella come quella di Weyes Blood, ma sa dosarsi a meraviglia filtrando passione anche con un sussurro - che poi con canzoni così ben scritte e curate penso anche i Milli Vanilli suonerebbero decenti.
Bandcamp per acquistare la cassettina.
Storia triste sul suo primo amore.